04/07/11

Ostapchuck ai massimi livelli - Grande 1.43.99 di Yuriy Borzakowskiy

(di Sasuke) Buon meeting con un discreto numero di atleti di primo piano a livello internazionale quello di ieri, tenutosi a Zhukovsky in Russia: lo Znamensky Memorial, tappa del circuito IAAF World Challenge, una sorta di serie b rispetto alla Golden League che non premia i vincitori totali e dove ogni meeting fa storia a se. Come capita ormai troppo spesso, sta diventando impossibile vedere atleti italiani comparire in meeting al di fuori del bel paese, mi vengono in mente Di Gregorio ad Hengelo, la Lamera in un meeting francese, (per'altro di secondo piano),Gibilisco a Losanna (dove usci con tre X alla quota d'apertura), Schembri a Daegu e la Di Martino a Gotemborg... troppo pochi se si riescono a contare con le dita di una mano.

Tornando al nostro resoconto, varie gare degne di nota a cominciare dai 100 metri maschili dove Michael Frater conferma il suo buon momento di condizione vincendo in un, all'apparenza modesto 10.11 battendo un buon Ramil Guliyev (10.18) e Kim Collins (10.22). Da tenere conto però il forte vento (-1.6) che ha infastidito la finale. Ultimo (10.49) il campione europeo indoor Francis Obikwelu, poco incisivo anche in batteria (10.44).  Grandissimo 800 maschile: Yuriy Borzakowskiy aveva dichiarato di essere vicino alla miglior condizione e vince con uno straordinario 1.43.99 (meglio di Rudisha a Losanna!) battendo anche un grande Boaz Lalang (1.44.20) e il giovane russo Ivan Tukhtachev (1.45.47). Per Yuriy (il cognome è troppo difficile da riscrivere) è la quarta prestazione stagionale al mondo dietro due del fenomeno Rudisha e una di Abubaker Kaki. Nel lancio (o tiro) del giavellotto si conferma ancora uno straordinario momento per il veterano (1973!) Sergey Makarov: 86.14 in una gara che ha portato altri 4 atleti oltre la soglia degli 80 metri.  Bella anche la gara del martello: vittoria del campione europeo in carica Krisztian Pars (79.70) ma degne di nota anche le prestazioni del secondo (78.36) e del terzo (78.15) rispettivamente Kirill Ikonnicov e Sergej Litvinov. Concludono il panorama delle gare maschili un salto triplo sotto i 17 metri, un 3000 siepi non indimenticabile e la vittoria di Andrey Silnov (2.32) su Alexandr Shustov (2.29 per il campione europeo) nel salto in alto.

Al femminile, modesti i risultati dei 200 metri (le condizioni per la velocità non dovevano essere certo ottimali) con la vittoria di Tiffany Townsend (22.84). Più indietro sia la Ryemyen (22.89) che la Povh (23.09) nell'ordine solito che si è capovolto dopo la stagione indoor. La Povh aveva dominato tutte le gare sui 60 metri battendo la Ryemyen ma all'aperto le cose si sono capovolto: del resto, Olesya Povh aveva ammesso per sua stessa ammissione di considerarsi una sessantista e non una centometrista.
Nei 400 Antonina Yefremova la spunta sulla omonima di nome Antonina Krivoshapka (51.07 e 51.43). Di modesto contenuto sia i 10000 metri femminili che i 1500 così come i 100 ostacoli (vittoria a Queen Harrison in 12.88 in una delle poche gare con vento favorevole) mentre Lyudmila Kolchakova vince una buona gara di lungo (6.84) contro Viktoriya Ribolka (6.78). Nella media l'affermazione di Betty Heidler nel martello (75.54) mentre grande risultato di Nadzeya Ostapchuck nel peso: 20.94, risultato di gran lunga miglior prestazione mondiale stagionale. Può fare poco la sua principale avversaria, Jillian Camerana-Williams, ferma a 19.15.

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