10/07/11

Sacramento, mondiali master: Graziano campione nei 100 M45 - Sansonetti solo terzo - Mazzenga fuori dal podio

La notizia di giornata è l'incredibile vittoria di Mauro Graziano nei 100 M45: vittoria nettissima (11"29 contro 11"38 con vento -0,9) sull'americano Aaron Thigpen, che già a Riccione 2007 era arrivato convinto di poter portarsi a casa l'iride tra gli M40. Questa volta, in casa, Aaron ha dovuto genuflettersi ad un altro italiano (allora fu Mario Longo), proprio quel Mauro Graziano che con questa vittoria raggiunge l'apice della propria carriera master. E' il secondo oro consecutivo che nella categoria M45 l'Italia conquista sui 100 metri ai mondiali master: nell'ultima edizione finlandese di Lahti, nel 2009, Enrico Saraceni si impose con 11"22 (0,0). Terza medaglia nel binomio M45/100 ai mondiali: ai due ori si assomma l'argento di Ferido Fornesi vinto proprio a Riccione nel 2007. 6 i finalisti azzurri nella storia dei mondiali: oltre ai 3 citati (Graziano, Saraceni e Fornesi) ricordo il 5° e il 7° posto di Giancarlo D'Oro e Massimo Clementoni a Riccione '07, e il 7° di Salvino Tortu a San Sebastian nel 2005. Prima vittoria internazionale per Mauro Graziano a livello internazionale: nel suo palmares il piemontese vantava l'argento sui 200 a Mondiali di Lahti del 2009 (da M40), due quarti posti (sui 200 ai Mondiali di Riccione nel 2007 e sempre sui 200 l'anno scorso agli Europei di Nyregyhaza), ed un quinto sui 200 a Lubiana '08. E ora tocca ai 200...
Sorpresa (in negativo) per Ugo Sansonetti (M90) che ci aveva ormai abituati troppo bene: un vero e proprio tesoretto di medaglie d'oro condite spesso con record mondiali, che questa volta si è dovuto accontentare di un bronzo nei 100: campione del mondo uscente a Lahti 2009, passando per il titolo europeo di Nyregyhaza, il fenomeno romano ha dovuto lasciar passare un altro fenomeno di longevità: il brasiliano Frederico Fischer, 94enne, quindi all'ultimo anno di categoria, che proprio a Riccione nel 2007 aveva già impressionato. Gara più unica che rara, con tre atleti ultranovantenni in due decimi: 19"19 per Fischer, 19"33 per l'americano Manno, e il 19"39 per Sansonetti. Ora ci sono 200 e 400 per Sansonetti per riprendersi l'oro perso.
Dalle finali dei 100 metri arrivano due quinti posti dalle categoria più "giovani" tra i master: gli M35 e gli M40. Leonardo Iorio dopo due turni (le batterie e le semifinali) in cui sembrava poter davvero portarsi a casa qualche cosa di importante (11"21 in batteria con 1,4 di vento contrario), in finale giunge appunto 5° con 11"20 con 1,1 di vento, nella gara vinta dal francese Niangane Samba con 10"98. Il 5° posto di Iorio rappresenta pur sempre la seconda miglior prestazione azzurra di un M35 su un 100 ai mondiali master (su 35 partecipazioni). Il miglior  ad oggi è Antonello Palla, quarto a  Riccione '07. Quinto come Iorio, Paolo Chiapperini proprio nella stessa edizione di mondiale master.
Quinto proprio Paolo Chiapperini, ma tra gli M40, nella gara cui risulta aver abdicato (non ne conosco i motivi) quello che sarebbe dovuto essere il re incontrastato della categoria, nel settore velocità: Darren Scott, 10"89 in semifinale. 11"19 per Chiapperini nella finalissima vinta ancora una volta dall'altro inglese Mark Dunwell, una sorta di cecchino che negli atti conclusivi. 11"03 come l'americano Reginald Pendland, ma vittoria al millesimo. Quinto posto per Paolo, che rappresenta il suo miglior piazzamento ad un mondiale master, così come gli toccò a Lahti nel 2009 (da M35). L'unica medaglia rimane il bronzo di Nyregyhaza dell'anno scorso: ma avendo in categoria dei mostri sacri come quelli, lo spazio per le medaglie è assai ristretto. 10^ finale di un M40 azzurro ad un mondiale su 65 atleti presentatisi ai blocchi nella storia. Solo due le medaglie: il citato oro di Mario Longo e il secondo posto, nella medesima edizione, di Enrico Saraceni
E che dirà adesso Emma Mazzenga? Altra storica salvatrice della Patria che nei 100 W75 è giunta "solo" quinta? Le fonti di reclutamento del metallo italiano si stanno spegnendo? Quinta con 17"92, ma il campanello d'allarme è che 3 delle quattro atlete che l'hanno preceduta erano dello stesso anno della Mazzenga, quindi in prospettiva un campanello d'allarme. Aspettiamo le altre specialità in cui è iscritta la Mazzenga sperando che soprattutto nei 400 e negli 800, riporti in alto il suo enorme blasone.
Passando ai 5000, detto della vittoria di ieri di Domenica Manchia, oggi arriva il 5° posto di Antonio Carboni, dalla categoria M65 (aveva vinto il bronzo nel cross nella giornata inaugurale). 
Nelle semifinali degli 800, passano in finale Gigliola Giorgi tra le F40 ed Emanuela Baggiolini tra le F35. In finale anche Giovanni Finielli, tra gli M60. Escono invece Alessandro Manfredi (negli M50) e Giuseppe Romeo, ancora debilitato dai problemi fisici. Fuori dalla finale anche Giusy Lacava tra le F40. 

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