07/07/11

Mondiali Allievi: Stefano Braga bronzo mondiale - Gill mondiale nel peso

Si stanno svolgendo a Lille, in Francia, i campionati mondiali Allievi. La notizia del giorno, nella seconda giornata della manifestazione, è la medaglia di bronzo di Stefano Braga nel salto in lungo con 7,42 (ventoso: 3,0), ma capace anche di saltare in maniera regolare 7,37: record personale (indoor aveva saltato quest'anno 7,45). Vittoria ad un incredibile cavalletta cinese, tale Qing Lin che con 1,7 di vento è arrivato a 7,83. Ma nel suo ruolino di marcia anche un 7,78 con 0,5. Gara comunque condizionata dal vento a favore (condizionata positivamente direi): tolto il fenomenale cinese, il miglior salto "regolare" è stato ottenuto proprio dal saltatore piacentino (il 7,37), mentre in gara è stato preceduto dallo svedese Johan Taleus con 7,44 (con 2,9 di vento, e 7,36 regolare). Gara tiratissima: in 12 centimetri i 6 atleti dal secondo al settimo rango. Peccato per l'altro azzurro Riccardo Pagan, infortunato, ma che aveva saltato un 7,39 (ventoso) in qualificazione dopo lo spauracchio di due nulli.
Il fenomeno dei fenomeni è però l'all-black Jacko Gill, nemmeno diciassettenne e quest'anno capace di sparare il peso da 7,260 oltre i 20 metri: il più precoce essere umano a oltrepassare questa soglia. "Purtroppo" gli allievi usano il peso da 5 kg che nelle mani di Jacko sembrano un frisbee che riesce a eiettare fino a 24,35, cioè il nuovo record del mondo Allievi. Ad esattamente 4 metri di distanza il secondo arrivato, l'americano Tyler Schultz (20,35). L'italiano presente nella specialità, Lorenzo Del Gatto, si è fermato in qualificazione con 17,81, cioè a 7 metri dalla vetta. 
Nei 100 metri maschili non poteva mancare la vittoria ad un giamaicano, O'Dail Todd con 10"51 (personale) con una lieve brezza contraria. Secondo il tenace giapponese (che è assiomatico... ce n'è qualcuno che non lo sia?) Kazuma Oseto con 10"52. Poi il classico francese di terza generazione, Michael Meba Zeze (10"57, sembrerebbe di origine più africana che della Martinica), che la dice lunga sui processi in atto nell'atletica francese, e che da noi sono visti ancora con qualche reticenza di troppo. Clamorosamente fuori dal podio gli americani: solo quarto Ronald Darby con 10"61 che è pur sempre il PB. Italiani purtroppo usciti già in batteria. 10"99 per Giovanni Cellario e 11"00 per Lorenzo Bilotti
Al femminile, gli USA si riprendono qualche medaglia: doppietta oro-argento con Jennifer Madu e Myasya Jacobs con 11"57 e 11"61. Nessuna italiana presentata a questo mondiale, come dire che la crisi in atto nella nostra atletica non ha nemmeno per gli anni a venire delle valide soluzioni, se non con le junior di origine sub-sahariana Gloria Hooper e Judit Ekeh
100hs femminili (altezza a 76 centimetri) che invece vengono colonizzati dalle americane: prima Trinity Wilson con un clamoroso 13"11, e terza Kendall Williams con 13"28. Ciò che sorprende è la sempre più cospicua crescita dell'atletica svizzera: seconda Noemi Zbaren con 13"17, personale. Si è fermato in semifinale il mondiale di Maria Paniz: 14"52 con 3 metri di vento contrario dopo il discreto 14"12 con vento nullo delle batterie.
Ieri nel lancio del peso 6° posto per Monia Cantarella con 14,01 metri e 8° per Martin Pilato nel lancio del disco con 57,95, che altro non è che il record personale. 
Considerazione: nei 3000 femminili nessuna italiana schierata; 800 femminili: nessuna italiana presente; 1500 femminili: nessuna azzurra al via. La crisi del mezzofondo femminile italiano sembra molto più profonda di quello che si pensi. Le più virtuose sono ancora nella categoria cadette: se tutto va bene, le vedremo per le Olimpiadi del 2020.  

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