31/01/10

Tedeschi esagerati: 4 record mondiali. Muller scatenato: 200 e 400

(sequenza di foto di Knabe dal... suo sito) - Tsunami tedesco sul mondo master internazionale. In pochissime ore è arrivata un'ondata di maremoto proveniente dalla Germania che ha portato risultati impressionanti. 4 record mondiali, e tutti di un incredibile spessore tecnico. A dire il vero il primo risultato risale ad una settimana fa e l'ha siglato l'M50 Wolfgang Knabe nel salto triplo: 14,11, primo uomo sopra i 50 anni a demolire la barriera dei 14 metri in una gara al coperto. Per darvi un metro di paragone, il nostro Giancarlo Ciceri si è laureato Campione del Mondo a Lahti, nella medesima categoria (quindi en plain air) con 12,69. Certo, sui salti indoor non è possibile fare lo stesso discorso per le corse e sulle arcinote differenze outdoor-indoor: anzi, spesso le pedane sono più reattive perchè ricavate su moduli mobili, quindi più elastici (vi ricordate a tal proprio il tedesco Sebastian Bayer e il suo salto oltre gli 8,50 a Torino agli Europei Indoor l'anno scorso? Bè, dopo ha fatto fatica a oltrepassare gli 8 metri...). Comuque sia: Knabe nel suo fantastico 14,11 ha addirittura battuto il record mondiale all'aperto del finlandese Stig Backlund (14,07). Tradotto in AGC il risultato diventa 94,95, cioè 17,37 mt. Per chi mastica masterismo, Knabe non è certo un parvenu: è uno dei pochi atleti mondiali ad avere al suo attivo tutti gli ori ai mondiali master indoor nella medesima specialità (come il nostro Marco Segatel): Sindelfingen, Linz e Clermont: tra l'altro a Clermont riuscì a saltare la fantastica misura di 14,65 (e aveva 49 anni!). Del resto detiene il record all'aperto dei 45enni con 15,13. Aspettate, non ho finito con lui: 17,31 di personale (!!) ottenuto nel 1988, 9° nelle classifiche all-time tedesche del triplo: ha pure all'attivo un titolo nazionale assoluto conquistato proprio nel 1988. Che atleta, eh? Finito l'ora-pro-nobis su Knabe, vediamo al re dei re: Guido Muller. Noi che pensavamo ad un suo ridimensionamento dopo l'avvento di Don Neidig e del suo peccato capitale consistito nell'aver scippato un record (tra gli m65) a sua maestà, ci siamo subito rimessi sull'attenti davanti alla parata di Furth. Due record mondiali, su 200 e 400 M70 che riscrivono ancora una volta la storia: 59"48 e 26"88, che cancellano i suoi precedenti 59"92 e 26"92. Avete altri aggettivi da aggiungere (che già non abbiamo elencato negli ultimi anni...) per questo antesignano pioniere della categoria M70? Quarto record "tedesco" da parte della solita Christel Happ (classe '29, W80) già protagonista di un duplice record un paio di settimane fa (lungo e alto). Magdeburgo è stato il teatro della sua ultima impresa nel salto in alto, dove ha frantumato il suo fresco record di... 8 cm! Commutato con AGC stiamo parlando di una sorta di 1,99... Il quinto record arriva invece dagli USA. Attore protagnostia Monica Joyce, sulla scena del miglio W50: 5'08"65 l'interpretazione in una gara quasi esclusivamente anglosassone.

30/01/10

Willie Gault non ce la fa: il record rimane a Mario

(Willie Gault a sinistra, sponsorizza l'evento che ha messo insieme ex giocatori di football) - L'avevo tanto reclamizzato e alla fine stanotte al Millrose Games del Madison Square Garden di New York è sceso in pista Willie Gault. Gara incastonata nel programma di uno dei più prestigiosi meeting internazionali indoor come una sfida tra ex running-back o receiver della NFL. La gara per la cronaca la gara se l'è portata a casa Antony Dorset con un tempo di 7"01. Terzo in 7"07 il "nostro" Willie Gault, a 10 centesimi dal tempo di Longo. Una cosa: Gault in Italia sarebbe M50, essendo nato a fine 1960: i migliori nel nostro paese viaggiano quest'anno sui 7"70: giusto per capire questo atleta quanto sia incredibilmente forte. In Italia, tra tutti gli over-35, il solo Longo ha corso in un tempo inferiore a quello di Gault. Questo fa riflettere: aspettiamo adesso il terzo incomodo, Aaron Thigpen della esplosiva categoria M45: è inscritto a Kamloops (senza praticamente rivali in assenza di Mario Longo). Intanto vi fornisco questo altro nome negli M45 stars-&-stripes: Lonnie Hooker, 47 anni: ha già corso 23"07 questa stagione indoor, e 10"93 e 22"40 l'anno scorso. L'idea è quella di vedere (visto che Gault passa forzatamente tra gli M50) nel 2011 a Sacramento la sfida delle sfide: Longo, Saraceni, Thigpen, Hooker... su un 200 da favola.

29/01/10

Il Duca e la Webatletica Revolution

Propongo qui sotto l'ultima esternazione del Duca, in merito ad una modifica del mondo master. Ancora una volta il Duca, con i suoi modi molto diretti e accattivanti, ci invita a riflettere su alcuni aspetti del nostro piccolo universo: pensare le cose è già il primo passo per migliorarle. Così ritengo. L'aspetto più importante, a mio parere, è comunque non essere passivi, essere fattivi, propositivi, creare le condizioni per migliorare e migliorarsi. Per cosa? Per potersi divertire "meglio", ed essere comunque incastonati in una realtà di cui essere fieri.

"A due anni dal suo lancio on line, Webatletica è ormai pronta per scatenare ogni tipo di rivoluzione. Il presupposto è che, in questo momento, siamo ormai l’unico vero riferimento per un mondo master, e mi riferisco a quello che concerne l’attività in pista, che anno dopo anno sta sempre più crescendo da un punto di vista numerico, ma soprattutto da un punto di vista qualitativo. Come piu’ volte evidenziato, sino ad una decina di anni fa per un atleta di buon livello il pensare di poter continuare la propria attività agonistica nella categoria master veniva considerato alla stregua di un disonore perché si era creata quella cultura, derivata da “
Scommettiamo Che ?”, che il mondo master fosse di pertinenza di persone anziane che lodevolmente si mettevano in gioco per mantenere una discreta condizione fisica. Poi, all’inizio del nuovo millennio, l’entrata di alcuni personaggi tra cui in particolare colui che, a mio avviso, rimane l’icona dell’atletica master in Italia, Enrico Saraceni, hanno contribuito ad uno sviluppo notevolissimo del movimento ed al raggiungimento di grandissimi risultati cronometrici di cui, anche nelle ultime settimane, abbiamo avuto grandi esempi. Mi ricordo di come nel 2002, a Napoli, pur su un anello da 160 metri, vinsi il mio unico titolo Italiano indoor, da M45, con un tempo superiore ai 26 mentre quest’anno, nella stessa categoria, si contenderanno il titolo scendendo sotto i 23. A questo punto, però, è tempo che il grande cambiamento dell’ultimo decennio si trasformi in vera e propria rivoluzione, dando al movimento ulteriori stimoli e gratificazioni. Ritengo che la creazione delle graduatorie AGC, ideata dal nostro grande editore, sia stata veramente una genialata, forse l’uovo di Colombo, ma qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato. Tra l’altro, dopo aver creato uno spazio dedicato sul sito, arriveranno tutta una serie di ulteriori varianti che il nostro immenso editore sta studiando e che daranno, sicuramente, ancor maggior interesse e stimolo per poter entrare in tali classifiche.
Ma una rivoluzione è tale se sconvolge gli schemi e se crea qualcosa che ancora non esiste e che si voglia essere i primi a sperimentare. Ed allora voglio lanciare, tramite Webatletica, quello che da mesi, in tutti i modi, più o meno provocatori, sto scrivendo e argomentando.
La divisione della categoria master.
Sono, infatti, convinto che sia, contro ogni logica sportiva agonistica, raggruppare in un’unica categoria persone che vanno dai 35 ai 90 anni per il semplice fatto che, inevitabilmente, al raggiungimento di una certa età non è più possibile sottoporre il proprio fisico a determinati stress muscolari e, quindi, l’attività si trasforma. Ora, da una facile analisi delle tabelle di punteggio, si evince chiaramente come sia certificato che sino alla categoria M65 c’è una logica di tempi o misure costanti che aumentano per categoria crescente, a parità di punti, mentre a partire dagli M70 tali tempi o misure si amplificano notevolmente. Credo, quindi, che le tabelle stesse indichino la soluzione più semplice ed evidente. Tiriamo una riga e creiamo due categorie una di master che va sino ai 65/69 anni e una di veterani che va dai 70 in avanti. Vale a dire che sino agli M65 tutto rimane come prima, mentre dai 70 anni in poi si chiameranno V70 V75 V80 etc…
Il vantaggio di tale distinzione è che non si creeranno piu’ discussioni di alcun genere sul fatto che la prestazione di un novantenne possa essere equiparata ad una di un quarantenne, in quanto i due apparterrebbero a due categorie diverse. Ci sarebbe l’AGC Master e l’AGC Veterani e alla fine dell’anno il premio per l’atleta Master dell’anno e l’atleta Veterano dell’anno. Chiaramente a livello di campionati italiani non cambierebbe niente e si farebbero sempre tutti insieme chiamandoli “Campionati Italiani Master e Veterani”. I Campionati di Società Master rimarrebbero, ovviamente, tali e si potrebbe dare la possibilità ad ogni società di schierare un massimo di 2 Veterani con il grande vantaggio, tra l’altro, di non dare più adito a discussioni e rimostranze in merito alle tabelle che, così concepite, avrebbero appunto la logica di delineare due categorie ben distinte. Per finire prevederei anche la possibilità che se un atleta, compiuti i 70 anni, si sentisse ancora così forte da poter gareggiare con i master, possa decidere di iscriversi nell’ultima categoria dei master appunto, la M65.
Credo, oltretutto, sia un’innovazione, sicuramente migliorativa ma, soprattutto, basata su principi di equità, per far crescere ancor di più il movimento master e dare, in ogni caso, il giusto riconoscimento a chi, pur avendo raggiunto una certa età, voglia continuare a gareggiare. In tutto il mondo non esiste questa distinzione e questa è la vera rivoluzione, ma siccome sono straconvinto che sia la strada giusta da seguire, sono orgoglioso di lanciare tale proposta da questo sito, sperando che il nostro editore voglia sposarla e girarla direttamente all’area master della Fidal. Per cominciare, intanto, mi auguro che si voglia cominciare ad instaurare queste nuove categorie nelle graduatorie AGC che stanno sempre più diventando il nostro grande must.

IL DUCA

28/01/10

Li ho trovati!!! I risultati di Locarno

(la forte ostacolista elvetica W45 Monica Pellegrinelli al Palafevi di Locarno; foto gab-bellinzona) - Navigando per la rete, finalmente sono approdato al sito dove sono stato collocati gli ormai tanto ricercati risultati di Locarno, riunione indoor tenutasi il 21 gennaio (era un giovedì) presso il Palafevi. Risultati importanti, perchè vedevano al via diversi atleti italiani (lombardi) in massima parte master. Considerato che il palazzetto ospita solo il rettilineo, spazio ai velocisti con una delle prime sfide dirette nella combattutisima categoria M50: Salvino Tortu vs Massimo Clementoni. Primo round al novarese, che ha battuto il besanese di pochissimo, contribuendo a rendere molto più appassionante quella che sarà l'adunanza finale di Ancona... lì ne resterà veramente uno solo, e i contendenti, l'ho scritto in più circostanze, sono molti in questa categoria. Per gli annales, Clementoni 7"75 contro il 7"78 di Tortu. Balzo in avanti dello stesso Clementoni nella classifica AGC: il 7"75 gli porta in dote 93,84%, cioè l'8° rango nella top-30, dietro a Max Scarponi ma davanti all'altro M50 Domenico Furia: 3 posizioni scalate per lui (era 11°). Ma chi chiaramente continua a mietere prestazioni over-95 AGC (!!) è il solito Giancarlo D'Oro che sui 60 metri piani si trova come un'anguilla nel mar dei Sargassi: nel suo habitat naturale. Duplice 7"42 (batteria e finale) che gli valgono appunto 95,95%. Nella stessa riunione 7"39 di Max Minorini (M35) sui 60 e il ritorno atteso di Stefano Balsamini (M45): 7"87 che gli valgono 90,47%. E' lui il 30° italiano del 2010 a sfondare la barriera dell'eccellenza (e 1 sola donna). Aggiornate le classifiche AGC, naturalmente. Chiudo con l'atleta ritratta nella foto, la ticinese Monica Pellegrinelli, che sui 60hs ha corso in 9"18 (ma nel meeting successivo a San Gallo correrà in 8"95). Agc? Un fantastico 96,84% (e l'8"95 equivale addirittura a 99,33!!!).

27/01/10

I minimi AGC

in questo post i minimi in termini percentuali sulle prestazioni ottenute, per essere considerati "significanti" a livello statistico e finire nel nostro data-base. Naturalmente percentuali che potrei modificare a seconda dell'andamento effettivo dei risultati per avere una minima base su cui creare classifiche.

Uomini
  • 60: 87%
  • 200: 87%
  • 400: 85%
  • 800: 83%
  • 1500: 82%
  • 3000: 81%
  • 60hs: 76%
  • lungo: 70%
  • triplo: 70%
  • alto: 70%
  • asta: 70%
  • peso: 60%
Donne:
  • 60: 80%
  • 200: 80%
  • 400: 79%
  • 800: 78%
  • 1500: 77%
  • 3000: 76%
  • 60hs: 65%
  • lungo: 68%
  • triplo: 68%
  • alto: 68%
  • asta: 68%
  • peso: 60%

Incredibile Scott: record mondiale dei 200 M40 - Saraceni perde un record

(Darren Scott a Clermont Ferrand 2008) - Non si sprecano le notizie incredibili negli ultimi giorni: dopo la caduta dall'Olimpo di Guido Muller è la volta del record di Enrico Saraceni sempre sul medesimo terreno di battaglia: i 200. Il Manchester' Rocket, Darren Scott ha infranto infatti uno dei record mondiali cui eravamo più affezionati, essendo detenuto da un italiano. Quello dei 200 M40, che proprio Enrico Saraceni a Genova nel 2005 aveva portato ad uno strabiliante 21"94, probabilmente primo uomo della terra sopra i 40 anni a correre in meno di 22" su un oval indoor. Tempo da urlo per chi mastica velocità. Scott però l'aveva promessa allo stesso Saraceni, scherzando, certo, ma fino ad un certo punto... "ti batterò il record del mondo". Il 2009 di Scott è stato un pò in sordina (pochissime gare all'attivo... sembra per un problema ad una caviglia): del resto veniva dopo lo straordinario 2008 dove cristallizzò negli occhi degli attoniti presenti sulle tribune dello Stadio di Lubiana (Europei Master), una prestazione fuori dal comprensibile per lo scibile umano da parte di un 39enne (21"15 sui 200 metri, poi inficiata da un vento di 2,8). E che dire del 21"62 indoor con cui a Clermont Ferrand (mondiali indoor sempre nel 2008) ammansì in finale (21"67) il galletto Christophe Cheval, nazionale francese della velocità fino a pochi anni prima? Comunque sia, durante i Northern Athletics Indoor Championships corsi il 16 e il 17 gennaio a Sheffield, Darren ha fermato i cronometeri a 21"81, 13 centesimi in meno del Saraceni di Genova. Dal sito dove ho appreso la notizia si riporta che "Darren non è ancora al top della forma...". Figurarsi! A dicembre l'inglese di Runcorn aveva corso un 300 in 37"1 indoor e soprattutto i primi di gennaio aveva sparato un sub-7" sui 60: 6"98! Una base di velocità discreta, che dite? L'Italia così perde un record: da 18 si torna a 17. Non è piacevole perdere i record... figurarsi che ai tempi della Riccardi a me dava fastidio pure che mi togliessero i record sociali cadetti sui 600... pensare un record del mondo poi! Ma i campioni sanno che nella storia solo un altro campione potrà fare meglio: è stata la storia della sfida a distanza tra Scott e Saraceni, che per la prima volta si è incrociata su una pista di Sheffield. Bè, ora non ci tocca che attendere la contromossa. Che ne dite?

26/01/10

L'overall over-90 AGC

  1. 100,70 - Mario Longo - M45 (60: 6"97)
  2. 96,21 - D'Oro Giancarlo - M45 (60: 7"40)
  3. 95,53 - Boggioni Marco - M40 (60: 7"24)
  4. 94,92 - Alterio Andrea - M35 (60hs: 8"06)
  5. 94,39 - Bugiardini Livio - M60 (60: 8"30)
  6. 94,21 - Tortu Salvino - M50 (60: 7"72)
  7. 93,91 - Scarponi Massimiliano - M40 (60: 7"31)
  8. 93,84 - Clementoni Massimo - M50 (60: 7"75)
  9. 93,45 - Furia Domenico - M50 (60: 7"73)
  10. 93,23 - Carniato Gabriele - M50 (60: 7"91)
  11. 93,05 - Ceriani Marco - M45 (60: 7"49)
  12. 92,50 - Montaruli Antonio - M60 (60: 8"47)
  13. 92,46 - Saraceni Enrico - M45 (400: 52"11)
  14. 92.39 - Giovannelli Luca - M35 (60HS: 8"14)
  15. 92,27 - Bertaggia Benito - M70 (60: 9"13)
  16. 91,93 - Menotti Franco - M45 (60: 7"80)
  17. 91,85 - Gangini Roberto - M40 (60: 7"31)
  18. 91,80 - Morelli Giulio - M45 (60: 7"70)
  19. 91, 56 - Benvenuti Marcello - M45 (alto: 1,91)
  20. 91,38 - Masi Roberto - M50 (60: 8"07)
  21. 91,37 - Sisti Enrico - M50 (60: 7"96)
  22. 91,35 - Lonati Omar - M40 (60: 7"35)
  23. 91,12 - Ferrian Daniela - W45 (60: 8"69)
  24. 90,92 - Niro Giampeppe - M55 (60: 8"28)
  25. 90,55 - Segatel Marco - M45 (alto: 1,85)
  26. 90,47 - Balsamini Stefano - M45 (60: 7"87)
  27. 90,44 - Ferrari Luigi - M50 (800: 2'09"66)
  28. 90,33 - Feliciani Giovanni - M55 (60: 8"28)
  29. 90,20 - Ghidetti Enrico - M45 (60: 7"95)
  30. 90,06 - Longoni Stefano - M35 (60HS: 8"35)
  31. 90,00 - Feliciani Giovanni - M55 (60: 8"31)

La borsa AGC indoor

25/01/10

Incredibile! Cancellato Guido Muller dai 200 indoor

(la pista indoor di Albuquerque, teatro dell'impresa) - Questa notizia ha assolutamente dell'incredibile. E se non lo è per voi, lasciate la faccia pietrificata dallo stupore al sottoscritto. Guido Muller è l'icona dell'atletica master mondiale, il non plus ultra, quello che ha abbattuto barriere storiche non delle categorie di cui ha fatto parte, ma proprio dell'uomo in quanto atleta: l'ultima cui ho avuto il piacere di esserne testimone è stata quella del minuto sui 400 metri dopo i 70 anni. Eravamo a Lahti. Un mito che si è autoalimentato ed è stato alimentato dal mondo master stesso: 3 volte Master of The Year (su 7 edizioni che la IAAF ha indetto per gli over-35): copertine di giornali, articoli, interviste. Sarà un caso che proprio sabato sul maggior sito tedesco master si reclamizzasse un'intervista a Guido Muller? Il passaggio di questi personaggi in una categoria, i loro record (pensavo a torto, evidentemente...) poteva essere cancellato esclusivamente dall'arrivo nella medesima categoria di un altro grandissimo: la tradizione e le leggi templari dei master impongono solo agli iniziati di cancellare i miti: quindi, Steven Peters o Bill Collins erano i primi della lista. Invece... invece Carneade si è presentato sotto le spoglie di "Don" Donald Neidig, americano 65enne che frequenta d'abitudine le piste del New Mexico (vicino al Texas... vi immaginate un impianto indoor lì?) ed in particolare quella di Albuquerque. E così ecco il risultato a sorpresa: 25"54 sui 200 che incredibilmente cancella il 25"59 di Guido Muller. Ad onor di cronaca, non meno di una settimana fa, a comprova che la prestazione non è stata casuale, lo stesso Neidig ha battuto il record del 60 M65 del finlandese Jorma Manninen: 7"98 vs 7"99. Gli dei sono quindi caduti e viva il nuovo re!

La domenica del master: Scarponi cambia marcia

(Max Scarponi a Lubiana dal suo profilo fb) - Ormai siamo quasi giunti a fine gennaio ed un quadro più completo di quello che sta succedendo a livello master ce lo siamo fatto. Più o meno. Innanzi tutto rilevo l'assenza protratta di atlete over-35: davvero pochissimi risultati dalle donne della pista master: o si sono convertite tutte ai cross o esordiranno tutte in coincidenza degli italiani master. Forza, su, fatevi vedere! Tant'è che non riesco a stilare delle classifiche top-10 AGC per loro, vista la penuria di risultati. D'altra parte i velocisti al maschile si stanno già dando parecchio da fare: manca all'appello ancora qualche big, ma ormai tutti hanno messo sul tavolo le proprie carte. I carichi da briscola li vedremo nel prossimo mese, ma già si può intravedere qualche tema interessante. Innanzi tutto il Campione del Mondo Max Scarponi è stato il primo master a scendere sotto la barriera dei 52" sui 400: 51"62 ieri ad Ancona. Ma nel top-30 AGC gli vale di più il 7"31 sui 60 mt che aveva corso poco prima: 93,91%, che lo consolida al 7° posto dell'overall (migliora di 4 decimi di punto la sua precedente posizione). Sempre nella velocità, troviamo a Padova l'esordio di Gabriele Carniato, M50, che piazza un buon 7"91: ma soprattutto 93,23%, cioè new-entry nella top-30 con il 9° rango totale. I 60 M50 si stanno dimostrando la disciplina più combattuta: ben 5 atleti a pochissima distanza tra loro: il sublime Salvino Tortu, l'estroso Max Clementoni, il volitivo Domenico Furia, la new-entry Gabriele Carniato senza dimenticare Michele Dipace, che sui 60 non si è ancora visto. Lo stesso Furia ha corso proprio ad Ancona 7"84 (92,14%) risultando il 3° atleta di giornata come AGC avulso. Lo so che vi state innamorando di questo sistema... ammettetelo! Tornando a noi: 4° di giornata, il "nuovo" Omar Lonati, neo acquisto Capriolese, e Campione Italiano uscente M35 dei 60 e 200 indoor. Dopo una lunghissima pausa dalla primavera 2009 (problemi ai talloni) immediatamente successiva alle prime fenomenali uscite su 100 e 200 (11"08 e 22"64 controvento) ad Ancona si è ripresentato come M40 con un discreto 7"35 (91,35%). Altro over-90 Agc quello di Giampeppe Niro (M55) che con il suo 8"28 ha totalizzato 90,92%. Cito anche l'8"35 sui 60hs dell'M35 Stefano Longoni che gli vale 90,06, e la terza posizione virtuale nella classifica top-10 AGC riservata agli ostacoli. A proposito: ormai per entrare nella top-30 ormai bisogna totalizzare prestazioni monstre: in 29 atleti (maschi) sono già sopra il 90% (la soglia dell'eccellenza) e il 30° ha già in carnet un 89,88. Ricordo che nei link sono tabellate le gare analizzate in AGc, ma che comunque mancano quelle di Napoli del Weekend (campionati regionali) e quella di Locarno del 21 (stranamente gli svizzeri ci stanno mettendo un sacco di tempo...).

24/01/10

La Forcellini al record del mondo dell'asta

Mamma mia che cantonata!! Distratto dal record italiano dell'asta F50 (che è 3,30 della stessa atleta), nel citare i risultati del sabato del Master, mi ero completamente dimenticato di verificare i record mondiali "listed" che invece non sono sfuggiti a Werter Corbelli, dal quale ho attinto l'informazione. Ebbene, signori, terzo record mondiale ottenuto da un italiano/a nel corso del 2010. Autrice della pagina di storia atletica italiana è stata Carla Forcellini (1959) che ad Ancona ha saltato nell'asta 3,20, sbagliando poi i 3 tentativi a 3,30. L'internauta ignaro e improvvisato mi prenderebbe per pazzo: ma come, non fa il record italiano e fa il record mondiale? Ehm... sì, perchè la Forcellini è diventata 50enne ufficialmente a fine 2009, ma era entrata ufficialmente nella categoria il 1 gennaio 2009 per la Fidal. Siamo alle solite: 3 record mondiali stabiliti da italiani che non valgono... neppure un record italiano. Quasi comica, ma sappiamo anche bene che il problema risiede probabilmente nella gestione dei tesseramenti e, più in generale, nella solita organizzazione generale delle categorie, visto che viene data ancora la possibilità di scegliere se dopo i 35 anni essere assoluti o master. Altrove dopo i 35 si entra nella categoria e basta... in Italia a 100 anni si può essere ancora un atleta assoluto. Con i sistemi informatizzati di oggi tutto questo non dovrebbe essere più un problema. Dovrebbe, appunto. Tornando alla Forcellini, citiamo chi è stato cancellato dal libro dei record, ovvero sia Donna Schultz, che il 02/02/2008 a Seattle saltò 3,11. E naturalmente ci troviamo di fronte anche al nuovo record europeo, che era di 3,00 detenuto dall'inglese Jennifer Ibbitson. Carla Forcellini rappresenta una delle atlete più medagliate della storia del masterismo italiano al femminile e sicuramente la "pioniera" nell'asta, dove solo a livello indoor, vanta già due titoli mondiali (Sindelfingen '04 e Clermont '08). A Linz '06 arrivò "solo" seconda. A Kamloops sarà sicuramente una delle atlete da battere. Piccola chicca statistica: dai Mondiali di Gateshead '99 ad oggi, nelle 17 manifestazioni internazionali cui ha partecipato (Europei e Mondiali, outdoor ed indoor) la Forcellini ha totalizzato 14 ori e 3 argenti: unici nei, i mondiali indoor di Linz, quelli di Lahti dell'anno scorso e quelli di San Sebastian nel 2005. Per la Forcellini è il secondo record mondiale detenuto al chiuso (vanta anche il 3,60 del record W40), mentre con il suo il carnet italiano di record indoor sale a 18. Per concludere, il 23 gennaio è stato anche il giorno del record mondiale nel miglio M60 da parte del trombettista Nolan Shaheed.

Top-10 AGC ostacoli M

  1. 94,92 - Andrea Alterio - M35 (60HS: 8"06)
  2. 92,96- Luca Giovannelli - M35 (60HS: 8"09)
  3. 91,16 - Stefano Longoni - m35 (60hs: 8"25)
  4. 90,06 - Paolo Casarsa - M35 (60HS: 8"35)
  5. 89,63 - Luca Filippin - M45 (60HS: 9"26)
  6. 86,27 - D'Errico Antonio - M45 (60HS: 9"3)
  7. 85,95 - Citterio Paolo - M35 (60hs: 8"75)
  8. 85,54 - Fabio Nicola - M40 (60HS)
  9. 85,22 - Rebuzzi Pierluigi - M45 (60hs: 9"81)
  10. 83,79 - Ivan Paolatto - M35 (60HS: 9"13)

record mondiale M60 del miglio: Nolan Shaheed

Chi è l'americano Nolan Shaheed? Pensate, altrochè atletica! Shaheed, musicista eclettivo nel suonare la tromba, ha collaborato con Stevie Wonder, Natalie Cole, Diana Ross, Phil Collins, Anita Baker!! Ebbene, riporta Masterstrack, che costui ha ottenuto il nuovo record mondiale nel miglio M60 indoor, correndo ad Ithaca, New York, in 4'57"06. Primo uomo over-60 a scendere sotto la barriera dei 5' sugli oltre 1600 metri della specialità che ha una storia quasi esclusivamente anglosassone. Il precedente record apparteneva proprio ad un altro americano, Dan Conway, che nel '98 corse in 5'01"76. Shaheed, con questo nuovo record mondiale, diviene il contemporaneo detentore dei record M50, M55, M60 del miglio. Se non vado errando questo è l'ottavo record mondiale dell'anno (a questo link il riassunto).

23/01/10

Il sabato del Master: sfiorato il record italiano degli 800 M40

Pochi risultati nel sabato-master: in definitiva si correva tra Ancona, Udine e Firenze. Mancano all'appello ancora i risultati di Napoli (ma presumo si avranno a fine settimana), quelli di Locarno (diversi italiani presenti sui 60) e qualcuno (pochi) ad Aosta. Alcune notizie di rilievo: la prima è l'esordio di Andrea Alterio ('73) sui 60hs di Udine: 8"06 che gli vale il miglior risultato AGC di giornata: 94,92%, che lo posiziona al 4° posto tra i top-30 AGC dell'anno. Rimanendo negli ostacoli, da Firenze apprendiamo dell'8"14 di Luca Giovannelli (classe '75) che migliora il suo 8"17 d'esordio, che gli permette di totalizzare 92,39% (guadagnando una posizione nel top-30). Da Ancona il miglior risultato tecnico ottenuto da un master è il 23"30 di Max Scarponi (M40) sui 200: 91,41%, ma Max aveva già giocato un 7"34 sui 60 la settimana scorsa, cosa che lo aveva collocato saldamento al 7° posto nella top-30. Franco Menotti (M45) totalizza invece 91,35% correndo i 60 in 7"85 a Udine (ma anche lui aveva già un risultato migliore, 7"80, nel suo carnet). Sopra i 90 solo altri due atleti: l'M50 Domenico Furia (24"74 sui 200 ad Ancona) e l'M60 Livio Bugiardini (27"00 sempre sui 200 ad Ancona). Nel frattempo aumentano esponenzialmente gli M35 (forti) negli ostacoli: l'ultimo ad aggiungersi è stato il Decathleta Paolo Casarsa, che ad Udine ha siglato 8"38 (89,74%). Con lui abbiamo così un parterre de roi da favola over-35: Alterio, Giovannelli, Favaro, Pizzoli, Longoni, Casarsa... Nell'asta 3,20 della F50 Carla Forcellini (il record nazionale è 10 cm più su): 89,64% per lei, che la colloca al secondo posto nelle Top-10 AGC al femminile. Detto tutto questo, c'è un record tra i master che si cimentano nelle indoor che so fare molta gola: è quello degli 800 M40. Probabilmente perchè ad occhio sembra (dico... sembra) il più abbordabile dalla nutrita schiera di 800isti in circolazione e che da quest'anno si è arricchita di qualche pezzo da 90. Il record "listed" è attualmente il vecchio 2'00"42 ottenuto da Giovanni Ferrari nel lontano 1998. Perchè è abbordabile? Perchè non si incastona bene concettualmente tra il record degli M35 (1'54"67 di Stefano Avigo... da quest'anno proprio M40) e il 2'01"91 di Fabio Biferali tra gli M45. E poi: nessun uomo italiano con più di 40 anni è mai sceso sotto i 2'00": una barriera storica da abbattere. Tutto questo perchè ieri sera, ad Ancona, si è avuto il primo attacco frontale al record: 2'00"74 del romano Emilio De Bonis (classe '70). Record con i giorni contati, insomma: chi sarà il primo della storia? La risposta alle prossime riuninoni (sperando le pubblichino in tempi ragionevoli). Seguono le statistiche aggiornate:

A tu per tu con Tom Phillips, gli occhi del mondo master

(Tom, sulla sinistra, parte per la semifinale dei 200 a Lahti) - Ormai Tom Phillips è uno dei nostri amici più cari del mondo master internazionale: ovunque si vada è lì che fotografa e corre, corre e fotografa. Quante calorie brucerà ad ogni manifestazione? Visto che la sua grande passione è la velocità, lo trovo spesso nelle mie gare, anche se impegnato su qualche (poche) categorie più sopra, così che è inevitabile incrociarsi nelle call-room di mezza mondo a concentrarci e scambiare qualche battuta. Le sue bellissime foto sono gli occhi sul nostro scrigno di piccoli sogni (esterno alla nostra vita quotidiana): per fortuna qualcuno lo fa! Quella che segue è una piccola intervista a Tom, dove si è chiesto di raccontare la sua esperienza di fotografo e nello stesso momento di... atleta. In fondo all'articolo i link alle gallerie fotografiche di grandi manifestazioni internazionali in cui sono presenti gli italiani. Clikkando qui, anticipo il link al sito...
  • Qui l'intervista con le gallerie fotografiche...
  • Tom, com'è che sei diventato un fotografo da-pista?
  • Dopo circa 15 anni di lontananza dalle piste a causa di un serio infortunio, ho ricominciato a gareggiare a 46 anni. Inizialmente gareggiavo solamente nelle gare locali, quindi nei campionati di società. In quel periodo passavo molto tempo sulle Dolomiti, come fotografo di paesaggi, e l'equipaggiamento che utilizzavo (macchine fotografiche medie e grandi) erano ormai inutili per la pista. L'era del digitale era arrivata!! Nel frattempo ero diventato più competitivo sia a livello regionale che nazionale. Siamo nel 2005. Stavo anche utilizzando sempre più il mio tempo libero per allenarmi e sempre meno passandolo montagne, così vendetti alcune delle mie macchine fotografiche da rullino e "divenni digitale". Presi una fotocamera digitale SLR ed un paio di lenti per i Mondiali indoor di Linz nel marzo del 2006, dove lavorai non ufficialmente standomene sulle tribune. Il risultato mi piacque. E lo furono anche gli atleti. Nel Luglio 2006 divenni un fotografo ufficiale durante i Campionati Europei Master Outdoor di Poznan, e da allora ho iniziato.
  • Sei anche un buon atleta e hai ottenuto buoni risultati nei grandi campionati internazionali. Come fai a correre e lavorare come fotografo?
  • E' dura! Talvolta molto dura! Anche quando non stai gareggiando è impossibile essere ovunque e fotografare ogni cosa. La gara che dovrò affrontare è comunque in cima alle mie priorità. So sempre quando bisogna impacchettare la fotocamera, metterla via ed essere pronto per la mia gara. E' necessaria disciplina. Ma odio anche deludere gli amici che sperano che gli faccia qualche foto. Così, dopo la gara, immediatamente tiro fuori la fotocamera. Ho lavorato anche in condizioni di defaticamento che mi hanno permesso di riposare e fare foto. Anche così, però, non è facile. Sono andato bene a Lahti nei 100, ma sapevo che non potevo correre sia le semifinali che la finale dei 200 e contemporaneamente fare foto. Ma è stato molto difficile lasciare tutte le fotocamere in hotel e passare tutto il giorno ad essere "un atleta". Ma sono contento di averlo fatto, perchè poi sono stato orgoglioso del mio 4° posto. Credo che voi la chiamereste "medaglia di legno" in Italia, ma ho comunque perso un posto sul podio per solo 2 centesimi di secondo!
  • Ci sono eventi che ti piace fotografare più di altri?
  • Sicuramente! Essendo uno sprinter, è una gran cosa cercare di catturare i velocisti nella loro massima velocità, ma hai una sola possibilità di fare una foto per gara. Con i 400 metri, puoi avere anche due possibilità, e molte di più con gare dagli 800 metri in su. Fotografare le gare sulle lunghe distanze può essere noioso, ed è facile acquisire molte fotografie molto simili. Credo che sia molto importante capire cosa si stia fotografando. Questo permette al fotografo di anticipare l'azione. Ho dovuto imparare come molti concorsi si sviluppano, così da fotografarli meglio. Sto ancora imparando. Il martello e il salto con l'asta sono i più difficili: il martello per l'ovvia pericolosità, e l'asta perchè è così complicata.
  • Hai un fotografo preferito il cui lavoro ti ha ispirato?
  • Sulla attività in pista, no. Ci sono veramente pochi fotografi specializzati tra i master (che sono grandi per me!) e sebbene guardo molte foto sportive ogni settimana, non ho ancora trovato un fotografato favorito. Lontano dalla pista, quando sto scattando foto sulle montagne, il fotografo/scalatore John Beatty ha avuto una grossa influenza su di me.
  • Qual'è il ricordo più bello come fotografo dell'atletica master?
  • Darren Scott gareggiare contro i migliori sprinter italiani master in Riccione e a Clermont Ferrand! Mi ha fatto anche molto piacere il commento da un atleta cui cedetti diverse sue foto dopo i Mondiali di Lahti. Lei mi disse: "Ho imparato molto sul mio modo di correre dalle tue foto!". E' stata una cosa bella da ascoltare.

22/01/10

L'angolo del Duca: molto rumore per nulla...

Torna finalmente il Duca, dopo il suo pellegrinaggio in qualche sperduto eremo a riflettere anche sull'atletica italiana (ma non è certo questo che lo eleva). Qui il frutto della sua prima riflessione del 2010.

Mi vorrà perdonare William Shakespeare se ho voluto prendere spunto dalla sua celeberrima commedia ambientata nella Messina della fine del sedicesimo secolo, ma credo che nessun altro titolo sarebbe più appropriato, in questo momento, per rendere la situazione generale dell’atletica italiana e della fidal in particolare. All’inizio della nuova stagione agonistica, ciò che ci è rimasto dell’anno passato è il ricordo di una commedia, tragicomica appunto come quella appena citata, in cui i vari protagonisti si sono tanto agitati, ma alla fine nulla è mutato e tutto è rimasto come prima. E’ superfluo ricordare come il 2009 abbia rappresentato l’annus horribilis dell’atletica italiana, culminato con il disastro agonistico della spedizione a Berlino ("zeru medaglie") e con le susseguenti critiche da tutte le parti, noi compresi ovviamente, al presidente federale, con motivazioni di ogni genere. Ricordo tra l’altro di avere anche evidenziato come stiamo parlando di persona eletta in presenza di un palese conflitto d’interesse sancito dallo statuto federale. Bene, in barba delle nostre e delle ben più autorevoli critiche giunte da ogni parte, il consiglio federale della fidal riunito in data 18 dicembre scorso ha emesso tale comunicato:

Il Consiglio federale, nel corso della riunione odierna, ha approvato all'unanimità la seguente mozione: E' necessario non confondere disponibilità con debolezza. L'atletica leggera italiana, con le sue sfaccettature, le diversità che la compongono, l'eredità della sua storia, la sua ricchezza culturale, hanno trovato risposta nell'elezione di Franco Arese a Presidente e del Consiglio Federale democraticamente eletti nell'Assemblea nazionale di Torino del novembre 2008.
Il Consiglio Federale, quest'oggi, all'unanimità:
  • Esprime totale fiducia al Presidente federale Franco Arese, rinnovandogli pieno sostegno per l'ottenimento di tutti i traguardi fissati.
  • Rimarca come il confronto e le dialettiche, negli organi federali, sulle scelte per l'atletica italiana siano il sale della democrazia nella ricerca della migliore sintesi per il nostro movimento.
  • Stigmatizza forme di attacco lesive della dignità personale di cui dirigenti eletti e funzionari della federazione sono stati oggetto da parte di singoli, da cui il Consiglio Federale tutto e l'atletica leggera italiana sono ben lontani per stile.
  • Il cammino iniziato all'indomani dell'Olimpiade di Pechino 2008, che porta al successivo evento olimpico di Londra 2012, proseguirà sereno, attento solo alle esigenze delle società sportive, cuore vitale dell'atletica italiana, con l'intento primo di mettere a frutto gli sforzi quotidiani, il lavoro appassionato e spesso esclusivamente volontario, di migliaia di atleti, tecnici, società, uniti dal vincolo di adesione ai più alti ideali del nostro movimento.
In poche parole, grandi complimenti al simpatico faccione per aver raggiunto tutti i traguardi (riteniamo che abbia personalmente vinto qualche torneo di golf o di qualche altro sport che pratica perché ovviamente non si riferivano all’atletica) e vergogna per tutti quei cattivoni, screanzati e ineducati che si sono permessi di criticare l’attività di persone che quotidianamente si dedicano con tutta la loro passione e il loro disinteresse all’atletica leggera.
Molto rumore per nulla e il 2010 si apre come si era chiuso il 2009, forse anche peggio, viste le premesse degli impianti disponibili che,anno dopo anno, diminuiscono invece di aumentare. In un paese di 60 milioni di abitanti disponiamo ormai di un solo palazzetto coperto con anello omologato (Ancona) e un paio di altri (Parma e Firenze) utili quantomeno per gareggiare al caldo pur dovendo misurarsi su un anello di 160 metri e su un rettilineo, vedi Firenze, di soli 55 mt. E Torino, Genova, Padova, Napoli… Che fine hanno fatto quelle piste? Per quanto riguarda i capannoni omologati per i 60 metri c’è sicuramente qualche impianto in piuù, anche se non raggiungiamo i dieci e comunque rimane l’incredibile evidenza che le due città pi piu’ popolate d’Italia, Roma e Milano, non dispongano di nessuna struttura al coperto, potendo contare solo su un paio di piste per i 60 metri, a qualche decina di chilometri, quali Rieti per Roma e Saronno per Milano.
Credo che questo ennesimo aspetto deficitario sia la punta dell’iceberg del totale disinteresse che le istituzioni nutrono ormai per il mondo dell’atletica. E’ inutile ricordare l’importanza, per uno sport in cui l’aspetto muscolare ha una grandissima rilevanza, e mi riferisco in particolare a talune discipline, del potersi allenare in strutture al coperto nei cruciali mesi della preparazione invernale. E i ragazzi stessi,che sono la base per costruire un futuro agonistico migliore, sono spesso portati ad intraprendere altri sport dai genitori proprio perché l’elemento metereologico rappresenta comunque una variabile di preoccupazione. E non penso ovviamente al calcio che ha ovviamente delle logiche diverse, ma ad esempio al nuoto che, a mio avviso, ha dato i risultati prestigiosi che ha dato anche per gli impianti adeguati esistenti.
Ma questi sono dettagli, tutto il resto va bene, ogni traguardo fissato è stato raggiunto ed è giusto e doveroso che il nostro grande presidente vada in giro a fare un po’ di passerella. Sabato è a Milano, alla festa dell’atletica lombarda.
Mi piacerebbe esserci perché vorrei chiedere al presidente della fidal lombardia, davanti al suo capo e all’assessore allo sport, se presente, come mai quel vecchio bocciodromo, esistente a fianco dello storico campo XXV Aprile, sia stato dato in gestione alla federazione italiana di badminton (il mitico volano) e non si sia pensato di prenderlo per adattarlo ad impianto indoor, a latere appunto della pista all’aperto. Certo sarebbe stato un impianto per gare di 60 metri e salti, ma era una struttura esistente che con un minimo investimento avrebbe potuto essere adattata perfettamente, magari con l’inserimento di una palestra e il grande vantaggio di avere poi fuori la pista di atletica. Quindi una possibilità di utilizzo a 360 gradi anche nelle stagioni piu’ miti.
Ma sarebbe stato uno sforzo di fantasia troppo grande e poi si sa, il volano è il re delle olimpiadi
ed anche la regina si deve inchinare...

21/01/10

Le indoor dei master nel weekend

(il bellissimo rettilineo del Palaindoor Ovidio Bernes di Udine) - Come suggeritomi da Marco Giacomantonio, c'è un pò di confusione sulle gare indoor del fine settimana. Forse siamo già troppo in ritardo, visto che ormai le iscrizioni sono quasi tutte on-line, ma proviamo a tracciare una breve sintesi di quelli che dovrebbero essere i palazzetti che ospiteranno gare nel weekend. Nel frattempo, dopo quasi una settimana dal suo svolgimento, il sito della Fidal Veneto ci ha degnato dei risultati della riunione indoor tenutasi il 17 a Padova: ma col sistema Sigma non doveva essere quasi immediato il servizio di pubblicazione dei risultati?? Addirittura la Fidal del Friuli Venezia Giulia riesce a dare le "dirette" di quanto sta avvenendo ad Udine, mentre, incredibilmente, bisogna aspettare interi giorni per i risultati dal Veneto e non è la prima volta. Non un gran servizio a disposizione dei tesserati, consetitemelo. Speriamo sia stato un caso. In Valle D'Aosta invece, ricordatevi di non presentarvi nel weekend se non siete under-23, i campionati regionali master (quasi certamente open, non siamo in altre regioni...) sono stati spostati al 6 febbraio. Nessuna gara a Rieti e a Modena: in questo secondo caso ci saranno i campionati regionali junior-promesse: out Assoluti e Master. Nel link le gare del fine settimana: clikkando sulle sedi, i dispositivi.

Italiani Master Indoor: usciti gli orari

Dal 19 al 21 febbraio si svolgeranno ad Ancona i Campionati Italiani Indoor. Lo sappiamo tutti ormai da tempo: probabilmente dalla scorsa edizione. Gli orari rispecchiano bene o male quelli classici tenuti negli ultimi anni. A tal proposito ai vari link, allego gli orari delle tre giornate: potrebbero servire. Tenete presente che gli stessi potrebbero subire degli aggiornamenti, così com'è precisato in calce al documento stesso. Quindi occhio! Quest'anno il grande Claudio Rapaccioni ha consentito che la Fidal ci regalasse il Campionato di Società Indoor, collegato alle prestazioni ottenute nel campionato individuale. In generale verranno sommati 8 punteggi ottenuti in 8 specialità diverse, cui è attribuito un valore secondo i dettami della Tabella di punti 2007. Ogni atleta potrà contribuire con un solo punteggio più una staffetta.

19/01/10

7° record mondiale dell'anno: l'americano Neidig cancella Manninen

Sono ormai sette i record mondiali ottenuti nella stagione indoor da parte dei master. L'ultimo in ordine cronologico di cui si apprende direttamente dal sito Masterstrack, è quello ottenuto dall'americano Donald Neidig sui 60 metri nella categoria M65: 7"98 contro il precedente record di 7"99 del finlandese Jorma Manninen, ottenuto nel 2007. Il tempo è stato ottenuto il 16 gennaio nella riunione indoor di Albuquerque (qui i risultati dei master).

18/01/10

Record Mondiali 2010

  1. lungo indoor W40: 6,64 - Tatyana Ter-Mesrobyan (Russia) - 05/01/2010 - St. Pietroburgo
  2. 3000 indoor M40: 8'04"34 - Viacheslav Shabunin (Russia) - 07/01/2010 - Yekaterinburg
  3. 60 indoor M45: 7"02 - Mario Longo (Italia) - 09/01/2010 - Ancona
  4. 60 indoor M45: 6"97 - Mario Longo (Italia) - 09/01/2010 - Ancona
  5. 1500 indoor M70: 5'09"62 - Karl-Walter Truemper (Germania) - 10/01/2010
  6. alto indoor W80: 1,00 - Christel Happ (Germania) - 16/01/2010
  7. lungo indoor W80: 2,89 - Christel Happ (Germania) - 16/01/2010
  8. 60 indoor M65: 7"98 - Don Neiding (USA) - 16/01/2010 - Albuquerque
  9. 200 indoor M40: 21"81 - Darren Scott (U.K.) - 17/01/2010 - Sheffield
  10. miglio indoor M60: 4'57"06 - Nolan Shaheed (USA) - 23/01/2010 - Ithaca
  11. asta indoor W50: 3,20 - Carla Forcellini (Italia) - 23/01/2010 - Ancona
  12. 200 indoor M65: 25"54 - Don Neiding (USA) - 23/01/2010 - Albuquerque
  13. triplo indoor M50: 14,11 - Wolfgang Knabe (Germania) - 23/01/2010 - Hannover
  14. peso indoor M50: 17,98 - Yngve Wahlander (Svezia) - 24/01/2010 - Boras
  15. peso indoor M80: 13,54 - Leo Saarinen (Finlandia) - 28/01/2010 - Jyvaskyla
  16. miglio indoor W50: 5'08"65- Monica Joyce (USA) - 29/01/2010 - Saginaw Valley
  17. alto indoor W80: 1,08 - Christel Happ (Germania) - 29/01/2010 - Magdeburgo
  18. asta indoor W40: 3,65 - Irie Hill (U.K.) - 29/01/2010 - Sindelfingen
  19. 400 indoor M70: 59"48 - Guido Muller (Germania) - 30/01/2010 - Furth
  20. 200 indoor M70: 26"88 - Guido Muller (Germania) - 30/01/2010 - Furth
  21. asta indoor M65: 3,50 - Esko Oikkonen (Finlandia) - 31/01/2010 - Helsinki
  22. 1500 indoor M40: 3'44"39 - Viacheslav Shabunin (Russia) - 01/02/2010 - Mosca
  23. weight indoor W35: 17,79 - Anna Soderberg (Svezia) - 06/02/2010 - Goteborg
  24. 3000 indoor M40: 8'01"44 - Viacheslav Shabunin (Russia) - 07/02/2010 - Mosca
  25. asta indoor M55: 4,55 - Wolfgang Ritte (Germania) - 07/02/2010 - Alsfeld
  26. 200 indoor M40: 21"71 - Darren Scott (U.K.) - 07/02/2010 - Birmingham
  27. 200 indoor M70: 26"87 - Guido Muller (Germania) - 13/02/2010 - Sindelfingen
  28. 60 indoor w70: 9"29 - Kathy Bergen (USA) - 13/02/2010 - Colorado Springs
  29. alto indoor w70: 1,29 - Kathy Bergen (USA) - 13/02/2010 - Colorado Springs
  30. pentathlon indoor M35: 4198 - Wilfried Boulineau (Francia) - 13/02/2010 - Nogent sur Oise
  31. 200 indoor M75: 28"88 - Horst Schrader (Germania) - 13/02/2010 - Sindelfingen
  32. alto indoor W80: 1,08 - Christel Happ (Germania) - 14/02/2010 - Sindelfingen
  33. weight indoor M55: 19,79 - Jim Wettenhall (USA) - 14/02/2010 - Toronto
  34. triplo indoor W55: 10,36 - Janine Kortbeek (Olanda) - 14/02/2010 - Apeldoorn
  35. asta indoor W50: 3,30 - Carla Forcellini (Italia) - 16/02/2010 - Firenze
  36. 60 indoor M90: 11"38 - Ugo Sansonetti (Italia) - 20/02/2010 - Ancona
  37. miglio W35: 4'29"46 - Helen Cliteheroe (UK) - 20/02/2010 - Birmingham
  38. 200 indoor M90: 40"34 - Ugo Sansonetti (Italia) - 21/02/2010 - Ancona
  39. 60HS indoor W75: 14"22 - Donley Christel (USA) - 01/03/2010 - Kamloops
  40. pentathlon indoor W50: 4906 pt - Marie Key (Australia) - 01/03/2010 - Kamloops
  41. pentathlon indoor M45: 4110 pt - Christopher Bates (USA) - 01/03/2010 - Kamloops
  42. 60 indoor W90: 15"14 - Olga Kotelko (Canada) - 02/03/2010 - Kamloops
  43. 3 km walk indoor W60: 15'54"75 - Heather Carr (Australia) - 03/03/2010 - Kamloops
  44. 3000 indoor W80: 19'07"34 - Zdenka Kirsch (Germania) - 043/03/2010 - Kamloops
  45. peso indoor W80: 7,15 - Rachel Hanssens (Belgio) - 03/03/2010 - Kamloops
  46. 200 indoor W90: 1'00"72 - Olga Kotelko (Canada) - 03/03/2010 - Kamloops
  47. lungo indoor W90: 1,67 - Olga Kotelko (Canada) - 03/03/2010 - Kamloops
  48. peso indoor W90: 4,90 - Olga Kotelko (Canada) - 03/03/2010 - Kamloops
  49. alto indoor W90: 0,75 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
  50. triplo indoor W90: 4,14 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
  51. weight indoor W90: 6,32 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
  52. martello indoor W90: 13,92 - Olga Kotelko (Canada) - 04/03/2010 - Kamloops
  53. weight indoor W80: 8,01 - Rachel Hanssens (Belgio) - 04/03/2010 - Kamloops
  54. weight indoor W75: 10,25 - Galina Kovalenskaya (Russia) - 04/03/2010 - Kamloops
  55. weight indoor W50: 15,59 - Ulrike Englehardt (Germania) - 04/03/2010 - Kamloops
  56. asta indoor M60: 4,02 - John Altendorf (USA) - 04/03/2010 - Kamloops
  57. asta indoor M60: 4,05 - John Altendorf (USA) - 04/03/2010 - Kamloops
  58. 1500 indoor W55: 5'24"34 - Kathryn Martin (USA) - 05/03/2010 - Kamloops
  59. 200 indoor W45: 25"47 - Renee Henderson (USA) - 05/03/2010 - New York
  60. 400 indoor M90: 40"34 - Ugo Sansonetti (Italia) - 06/03/2010 - Kamloops
  61. 800 indoor M50: 1'59"74 - Andre Lafere (Belgio) - 13/03/2010 - Gand
  62. alto indoor W60: 1,40 - Weia Reinboud (Olanda) - 13/03/2010 - Gand
  63. 3000 indoor M35: 7'37"97 - Bernard Lagat (USA) - 14/03/2010 - Doha
  64. alto indoor M80: 1,35 - Samuli Korpi (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
  65. asta indoor M75: 2,92 - Ilpo Sopanen (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
  66. peso indoor M80: 13,68 - Leo Saarinen (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
  67. weight indoor W75: 10,40 - Irene Merjamaa (Finlandia) - 20/03/2010 - Jyvaskyla
  68. alto indoor W40: 1,78 - Julia Machin (U.K.) - 27/03/2010 - Lee Valley
  69. alto indoor W75: 1,16 - Rosemery Chrimes (U.K.) - 27/03/2010 - Lee Valley
  70. peso indoor W75: 9,12 - Rosemery Chrimes (U.K.) - 28/03/2010 - Lee Valley
  71. asta W40: 3,75 - Irie Hill (UK) - 20/03/2010 - Melbourne
  72. 60 indoor W70: 9"21 - Kathy Bergen (USA) - 27/03/2010 - Boston
  73. 60 indoor W55: 27"62 - Karla Del Grande (Canada) - 28/03/2010 - Boston
  74. 60 indoor M95: 15"21 - Leland McPhie (USA) - 27/03/2010 - Boston
  75. 200 indoor W70: 32"31 - Kathy Bergen (USA) - 28/03/2010 - Boston
  76. 200 indoor M60: 24"85 - Charles Allie (USA) - 28/03/2010 - Boston
  77. 200 indoor M65: 25"47 - Donald Neidig (USA) - 28/03/2010 - Boston
  78. 200 indoor M80: 31"23 - Harry Brown (USA) - 28/03/2010 - Boston
  79. 800 indoor M55: 2'07"05 - Horace Grant (USA) - 28/03/2010 - Boston
  80. 800 indoor M80: 2'52"57 - Earl Fee (Canada) - 28/03/2010 - Boston
  81. 60hs indoor W75: 13"70 - Florence Meiler (USA) - 26/03/2010 - Boston
  82. 60hs indoor M65: 9"17 - Ty Brown (USA) - 26/03/2010 - Boston
  83. 60hs indoor M90: 15"84 - Ralph Maxwell (USA) - 26/03/2010 - Boston
  84. asta indoor W75: 1,88 - Florence Meiler (USA) - 26/03/2010 - Boston
  85. 3 km marcia indoor M60: 14'20"64 - Chris Schmid (USA) - 28/03/2010 - Boston
  86. pentathlon indoor M90: 4594 - Ralph Maxwell (USA) - 26/03/2010 - Boston
  87. weight indoor W70: 12,30 - Carol Young (USA) - 28/03/2010 - Boston
  88. 4x400 indoor M40: 3'25"04 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
  89. 4x400 indoor W35: 4'06"97 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
  90. 4x400 indoor W40: 4'09"13 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
  91. 4x400 indoor W70: 7'21"74 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
  92. 4x800 indoor W40: 9'25"49 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
  93. 4x800 indoor W50: 10'43"50 - U.S.A. - 28/03/2010 - Boston
  94. lungo W50: 5,41 - Marie Kay (Australia) - 02/04/2010 - Perth
  95. 4x800 M35: 7'55"67 - Pecer Athletics (U.S.A.) - 03/04/2010 - Williamsburg
  96. martello M70: 57,59 - Edward Burke (USA) - 15/04/2010 - Walnut
  97. 100 W70: 14"76 - Kathy Bergen (USA) - 15/04/2010 - Walnut
  98. pentathlon lanci W75: 4794 - Susanne Wissinger (Germania) - 10/04/2010 - Borken
  99. asta W40: 3,80 - Irie Hill (UK) - 18/04/2010 - Perth
  100. 4x400 M55: 3'40"62 - Houston Elite - U.S.A. (Allie - Haywood - Collins - Grant) - 24/04/10 - Philadelphia
  101. 1500 M40: 3'42"65 - Vyacheslav Shabunin (Russia) - 27/05/2010 - Sochi (Russia)
  102. 100 W50: 11"95 (0,9) - Merlene Ottey (Slovenia) - 06/06/2010 - Postonja (Slo)
  103. martello W50: 53,14 - Oneithea Lewis (U.S.A.) - 12/06/2010 - Chester (Usa)
  104. 400 M45: 50"02 - Douglas Kalembo (USA) - 22/06/2010 - Atlanta (USA)
  105. 100 W50: 11"84 (0,1) - Merlene Ottey (Slovenia) - 26/06/2010 - Maribor (Slo)
  106. lungo W80: 3,05 (-0,4) - Christel Happ (Germania) - 02/07/2010 - Kevelaer (Ger)
  107. 1500 W70: 6'04"59 - Cecilia Morrison (UK) - 03/07/2010 - Cardiff (UK)
  108. 5000 W70: 22'19"99 - Cecilia Morrison (UK) - 04/07/2010 - Cardiff (UK)
  109. 400 M45: 49"77 - Douglas Kalembo (USA) - 18/07/2010 - Atlanta (USA)
  110. 400 M50: 49"85 - Douglas Kalembo (USA) - 25/07/2010 - Atlanta (USA)