16/07/11

Sacramento, mondiali master: 8^ giornata e 3° oro per la Manchia sui 10000

Sacramento - nella foto di Ken Stone, qui a sinistra, Willie Gault si infortuna nella finale dei 200 M50 - Dopo la giornata di risposo, tocca all'ottava giornata dei mondiali master di Sacramento. Giornata che porta la 23^ medaglia e il terzo oro di Maria Domenica Manchia: dopo il cross e i 5000, è la volta dei 10000 W35, per quella che è una tripletta che, vedremo domani, sarà pareggiata da un'altra W35 (purtroppo i risultati di ieri si aggiornano anche dopo quelli odierni sul sito ufficiale). Oggi 24 presenze-gara, un oro, come detto, due legni (con Carla Forcellini e Giorgio Federici entrambi nel lungo), e altri 5 finalisti. Nelle semifinali dei 400 maschili il solo Vincenzo Felicetti riesce a passare in finale, mentre escono a testa alta Edgardo Barcella e Paolo Chiapperini. Eliminato Alessandro Manfredi ed Enrico Saraceni, infortunatosi durante la gara. In finale Emanuela Baggiolini, di cui nel resoconto di domani si racconterà di un'impresa impensabile nella finale di poche ore fa (che è nella nona giornata). Nelle semifinali degli ostacoli alti, accedono all'atto conclusivo Roberto Amerio (M45) e Gian Luca Camaschella (M40). Passa le forche delle semifinali anche Carla Forcellini e Chiara Ansaldi che faranno la finale negli 80hs. Vediamo il dettaglio dei finalisti di oggi.
  • oro - 10000 W35 - Maria Domenica Manchia - terzo oro su tre gare. Prestazione incredibile. Per lei 39'26"49 per cingersi del terzo alloro mondiale. E' il maggior numero di medaglie d'oro vinte da un'italiana W35 nella storia dei mondiali master. Eguaglia il numero di medaglie d'oro conquistate da Emanuela Baggiolini, altra W35 a quota tre presente a Sacramento (ma lo score probabilmente cambierà entro domani). Di sicuro è la prima italiana W35 a vincere tre ori in un solo mondiale. Il suo 10000 era il 16° corso da un'azzurra ad un mondiale, in una specialità che comunque è stata in passato molto prolifica, visto che ha visto la vittoria di altri due ori (Jacopa Fragapane a Riccione '07 ed Elizabeth Moser a Gateshead '99), 2 argenti e 2 bronzi. Curiosità: delle sette medaglie conquistate dall'Italia W35 in questa specialità, il tempo della Manchia è il più alto. Ma il suo crono separa tutte le medaglie, da tutte coloro che invece medaglie non ne hanno vinte.
  • 04° - salto in lungo M45 - Giorgio Federici - e che sfortuna per il bresciano! Anzi due sfortune. Per un solo centimetro gli è stata infatti preclusa quella che sarebbe potuta essere la 12 medaglia internazionale, la settima mondiale. Per lui era la quarta finale mondiale consecutiva nel salto in lungo: a San Sebastian '05 fu argento; argento anche a Riccione '07 e bronzo a Lahti '09. Peccato quel centimetro, che tra l'altro è stato guadagnato in condizione atmosferiche completamente diverse: 6,51 per Giorgio Federici con 1,1, e 6,52 con 4,0 per l'antiguano Howard Lindsey. La seconda sfortuna? Che il record italiano M45 era 6,54... tre centimetri oltre il suo risultato. Il palmares del binomio parla di un solo bronzo, conquistato da Gianni Granato ad Eugene nel 1989, addirittura 22 anni fa. Poi si trova proprio il 4° posto di Federici e di Carlo Hyrat a Roma '85. 
  • 04^ - salto in lungo W50 - Carla Forcellini - 4° mondiale master nel salto in lungo per la romana, e sfortunato quarto posto con 4,62 con 1,2 di vento a favore. L'apice prestativo dell'astista in una specialità "ancillare" (ce l'ho con questo termine in questo periodo) fu raggiunto a Portorico nel 2003 con l'argento tra le W40. Il quarto posto è la seconda prestazione di sempre: poi la Forcellini vanta anche un 5° e un 7° posto. Il 4° posto è la miglior prestazione di un'azzurra W50 nel lungo sulle 4 registrate nella 35ennale storia dei Mondiali master. Il miglior risultato precedente era il 9° posto di Lorenza Nolli a Riccione '07. 
  • 07° - 1500 M60 - Giovanni Finielli - 4'46"99 per arrivare al settimo posto ad un mondiale. Gran tempo per un M60 e buon mondiale per Finielli dopo il 5° rango negli 800. A Riccione nel 2007 si era fermato in semifinale. Era la settima finale di un M60 azzurro ad un mondiale sui 1500. 4 le medaglie vinte, con 2 argenti e 2 bronzi. Cesare Bini un argento e un bronzo.  
  • 08° - salto in lungo M45 - Antonio Boldrini - 8° con 6,06 con 2,5 di vento per Boldrini. L'ottavo posto è la sua miglior prestazione ad un mondiale, visto che a Riccione '07 giunse 12° e 14° a Lahti nel 2009. Migliorate anche le prestazioni di Gand di quest'anno. Per tutte le altre info sul lungo M45, vedasi Giorgio Federici. 
  • 09° - pentalanci M35 - Alessandro Valesecchi - 2298 punti per il lecchese, che arriva a Sacramento privo di una buona preparazione dovuta agli ingenti impegni lavorativi. Effettivamente dopo l'exploit di Gand (argento nel pentalanci) si è registrata un lenta involuzione con qualche problemino fisico alla spalla. Così è arrivato il nono posto, anche se obiettivamente si sono presentati atleti fuori portata per chiunque in Italia in questo momento. Storicamente, meglio di Valsecchi ad un mondiale, fece solo Massilimiliano Remus a Lahti nel 2009, dove arrivò ottavo. 
  • 09° - alto W40 - Chiara Ansaldi - nono posto con 1,44 per la neo-campionessa mondiale del salto in lungo. Quarta partecipazione di un'italiana W40 nell'alto ai mondiali e palmares che quindi rimane fermo al bronzo di Tiziana Piconese a Riccione '07. Proprio a Riccione la Ansaldi arrivò 4^ ma tra le W35. 
  • 17° - 10000 M40 - Paolo Marcucci - 6° caps in maglia azzurra-master per Marcucci, ma prima volta sui 10000, dove giunge appunto 17° con 44'35"94. Ben 116 le presenze di azzurri M40 sui 10000 ai mondiali master ma una sola medaglia: l'argento di Renato De Palmas a Christchurch nel 1991 con 30'46"42.

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