29/06/10

Domani, ore 19:20, diretta radio degli italiani assoluti di Grosseto!!!

(Manuela Levorato in una foto Fidal) - Poi non lamentatevi di Webatletica!! Domani sera, dalle 19:20 la diretta su questo sito (basterà clikkare sul link che vi forniamo qui in fondo) dei Campionati Italiani Assoluti di Grosseto commentati dal trio delle meraviglie (il Lando, Linforbif e Andycop). Seguiremo per oltre un'ora le maggiori finali della massima manifestazione atletica italiana, con commenti arguti e puntuali sui partecipanti, le prestazioni, i record. In particolare alle ore 19:30 l'attesissima finale dei 100 maschili con Collio, Di Gregorio e Cerutti, i 100 femminili con la Levorato. La sfida sugli ostacoli tra Tedesco e Abate (entrambi hanno corso sui 13"70 quest'anno e sono in cerca del pass per Barcellona) e tra la Caravelli e la Doveri sui 100hs. E poi anche il 1500 maschili e femminili, il lungo, il peso... Durante la diretta commenti anche sugli ultimi avvenimenti atletici del fine settimana. Se avrà successo l'esperimento, replica giovedì per la seconda giornata, con una maxi diretta fino a notte inoltrata.

27/06/10

I migliori punteggi individuali dei c.d.s. del fine settimana

  1. 1367 - 40"41 - 200 - Ugo Sansonetti (M90)
  2. 1021 - 24"11 (0,0) - 200 - Domenico Furia (M50)
  3. 1002 - 25"98 - 200 - Antonio Rossi (M60)
  4. 968 - 12"51 (-1,0) - Antonio Rossi (M60)
  5. 962 - 22"87 (-1,4) - 200 - Max Scarponi (M40)
  6. 961 - 27"22 - 200 - Giuseppe Grimaudo (M65)
  7. 951 - 1,57 - alto - Angelo Vecchio (M60)
  8. 950 - 6,84 - peso - Rovelli Giuseppe (M90)
  9. 943 - 25"64 (-3,6) - 200 - Proietti Enzo (M55)
  10. 942 - 24"78 (0,0) - Ugo Zuliani (M50)
  11. 936 - 51"08 - 400 - Max Scarponi (M40)
  12. 935 - 2'00"80 - 800 - Giuseppe Romeo (M45)
  13. 925 - 4,69 - lungo - Giovanni Lambri (M65)
  14. 923 - 4'52"15 - 1500 - Antonio Trabucco (M60)
  15. 912 - 26"05 - 200hs - Lorenzo Muraro (M40)
  16. 904 - 51"64 - 400 - Emilio De Bonis (M40)
  17. 901 - 10,71 - peso - Bonfà Sergio (M65)
  1. 1084 - 14"58 (-0,8) - Umbertina Contini (F60)
  2. 1072 - 30"83 (0,0) - Umbertina Contini (F60)
  3. 1019 - 36"25 (0,0) - Emma Mazzenga (F75)
  4. 968 - 52"22 - 4x100 - Ambrosiana (F45)
  5. 961 - 60"48 - 400 - Maria Ruggeri (F40)
  6. 960 - 12'47"35 - 3000 - Liviana Piccolo (F60)
  7. 954 - 63"92 - 400 - Giuseppina Perlino (F45)
  8. 950 - 17"99 (0,7) - Emma Mazzenga (F75)
  9. 948 - 25"94 (-0,3) - 200 - Maria Ruggeri (F40)
  10. 944 - 13'56"01 - 3000 - Elena Snape Gatti (F65)
  11. 940 - 4'58"63 - 1500 - Jocelyne Farruggia (F45)
  12. 939 - 4'28"27 - 4x400 - Asi Veneto (F45)
  13. 926 - 1'11"37 - 400 - Anna Micheletti (F55)
  14. 915 - 1'08"40 - 400 - Mirella Giusti (F50)
  15. 912 - 31"29 (-1,7) - 200 - Anna Micheletti (F55)
  16. 906 - 13"42 (1,9) - 100 - Marinella Signori (F45)

C.d.S. Master in pompa magna

(la Daini di Carate schierata all'Arena dopo la vittoria nella fase regionale del c.d.s. Master) - Si è chiusa questo fine settimana la prima ed unica fase dei c.d.s. Master, quella cioè che porterà dritta-dritta a Cagliari. Durante le scorse settimane avevamo sentito alcuni esponenti anche illustri lamentarsi della location sarda (per carità non voglio suscitare altre polemiche!): mi chiedo solo se, visto che qualcuno quasi sicuramente rinuncerà alla trasferta, potrà essere sostituito da altre società giunte nelle immediate retrovie. Per quanto riguarda le gare appena terminate, se posso permettermi, non so se sia ancora il caso di organizzare tanti c.d.s. regionali, piuttosto che 5 o 6 raggruppamenti interregionali, che raggruppino qualche società e qualche atleta in più: vedere serie di 100 metri composta da un solo atleta è un pò deleterio per la prestazione stessa dell'atleta e in generale per tutto il movimento. Ma rimane una mia idea personale. Comunque sia, quest'anno ho avuto l'onore di partecipare con la mia piccola armata brancaleone ai c.d.s. Master lombardi nel leggendario anfiteatro dell'Arena civica meneghina. Bellissima manifestazione, ottima organizzazione (quando ci vuole, ci vuole!). E poi sono stato testimone della grande sorpresa: la Daini Carate maschile che batte per la prima volta (presumo) le schiere agguerrite di Ambrosiani (a dire il vero azzoppati dalle assenza letali di Giancarlo D'Oro e Roberto Vaghi). Lo spirito societario domina sulle prestazioni dei singoli e il divertimento è garantito. Poi in Lombardia si arriva quinti con un punteggio con il quale si vincerebbe in una dozzina di regioni, ma questa è un'altra storia che analizzeremo strada facendo. Intanto ho percepito l'aria elettrica (tante telefonate, dai compagni agli avversari, alle mail) intorno al conclave riunito a Roma e che sta raccogliendo i risultati dei societari da tutte le regioni. Si sono chiusi tutti nella cappella Sistina della Fidal e fra poche ore uscirà il responso dal comignolo (per noi attori non protagonisti che navighiamo a ridosso della border-line... 9400? 9300?) che potrebbe permetterci di prenotare qualche posto su un volo Ryanair diretto a Cagliari. Per ammazzare l'attesa, vediamo quello che è successo in alcune delle sedi dei c.d.s.. Dal settore record arriva l'ennesimo miglioramento sui 400 M65 da parte di Giuseppe Grimaudo, che con 1'01"61 sui 400 M65 si regala (ha compiuto gli anni il 27) il secondo record italiano in meno di due settimane. Il terzo gli arriverà poi nella 4x100 M60 del Cus Palermo, dove con 51"58 cancella una sorta di ex-aequo tra Ambrosiana e Amici del Tram de Opicina, asserragliati rispettivamente a 52"1 e 52"16. Da Mestre arriva la news di Lorenzo Muraro che abbassa il suo stesso record M40 dei 200hs: 26"05 contro il 26"42 precedente. Desta sensazione sicuramente anche un sub-26" nei 200 femminili da parte di Maria Ruggeri (1969): 25"94 con -0,3 e cancellato dopo 10 anni il record di Paola Melis dopo i diversi tentativi dell'anno scorso da parte della sicialiana. Prima donna sotto i 26" dopo i 40 anni: un altro piccolo pezzo di storia master scritto sulla pista di Siracusa. E non potevano mancare alla riscrizione della velocità femminile sia Umbertina Contini che Emma Mazzenga. La Mazzenga è scesa a 36"26 sui 200 F75 con vento nullo, migliorando il suo 36"60 ottenuto nel maggio 2009. La Contini ha invece migliorato per la terza volta il record dei 100 F60, portandolo a 14"58 con 0,8 di vento contrario. Marisa Tavoso batte un record risalente a 12 anni fa: quello di Paola Clò Sagot nel salto triplo F50: 8,57 a 8,54. Più vecchio di questo record nel triplo c'era soltanto il 14,00 della Antonella Capriotti come F35. Staffette: Record italiano M40 (il secondo in tre settimane) della 4x400 della Giovanni Scavo 2000, che abbassa il suo stesso record ottenuto all'olimpico a 3'34"82, cioè il terzo miglioramento dei romani in meno di un mese. Sempre dalle staffette arriva il record pareggiato nella 4x100 F50 da parte del Cus Romatletica (58"07 a 58"07 col tempo ottenuto alla finale dei c.d.s. di Firenze). L'Atletica San Marco Venezia per parte sua abbassa il suo record M50 della 4x400 stabilito anch'esso all'olimpico: 3'49"32. L'Ambrosiana femminile lima ancora un paio di decimi al suo fresco record italiano della 4x100 F45: 52"22 nella medesima configurazione vistasi all'olimpico di Roma (record particolarmente ambito, visto che è stato battuto 5 volte nel giro di due anni da parte dell'Asi Veneto 3 volte, e dall'Ambrosiana due). Ma ora vediamo insieme alcuni risultati da alcune sedi dei c.d.s. Master.
  • Siracusa (Sicilia): detto dei record dell'M65 Grimaudo nei 400 e nella 4x100, segnalo anche il 54"64 sulla medesima distanza dell'M45 (è del 1962) Giovanni Agosta. Nel salto in alto Angelo Vecchio (1948) spara 1,57 e totalizza 951 punti. Il record italiano è 1,61 sempre suo ottenuto un paio di anni fa. Mauro Cavallaro (1960) salta 11,74 nel triplo e mette a taccuino 802 punti. Nei 200 si rivede Grimaudo che spara 27"22 (ben 961 punti!) e trascina il Cus Palermo a Cagliari. Lontano Tristano Tamaro che nel 2003 correva in 26"34. Salvatore Saraò (1968) buon 23"88 con 1,7 di vento contrario. Tra le donne 4'57"18 di Monica Accardi (1968), Marta Roccamo (1966) 13"34 sui 100 metri correndo da sola (proprio sola-sola). Maria Tranchina (1968) 11,79 nel peso. Maria Ruggeri fa il pieno di punti nei 400: correndo l'ottimo 1'00"48 ne porta a casa ben 961. Del sensazionale record sui 200 ne ho già parlato in precedenza.
  • A Reggio Calabria i master calabresi sono scesi in pista per il loro raggruppamento. (ma solo al maschile). Stranamente assente Vincenzo Felicetti, da segnalare solo l'11,38 nel lancio del peso di Umberto Laganà (1940), in quanto unico risultato sopra gli 800 punti rintracciato.
  • A Roma si consuma invece il rodeo laziale. Inizio subito con una chicca segnalatami accortamente dal Duca. l'Hall-of-Famer Ugo Sansonetti riesce a prendere "solo" 720 punti nei 100 metri correndo in 19"78, mentre nei 200 succede l'imponderabile con 40"41 (con -2,7!) e la bellezza di 1367 punti!!! Ma come le tabelle arrivano a 1300 punti... vuoi vedere che è andato fuori scala? Già intuitivamente sembra che ci sia qualche cosa che non vada: delle due, l'una: o è sbagliato il punteggio sui 100 o quello dei 200, o sono sbagliate le tabelle. Uno stesso atleta che in due giorni ottiene risultati tanto distanti sembra infatti un paradosso statistico. Guardando le stesse tabelle, è come se un M35 corresse i 100 in 11"52 e il giorno successivo, miracolato da qualche dea notturna, potesse correre in un tempo sui 19"50 i 200 (tiro ad indovinare, le tabelle arrivano a 1300 punti e 20"00 per gli M35) minacciando addirittura Usain Bolt. Siccome corro più o meno quei tempi sui 100, mi piacerebbe conoscere personalmente la Dea notturna. Sansonetti a parte, sugli scudi Enzo Proietti (1954) con 12"50 (+0,8) sui 100 e 25"64 sui 200. Il solito grande Max Scarponi su 200 (22"87 con 1,4 di vento contrario) e 51"08 sui 400, dove ha domato un pimpante Emilio De Bonis (51"64). Sui 1500 gran tempo per Antonio Trabucco (1948) con 4'52"15 e Mario Vaiani Lisi (1950) che ha chiuso le sue fatiche in 4'55"53. Record italiano 4x400 M40 da parte della Giovanni Scavo 2000, come citato nel cappelletto introduttivo all'articolo. Tra le donne, Kathy Seck (F40) ancora veloce sui 100: 13"16. Anna Micheletti (F55) 31"29 (con -1,7) sui 200 che gli valgono più di 900 punti così come nei 400 (1'11"37 e 926). Paola Tiselli (1973) 2'13"98 da sola e 4'58"63 di Jocelyne Farruggia (1962) che le portano in dote 940 punti. Il Cus Romatletica pareggia il suo record italiano di società nella 4x100 F50 (58"07).
  • All'Arena Civica di Milano, in una due giorni decisamente assolata, si consuma il "sorpasso" dei Daini di Carate all'Ambrosiana. L'Arcade che batte lo Spartano. Ma, come scrivevamo in precedenza, hanno pesate le lunghe assenze di Giancarlo D'Oro e Roberto Vaghi sul computo totale... ma alla fine un c.d.s. master (ne sono consapevole pure io) è un tirar la coperta continuamente. Gli infortuni, gli impegni, le scuse sono all'ordine del giorno: nella vita quotidiana si ha altro cui pensare che al c.d.s., no? Parliamo di gare, dove Marinella Signori sfiora il suo fresco record: 13"42 con 1,9 di vento. Nella sua scia si avvicina pericolosamente alla barriera del 14" anche la F40 Lorenza Nolli (14"22), ma anche 30"00 sui 200. La velocità maschile è ad appannaggio di Roberto Gangini (M40): 11"52 e 23"66. Nei 400 sparata da 954 punti per Giuseppina Perlino con 1'03"92. Negli 800 parata di stelle "infracategoriali", con Giuseppe Romeo (1963) che con un fantastico 2'00"80 doma Cosimo Sguera (1971) 2'01"64 e Francesco D'Agostino (1966) 2'02"32. La sfida Romeo-D'Agostino si ripresenterà l'anno prossimo nella medesima categoria... saranno scintille. Lo stesso Romeo vincerà anche nettamente i 1500 in 4'20"66. Nei 3000 si rivede Luciano Redepaolini (1947) capace di correre in 10'19"88. Daniele Pagani (1966) sfodera ancora un fisico invidiabile e una forma olimpica: 1,84 nel salto in alto. Di Susanna Tellini scrivo solo che ha fatto un gran balzo nel lungo: 5,23. Nel lungo il fenomeno è stato Giovanni Lambri (1945), con 4,69. Record nella 4x100 Ambrosiana F45, mentre Paolo Citterio (1975) a momenti soffia il record nei 200 ostacoli M35 a Stefano Longoni (25"72 a 25"54, entrambi con vento contrario decisamente teso). Dal peso 6,84 per Giuseppe Rovelli (M90) e 10,71 dell'M65 Sergio Bonfà.
  • A Terni scendono in pista le agguerrite società umbre. Non so quale maledizione abbia colpito Antonio Rossi (solo sportiva, per carità) ma ancora una volta, per un dannatissimo centesimo (12"51 a 12"50), il record di Attilio Jacquemet sui 100 M60 stabilito a Melbourne nel 1987 resiste. E c'era pure un metro di vento contro! Antonio Rossi poi spacca la barriera dei 1000 punti sui 200: 25"98 (abbattuta anche la barriera dei 26") e 1002 punti. Prima dell'Era-Felicetti, il record italiano era 25"96... Stefania Rulli (1969) si trova praticamente da sola a correre 800 e 1500 (a meno che le classifiche sul sito della Fidal l'abbiano disgiunta dalle Assolute): 2'20"56 e 4'51"82.
  • A Mestre l'altro centro di gravità permanente del masterismo italiano. Il Veneto. Due società oltre i 10.000 punti, cioè l'elite tra gli uomini. Domenico Furia (1960) corre in 24"11 i 200 con vento nullo: 1021 punti per lui! Ugo Zuliani (altro 1960) 24"78 e 942 punti. L'impresa la compie Lorenzo Muraro, che torna sulla stessa pista dove l'anno scorso ottenne la MPI sui 200hs e la migliora di quasi 4 decimi: 26"05 con 0,5 di vento a favore contro il 26"42 di un anno fa. Altro miglioramento di record italiano nelle staffette, con la 4x400 M50 dell'Atl. San Marco Venezia, come già sopra descritto. Doppio record italiano delle signore della velocità Mazzenga-Contini sui 200 F75 e 100 F60 (con super punteggi oltre i 1000 punti). Ma anche 17"99 per Mazzenga sui 100 e 30"83 per Contini sui 200. 1'08"40 nei 400 da parte della F50 Mirella Giusti, mentre Liviana Piccolo (F60) corre in 12'47"60. Barbara Ferrarini (1967) salta 5,20 nel lungo, a 3 centimetri dal salto della Tellini a Milano. Marisa Tavoso batte il record della Clò Sagot nel salto triplo F50 (8,57).

25/06/10

Ci siamo: partono i c.d.s. Master

(L'arena civica di Milano, dove si svolgerà la fase dei cds regionali master della Lombardia) - La stagione dei continua: mancano ormai tre settimane agli Europei ungheresi di cui non voglio assolutamente imparare a pronunciare la città. La stagione master è ormai nel vivo, 139 i record italiani fin'ora ottenuti, gli ultimi da parte di Rossella Zanni a Modena sui 200hs F45 (33"04) e dalla Capriolese sulla 4x400 M35 a Milano il 16/06 con 3'33"12. Meditavo su una cosa: la 4x100 F45 dell'Ambrosiana a Roma ha corso in 52"43. Per curiosità ho spulciato il record assoluto, quello che cioè è ad appannaggio della Nazionale F45, che è... 55"30! Qualcuno si chiederà: perchè non vale il record dell'Ambrosiana e non quello della nazionale? Semplice: le regole internazionali pretendono che 3 atleti su 4 appartengano alla categoria "bersaglio" e che, nell'eventualità, solo un atleta possa scendere di categoria (e mai salire). Nella squadra meneghina due atlete erano F40 e 2 F45: ecco perchè non si è trattato di record assoluto F45 ma solo di società. Ma comunque... oggi parte il grosso del Campionato di Società Master. Già diverse regioni sono scese in pista nella scorsa settimana, delineando già alcuni aspetti: sarà rincorsa alla Amatori Olimpia Rimini tra gli uomini, che nella fase regionale non ha nemmeno schierato alcune delle sue punte. Mancano 12 regioni alla spunta, e si iniziano a fare i conti sulle seconde e terze società classificate nelle varie fasi locali (visto che la vincitrice della fase regionale passa di diritto). Dovranno essere 26 società... per il momento vi segnalo i 9048 punti dell'Atletica Pistoia, seconda società in Toscana, e gli 8880 punti della U.S. Quercia Trentingrana. Questi sono già punteggi a rischio, visto che devono scendere in campo Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Sardegna, Campania... Vedremo nelle prossime settimane cosa accadrà. Nei prossimi giorni vedremo inoltre di analizzare i vari risultati dalle diverse piste. Consentitemi così di fare nella parte conclusiva dell'articolo, un piccolo resoconto degli avvenimenti plus dell'ultima settimana (per ora in Lombardia) in chiave master che ho trovato sulla rete.
  • Torna Elena Montini: dopo la sfolgorante stagione 2009, avevo assisitito (anzi, "non") al silenzio agonistico della comasca. Non ne conosco i motivi: stiamo parlando della F45 più duttile della storia, capace di ottenere record italiani a ripetizione tra 200 e 800, sia indoor che outdoor. E' così che mi sono sorpreso favorevolmente della sua presenza ai Campionati Regionali di Busto: 1'03"39 sui 400 e 2'27"03 sugli 800. Il primo risultato sfiora già i 90% AGC (89,92), mentre il secondo 84,93%.
  • Il ruggito del leone ferito: Giuseppe Romeo 2'01"53. Romeo, dopo il supplizio agonistico patito nel circo dei leoni romano, torna a ruggire. Tempo davvero "must" quello ottenuto a Busto, che equivale a 93,21% AGC, cioè un risultato statisticamente da velocista (visti i risultati che circolano). Ora, come sostiene su facebook, si avvicinano gli europei, e con questi tempi sarà davvero difficile fare caccia grossa nella savana, senza doversi preoccupare di essere azzannati.
  • Grandissimo 2'10"93 per Mara Cerini (1971) sugli 800 bustocchi, cioè 88,16%. Vittoria ai Regionali Assoluti e minimo per i campionati italiani assoluti.
  • Sempre spulciando i risultati di Busto Arsizio: i 400 vedono il 51"13 di Enrico Sarcuno (1974, 87,68%), il 54"63 (87,60%) di Paolo Bertaccini (1965). Molto vicini in termini di AGC, nonostante gli 11 anni di differenza... mi sono sempre chiesto se ai regionali master individuali, non sarebbe il caso di premiare secondo l'agc piuttosto che premiare tutte le categorie: al massimo premiare i master e i veterani distintamente (over-65 e sub-65), per creare un'unica specialità ed un unico campione master per quella specialità. Acquisterebbe tutto maggiore spettacolo e si andrebbe di conti, che piacciono a molti. Rimaniamo nel varesotto: Ugo Piccioli (1969) corre in 2'05"73 (85,37%), mentre 4'06"77 sui 1500 per Igor Rizzi (1972) che equivale a 87,13%. Ma nei 1500 il risultato clou è quello di Pierangelo Avigo: 4'20"70 per il bresciano classe '61, cioè 91,59%. 88,89% per lo scatenato Igor Rizzi sui 5000, avendo corso nel sontuoso 14'47"88 (secondo in Lombardia). Stefano Vercelli (1975) è nel frattempo diventato master: i suoi 3000 siepi corsi in 9'43"61 equivalgono a 84,49%. Terzo Stefano Longoni (1975) nei 110hs con 14"79 (ma a Bellinzona, la settimana scorsa aveva ottenuto il minimo per gli assoluti con 14"67). Ha del portentoso il 57"98 di Frederic Peroni nei 400hs: essendo del 1963, il suo tempo equivale a 94,28%!! Nel salto il lungo, il 39enne Eugenio Biasin (1971) salta 6,40 (78,56%, ma si sa che nei salti bisogna aggiungere un 10% in più per avere una pietra di paragone con i velocisti). Tra le donne, Laura Avigo ormai ha rotto gli indugi, ed insieme ai fratelli sta vivendo un periodo di forma davvero strepitoso: 4'45"56 sui 1500 (88,96%), settima in Lombardia con la più "anziana" giunta davanti a lei più giovane di 20 anni. Nel salto in lungo Flavia Borgonovo atterra a 5,48 (76,54%), cioè quarta nel ranking della regione della Rosa Camuna. Nel triplo vince la 38enne (1972) Barbara Lah, con 12,79 (botta da 91,51% agc). Altra vittoria over-35 dal giavellotto con Alessandra Melchionda con 47,66 (65,29%, ma sapete che ai lanci femminili dovreste aggiungere non meno di 20 punti percentuali per poter dare un giusto peso alla prestazione).
  • Il 17/06 a Cantù, Marco Ceriani (1965) 24"20 (89,35%) sui 200 nella sua risalita verso l'atletica master (che conta) dopo qualche problema fisico nella fase clou della preparazione. Ti scopro poi un risultato ante litteram della Elena Montini (F45) sugli 800: 2'28"36. Paolo Gatti (1957) corre un ottimo 3000 in 10'01"67 (85,67%).
  • Il 16/06 all'Arena di Milano trova il suo momento topico nel record italiano della 4x400 M35. La mia Capriolese infatti con 3'33"12, demolisce di oltre 3" il precedente record detenuto dagli amici dell'Athlon Bastia. Si rivede dopo un lunghissimo periodo di assenza (ultima apparizione in un 150 mt svizzero) il campione d'Italia indoor dei 200 M40 Omar Lonati, che non va oltre 24"09 (86,48%). Meglio in termini percentuali il 27"70 di Aldo Del Rio (1946) che gli paga 88,92%. Nely Mery Greceanu (1970) arriva a 10,52 nel triplo (77,13%). Frederic Peroni "solo" 1'00"56, ma abbiamo visto che a Busto si rifarà poi ampiamente.
  • Nella mia Garbagnate, il 15/06 si rivede Giuseppe Romeo: 2'04"81 sugli 800. Interessanti i 3000, vinti dal tunisino Ahmed Nasef calsse '75 in 8'22"36. 8'30"19 per il carabiniere-maratoneta Danilo Goffi (1972). Davide Bressan (1975) 4,80 di asta.
  • A Nembro, in concomitanza con gli Italiani master romani, sono andati in onda i c.d.s. regionali assoluti, seconda fase. E chi ti si rivede? Marco Boggioni (1966) che corre in 11"35 (sarebbe arrivato 4° a Roma) e totalizza 92,90%. Massimo Minorini (1972) 11"76. Marco Ceriani (1965) 24"04 sui 200. Enrico Sarcuno (1974) 51"72 sui 400. Luca Biava (1973) 4'04"66 sui 1500. 15'01"66 di Igor Rizzi (1972) nei 5000 metri. L'italo-rumeno Gabriel Gui (1975) 7,09 nel salto in lungo.
  • Lodi è invece sede societaria per le donne. Mara Cerini (1971) 2'17"42 sugli 800, ma sappiamo poi bene il sensazionale 2'10" della settimana successiva. Elena Montini 2'28"33 (allora era un pò che correva!). Nei 5000 Simona Baracetti (1971) 18'11"15 seconda assoluta.

23/06/10

Sopravvivere alla Fidal: una bella storia del Duca

Avrei voluto dedicare un ampio spazio ai recenti campionati europei per nazioni svoltisi a Bergen, lo scorso fine settimana, ma mi rendo conto che dilungandomi sull’argomento ritornerei su considerazioni scontate che poco aggiungerebbero a quanto più volte scritto. Le valutazioni finali le ha fatte il nostro CT Francesco Uguagliati, esprimendo la propria soddisfazione per la compattezza della squadra. In realtà uno squallido settimo posto, prestazioni di scarso valore tecnico, salvo eccezioni dei pochi soliti noti, nessun minimo segnale che l’atletica italiana possa riemergere dalla sua totale desolazione. E’ curioso, tra l’altro, notare la scarsissima considerazione data come sempre ai settori giovanili e testimoniata dalla stranissima convocazione, come riserva della staffetta 4x100, di Manuela Grillo che vantava il 19° tempo in Italia. Convocare una giovane per farle respirare l’aria della nazionale e darle una gran botta di adrenalina sarebbe, ovviamente, stato troppo difficile da pensare per questi geni della psicologia sportiva. E parlando di giovani e scarsa considerazione nei loro confronti, vorremmo evidenziare la giustissima osservazione fatta da un nostro lettore in merito all’inopportuna scelta, della federazione, sulla data dei campionati juniores e promesse svoltisi, lo scorso fine settimana, a Pescara. Pensate, ragazzi del 91/92, vale a dire di 18/19 anni, l’età classica della maturità, impegnati nel più importante appuntamento italiano dell’anno, esattamente uno/due giorni prima del più importante appuntamento scolastico della loro vita. Bisogna proprio ignorare i più elementari principi del buon senso per fare una simile programmazione, ma d’altra parte nulla succede mai per caso e si sa che, per questa federazione, il bene dell’atletica sta all’ultimo posto.
Ma guardiamo avanti e, con l’auspicio che quanto prima Castrado e i suoi fidati sgherri si tolgano di mezzo, proprio collegandoci ai recenti campionati juniores di Pescara, voglio raccontarvi una bella storia, quasi una favola e lo faccio riportando un articolo di “America Oggi” uno dei più importanti quotidiani italiani pubblicati, in America, per l’infinita massa dei nostri emigranti.
NEW YORK. 18 giugno 2010
L’Italia sembra aver trovato in America un atleta di primissimo livello, che potrebbe rivitalizzare l'agonizzante mondo dell'atletica azzurra (lo sanno anche negli USA!! n.d.r.). Si tratta del 19enne Claudio Delli Carpini giovane promessa nei 110 metri a ostacoli proveniente dalla Clemson University, nato a New York e da anni residente nel Westchester. La sua è la classica storia di figlio di quegli emigranti che hanno costruito negli Usa la propria vita, ma che restano fortemente legati alle loro origini. "Anche io ero un atleta e ricordo di quando raggiunsi le finali dei giochi della gioventù, ma cinque giorni prima dell'evento dovetti partire per l'America e così abbandonai tutto. Era il 1969..." ci spiega il papà Giuseppe (originario di Gallo Matese in provincia di Caserta, mentre la mamma Giuseppina Di Piazza è di Giardinello paesino vicino Palermo). È un cerchio che sembra definitivamente chiudersi ora con la partecipazione di Claudio ai Campionati Nazionali Juniores che si svolgeranno a Pescara da domani fino a domenica. Ed è proprio grazie al genitore che per Claudio arriva la svolta. Viste le prestazioni del figlio, comincia dagli Usa all'Italia un copioso invio di mail che però non hanno risposta "Sono mentalmente pronto per affrontare questa sfida di giugno e parto per . A crederci invece è l'Atletica Riccardi di Milano che a maggio procede con il tesseramento. I numeri d'altronde parlano chiaro: 13"60 sul metro (la misura internazionale dell'ostacolo) nel 2009; 14"07 sull'ostacolo da un metro e 6 centimetri nello scorso 14 aprile 2010 in occasione dell'AAC, ovvero la Atlantic Coast Conference.l'Italia con l'obiettivo di battere il record italiano juniores" spiega Claudio, e poi "mi sto dedicando maggiormente ad un lavoro di rafforzamento, dato che mi troverò a correre con ostacoli più bassi (100 cm, ndr) rispetto a quelli su cui sono abituato". Sveglia all'alba e poi l'appuntamento alle 6 per cominciare gli allenamenti che in media sono di 4/5 ore al giorno. "Vivo diversamente dai miei coetanei. La mia giornata è fatta di sport e studio, quello che mi rimane lo impiego per dormire. Non ho una ragazza ed esco una o due volte al mese, ma sono orgoglioso di quello che faccio. Ogni volta che torno a casa mi rendo conto di sentirmi fiero di questi sforzi e dei miei progetti futuri. Mi sono posto degli obiettivi tra i quali quello di partecipare alle Olimpiadi di Londra nel 2012 ovviamente con l'Italia" dice Claudio. Un ragazzo semplice ("mi piace molto leggere e Grisham e Shreve sono i miei autori preferiti"), predisposto all'agonismo ("ho praticato negli anni scorsi anche calcio, baseball e football") e sportivo senza esasperazione ("nel football mi piacciono i Jets e nel calcio tifo Italia e mi dispiace non seguirla a casa con gli amici durante i Mondiali perchè sarò in Europa"). C'è sicuramente attesa per questo ragazzo e lo si capisce anche dalle parole del dirigente dell'Atletica Riccardi, Sergio Tammaro: "Abbiamo avuto modo di visionare il video e le prestazioni con i relativi tempi fanno ben sperare. È decisamente ben strutturato fisicamente, ma ha ancora ampi margini di miglioramento se pensiamo che è passato dal football all'atletica a tempo pieno da poco". Claudio sarà seguito dall'allenatore Aldo Maggi, che oltre ad essere nel team dell'Atletica Riccardi è anche responsabile della Nazionale. Nella stessa squadra il giovane italoamericano si troverà a coabitare con Ivan Mach di Palmstein, altra interessante promessa italiana, oro sui 110 a ostacoli nello scorso dicembre a Doha alla 14ª edizione delle Gymnasiadi. "Non temiamo una competizione interna. I due sono ragazzi seri. Hanno ottimi voti nello studio e ottime prestazioni nello sport; inoltre hanno avuto modo di conoscersi già attraverso Facebook. Sono convinto che saranno in grado di convivere e insieme potranno darci grandi soddisfazioni nella staffetta 4x100 che correranno insieme" dice sicuro Tammaro. Più cauto sembra essere il ct Francesco Uguagliati secondo cui "il ragazzo è tecnicamente predisposto e strutturato, ma da un video non si può che avere un giudizio sommario. Mi auguro che le conferme arrivino dalla pista". Il 20 giugno è ormai vicino e sapremo chi avrà avuto ragione.

Lo scetticismo di Uguagliati ha portato bene e il ragazzo non ha deluso vincendo il suo primo titolo italiano. Il riscontro cronometrico è stato già molto brillante in batteria, 14"01, a 10 cent dal record di categoria e un po’ meno, in finale, 14"26. Ma consideriamo le proibitive condizioni climatiche e che, di fatto, Claudio negli ultimi due mesi si è allenato pochissimo per vari motivi, sia di studio che logistici in previsione del provvisorio trasferimento in Italia. Il mio augurio, come quello, credo, di tutti i veri appassionati di atletica, è che la favola di questo giovane talento prosegua e che possa farci sognare già ai prossimi campionati mondiali di categoria. Se il suo sogno si realizzerà il merito sarà sicuramente delle sue doti naturali, della sua costanza, della sua volontà, ma anche di chi ha creduto in lui e,se avete letto attentamente l’articolo, capirete chi non ci ha creduto. Consentitemi infine di citare un amico, nonché grande protagonista da sempre del mondo atletico master: Salvino Tortu. Salvino, che penso quasi tutti conoscano, da qualche anno è totalmente dedito al mondo giovanile, complice ovviamente il fatto che il figlio sia un grandissimo talento della velocità. Il suo impegno generoso come dirigente dell’atletica Riccardi lo ha portato sicuramente a trascurare quell’attività personale che tanto gli sta a cuore, ma siamo certi che le soddisfazioni che gli danno i suoi ragazzi lo ripaghino totalmente di quel poco che ha perso a livello agonistico personale. E da vero mecenate dell’atletica, Salvino si è addirittura prestato ad ospitare a casa sua, per un paio di settimane, Delli Carpini, al fine di consentirgli un miglior adattamento e metterlo nelle condizioni di prepararsi al meglio per i prossimi campionati del mondo. Grazie Salvino anche per questo e ancora una volta non possiamo che ribadire che, se l’atletica italiana fosse fatta da gente come Te che agisce per mera passione, saremmo sicuramente, come dovrebbe competerci, tra le prime nazioni al mondo.

Il Duca

C.d.S. Master: il Friuli

Non solo Emilia Romagna. La prima fase del c.d.s. master ha interessato anche il Friuli Venezia Giulia, dove a Gorizia nell'ultimo fine settimana si è svolta appunto la prima fase volta all'accesso della finale di Cagliari. Una sola squadra sopra gli 8000, cioè la Amici del Tram de Opicina, con 8612 punti. Staccatissima la seconda, la Nuova Atletica del Friuli, con "soli" 7475 punti. Tra le donne svetta la Pentatletica Trieste con 8880 punti, davanti all'Atletica Buja con 6039 pt. Svettano gli ottimi 4'14"45 e 9'07"07 dell'M45 Carlo Spinelli Barrile sui 1500 e sui 3000 (oltre 1840 punti in due gare). Quelli che seguono i risultati superiori agli 800 punti registrati nella due giorni goriziana (solo tre maschili!)
  • 941 - 4'14"45 - 1500 M45 - Carlo Spinelli Barrile
  • 899 - 9'07"07 - 3000 M45 - Carlo Spinelli Barrile
  • 847 - 4,77 (-0,1) - lungo M60 - Lacovig Luciano
  • 907 - 33"07 (0,2) - 200 F60 - Sangermano Maria
  • 896 - 15"70 (0,4) - 100 F60 - Sangermano Maria
  • 895 - 34"86 (0,2) - 200 F65 - Cecotti Pasqualina
  • 889 - 5'06"67 - 1500 F45 - Ricciardi Manuela
  • 883 - 5'49"29 - 1500 F55 - Bandelli Gabriella
  • 868 - 15'49"31 - 3000 F70 - Sellan Jole
  • 859 - 16"68 (0,4) - 100 F65 - Cecotti Pasqualina
  • 856 - 11'09"51 - 3000 F45 - Ricciardi Manuela
  • 829 - 6,26 - Peso F80 - Fozzer Nives
  • 827 - 10'46"79 - 3000 F40 - Lena Alessandra

L'atleta del mese di Maggio: Umbertina Contini

Non ho dubbio alcuno sull'atleta del mese di Maggio. Sicuramente Umbertina Contini, dall'alto delle sue imprese che hanno riscritto la storia della categoria F60 si è ritagliato più spazio rispetto agli altri meritevoli atleti. Tutto ha inizio il 1 maggio a Padova, dove la Contini eguaglia il record sui 100 F60 nonostante 1,7 di vento contrario: 15"17. Ma è solo l'inizio. Il giorno dopo, sulla pista veneziana di Marcon è la volta dei 200: 30"95 con vento nullo: prima donna oltre i 60 a correre in meno di 31" i 200 metri e naturalmente record italiano. Non passa nemmeno una settimana, che a Scorzè la Contini diviene anche la prima donna over-60 a correre i 100 metri sotto i 15": 14"70 con 1,1 di vento a favore. Il fantastico maggio della padovana (non conosco bene le origini, ma presumo provenga da quelle parti) si conclude con il record italiano nella staffetta "svedese" (100, 200, 300, 400) con l'Atletica Città di Padova: 2'43"95.

22/06/10

L'atleta del mese di Aprile: Nives Fozzer

Con un pò di ritardo cerchiamo di recuperare alcuni piccoli riconoscimenti attribuiti (arbitriarmente) dal nostro sito periodicamente. Dopo Mario Longo (a gennaio), Carla Forcellini (a febbraio) e Flavia Borgonovo (a marzo), nel mese di aprile ci sembra che si sia particolarmente distinta la F80 Nives Fozzer, autorice a Pistoia al meeting master lì organizzato il giorno 25, di un pentahlon lanci davvero unico, con la bellezza di 4 record italiani battuti: martello (11,75), martellone (6,35), peso (6,46) e il complessivo del pentahlon lanci (2505 punti). Dall'anno scorso per la categoria F80 sono naturalmente cambiati i pesi, e questo ha modificato anche l'approccio ai record. Concludo: la stessa Flavia Borgonovo ci ha inviato una sua bellissima foto di Kamloops 2010, che inserisco nell'articolo a lei dedicato dell'atleta del mese di Marzo.

Gli atleti del mese per il 2010

C.d.S. Master, a Modena inizia la corsa verso Cagliari - Zanni record sui 200hs F45

(una gara di mezzofondo sotto la pioggia di Modena, nella foto tratta dal sito della Fratellanza) - Mentre nella nostra microscopica e poverissima società (non abbiamo nemmeno le magliette per tutti) si fanno i conti col pallottoliere, facendo decine di cambi e ricambi, spostando, pregando atleti caduti in disuso a ricalcare le piste, utilizzando giocatori fuori ruolo, elocubrando punteggi minimi e punteggi massimi, spulciando le classifiche dei c.d.s. master dell'anno scorso, come un fulmine a ciel sereno mi giunge la notizia (non ancora bloccata dal ddl intercettazioni) che a Modena gli Emiliani (e i Romagnoli) hanno già tramandato ai posteri le proprie fatiche. Con trepidazione guardo le classifiche finali, prima di guardare i risultati dei singoli. L'Olimpia Amatori di Rimini, società campionessa in carica 2009 e 2008, ha già calato il full d'assi: 10815 punti! Cioè 831 punti a cranio, ossia quanto uno solo di noi caprioli avrebbe la possibilità di ottenere. Alle spalle dei romagnoli campioni d'Italia, la Fratellanza di Modena con 9984 punti (altro grosso punteggio), mentre al terzo posto l'Acquadela Bologna con 8116 punti (più a nostra portata). Dico la verità: mi aspettavo qualche punto in più dall'Atl. Imola Sacmi Avis dei nostri amici (il grande Beno e Alberto Zanelli): 7938 punti sono un punteggio "a rischio" anche se forse sufficiente per arrivare tra le prime 16. Cus Ferrara probabilmente non vedrà Cagliari d'autunno: 5° con 7057 punti. Tra le donne una sola società al traguardo: l'Atletica Santa Monica Misano, con 8699 punti. Non penso di dire una cavolata quando affermo che la fase regionale dei c.d.s., in alcuni casi, debba essere accorpata con altre sedi regionali. Dei maxi raggruppamenti interregionali, laddove sia possibile. Vedere 15 specialità con (spesso) una sola atleta non è un bello spot per i master. Sul sito della Fratellanza Modena, organizzatrice dell'evento (qui il link all'articolo), si apprendono due cose: la prima è che la scarsa partecipazione sarebbe stata dovuta alla lontananza della sede della Sede della finale dei c.d.s. (secondo l'estensore dell'articolo), la seconda che, si evince dalle foto, che... pioveva di brutto. E questo ci porta a domandarci se non sia il caso di prevedere una sorta di seconda fase del c.d.s. Master, in cui cercare di migliorare i punteggi ottenuti nella prima. Obiettivamente le condizioni metereologiche diverse tra le varie sedi possono influenzare grandemente sull'esito dei punteggi. Ricordo che l'anno scorso a Gavardo i velocisti lombardi master si trovarono una bufera di vetno di cui sul posto non si aveva memoria: 6 o 7 metri di vento contrario che inficiarono tutte le loro prestazioni e quelle delle società cui appartenevano, naturalmente. Ah! Rossella Zanni, con 33"04 ha stabilito la nuova miglior prestazione italiana sui 200hs F45. Questi i punteggi migliori (tutti quelli superiori agli 800 punti) secondo le tabelle Fidal registrati a Modena.
  1. 1006 - Riboni Mario, Olimpia Rimini, M95, peso: 5,22
  2. 972 - Emanuel Manfredini, Olimpia Rimini M50, alto: 1,78
  3. 927 - Massimo Clementoni, Olimpia Rimini M50, 200: 24"90 (-0,4)
  4. 906 - Ferrari Luigi, Olimpia Amatori M50, 800: 2'07"42
  5. 891 - Maffei Franco, Olimpia Amatori M50, 1500: 4'31"32
  6. 889 - Ghi Arrigo, La Fratellanza M65, triplo: 9,94
  7. 887 - Zanelli Alberto, Imola Sacmi M45, 400: 53"84
  8. 887 - Massimo Clementoni, Olimpia Rimini M50, 100: 12"06 (+0,6)
  9. 873 - Pirazzini Gian Luca, Imola Sacmi M45, 200: 24"48 (+0,2)
  10. 871 - Ghi Arrigo, La Fratellanza M65, lungo: 4,50 (0,2)
  11. 850 - Moracas Marco, Acquadela Bologna M45, 1500: 4'23"19
  12. 839 - Ferrari Luigi, Olimpia Rimini, M50, 400: 56"68
  13. 838 - Parigi Gianfranco, Cus Ferrara M55, alto: 1,54
  14. 810 - Schiavoni Giorgio, Acquadela Bologna, peso: 9,59
  15. 810 - Manfredi Alessandro, La Fratellanza M50, 400: 57"27
  16. 809 - Morandi Paolo, La Fratellanza M70, disco: 32,29
  17. 802 - Riboni Mario, Olimpia Rimini, M95, giavellotto: 9,98
  18. 801 - Dottori Daniele, Imola Sacmi M50, 800: 2'12"13
  1. 936 - Succi Stefania, Santamonica, F45, 400: 1'04"47
  2. 900 - Zanni Rossella, Mollificio Modenese, 200hs: 33"04
  3. 873 - 4x100 Santamonica F45, 4x100: 54"62
  4. 821 - Barilli Alessandra, Santamonica F45, 100: 13"89 (2,0)
  5. 812 - Soffritti Gloria, Acquadela F50, 3000: 12'10"87
  6. 807 - Cirulli Giuseppina, Santamonica F50, 200: 31"00 (0,6)

Mondo master internazionale: Ottey super - caduto il più vecchio record del mondo master

Dopo queste settimane dedicate quasi esclusivamente al mondo master nazionale (a proposito, abbiamo aperto a questo link un piccolo sondaggio sul miglior master al maschile di Roma-2010), facciamo un piccolo riepilogo di quello che è successo a livello internazionale, facendo nostre le informazioni che arrivano direttamente da Masterstrack e dal sito di Annette e Robert Koop. La prima notizia risale addirittura a tre settimane fa, e nel nostro piccolo è anche una piccola pietruzza miliare. Infatti Marlene Ottey, de facto F50 essendo nata il 10 maggio 1960 in Giamaica (ma ora è una velocista slovena) ha stabilito il nuovo record mondiale di categoria, correndo in 11"72 con +0,9 proprio nel suo nuovo paese di adozione, e più precisamente a Postojna. Perchè pietra miliare? Perchè la Gazzetta dello Sport, in un trafiletto (che è quanto di meglio si riesce ad ottenere in questo momento) ha parlato proprio di "record del mondo F50", dando inconsapevolmente la notizia che esiste un mondo "F50", quindi "master". Detto questo, il tempo è davvero sensazionale, se pensate che la nostra velocista di punta, Manuela Levorato ha corso giusto nell'ultimo fine settimana in 11"67. Diciamo che una 50enne come la Ottey potrebbe ancora ben figurare nel novero delle velociste italiane, e questo, non comprendo se bisogna leggerlo come una nota di merito per lei, o piuttosto una di demerito per il nostro movimento velocistico italiano al femminile, che, Levorato a parte, negli ultimi anni non è riuscito ancora a produrre una velocista che possa lottare per una finale (quanto meno) continentale. Detto questo, vediamo per sommi capi i risultati di maggior rilievo a livello internazionale:
  • Marlene Ottey, F50, 11"72 con 0,9 di vento. Come ho testè scritto, siamo di fronte al nuovo primato mondiale di categoria. Migliorato di uno sproposito il record F50 precedente di Phil Raschker di 12"50 risalente al 1997. Quindi la Ottey è anche la prima donna a scendere sotto i 12" dopo i 50. C'è l'impressione che l'impresa rimanga tale per qualche anno. Secondo l'AGC effettuato da Ken Stone, il suo risultato equivarrebbe ad un 10"36 ninente male...
  • Phil Rashker, il fenomeno americano master al femminile, sta perdendo record mondiali come se piovesse negli ultimi due anni. Dopo quello dei 100 F50, ecco che la statunitense perde pure quello del salto in alto F60, per colpa dell'olandese Weia Reinboud, che durante il meeting di Hoorn in Olanda, ha saltato 1,45, cioè 1 centimetro in più di quanto fatto dalla Rashker a Hoover nel 2007. Come riporta Masterstrack, per la Reinboud si tratta del nono record mondiale da lei detenuto tra competizioni all'aperto e al coperto.
  • Negli Stati Uniti ed in genere nel mondo anglosassone va molto di moda correre il miglio, cosa che qui in Europa, Irlanda e Inghilterra a parte, non trova molto spazio. Ebbene, l'M55 americano Rich Burns in una riunione a Portland ha corso i 1609 metri in 4'36"94, abbassando il 4'40"4 dell'australiano Jack Ryan che risaliva addirittura al 1977, quindi il più vecchio record del mondo master. Adesso tutti i record sono successivi al 1980.
  • Mentre qui in Europa latitiamo un pò coi record (stiamo aspettando l'Ungheria?), negli Usa ci stanno andando giù pesanti. Don Pellman, 94enne ai Bay Area Senior Games avrebbe migliorato di 10 centimetri (!!) il record mondiale M90 del salto in alto, spostandolo da 1,11 a 1,21. Miglioramento quasi inopinato, che ha spinto lo stesso Stone, estensore della notizia, a contattare gli organizzatori della gara, i quali... hanno confermato il tutto! L'AGC, evocato per l'evento, parla di un 2,50 mt. Provate a farlo voi a 25 anni o... a 94!
  • Altro giro, altro record. Stavolta tocca al giavellottista (campione del mondo a Lahti l'anno scorso) M55 Mike Brown, che ha lanciato 66,11 metri durante i Southeast Regional Masters Championship. Il record del mondo già gli apparteneva con 65,35 stabilito l'anno scorso.
  • Dall'Inghilterra arriva invece il record globale nel martello M45 da parte dell'olimpionico britannico Mick Jones (22° alle Olimpiadi di Seul del 1988 e 27° ai Campionati Mondiali di Edmonton nel 2001, oro ai Commonwealth Games del 2002). A Londra ha superato la fettuccia dei 70 metri (47 anni!) lanciando 70,36 (primo uomo over-45 sopra questa misura). Battuto il precedente record mondiale detenuto dal monumento vivente al lancio del martello, il russo Yuriy Sedykh, che nel 2001 seppe lanciare a 67,74.
  • Non potevano mancare i tedeschi in questa kermesse di record. Infatti Arno Hamaekers, M70, ha migliorato il record mondiale sugli 80hs, oltrepassando la fotocellula dopo 12"96 secondi (1,1 di vento a favore) dopo lo sparo a Linburgerhof, in Germania. 3 centesimi in meno del tempo ottenuto dall'americano Jim Stookey circa 10 anni fa.
  • Darren Scott, riporta Masterstrack, dopo la sensazione stagione indoor (col doppio record mondiale sui 200 M40), era andato a cercare il caldo in Spagna per preparare una sensazionale stagione all'aperto. Stone riporta che dopo quel periodo al caldo (ma qui stiamo parlando di un master che vive professionisticamente!) si sarebbe infortunato al tendine d'Achille, con uno stop forzato di 6 settimane. Al rientro, piccolo test con 100 in 11"09 e 200 in 21"93. Per fortuna che era infortunato...
  • Christel Donley stabilisce l'ennesimo record mondiale della stagione: stavolta tocca all'eptathlon W75 con 5416 punti.
  • Lo strano caso dell'M55 Lyndon Herzberg. Questa è una storia incredibile, sempre riportata da Masterstrack. C'è questo tizio, Lyndon, M55, che non si sa se sia un incredibile bugiardo o un fenomeno di longevità atletica. Costui, infatti, secondo le liste americane avrebbe corso quest'anno i 100 metri in 11"26. Collegate le due cose (M55 e 11"26) e vi viene fuori... il record del mondo di categoria! La cosa sensazione è anche il gap col precedente record (11"44) e la "credibilità" del soggetto che lo deteneva, Bill Collins). Naturalmente Ken Stone nel suo articolo ironizza sulla cosa, anche perchè Herzberg nel 2009 era stato in grado di correre i 100 metri in 15"04 (scritto quindici-zero-quattro). Un miglioramento di quasi 3" in un 100 metri sono cose o da marziani, o che succedono solo negli USA. Sul suo blog, il simpatico Lyndon avrebbe millantato un 20"9 sui 200 di personale, ma anche 1'49" sugli 800 quando andava al college. Incredibile il 3'53" sui 1500 che avrebbe corso l'anno scorso (sempre secondo lui) cioè una ventina di secondi in meno del record del mondo attuale. Ma la cosa pazzesca è che proprio l'USATF ha certificato il suo 11"26 (che quindi è il nuovo record?), qui il link al ranking.

20/06/10

Domani sera Webatletica Radio Show! Obiettivi puntati su Roma 2010

Domani sera, alle 21:40, ottava puntata di Webatletica Radio Show, la trasmissione in diretta radiofonica sul vostro pc (basterà clikkare sul link qui sotto e... tenere accesi gli altoparlanti!). Si discuterà dei Campionati Italiani Master conclusi la settimana scorsa in una dei palcosnenici mondiali più ambiti per una gara di Atletica Leggera: lo Stadio Olimpico di Roma. Sarà presente lo stesso Claudio Rapaccioni, che entrerà nel merito delle questioni di carattere organizzativo che sono state sollevate nel post-Roma, e ormai opinionista privilegiato della nostra trasmissione. Insomma, carne al fuoco ce n'è molta, e ci sarà da parlare per parecchio tempo. Faremo anche un tentativo di moviola con i video che abbiamo a disposizione delle gare riprese durante gli Italiani. Insomma, non mancate!!! (foto di Mik Bellantoni)

Roma-2010: gli italiani al femminile

(Fabrizia Malatesti, vincitrice dei 400 F35 in una foto di Mik Bellantoni) - Non ho molta voglia di polemizzare con il Sig. Corbelli che su Atleticanet ci fa cadere come asini, mentre disegna tesi complottistiche degne di un libro giallo e che sarebbero state ordite dalla cupola del Cus Romatletica (è abbastanza noto infatti il conflitto di interessi che lega il giornalista che vorrebbe liberamente parlare dei master e il presidente di una società che proprio nel Cus Romatletica trova la propria avversaria principale nella corsa al titolo italiano master di società). La trama avrebbe portato ad oscuri disegni che a loro volta avrebbero obnubilato le menti dei GGG, autori poi sul campo di pacchiani errori rilevati da molti, spostamenti di orario, errori di attribuzione delle corsie... tutti però riconducibili alla voluntas malvagia degli organizzatori. Giusto oggi mi ha contattato Roberto Saviano, venuto nel frattempo a conoscenza della notizia, per poter raccogliere elementi per il seguito del suo best-seller "Gomorra". Rapaccioni come Sandokan? Purtroppo noi, non essendo guidati da spirito "politico" per tirare le volate a questo o a quell'altro consigliere nazionale (non abbiamo un tolino ma abbiamo almeno la decenza di non inserire nei nostri articoli le foto dei "politici" della Fidal nazionale intenti a premiare qualche master, per dargli quel minimo di visibilità che gli stessi cercano di conquistare a gomitate facendo promesse strampalate a destra e manca... gli obiettivi degli uni e degli altri cercateli di scovarli voi), ma vi invito a concentrarci sugli aspetti tecnici, che ci interessano di più. Perchè questo è il modo più sbagliato di aiutare a crescere il mondo master: affidarsi a referenti e portavoce, quando i numeri e le risorse fornite dai master al mondo dell'atletica italiana dovrebbero spingere la Fidal-tutta a cercare di migliorare i servizi a disposizione degli over-35. E' un loro dovere, non un favore che ci fanno. Ora, manca all'appello qualche riga sulle gare femminili dei Campionati Italiani Master "olimpici". Peccato che non vi fosse una televisione a riprendere gli avvenimenti, perchè si sarebbe potuto raccontare di scontri dallo spessore agonistico che nulla avrebbero avuto a che invidiare ad una gara assoluta. Il personaggio al femminile (a mio modesto parere) non può non essere la F60 Waltraud Egger. 3 gare su cui si è presentata (anche la più ostica disciplina, per lei, dei 5000), tre titoli, ma soprattutto 3 record italiani. La grandezza delle prestazioni è data soprattutto dal nome delle precedenti detentrici dei record: Lucia Soranzo e Noemi Gastaldi, due totem del mezzofondo master al femminile italiano. Il tutto concluso in soli tre giorni. Non poteva poi mancare nella stessa categoria il record di Umbertina Contini, che ha migliorato il suo stesso primato F60 di ben 44 centesimi (30"51). In estrema sintesi questi i record italiani da me individuati nel corso delle tre giornate, quindi un report categoria-per-categoria degli italiani master:
  • 100 F45: 13"37 (0,1) - Marinella Signori - prec. Marinella Signori, 13"42 (2009)
  • Triplo F45: 9,73 (-0,7) - Francesca Juri - prec. Laura Bianchi, 9,72 (2008)
  • Eptathlon F45: 4680 pt - Rossella Zanni - prec. Rossella Zanni, 4638 (2009)
  • Lungo F50: 4,66 (1,1) - Graziella Santini - prec. Graziella Santini, 4,65 (2010)
  • Eptathlon F50: 3850 pt - Fioretta Nadali - prec. Angela Bellomi, 3347 (2007)
  • 200 F60: 30"51 (0,0) - Umbertina Contini - prec. Umbertina Contini, 30"95 (2010)
  • 800 F60: 2'50"31 - Waltraud Egger - prec. Noemi Gastaldi, 2'56"66 (1994)
  • 1500 F60: 5'33"39 - Waltraud Egger - prec. Lucia Soranzo, 5'34"19 (2008)
  • 5000 F60: 19'55"46 - Waltraud Egger - prec. Lucia Soranzo, 20'02"91 (2008)
  • triplo F65: 5,93 (-1,2) - Adele Bonetta
  • 5 km marcia F75: 43'50"05 - Teresina Tonazzo - prec. Alfosina Di Fazio, 45'40"8 (2008)
  • 100 F80: 21"86 (0,8) - Nives Fozzer
  • martello F80: 20,50 - Anna Flaibani - prec. Anna Flaibani, 17,19 (2010)
  • 4x100 F45: 52"43 Atl. Ambrosiana - prec. Asi Veneto, 55"07 (2009)
  • 4x100 F55: 1'00"95 Cus Romatletica - prec. Cus Romatletica/Acsi Campidoglio, 1'02"78
  • F35: come annunciato, in assenza di Tiziana Bignami e Lusia Puleanga, lo scontro tra 100 e 200 è passato per le gambe di Barbara Valdifiori e Cristina Sanulli. Del resto come è successo ad Ancona (stagione indoor). Il confronto romano è finito 1 a 1. 100 a Valdifiori (12"92 a 13"06), mentre 200 a Sanulli (26"49 a 26"78). Nei 400 la nostra forumista Fabrizia Malatesti vince un testa-a-testa al cardiopalma con Paola Tiselli durato meno di un minuto: 59"80 e 59"87. Alla stessa Paola Tiselli la doppietta 800-1500 con un buon 2'16"57 sui due giri di pista corsi da sola e ad un più combattuto 4'52"62 sulla distanza più lunga, grazie alla brava Gaetana Scionti (4'53"61) che le è arrivata a pochi metri. La stessa Scionti, in questo procedere di vincitori concatenati, ha però vinto i 5000 in 18'12"86. Nei 400hs solita volata solitaria di Emanuela Baggiolini (1'02"77), mentre da triplo-lungo arriva la doppietta della Campionessa Mondiale di Kamloops, Flavia Borgonovo. Nel lungo avrebbe ottenuto addirittura il PB con 5,53 se non fosse che quel salto è stato viziato di un misero decimale di vento in più al dovuto (2,1). Miglior prestazione regolare ha comunque un sempre notevole 5,48 (0,6). Nel triplo vittoria con 11,40, ma in una gara (come mi ha lei stessa confermato) anomala: si entra in pedana alle ore 9:30. Poi due ore di attesa per far terminare le atlete che staccavano dai 3 mt. Stacco dai 9 metri previsto per le ore 11:30, due ore dopo, e poi in sequenza 3 salti senza recupero. Nel lungo segnalo anche Antonella Giulivi, 5,00. Dai lanci registro il dominio di Pasqualina Proietti-Pannuzzi: prima nel peso (12,36), nel disco (39,34) e nel martello (36,19).
  • F40: la velocità F40 ha come dicevamo da quest'anno una nuova regina: Khadidiatou Seck, detta Kathy. Nella presente stagione già due o tre volte sotto i 13" nei 100 mt e vicinissima al record italiano di categoria. Nella finale non dà scampo alle colleghe: 13"11, davanti a Marta Roccamo (13"31). Sfortunata la Roccamo (che agli italiani indoor aveva vinto i 60 e i 200) che arriva seconda anche nei 200, dietro ad una Maria Ruggeri scatenata: 26"24 (24 centesimi dal record italiano). Ma anche oro nei 400: 1'00"75. Gli 800 hanno invece confermato il dominio di Stefania Rulli (che aveva messo il sigillo anche agli italiani indoor): 2'19"82, davanti alla super Laura Avigo (2'21"86) e a Monica Accardi (2'23"49). I 1500 sono probabilmente la gara dai contenuti tecnici più elevati, viste le contendenti, ma a vincere è ancora una volta Stefania Rulli: 4'47"07, davanti ancora una volta a Laura Avigo (4'48"38). E in successione altre interpreti di primissimo piano come Angela Ceccanti (4'52"25... per chi non lo conoscesse, questo è il suo sito), Lorella Pagliacci (4'57"74) e Monica Accardi (4'58"01). Nei 400hs solito monologo di Barbara Ferrarini (1'05"97), mentre dai salti la notizia sono i 3 argenti di Chiara Ansaldi in tre specialità diverse (ad Ancona, a livello indoor, aveva vinto invece due ori). Nell'alto infatti vince Tiziana Piconese con 1,50, stessa misura della Ansaldi, ma con un minor numero di errori. Nel triplo 33 centimetri di distanza dalla italo-rumena Nelly Mery Greceanu: 10,33 a 10,00. Infine nel lungo a sbarrarle la strada verso l'oro, troviamo la mantovana Susy Tellini: 5,10 a 5,04. Fatti i dovuti calcoli, tre ori sfuggiti per un totale di 39 centimetri e un salto in più. Non male. Appunto: mentre ero in attesa come un gladiatore nel tunnel che portava all'Olimpico per la mia batteria sui 100, sento ticchettarmi la spalla. La Tellini. Ebbene, piccola cazziata simpatica (visto il risultato finale) per non averla inserita nel novero delle favorite del salto in lungo nell'articolo di introduzione agli italiani. Sbaglio (e tanto...) anche io, perdonatemi. Dai lanci Santa Sapienza mette dentro el triplete: prima nel disco (32,70), prima nel martellone (12,73), e prima nel martello (37,62).
  • F45: iniziamo subito col botto. I 100 metri. Marinella Signori abbassa infatti in finale il record italiano che già le apparteneva, abbassandolo a 13"37 (0,1 il vento... praticamente nullo). In meno di due anni, la Signori abbassa così il primato nazionale. Prima a Cattolica (italiani outdoor) 13"46. Poi a Lahti 13"42, ed infine il tempo dell'Olimpico. Impresa impreziosita dalla sfida con Annalisa Gambelli, che pur correndo in 13"42 (come il precedente record italiano!) è giunta seconda. Gran gara. Nei 200, assenti alcune big di cui avevamo narrato le gesta nei mesi precedenti (Daniela Ferrian e Giuseppina Perlino) pista libera per Stefania Succi (28"48) che proprio piano non è andata, visto che proprio la Ferrian ha portato il record italiano a 28"30 (e con la Perlino a 27"65 ventoso). Che sfida che avremmo potuto assistere se solo ci fossero state tutte. Per sgombrare il campo dai dubbi sulla propria forza, la Succi doppia con i 400: 1'04"21. Nel mezzofondo due le protagoniste: Jocelyn Farruggia, che si è aggiudicata sia gli 800 (2'28"45) che i 1500 (5'07"81). I 5000 invece hanno presentato la regina Nadia Dandolo, solitaria vincitrice della propria prova con 18'01"64. Nel salto triplo entra nella storia Francesca Juri, che saltando 9,73 (-0,7) supera di un solo centimetro il precedente record italiano di Laura Bianchi (9,72 del 2008). Nella medesima gara di Roma, tra l'altro, la seconda sarà propro la Bianchi. Francesca Juri si toglierà anche lo sfizio di vincere il salto in alto con 1,44 in una gara orfana della vera dominatrice della specialità, cioè Rosanna Zanni. Qui, se volete innestiamo un'altra piccola polemica (delle tante che abbiamo sollevato negli ultimi giorni). La Zanni (così come mi ha scritto) non ha partecipato alla gara di alto, cui avrebbe tenuto molto visti i risultati degli ultimi due anni, a causa del regolamento che le ha impedito di partecipare ad un'altra gara individuale oltre le prove multiple cui si è cimentata. Regolamento da riscrivere, non c'è dubbio. Prove multiple dove la modenese ha comunque centrato il record italiano con 4680 punti, migliorando di 42 punti lo score totalizzato a Cattolica un annetto fa. Nei lanci doppietta di Marzia Zanoboni tra martello e martellone (31,20 e 10,57) mentre nella marcia, la campionessa mondiale indoor Paola Bettucci ha concluso i suoi 5 km in 27'25"15. Nella kermesse delle staffette spunta il maxi-record italiano dell'Ambrosiana nella 4x100, con Rosa Anibaldi, Marinella Signori, Susy Tellini e Giuseppina Perlino. 52"43 il loro tempo come F45, cioè l'enormità di 2"6 in meno del precedente record fatto segnare dall'Asi Veneto l'anno scorso alla Finale dei c.d.s. master a Firenze. Per l'Ambrosiana è l'11 record italiano di società detenuto nelle staffette.
  • F50: 100 metri nel nome della mantovana Lorenza Nolli (14"38) che batte Mirella Giusti, che a sua volta vince i 200 (29"75) battendo la stessa Nolli, ma che poi perde sui 400 da Anna Pagnotta (1'05"69 contro 1'07"95). Questa la ricostruzione ad incastri della velocità F50. La Pagnotta vince però anche gli 800 in 2'36"72. Registro con grande soddisfazione il ritorno di Maria Lorenzoni, che domina 1500 e 5000: 5'20"63 e 19'27"14 i suoi tempi (aveva avuto alcuni problemi fisici in inverno che le avevano fatto perdere la stagione indoor). Altra big F50 a livello internazionale scesa nell'Arena dell'Olimpico è la cardiologa romana (la leggo definita da tutte le parti in questo modo, volevo scriverlo anch'io!) Carla Forcellini che ha saltato 3,10 nel salto in alto fallendo i 3 successivi tentativi a 3,20. Dal salto in lungo, assente proprio la Forcellini primatista italiana indoor, si fa luce ancora una volta Graziella Santini, che migliora di un centimetro il suo record italiano ottenuto in assenza di... anemometro a San Benedetto un mesetto fa: 4,66 con 1,1 di vento. Marisa Tavoso vince invece nel salto triplo con 8,48 (col record nazionale a 4 centimetri di distanza), mentre doppietta di Paola Melotti tra martello e martellone: 34,39 e 11,91. Primato nazionale anche dall'eptathlon, con i 3850 punti messi a referto da Fioretta Nadali. Demolito il precedente punteggio di 3347 punti segnati nel 2007 da Angela Bellomi.
  • F55: Patrizia Tavoni vince sia 100 che 200 in 15"32 e 31"95. Nella gara più breve riesce a battere Maria Grazia Rafti, che poi vince 3 ori in tre specialità diverse: salto triplo (8,03), 80hs (18"12) e salto in lungo (3,74). 1500 e 5000 sono ad appannaggio di Danila Moras (5'28"93 e 19'42"97), mentre l'ennesima doppietta arriva da Rosanna Grufi (9,89 nel martellone e 27,42 nel lancio del disco, a un solo metro dal record italiano). Nella marcia vittoria per una delle master italiane con più presenze alle manifestazioni internazionali over-35: Natalia Marcenco, con 29'42"46. Il record italiano arriva invece dalla 4x100 del Cus Romatletica, che cancella in un sol colpo l'ex-aequo che si era venuto a creare in seguito al pareggio dello stesso Cus al tempo dell'Acsi Campidoglio Palatino. Le due società infatti detenevano a braccetto il record della 4x100 con 1'02"78. La società romana con 1'00"95 ha riscritto la storia, portandosi dietro l'Aris Liberatletica, anch'essa sotto il precedente record (1'01"41).
  • F60: è la categoria che raccoglie più record, per mano delle due atlete al momento più rappresentative: Umbertina Contini e Waltraud Egger. La Contini piazza la tripletta di titoli: 100, 200 e 400, sfiorando il record italiano nella prova più breve (14"76, a soli 6 centesimi dal primato), correndo in 1'14"40 i 400 (a 1"06 dal record) e stabilendo il nuovo record nazionale nei 200 (30"51). Nono record italico individuale per la Contini. Altra tripletta tra 800, 1500 e 5000 da parte di Waltraud Egger: in totale 6 titoli italiani per due sole atlete. Assume particolare spessore il record negli 800, che abbatte il tempo che Noemi Gastaldi ottenne nel 1994 (16 anni fa): secondo il mio database, era questo il record più antico che resisteva al femminile sugli 800 sia all'aperto che indoor (ora il più datato sarà quello sempre detenuto dalla Gastaldi come F65, che risale al 1998). I due record strappati alla Soranzo (su 1500 e 5000) risalgono invece "solo" al 2008. Piccola chicca statistica: sempre basandosi sul mio database, i record attualmente detenuti dalla Egger salgono a 10 (più 3 con le squadre nazionali e uno con la Meran Forst). Sui 5000 l'altoatesina ha posto anche un'altra pietra miliare del nostro masterismo: è stata infatti la prima dopo oltre i 60 anni a correre sotto i 20 minuti i 5000 metri.
  • F65: Pasqualina Cecotti piazza el doble tra 100 e 200: 16"46 e 35"14. Elena Snape Gatti si porta a casa 1500 e 5000 (6'36"45 e 24'16"19). Un record italiano dal salto triplo, grazie ad Adele Bonetta, prima donna della categoria F65 nella storia a cimentarsi in questa disciplina. Il suo risultato è stato di 5,93 (con -1,2 di vento). Maria Luisa Finazzi è in gran forma: vince il peso con 9,07 a soli 3 cm dal record di Brunella Del Giudice, fra l'altro giunta seconda con 8,15. Doppiera poi con il giavellotto: 17,88. La Del Giudice non ha rivali tra martello e martellone: 32,82 e 12,99.
  • F70+: Emma Mazzenga ottiene la sua solita tripletta 100, 200, 400, ma stavolta senza record. Ci siamo abituati evidentemente troppo bene con la padovana. Tempi per lei: 17"66 sui 100 (17"06 la MPI), 36"99 sui 200 (record a 36"60) e 1'27"50 sui 400 (RI 1'23"20). Non sfugge invece il record italiano a Teresina Tonazzo (F75) nei 5 km di marcia: 43'50"05 contro il precedente record di Alfonsina Di Fazio del 2008 che chiuse la sua prova in 45'40"8. Nei 100 metri, registriamo la donna italiana più anziana che si sia mai cimentata in un 100 metri: è Nives Fozzer (1930) che ha corso nel non disprezzabile tempo di 21"86 (il 90enne Sansonetti corre poco sotto i 18") che risulta naturalmente essere anche il record italiano. Nei lanci assistiamo a mio modo di vedere ad un piccolo-grande "evento" sportivamente parlando: cioè la stessa Fozzer batte la più quotata Anna Flaibani nel lancio del peso: 6,13 a 5,79. Ma la Flaibani poi si "consola" con una martellata a 20,50 col nuovo attrezzo da 2 kg che migliora di oltre 3 metri il suo precedente record nazionale ottenuto a San Benedetto meno di un mese fa. Infine Gabre Gabric, con 4,90 di peso e 7,17 nel lancio del giavellotto.