07/07/11

Sacramento: partiti i mondiali master. Zola Budd argento nel cross - Un oro e un bronzo per l'Italia -

Chiedo venia a tutti i master che seguono il nostro sito. Ultimamente, a causa di qualche polemicuccia derivante dal mondo "assoluti", ho dovuto soprassedere a qualche informazione. Comunque, ho tutto in testa e darò conto di tutti i record che si sono ottenuti dai master italiani nelle ultime tre settimane, grazie anche alla preziosa collaborazione di Giusy La Cava. 
Ma veniamo a noi, e questi campionati mondiali che si stanno tenendo a Sacramento, di cui parlo solo oggi proprio nel giorno dell'inaugurazione ufficiale. La prima notizia da dare è sicuramente il secondo posto della sudafricana Zola Budd, al secolo Zola Pieterse, nel cross country W45, battuta dalla spagnola Soledad Castro Solino. Chi se la ricorda? Talento precocissimo che era solita correre a piedi nudi, ma che assurse definitivamente agli onori delle cronache per il contatto avuto alle Olimpiadi di Los Angeles del '84 (a soli 18 anni) con la favorita americana Mary Decker. Zola finì la gara ma fu subissata da un coro unanime di "boo" dal pubblico inferocito. Nella sua carriera si contano anche un paio di titoli mondiali di cross. Quindi un'altra atleta dal passato glorioso che scende in pista tra i master, seguendo ormai quell'ondata che sta infoltendo sempre più un universo competitivo e meno da guinness dei record (d'età), se vogliamo dire così (l'idea imperante è infatti ancora che i master siano ultra novantenni).
  • Per la spedizione italiana arriva subito il primo oro. A conquistarlo Maria Domenica Manchia, nel cross W35, dove sugli 8 km ha dato oltre due minuti alla seconda arrivata, la francese Jeanine James. E' la 16ma volta che un italiano o italiana vince un oro nel cross ai mondiali master nella sessione estiva. E' invece la seconda volta che ciò avviene nella categoria più giovane, le W35: il primo titolo fu vinto a Riccione '07 da Annamaria Vanacore. E' invece la sesta medaglia sempre nella medesima categoria, tutte conquistate nelle ultime 4 edizioni consecutive dei mondiali: 2 ori, 1 argento e 4 bronzi. Per la Manchia terzo caps in maglia azzurra: i primi due erano stati due 4i posti a Nyiregyhaza l'anno scorso su 5000 e 2000 siepi. 
  • La seconda medaglia di giornata la conquista Antonio Carboni (M65) sempre nel cross, nella gara vinta dallo svizzero Albert Anderegg. E' un bronzo, che per Carboni si somma all'argento conquistato sempre nel cross ai mondiali di Riccione '07, ad un altro bronzo conquistato nella medesima edizione ma sui 5000 e l'oro nel concorso a squadre del cross dei mondiali romagnoli. Quarta medaglia italiana nella storia dei mondiali nel binomio specialità/categoria: qui si vantano anche un paio di ori con due leggende come Cesare Bini (sempre negli USA, a Buffalo nel 1995), e di Acquarone a Durban nel 1997. 
  • Nel Decathlon M35 due azzurri schierati, e al momento, dopo il giro di boa della prima giornata, sono rispettivamente al 5° e al 7° posto rispettivamente con 2863 e 1676 punti. Sono Stefano Sartori e Alessio Fuganti. Tra le loro prestazioni migliori, il 6,33 ventoso nel salto in lungo di Sartori. Tra gli M40, Riccardo Vaira si trova ora al 7° posto dopo i 400, con 2854 in una delle gare più affollate dell'intero panorama di prove multiple. 22 gli atleti partenti. 16° Giancarlo Marotta con 1767 punti. Nel decathlon M45 con Stefano Catania: 1422 punti ma senza il risultato dei 400 dove non ha terminato la gara. Tra gli M50 Fabrizio Ricci si colloca al 16° con 2718 punti. Sempre nel decathlon, ma M60, Silvio Marcelli gira a 18° rango con 2338 punti. 9.78 nel lancio del peso per un controvalore di 619 punti la sua miglior prestazione dopo la prima giornata. Ernesto Minopoli (M75) è invece attualmente al terzo posto con 2843 punti, ad un centinaio dal secondo e trecento dal primo, il giapponese Ishikawa. Ma dietro non sono molto distanti. Bisognerà infilare una grande seconda giornata per andare a medaglia. 

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