20/07/11

Lignano: Pistorius vicino ai 45 - Mullings 9.98

(Di Sasuke) Un edizione a dir poco grandiosa la ventiduesima del meeting ''Sport e Solidarietà'' di Lignano Sabbiadoro. Una manifestazione che, insieme a grandi campioni, inserisce anche gare per atleti disabili (come i 1500 Cicloni) e che ha regalato (agli eletti che hanno potuto gustarsela) una grandiosa serata di atletica. Parlo di eletti perchè inspiegabilmente il meeting non è stato trasmesso in diretta (perchè? abbiamo una gara di qualità in Italia e NON la mostriamo?) e verrà trasmesso in differita chissà quando. Tantissimi gli atleti statunitensi in gara sia nelle staffette (dove hanno provato due formazioni a testa) che nelle prove individuali con grandi risultati di conseguenza; di contro, pochissimi gli atleti italiani che si sono messi in gioco contro questi fenomeni di livello mondiale. Molti hanno scelto Pergine come ultima spiaggia per tentare i minimi (quest'anno rischiamo di non portare nessun centometrista a Daegu, contro i 3 del 2009) oppure Barcellona (come Elisa Cusma, ma che bisogno c'era di recarsi la con una gara di qualità come questa? bah!) o Giuseppe Gibilisco che, non contento dopo tre (!!) manifestazioni concluse con tre nulli alla quota di entrata (una volta persino al coperto, a Stoccolma, dove non c'era la scusa del vento o del freddo) che partecipa al meeting della Diamond League di Montecarlo. Mi chiedo: com'è che viene invitato/gli è permesso di prendere parte a questi prestigiosi meeting visti i recenti  non risultati? Perchè non cercarsi una garetta, magari con buone condizioni, in un meeting di secondo piano in Italia invece che collezionare figuracce all'estero? Non me ne voglia Giuseppe, da anni miglior astista italiano, ma quest'anno l'ho visto molto opaco e dubito sarà in grado di valicare 5.72 che è il minimo A richiesto dalla IAAF.

Tornando al meeting di Lignano, a dare spettacolo sono state subito le staffette. Al maschile ottimo 37"90 della squadra americana (Kimmons, Rodgers, Gatlin, Dix) davanti ad un quartetto all-stars misto (Ndure, Mitchell, Dodson, Thompson) 38"20 e ad una giamaica C (38"66) oltre che ad una nazionale olandese (con Churandy Martina) ferma a 39"09. Non giunta al traguardo la seconda squadra americana (Williams-Padgett-Patton-Demps, alla faccia della seconda scelta!). Niente Italia; adesso io mi chiedo: passi che molti atleti al momento non siano disponibili, ma chissà perchè non vengono mai organizzati incontri di questo tipo in questo paese. Si invita qualche nazione (Svizzera? Austria? Francia?) e si organizza una staffetta proponendo magari due formazioni (la solita collaudata, e magari qualcosa come Cerutti-Tumi-Riparelli-Howe, chissà chi farebbe il miglior tempo, no?). Tornando sul reale, visti i recenti insuccessi mi chiedo se vedremo una staffetta a Daegu, boh.
Al femminile tre squadre al via, con entrambe quelle americane date come ritirate. Cosa sarà successo? Non ci è dato al momento saperlo. Vittoria quindi ad un altro quartetto misto (Knight, Young, Williams, Pierre) con un buon 42"45; ritirate, quindi sia Barber-Myers-Felix-Jeter che Tarmoh-Moore-Solomon-Anderson; peccato, si sarebbero visti (specialmente con le prime) tempi strepitosi. La squadra femminile italiana, orfana di Manuela Levorato al momento comunque non disponibile (non che se lo fosse importerebbe molto, visto il passato) è mediamente più scarsa delle Under 23 che hanno ottenuto il quinto posto ad Ostrava. Forse era imbarazzante vederle arrivare oltre 2 secondi dopo le americane.

Nei 100 maschili si è assistito (impersonale, io no, per esempio) ad un numero eccezionale di atleti mondiali. Quasi tutti quelli schierati nelle staffette hanno preso parte alla prova individuale. Non pervenuti nè Michael FraterNesta Carter. Prevedibile, visto che (almeno il secondo) dovrà confrontarsi Venerdì con Usain Bolt a Montecarlo. Sarebbe stato troppo accumulare due gare nella settimana prima dell'incontro. Con vento leggermente favorevole il migliore è stato, ancora una volta, Steve Mullings che, purtroppo, non può correre nelle Diamond League perchè in quanto ex-dopato la sua presenza (come quella di Chambers e Gatlin) non è gradita. Ma forse qualcosa sta cambiando.
Mullins unico a scendere la dove pochissimi europei si sono spinti, a 9"98; dietro di lui Darvis Patton (10"07) dimostra di essere tornato a buon livello mentre si ripresenta Michael Rodgers che, dopo lo stop forzato di Birmingham a causa di dolori riscontrati prima della gara, chiude in un buon 10"09.
In buona forma anche Richard Thompson, che batte con autorità Jeff Demps (che pare si sia dedicato all'atletica quest'anno o, almeno, sembrerebbe così). 10"06 contro 10"14 ma vento -0,7.
Tra le donne risultati meno eclatanti. Le migliori americane non hanno partecipato e da segnalare c'è il discreto rientro di Shelly-Ann Fraser Price, che vince i 100 con un normale 11"11 con vento quasi nullo. Gli italiani al via erano atleti di interesse regionale. Sui 100 ostacoli discreto 12"81 di Kellie Wells (vento -1 m/s) che comunque non aveva fatto niente di speciale alle ultime uscite.

Nei 400 maschili non pervenuto Marco Vistalli (punterà tutto su Pergine, da quello che ho capito) e vittoria, e con un gran tempo (quindicesimo dell'anno) per Oscar Pistorius. Il sudafricano, aiutato o penalizzato dalle protesi in titanio, corre in un ottimo 45"07 che è... meglio del record italiano. Minimo A per mondiali e olimpiadi, e forse anche qualcosa in più. Grandi le gare di mezzofondo veloce: negli 800 femminili (con nessun'italiana, chissà perchè la Cusma non ha partecipato e chissà perchè la Reina, abbandonati i 400, finisce sempre in gare con ritmi lenti) con 5 atlete sotto la barriera dei 2 minuti. Vittoria e primato personale per Morgan Uceny (specialista dei 1500) con 1'58"37 davanti a Alice Schmidt (personale anche per lei) 1'58"65 e Molly Bechwith (1'59"12, primato anche per lei). Al maschile grande vittoria del veterano Khadevis Robinson 1'44"45 (ed è classe 1976!) mentre solo ottavo l'unico italiano in gara, Lukas Rifesser (1'47"11, primato stagionale ma lontano tanto dal suo personale stabilito due anni fa che dal minimo). Nei 1500 maschili, vinti con 3'36, ritirati sia Marco Salami che Luca Leone. Probabilmente i due non erano in grado di tenere i ritmi del gruppo, passato ai 1000 in 2'24. Modesti i 5000 femminili.

Concorsi di discreto spessore tecnico. Almeno nel salto con l'asta erano presenti le nostre due migliori specialiste. Più brava e vicina ai suoi limiti Elena Scarpellini (4.30 alla terza prova) mentre Anna Giordano-Bruno perde qualche punto rispetto all'ultima uscita (solo 4.30, poi tre errori a 4.40). Clamorosa la gara di Yelena Isinbayeva, conclusasi con tre nulli a 4.60; chissà cosa passa per la testa a Yelena, che non è nuova a prestazioni di questo tipo (come ai mondiali di Berlino)...
Nell'alto donne da segnalare in chiave italiana 1.73 per Desiree Rossit (allieva, in netto calo rispetto al 1.86 saltato quest'inverno) e al maschile il 2.13 di Lorenzo Biaggi. Nel lungo, con sia Funmi Jimoh che Dana Veldakova a 6.50, si difende bene la campionessa italiana Tania Vicenzino, costante oltre i 6.30 con un miglior balzo di 6.35. Disco uomini di nessuna importanza (vittoria con 61) mentre tra le donne stupisce, e non poco, Tamara Apostolico. 4 lanci (su 5 validi) migliori di quelli fatti agli Europei Under 23 con i primi due che le sarebbero valsi la medaglia di bronzo. 55.11 al terzo turno confermato da 54.88 al quarto; brava a superare per due volte il primato personale.

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