10/07/11

A Madrid Vizzoni giganteggia - Gatlin 10"10 - Benone Borsi, benino Vistalli e Cusma - Collio 10"40 controvento

Madrid val bene un viaggio, se poi torni con una vittoria del genere: Nicola Vizzoni, classe 1976, torna dalla Spagna con una prestigiosa vittoria in un meeting costellato, nel lancio del martello, da un parterre de roi degni di una finale mondiale (guarda caso): innanzi tutto il suo lancio a 78,82 che lo issa in cima al referto finale della gara. Trend stagionale che lo avvicina molto al periodo d'oro della sua carriera, risalente a 4/5 stagioni fa. Ma è alle sue spalle che si capisce lo spessore della sua gara: secondo il polacco Fajdek, terzo lo sloveno Primoz Kozmus e soprattutto quarto il numero tre mondiale della specialità, Aleksey Zagonrnyi. Solo sesto il tedesco Esser, che nel ranking sopravanza il toscano. Addirittura 7° il numero due mondiale del momento, lo slovacco Charfreitag con 76,01, in netta involuzione. Nono Kibwe Johnson, un altro che era davanti a Vizzoni nel ranking mondiale. Sarà interessante ora vedere come cambieranno quegli stessi ranking prima di Daegu: Vizzoni ora ottavo, arriverà nel novero dei 5 e potrà davvero, anche di fronte alle statistiche, giocarsi una medaglia mondiale.
Nella velocità, sonoramente sferzata dal vento contrario, si vedono grandi cose (in prospettiva) da parte di Justin Gatlin: 10"10 con -1,6, davanti ad un Dwain Chambers le cui azioni sono in ascesa: 10"13. Padgett 10"18, e quinto il clamoroso marocchino Aziz Ouhadi: 10"25 controvento e 10"09 quest'anno, che fa meglio dell'ex fenomeno europeo Ramil Guliyev 10"28 (passato alla nazionalità turca dopo il decesso del padre-allenatore) e di Simone Collio, quest'anno perseguitato dal demone del vento contrario: 10"40
Gran gara di Kevin Borlee sui 400: 44"74, record personale e uno dei migliori tempi mondiali dell'anno, vista la grave anemia che ha colpito la specialità con la squalifica di LeSahwn Merritt un annetto fa (squalifica incredibilmente retroattiva... quindi LeShawn potrebbe pure presentarsi a Daegu, e visto il livello mondiale, pure giocarsi qualche cosa di importante). Kevin Borlee, ovvero quello che ritenuto il fratello più debole (rispetto a Jonathan) ma che invece al momento più importante dello loro carriera (gli Europei di Barcellona) ha vinto l'oro. Solo due le volte di Kevin sotto i 45", contro le 5 del fratello. In prima serie altro sub 45" da parte del cubano William Collazo: 44"95. Nella seconda serie si rivede Marco Vistalli, che almeno per il 2011 non ha ancora trovato la quadratura del cerchio: ennesimo tempo a cavallo del 46": 46"01. Cosa gli servirà per abbattere quel mezzo secondo che può davvero proiettarlo in un altra dimensione? 
Negli 800 dell'americano Tyler Mulder (1'45"10) ennesimo sfoggio di superiorità continentale della Spagna: 4 atleti sotto l'1'47", quando in Italia non se ne è riuscito ad ottenere nemmeno uno in tutto il 2011. 
Negli 800 femminili altra gara, altra vittoria per la mancata-italiana Yuneysi Santiusti: 1'59"79, unica a scendere sotto la barriera dei 2'. Si migliora ancora, impercettibilmente, Elisa Cusma: 2'01"06, comunque terza in un meeting internazionale. 
Nei 100hs donne, stesso problema che nella velocità: un'incredibile bora contraria. Nella finale addirittura quantificata a 2,5 m/s. Precisato questo dato, sembra davvero notevole il 6° posto con 13"36 di Veronica Borsi, che proprio in corrispondenza degli italiani ha avuto la propria flessione di forma. Per Veronica 13"45 con 2,7 contro in batteria. Che dire quindi del 12"83 della vincitrice, l'americana Nia Ali?
Alto femminile ancora fluido nelle gerarchie, dopo la clamorosa caduta di prestazioni della Vlasic, l'infortunio della Di Martino, e le tare che si portano dietro tutte le altre. Alla profetessa in patria Ruth Beitia basta 1,92 per vincere una gara, in cui al secondo posto spunta una "master" come Venenina Veneeva, casse 1974, che ha chiuso con la stessa misura.

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