08/07/11

Mondiali Allievi, terza giornata: si rimane al bronzo di Braga - 7° Bortolato nel martello

Nella terza giornata dei Campionati Mondiali Allievi a Lille, polvere di stelle da piste e pedane. Peccato che non faccia parte di questa cascata di piccoli campioncini, una spruzzata di azzurra. L'Italia rimane ferma al bronzo di Stefano Braga, e mostra in prospettiva delle voragini che difficilmente verranno colmate nei prossimi anni. Incredibile la situazione del mezzofondo femminile: tra 800, 1500, 3000 e 2000 siepi nemmeno un'azzurra è stata convocata. 
Così guardiamo gli altri, come il sudafricano Andries Van Der Merwe nei 110hs (a 91 cm): 13"41 con vento nullo, davanti al neozelandese Joshua Hawkins 13"44. Tempi che in prospettiva sono clamorosi e che trascinano al personale (e al bronzo) anche il francese Wilhem Belocian: 13"51.
Nei 400 femminili la diciassettenne bahamense Shaunae Miller si permette di scendere sotto i 52": 51"84, cioè un risultato non riuscito a nessuno (considerate tutte le tesserate) in Italia nel corso del 2011. Ma vicinissime anche la canadese Christian Brennan (52"12) e la jamaicana Olivia James (52"14). 
Altra prestazione da "senior" nei 400 maschili: 46"01 per l'americano Arman Hall, miglior tempo mondiale dell'anno per un allievo. La curiosità è vedere un keniano al secondo posto (Alphas Leken Kishovian con 46"58) e l'unico europeo in finale, il polacco Patryk Dobek, 46"67. Nella velocità (100, 200, 400, maschili e femminili) purtroppo, l'Italia rimarrà ferma a Giovanni Galbieri e l'ultima edizione di Mondiali tenutasi a Bressanone.
Il martello (5 kg) finalmente un italiano: è il settimo posto di Marco Bortolato con 70,50. Le medaglie erano ancorate sopra i 74 metri. Impressiona l'82,60 dell'ungherese Bence Pasztor, uno di cui bisognerà imparare il nome fra 4/5 anni. 9 finalisti su 12 europei, a ribadire quello che è il canovaccio della spartizione delle specialità nel globo. 
Proprio per questo motivo nei 2000siepi i primi 4 sono africani: i soliti due keniani per la doppietta davanti (vittoria per l'ennesimo Kipruto della dinastia... Conseslus Kipruto 5'28"65), davanti all'altrettanto comune Kirui (5'30"49) e all'ennesimo Kiprotich (che è invero ugandese). 
Non è un caso che l'altra italiana in finale la si trova nel salto triplo: Francesca Lanciano, 11^ con 12,28 nell'unico salto riuscitole ma con ben 4,4 di vento a favore. E anche qui in prospettiva, emerge una cavalletta francese, che potrebbe essere una delle avversarie di Derkach nel prossimo futuro: si chiama Sokhna Galle, che arriva addirittura a 13,62 con 2,2 di vento. 13,39 con vento regolare. Altrettanta impressione per la seconda, la cinese Jingyu Li: 13,57 con 1,5 di vento. 
Per fortuna l'Italia pratica la marcia come specialità che ci tiene a galla: 8^ Anna Clemente nei 5 km con 22'47"32, con Alessia Constantino 19^ con 24'30"73. Fuori range la prima, l'irlandese Kate Veale: 21'45"59
Fuori in qualificazione Maria Antonietta Basile nel lancio del disco: 39,12, quando per entrare in finale bisognava lanciare 47,56.  

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