18/06/10

Roma-2010 e organizzarione: la lettera di Claudio Rapaccioni

(Claudio Rapaccioni con Pietro Mennea e Anna Micheletti allo Stadio Olimpico, foto Asd Romatletica) - Dopo qualche polemica nata a margine dei Campionati Italiani Master di Roma 2010, che abbiamo raccolto e cui abbiamo dato voce su questo sito, ci ha inviato una mail direttamente Claudio Rapaccioni, nostro DT nonchè dirigente dell'A.S.D. Romatletica, società organizzatrice dell'evento master su pista che a livello nazionale non ha avuto precedenti pargonabili. Nella lettera vengono specificati alcuni aspetti di carattere pratico non conosciuti dai più, e che fanno così comprendere come mai si siano verificate alcune pecche nella macchina organizzativa. Ringraziamo Claudio, che ancora una volta si dimostra disponibile a comunicare

In attesa di poter intervenire nella trasmissione radiofonica di Web Atletica per essere come sempre a disposizione di tutti e parlare dei nostri Campionati Italiani Master, volevo anticipare alcuni concetti.
Come atleta posso dire che questi Campionati sono stati tra i migliori negli ultimi 10 anni e come in tanti altri abbiamo riscontrato le stesse problematiche di sempre (orari, bagni, ecc.) ma sicuramente entusiasmanti.
Da organizzatore solo ora riesco a capire le difficoltà incontrate di giorno in giorno. Avendo fatto un’analisi sui partecipanti reali ho riscontrato così un 39-40% di atleti in più rispetto ai Campionati di Cattolica, ma questo dato non deve essere considerato una scusa.
Sicuramente avere avuto il Golden Gala il giorno precedente, evento che ha dato la possibilità a tanti atleti Master di poter assistere dal vivo ad uno spettacolo unico per quanto riguarda l’atletica di vertice, ha causato per la macchina organizzativa dei ritardi e lavori con tempi stretti e rischiosi. Si è lavorato in piena notte per montare la gabbia dei lanci allo Stadio della Farnesina per poter iniziare il venerdi in orario con le gare dei lanci, allestire lo Stadio Olimpico e Marmi venerdi mattina per essere pronti a ricevere gli atleti senza avere i tempi dovuti per provare la macchina informatica ma questo era lo scotto da pagare per poter gareggiare nello Stadio Olimpico.
Capire se spostare alcune gare alla Farnesina per alleggerire i tempi del programma orario presso l’Olimpico, alla fine come poter dire agli atleti che non avrebbero più gareggiato nello stadio programma inizialmente.
La concomitanza della seconda fase dei C.d.S. Assoluti a Rieti dove sono serviti tanti giudici gara.
Queste alcune delle problematiche gestionali, poi quelle reali sul campo che come dicevo prima abbiamo riscontrato anche nelle altre manifestazioni e inspiegabilmente si sono ripresentate, anche avendone parlato e discusso i giorni precedenti i Campionati, comunque tutto questo è oggetto di analisi tra la FIDAL ed il Comitato organizzatore.
Non sono d’accordo se parliamo della parte economica e di speculazione da parte degli organizzatori, se avessimo voluto fare business avremmo realizzato dei gadget dei Campionati, avremmo cercato di gestire gli alberghi (parte seguita dal CONI) nulla di tutto questo, unica cosa seguita dall’organizzazione la parte della mensa perchè avevamo bisogno di dove far mangiare i nostri giudici e non essendoci nelle vicinanze altre alternative si è pensato di dare questo servizio anche agli atleti, mensa che opera normalmente solo a pranzo dal lunedi al venerdi e per l’occasione l’apertura per tutto il sabato (per loro non lavorativo) ci è stato richiesto un supplemento per il loro personale, questo spiega la differenza dell’euro che la persona ha pagato in meno.
Chiudo informando tutti che non abbiamo avuto nessun contributo da parte delle istituzioni e che tutto grava sulle tasche del Comitato Organizzatore, per questo evento abbiamo avuto bisogno di 5 ambulanze e 6 medici giornalmente , di 24 persone per la vigilanza, 115 giudici, 107 persone per lo Staff e 12 per l’informatica.
Rimango comunque a disposizione per tutti coloro che volessero avere ulteriori informazioni.
Grazie
Claudio Rapaccioni

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