30/04/10

Le gare del fine settimana: gare stellari a Latina

(il poster del meeting di Latina) - Finalmente si entra veramente nel vivo della stagione atletica. E naturalmente i master non potevano non esserci: anzi, rappresentando la fetta maggiore della torta, tante saranno le presenze degli over-35 in giro per l'Italia. L'appuntamento sicuramente più interessante potrà essere il Meeting "Città di Latina" che si svolgerà domenica. Perchè? Perchè semplicemente saranno presenti alcuni dei più forti velocisti italiani master, impegnati in sfide intestine a caccia dei record in alcune specialità spurie (80, 150 e 300). Proprio in queste discipline Paolo Chiapperini, inserito sapientemente nel comitato organizzatore dell'Asvel, ha imbastito serie dedicate esclusivamente ai master, dove sono dati come partenti Enrico Saraceni, Max Scarponi, Edgardo Barcella, Michele Lazzazera, Alfonso De Feo... vale a dire la creme della velocità master italiana. Ma occhio anche ai 1000 (e ai record relativi) dove sarà presente il bi-campione italiano indoor (400 e 800) Giuseppe Poli (1974). Tra le donne iscritta Patrizia Spuri (1973) che probabilmente spazzerà via il record dei 300 F35. Appuntamento alle ore 15:00 al campo Coni di Via Botticelli (presumo che le iscrizioni siano ancora "alla vecchia" maniera, cioè in loco. Verificate prima). A proposito! Mi ha scritto Max Scarponi segnalandomi due grandi prestazioni ottenute proprio da lui e dallo stesso Alfonso De Feo sui 150 al Trofeo Liberazione di Roma: 16"85 per Max e 17"68 per De Feo, tempi molto vicini ai recentissimi record italiani appena ratificati da Giusy Lacava per la Fidal. Anzi, per quanto riguarda il tempo di Scarponi si potrebbe parlare di Record Italiano, considerato che al momento è tabellato un 16"6 manuale che gli appartiene: sarà probabilmente aggiunto a fianco. Il 17"68 di De Feo avvicina invece il 17"59 di Giancarlo D'Oro che sabato replicherà a Chiasso proprio sulla stessa distanza.
  • Sempre domenica si svolgerà invece un riunione molto ma molto nutrita a Chiari (BS). Nei 200 femminili esordisce Rosa Anibaldi (F40) ed esordisce come F35 la temibile Maria Sgromo (capace di correre sotto il minuto sui 400). Negli 800 è prevista la presenza di Silvia Casella (1972) e di Laura Avigo (1967). Tra le iscritte anche il ritorno di Gigliola Giorgi (1968). Susanna Tellini (1966) è impegnata nel salto in lungo. Francesco D'Agostino (1966) è il miglior master come accredito negli 800, ma sono presenti anche Massimo Cimato (M45 in ottima forma in questo primo scorcio di stagione), Rinaldo Gadaldi (M55, fresco primatista italiano dei 1000 metri). Io ho iscritto anche il dj di Webatletica-Radio-Show Luca Landoni, ma non so se parteciperà. Nel salto in lungo è iscritto Giorgio Federici (1966).
  • Sabato 8° Meeting "Città di Palmanova". Nei salto in alto è iscritto Francesco Arduini, l'M35 già oltre i 2,00 metri quest'anno. Il forte lunghista M45 Franco Menotti sarà presente nel salto in lungo. Nel disco ci sarà Stefano Lomater (classe '74 e autore di un over-62 mt nel recente passato).
  • A Foggia si terrà invece il 4° Memorial Luigi Colella. Nei 200 è iscritto Leonardo Iorio (1975) iscritto con un 22"5 davvero performante. E che dire del suo tempo sui 400: 49"80? Visto che isui tempi col Sigma non si può più scherzare, abbiamo un sicuro protagonista della stagione 2010 tra i master over-35. Nel lancio del giavellotto è iscritto Marcello De Cesare (1974) che ha già all'attivo un 63 metri siderale. Biagio Di Liddo (1968) è invece annotato nel lancio del disco con 45,40.
  • Alessandria: riflettori puntati sui 200hs con la sfida tra Stefano Longoni e Fabio Piccardi, i due ultimi detentori del record italiano M35 della specialità. E attenti a Gianluca Camaschella (1971) che è pur sempre un finalista mondiale sui 400hs. La gara presenta anche vecchi e nuovi primatisti, come l'M45 Roberto Amerio e l'aspirante Gianluca Lupo (M45). Sui 1500 presente Gianfranco Fiorillo (1973), accreditato di 4'05".
  • A Rovereto, alla tradizionale "Quercia D'Oro", sui 100 è prevista la presenza di Stefano Tugnolo (1975) autore l'anno scorso di 10"98. Manuel Dalla Brida prenderà il via sui 3000 (accredito di 8'39"63), ma sarà soprattutto presente il carabiniere Domenico D'Ambrosio (1975). Nei 400hs si nota la presenza di Fabrizio Crinò (1974) con 54"37 di iscrizione. Davide Bressan (1975) è il capofila nell'asta, ma è iscritto anche un decano del mondo master come Michele Ticò. Festival over-35 nel lancio del disco: Diego Fortuna (1968), e ancora Stefano Lomater (1974... ma quante gare fa?).
  • Ah! Quasi dimenticavo! Naturalmente ci sarà la gara di Chiasso, in Ticino, tradizionale appuntamento di inizio stagione per moltissimi atleti lombardi soprattutto master. Una sorta di Milano-Sanremo in stil atletico. Saranno presenti moltissimi atleti master lombardi, soprattutto del casato Ambrosiana. Ma anche qualche buon rampollo Capriolese.
Tutto questo è desumibile dal Sigma. Peccato che alcune regioni non si siano ancora adeguate. Sicilia, Sardegna, Basilicata, Veneto, sembra che siano allergiche ad un sistema che quanto meno è un piccolo passo avanti per una prerogativa fondamentale dello sport oggi: la comunicazione del risultato, la pubblicità dell'evento. Semplicemente la loro attività sarà un file pdf che verrà caricato chissà quando o un risultato che vedremo nelle liste di fine anno. Ma è possibile che in Italia non si riesca ad avere un unico sistema valido per tutti, anche per i risultati provenienti dalle province? Evidentemente la gestione dei risultati non è una prerogativa della Fidal, e a parte qualche volenteroso, la cosa si era capita già da tempo. Importano solo le medaglie dei "ragazzi" di Arese... mentre un intero mondo sportivo è in balia degli elementi.

28/04/10

E sono 100 record mondiali master! E 101, 102, 103, 104...

(Una foto di Irie Hill) News, Fonte Masterstrack.com - E' ancora una volta la britannica trapiantata in Australia Irie Hill a salire agli onori della cronaca del mondo-master. Nell'asta, la W40 ha infatti ottenuto il 3° record del mondo nel 2010 ed il 4° partendo da Lahti 2009. Tutti nella stessa categoria W40: 3 outdoor ed uno indoor. La sua nuova prestazione di 3,80 ottenuta a Perth, durante i campionati australiani assoluti, gli ha anche permesso di giungere all'ottavo posto. Il referto di gara segnala poi un tentativo a 3,90 e due a 4,00 metri falliti. La stessa avrebbe confidato che dopo un brillante inverno sarebbe pronta ad attaccare proprio i 4 metri, non avendo avuto infortuni. Ce lo auguriamo tutti. Il precedente record era il 3,75 saltato dalla stessa atleta a Melbourne non più di un mese fa. E siamo così al 100° record mondiale master del 2010 a noi noto: la WMA e Sandy Pashkin (colei che è responsabile dell'aggironamento dei record mondiali per federazione mondiale di atletica master) dormono nel frattempo sonni tranquilli da qualche parte dell'Oregon. Non svegliamoli, per carità.
Mentre mi leggevo la notizia, un link di un link, mi ha catapultato sui risultati dei Campionati Australiani Master, da dove era arrivata la notizia del record di Marie Kay nel salto in lungo. Vi ricordate? 5,41 contro il 5,40 di Phil Raschker.
Ebbene, sembra che nel medesimo campionato siano caduti altri record mondiali. Due da parte della marciatrice W60 Heather Carr nei 5 km di marcia e nei 10 km di marcia: nella prova più corta il tempo ottenuto dalla Carr è stato 26'29"26, contro il 26'38"0 di Olga Meyer vecchio addirittura di 25 anni e fino ad ora considerata la miglior prestazione mondiale. Nei 10 km di marcia invece 54'12"0 contro il 55'12" di Brenda Riley "marciato" nel più recente 2004.
Un altro record è caduto per "braccia" di Val Worrell nel lancio del martellone W75 con 11,57, contro il 10,87 della tedesca Marianne Neubert (2004). Anche qui: saranno cambiati i pesi adattandoli alle nuove decisioni della WMA prese a Lahti? Chi lo sa...
Infine, 104° record mondiale da una W100. Sì, sì, proprio W100 nel pentathlon lanci: chissà se potrebbe far parte del sito di Michelangelo Bellantoni (a proposito, su facebook abbiamo appoggiato la sua battaglia sulla scarsa considerazione dei lanciatori master). Ruth Frith è stata infatti la prima donna over-100 a cimentarsi nelle cinque prove del pentathlon lanci totalizzando con le vecchie tabelle un punteggio mostruoso: 11169 punti. Con le nuove tabelle dovrebbe invece aggirarsi sui 5500 (ma qui ormai, se c'è in giro Pino, mi darà conferma lui). Qui il link della gara. Se andate al link e scorrete la pagina dei risultati dei campionati australiani master, noterete cose molto carine: innanzi tutto tutti i risultati sono percentualizzati con l'AGC (ed io che all'inizio sembravo essere un marziano quando ne parlavo!). Addirittura riconvertiti nell'ipotetica misura che gli atleti stabilirebbero se fossero dei proteiformi 25enni. Inumano il risultato della Frith (di cui appunto adesso aspettiamo il ritorno sulla terra), pensate: l'AGC 2006 attribuirebbe i seguenti lanci "riconvertiti" nel pentathlon : 127 metri di martello (non male, eh?), 45 di peso (ma può fare di più...), 88 di disco, "solo" 72 di giavellotto (la specialità tradizionalmente più difficile nei lanci dopo una certa età), e 42 metri di martellone. Ora aspetto che Stachanov ci dica qualche cos'altro.
AGC marziani a parte, il book del campionati australiani master è davvero una meta auspicabile anche qui in Italia. Ci sono indicati i record dei campionati master migliorati (che significa che sono stati tenuti quelli ufficiali), sono stati eletti gli atleti dei campionati per specialità secondo l'AGC, hanno fatto una manifestazione nella manifestazione con una sorta di super-finale nei 100 (e nel disco) con i migliori atleti in senso assoluto (quindi a prescindere dalla categoria: vi immaginate un 100 con Longo, Scarponi, Chiapperini...), oltre che attribuire una serie infinita di premi come avevamo fatto noi di Webatletica in altre circostanza. Ma noi siamo solo Webatletica e la nostra voce non è così autorevole. Di sicuro l'attribuzione di un premio come Master dell'Anno sembra andare un pò stretto ad un mondo così variegato come il nostro. Troppo di tutto per scegliere un primus inter pares.

25/04/10

3 record italiani master nel week-end

(la foto di Stefano Longoni dal suo profilo facebook) - Navigando per la rete mi sono imbattuto in un sito che sostiene quello che in estrema sintesi sostengo io da un pò di tempo: sopra il 90% AGC si è un atleta World-Class. Tra l'80% e il 90%, di livello nazionale, tra il 70% e l'80% regionale e sotto si è semplicemente "Athlete": geniale. Per certificare queste considerazioni, guardate i risultati dei master dell'ultima settimana: solo due atleti sopra il 90%. Certo, alcune specialità mancano di classificazione e certificazione AGC (prendete ad esempio i 200hs), ma quel famoso 90% mi sembra sempre più un ottimo obiettivo per tutti i master (fatti salvi gli arcinoti bugs legati all'algoritmo). Ora sono in attesa che qualche buon samaritano pubblichi una facile tabella virtuale dell'Age Grade Calculator del 2010: al momento continuo ad utilizzare quelle on-line del 2006. Di questa settimana ho preso in considerazione i risultati comparsi sulla rete (sito Fidal e affini) e riscontro un problema all'italiana che devo sottolineare ogni volta. Possibile che in Italia non tutti utilizzino gli stessi metodi di inserimento dei dati? Qualcuno pubblica i risultati nella serata delle gare, qualcun'altro il giorno dopo, qualcuno proprio non le pubblica, qualcuno in html, qualcuno in pdf, qualcuno in word, chi in excel, chi rimandando ad una cartella di una cartella: italiani, appunto. Filtrando i risultati ho individuato quelli che potrebbero essere 3 record italiani: il primo è quello della F80 Nives Fozzer nel lancio del peso. A proposito: altro problema. Il sigma non consente di sapere il "peso" degli attrezzi lanciati dai master, particolare non certo trascurabile. E così non si sa se Nives Fozzer abbia lanciato con la palla da 2 kg o quella da 3: di sicuro, in entrambi i casi, ha ottenuto nel fantasmagorico meeting master di Pistoia un risultato superiore ai pregressi record: 6,46 (contro il 6,37 di febbario col 2 kg ottenuto sempre e il 5,34 della Flaibani con l'attrezzo da 3 kg). Durante i campionati italiani indoor di Ancona la stessa atleta aveva ottenuto 6.48.
Il secondo record italiano è stato ottenuto in una specialità relativamente "nuova" ed in forte evoluzione: i 200hs. La categoria è qualla M35, dove i record italiani si sono succeduti con una certa frequenza negli ultimi 2 anni: l'ultimo a inserire il suo nome è il lecchese Stefano Longoni, che sulla pista di casa in località Bione ha sfidato 2 metri di vento contrario e il precedente record di Fabio Piccardi (entrambi nostri forumisti) migliorandolo di ben 4 decimi: 25"54 contro il 25"94 del piemontese. Certo che su quella pista trovare il vento a favore sul rettilineo finale... una volta, in una mia pazzia ciclistica, percorsi il lungolago di Lago di Lecco dal Trivio Fuentes verso sud in un assolato pomeriggio di luglio: sembrava il Croce Domini nonostante la lieve discesa. Ora, se la pista fosse orientata nella stessa direzione...
Il terzo record italiano ha una radice giovanissima, grazie alla pubblicazione dei record italiani spurii delle ultime due settimane. Sui 2000, l'M45 Ivano Pellegrini a Rovereto ha abbassato di 5 secondi il precedente primato di Matteo Pizzo: 6'03"05 contro il 6'08"90 precedente.
Il fine settimana, a dire il vero, non ha ancora visto l'esplosione di grandi risultati (a parte i citati record): nella velocità, dove ho utilizzato come detto le precedente AGC 2006, grande prestazione dell'M60 Antonio Rossi che a Siena ha corso in 12"67 (con -0,3) e un controvalore di 92,35% a soli 15 centesimi dal record di categoria di un potenziale Hall of Famer come Tristano Tamaro (12"53 agli Europei di Jyvaskyla del 2000; ma c'è anche un 12"50 di Attilio Jacquemet che però è privo del dato del vento e un 12"2 manuale dello stesso Tamaro).
Grandissima prestazione nei 1500 da parte di Luigi Ferrari, M50, che ha corso in 4'23"20, a soli 3" dal record italiano di categoria. Tradotto nel vecchio AGC, parliamo di un super 92,36%. Nella sua scia l'M45 Marco Moracas che correndo in 4'24"45 ottiene 90,30%. Francesco Arduini, argento M35 a Lahti, dopo qualche problema invernale, esplode nel salto in alto: 2,01 (87,33). Nell'asta 3,80 di Hubert Indra (20 cm dal suo record M50). La star Nicola Vizzoni 76,75 e 91,17% (4^ prestazione over-90 della settimana). Il 5° over-90 è quello del marciatore italo-sloveno Fabio Ruzzier nei 10 km di marcia: 49'07"35 (91,16%). Nel decathlon, record sfiorato dal neo M35 Federico Nettuno: 4847 punti nella prova regionale di Chiari.
Tra le donne, la F50 Lorenza Nolli totalizza la miglior prestazione della settimana nei 100: 14"64 (87,25%). Tra le F35 un sub-minuto: è il 59"0 di Pamela Del Terra. Grande 1500 della F35 Maria Vittoria Fontanesi: 4'26"29.

100 (86%)
92,35 - 12"67 - M60 - ROSSI ANTONIO (1950) - SIENA
89,52 - 13"07 - M60 - ROSSI ANTONIO (1950)
88,38 - 11"94 - M40 - BOLDRINI ANTONIO (1966)
88,33 - 12"51 - M50 - CLEMENTONI MASSIMO (1959)
87,70 - 13"01 - M55 - BASILE GIOVANNI (1954)
87,20 - 13"58 - M60 - BUGIARDINI LIVIO (1948)
86,77 - 12"40 - M45 - BARCHI PAOLO (1963)
86,00 - 12"26 - M40 - MINICHIELLO CIRIACO (1966)

200 (85%)
89,58 - 26"08 - M55 - BASILE GIOVANNI (1954)
89,55 - 26"80 - M60 - ROSSI ANTONIO (1950) - SIENA
89,39 - 25"25 - M50 - CLEMENTONI MASSIMO (1959)
88,89 - 27"37 - M60 - BUGIARDINI LIVIO (1948)
88,02 - 24"74 - M45 - MAURI ROSARIO (1964)
87,01 - 24"85 - M45 - BARONTINI ROBERTO (1965)
86,15 - 28"22 - M60 - MONTARULI ANTONIO (1948)
85,45 - 24"00 - M35 - RASPI EMILIANO (1972)

400 (83%)
86,84 - 53"55 - M40 - SALVADOR FAUSTO (1969)
84,73 - 57"65 - M45 - FORNESI FERIDO (1962)
84,14 - 56"06 - M40 - BLASINA ROBERTO (1967)
83,65 - 1'01"21 - M55 - AGOSTINI CLAUDIO (1955)

800 (84%)
87,70 - 2'05"78 - M40 - D'AGOSTINO FRANCESCO (1966)
86,78 - 2'20"88 - M55 - GADALDI RINALDO (1954)
86,62 - 2'15"38 - M50 - CARLO VISMARA (1959)
86,07 - 2'19"73 - M50 - MARIOTTI CLAUDIO (1956)
85,33 - 2'08"09 - M40 - LATINI GIOVANNI (1967)

1500 (84%)
92,36 - 4'23"20 - M50 - FERRARI LUIGI (1959)
90,30 - 4'24"45 - M45 - MORACAS MARCO (1961)
87,63 - 4'27"52 - M45 - CIMATO MASSIMO (1963)
86,08 - 4'14"95 - M40 - BONFIGLIOLI GIAN CARLO (1970)
84,80 - 4'33"95 - M45 - ARTIOLI MARCO (1964)

2000
85,73 - 6'03"05 - M45 - PELLEGRINI IVANO (1965)

3000
82,54 - 10'19"40 - M50 - PUCA BRUNO (1958)
81,24 - 9'16"70 - M35 - POZZOLI ROBERTO (1974)

5000 (83%)
86,37 - 16'34"1 - M45 - AVIGO PIERANGELO (1961)
86,34 - 19'58"0 - M70 - BERTAZZOLI VITTORIO (1940)
84,52 - 16'02"0 - M40 - ROSSI PIETRO (1968)
83,77 - 16'41"0 - M45 - MARTELLI MASSIMO (1964)
83,69 - 16'49"8 - M45 - BELLERI GERMANO (1963)
83,10 - 18'05"1 - M55 - BOVEGNO LORENZO (1955)

ALTO
87,33 - 2,01 - M35 - ARDUINI FRANCESCO (1974)
81,76 - 1,60 - M50 - FIORINI MASSIMO (1958)
81,62 - 1,65 - M45 - SPAGNOLI GIORGIO (1961)
78,99 - 1,75 - M40 - NOSARI PAOLO (1970)

ASTA
81,79 - 3,80 - M50 - INDRA HUBERT (1957)

LUNGO
81,07 - 6,23 - M40 - BOLDRINI ANTONIO (1966)
79,04 - 5,71 - M45 - MENOTTI FRANCO (1961)

TRIPLO
75,67 - 12,00 - M45 - ZIPPERLE PAUL (1964)

MARTELLO
91,17 - 76,75 - M35 - VIZZONI NICOLA (1973) SIENA
88,40 - 69,76 - M40 - SANGUIN GIOVANNI (1969) SIENA

200HS
25"54 (-2,0) LONGONI STEFANO (1975)

110HS
81,25 - 15"89 - M35 - CASARSA PAOLO (1975)
76,45 - 17"20 - M35 - PAOLATTO IVAN (1973)

MARCIA
91,16 - 49'07"35 (10) - M55 - RUZZIER FABIO (1953)
86,69 - 15'11"1 (03) - M50 - CALDARELLI GABRIELE (1959)
83,38 - 50'34"2 (10) - M50 - NASO ANDREA (1960)
83,25 - 14'41"1 (03) - M40 - SIRAGUSA GIANNI (1968)

100 (80%)
87,25 - 14"64 - F50 - NOLLI LORENZA (1954)
84,84 - 13"55 - F40 - TELLINI SUSANNA (1966)
84,33 - 13"79 - F45 - GARIBOLDI VITTORIANA (1965)
83,57 - 14"68 - F50 - GIUSTI MIRELLA (1960)
78,81 - 14"10 - F40 - MOTTA EMANUELA (1969)
78,22 - 14"05 - F40 - DODI ELISABETTA (1970)

200 (80%)
84,84 - 30"01 - F50 - GIUSTI MIRELLA (1960)

400
85,13 - 59"0 - F35 - DEL TERRA PAMELA (1974)
83,83 - 1'03"94 - F40 - AMIGONI CRISTINA (1968)
80,66 - 1'08"6 - F45 - GARIBOLDI VITTORIANA (1965)

800
79,12 - 2'33"91 - F45 - RICCIARDI MANUELA (1965)
78,95 - 2'30"19 - F40 - CECCANTI ANGELA (1968)

1500
89,40 - 4'26"29* - F35 - FONTANESI MARIA VITTORIA (1974)
88,31 - 4'33"40 - F35 - CASELLA SILVIA (1972)
87,07 - 4'51"76 - F40 - AVIGO LAURA (1967)

3000
86,10 - 11'05"94 - F45 - PIANI CARMEN (1962)
85,47 - 10'19"46 - F40 - GELSOMINO CLAUDIA (1969)
82,24 - 10'50"00 - F40 - CECCANTI ANGELA (1968) SIENA

5000
82,51 - 18'03"1 - F35 - BARACETTI SIMONA (1971)

LUNGO
77,74 - 5,00 - F40 - TELLINI SUSANNA (1966) - BRESCIA

ALTO
77,13 - 1,38 - F45 - PARISSENTI DOSOLINA (1965)

E sono 99 mondiali: 4x400 M55 sotto i 3'40"

(il logo dei PennsRelays di Philadelphia) - Sempre rifacendosi a quello che scrive oltre oceano Ken Stone, siamo ormai ad un solo punto dalla fatidica quota 100 record mondiali (noti) ottenuti dai master nel corso del 2010. Un'enormità. I limiti umani vengono spinti sempre oltre, e purtroppo ogni volta bisogna lamentarsi di chi questi limiti dovrebbe rattificarli: la WMA, quel baraccone che dovrebbe essere la Federazione Internazionale Master. L'ultimo record mondiale, quello della 4x400 M55 ha una storia davvero singolare, fatta di clamorose dimenticanze proprio ordite dal massimo organismo master, che chissà per quale motivo non sente ragioni per mettere mano alla sua lista dei record (l'unica cosa che apparentemente potrebbe essere la sua principale attività). Orbene, leggendo Masterstrack si viene a conoscenza di questa vicenda torbida: pensate se la Jamaica dopo aver corso il fantastico 37"10 del record mondiale alle Olimpiadi di Pechino sulla 4x100 a distanza di un anno non si fosse vista ancora aggiornare l'albo dei record dalla IAAF? Ed è proprio quello che è successo: l'anno scorso, durante quella fantastica manifestazione onnicomprensiva che sono i Penn-Relays a Philadelphia, la 4x400 M55 dell'Houston Elite composta da Charles Allie, Bill Collins, Horace Grant e George Haywood corre il miglio in 3'41"07, ben al di sotto del listed-record degli inglesi, ottenuto ai mondiali di Riccione del 2007 (3'43"59). Vi consiglio caldamente di vedere il video a questo link, dimostra la spettacolarità delle capacità inventive degli americani sull'atletica: una 4x400 con 22 squadre (miste) fatte partire alla corda su due diverse starting-line (e anche una sfida stellare tra Bill Collins e Val Barnwell in seconda frazione!).
Ebbene, di quel record probabilmente non ci sarà mai traccia, perchè proprio nell'edizione-2010 del Penn Relays, lo stesso team ha fatto ancora meglio, correndo in 3'40"62, cioè 3 secondi in meno di ciò che la WMA ritiene essere la miglior prestazione mondiale sulla distanza. Domanda lecita: la WMA si dimenticherà anche di questo record?
Intanto vi invito a vedervi anche il video presente su Masterstrack di questa prestazione (qui il link alla notizia col video).
Dopo un rapido controllo ho trovato chi è il problema: si chiama Sandy Pashkin, che è contemporaneamente la "Chairman" e la "Records Manager" del Comitato dei Record della WMA. Chiedersi di accomodarsi da un'altra parte mi sembra il minimo. Qui il suo indirizzo mail: spashkin@q.com. Io sarò il primo a chiederle di dimettersi.

23/04/10

il 98° record mondiale master del 2010 scoperto da Pino

(foto di Michelangelo Bellantoni) - Pino Pilotto, incredibile personaggio multicolore di estrazione elvetica, è riuscito a scovare quello che dovrebbe essere il 98° record mondiale ottenuto da un master nel brevissimo periodo che va dal primo gennaio ad oggi. Una media di 25 record mondiali al mese, che fa comprendere come l'onda lunga degli over-35 sia ancora in forte fermento. E devono ancora svolgersi i campionati continentali di categoria, tradizionale event-week dove i record mondiali riescono a cadere con facilità disarmante. Nel frattempo, proprio dopo un studio del nostro compagno di viaggio e di forum "Stachanov", si scopre come la tedesca Susanne Wissinger abbia ottenuto a Borken (che mi viene riferito essere tra Essen ed Esscheden, in Germania) la miglior prestazione mondiale W75 nel pentathlon lanci, con 4796 punti. E ironico che il record lo si scopra dopo una discussione avvenuta su un blog tedesco, a cui ha proprio partecipato il nostro amico svizzero, infallibile nel maneggiare le tabelle. Inizialmente l'Anneteseite aveva attribuito alla prestazione la nomea di record europeo (quale effettivamente è, ma senza incoronarlo della ben più prestigiosa corona). Perchè? Perchè adesso che sono entrate, o stanno entrando in vigore le nuove tabelle WMA 2010 c'è chi si affida ancora alle vecchie tabelle e vi paragona i risultati ottenuti con le nuove. Non nascondo come in giro ci sia un pò di confusione (penso che sia naturale ogni volta che le tabelle valutative di una prestazione sportiva variano), alla quale non fa da contraltare una politica di chiarezza e pubblicità della WMA, che per inciso sembra essere caduta in uno stato di letargia cronica. La gestione dei record mondiali è in piena balia dei flutti: record mondiali mai aggiornati, date di nascita degli atleti (che nel mondo master sono fondamentali) non citate, in molti casi località dei record dimenticata, assenza del vento nelle gare di velocità, record mondiali inferiori a quelli europei, prestazioni degli uni attribuite agli altri... chi più ne ha, più ne metta. Non si può certo dire che il neo presidente Stan Perkins abbia dato una svolta decisa e decisiva all'Organizzazione mondiale dei master... e come amo sottolineare, la WMA e la EVAA riducono la loro attività alla scelta delle sedi dei prossimi Campionati Europei o Mondiali: proprio ieri, dopo oltre un mese di silenzio del sito ufficiale della WMA, è uscito il bando per l'assegnare i prossimi campionati mondiali, con allegato modulo. Come se tutti potessero scaricarselo e chiedere di poter organizzare nel giardino di casa un mondiale con 10.000 master presenti (più parenti ed affini). Ma queste cose non le si fa chiamando ad una ad una le Federazioni, e chiedendo capillarmente che si trovino le soluzioni logistiche migliori? Andremo a finire in un'altra Lahti sperduta stavolta nelle terre del fuoco in Cile? Mah...
Tornando alla Wissinger, il suo score è stato ottenuto lanciando 25,76 di martello, 8,64 di peso, 23,71 di disco, 18,09 di giavellotto e 10,58 di martellone. Il precedente record mondiale secondo la WMA sarebbe appartenuto a Kaija Jortikka con 4539 punti, benchè in realtà quel risultato fosse stato ottenuto dall'australiana Heather Doherty ai WMG (i World Masters Games) di Sydney l'ottobre scorso. Tradotto nelle nuove tabelle 2010, così come calcolato da Pino, il risultato (della Jortikka o della Doherty?) darebbe come risultato 4157 punti (contro i 4796 della Wissinger). La confusione (della WMA) è accentuata anche dal fatto che nel frattempo, nell'agosto del 2009, sembra che la stessa Wissinger avesse fatto già meglio della Jortikka (ma non ipoteticamente della Doherty, che avrebbe ottenuto la prestazione solo 3 mesi dopo). La lentezza pachidermica e il numero di errori commessi dalla WMA sono davvero imbarazzanti, e tralasciando chi vuole segnalare queste prestazioni come noi per puro spirito informativo, il male peggiore viene fatto proprio agli alteti che non si vedono riconosciuti i record mondiali, e questa sembra essere mancanza di rispetto verso il mondo master e scarsa considerazione del proprio ruolo.
Proprio Pino sul blog figlio dell'Anneteseite, ha pubblicato la comparazione che vedrete qui sotto tra le vecchie e nuove tabelle delle prestazioni ottenute nel pentathlon lanci dalle migliori W75.
Pino, dò a te l'ingrato compito di spiegarle, perchè la prestazione della Doherty a 4864 punti (con le vecchie tabelle) non l'ho trovata. L'incredibile Pino è tra l'altro riuscito ad individuare un errore di 2 punti in più alla Wissinger rispetto a quello pubblicato dal sito ufficiale dei risultati della sua prestazione di Borken, frutto di un errato arrotondamento della prestazione del giavellotto. Grande Pino! Certo che se non ci fosse Pino, avremmo un errore in più (tra i tanti) che animano il lungo letargo zeppo di incubi della WMA.

Con le vecchie tabelle
Kaija Jortikka 1998: 4594 Punkte;
Doherty Heather 2009: 4864 Punkte;
Susanne Wissinger 2010: 5291 Punkte.

Con le nuove tabelle
Kaija Jortikka 1998: 4157 Punkte;
Dojerty Heather 2009: 4425 Punkte;
Susanne Wissinger 2010: 4794* Punkte

22/04/10

Due mondiali all'aperto: ricomincia la corsa ai record

(il banner del Mt. Sac. Relays, uno degli appuntamenti atletici mondiali più importanti di inizio stagione) - Il mondo master non si ferma mai: basta rilassarsi un attimo che dall'altra parte dell'Oceano Ken Stone tira fuori una raffica di record mondiali, e qui nel Vecchio Continente si rimane nell'oscurità della conoscenza. L'anno outdoor era iniziato con il record di Marie Kay nel salto in lungo W50 a Perth (Australia), battendo l'annoso record di Phil Raschker (5,41 a 5,40). E' invece di questa settimana l'abbattimento di altri due record mondiale, che portano il totale del 2010 a 96 primati in poco meno di 4 mesi. Il secondo record outdoor del 2010 (da me censito) è stato ottenuto dal californiano Edward Burke (1940) che nel lancio del martello durante i Mt. SAC Relays di Walnut (California) ha ottenuto 57,59 con l'attrezzo da 4 kg, distruggendo il record del texano Bob Ward che lanciò 53,12 nel 2004. Dal referto di gara, in realtà il record è stato battuto ben 3 volte da Burke (avendo lanciato prima del lancio "mondiale" anche 54,48 e 56,45). Burke, secondo Masterstrack, è tornato a lanciare il martello a 65 anni (5 anni fa) dopo che in gioventù riuscì a partecipare a ben 3 edizioni delle Olimpiadi (a Tokyo nel 1964, a Città del Messico nel 1968 e addirittura a Los Angeles 1982 all'età di 44 anni!). Miglior posizione "olimpica" il 7° posto di Tokyo. Pensate: volevo aggiornare il mio personale data-base dei record mondiali e ho notato l'ennesima discrepanza tra i record Europei e i record Mondiali: EVAA vs WMA. Naturalmente l'arcano si manifesta quando un record europeo risulta essere maggiore di un mondiale: e il mistero si concretizza tra gli M80, dove il tedesco Richars Rzehak, nonostante i suoi 43,23 metri, detiene il "solo" record europeo, perchè secondo la WMA il record-holder è l'americano Lewellen Harvey, che ha come record 42,38... la WMA è davvero irritante nella sufficienza con cui tratta i record, tanto che proprio Ken Stone su uno dei suoi ultimi post relativi ad una grande prestazione di Jeanne Daprano, si è accorto che alla stessa atleta W70 (mi sembra) è stato attribuito un record di un minuto superiore a quello effettivamente corso. Irritante appunto la sufficienza con cui la WMA gestisce il mondo master di cui dovrebbe essere espressione e cui dovrebbe tributare la giusta attenzione.
Ma veniamo ai nostri record: il terzo record outdoor del 2010 è stato invece quello ottenuto dalla scatenata W70 Kathy Bergen, al suo quinto record mondiale ottenuto nel 2010 (2 nei 60 indoor, uno nei 200 indoor e uno nel salto in alto, oltre a... questo). Sempre a Walnut, durante i Mt. SAC Relays, 14"76 con -0,3 di vento: prima donna sopra i 70 sotto i 15" (precedente record quello della neozelandese Margaret Peters, con 15"16. A dire il vero la Bergen quest'anno aveva già sparato un sensazionale 14"60 ma con 2,2 di vento. Abbiamo già quindi una potenziale atleta per il premio del master mondiale dell'anno al femminile (bè, sempre se la Kotelko sarà d'accordo, naturalmente).
Riflessione: perchè le idee americane non vengono mai trasportate in Italia. Pensate: un meeting di inizio stagione di ben 4 giorni, dove corrono (ad invito) molti dei migliori atleti in circolazione, dai cadetti, passando ad Ivory Williams, fino ai master. 4 giorni di festa... in Italia bisogna aspettare il Golden Gala per vedere qualche cosa di simile, ma con una sostanziale differenza: tutto rigorosamente separato: 3 eventi nello stesso posto in 3 momenti diversi.
Chiudo con un record nostrano, della nuova sezione dei record spurii: lo scorso fine settimana, il giorno 18 a Treviso, l'M50 Gabriele Carniato ha corso in 10"02, ottenendo il miglior crono elettrico della categoria sugli 80 metri (in coabitazione con il 9"8 manuale di Carmine Ronca).

18/04/10

Il weekend dei master con i record italiani... spuri e non

(foto di Michelangelo Bellantoni del nuovo recordman dei 1000 M55, Rinaldo Gadaldi) - Purtroppo il bailamme creato dall'entrata in vigore delle nuove tabelle, ha creato un pò di confusione (quanto meno in me). Questa settimana sul sito della Fidal sono stati aggiornati i record con le nuove tabelle che entrerenno ufficialmente in vigore dal 1° maggio, quindi è possibile ricominciare la corsa ai record, alla ricerca minuziosa delle migliori prestazioni italiane e internazionali, con la piccola sorpresa già annunciata un paio di giorni fa, dei record delle specialità non-olimpiche. Quindi, bisogna immediatamente porgere il giusto tributo al neo recordman italiano del pentathlon lanci: Marcello De Cesare (1974, Aden Exprivia Molfetta) durante i Campionati Italiani della specialità di prove multiple legate ai lanci, ha infatti ottenuto 3001 punti, ottenendo il primo record nazionale "ufficiale" del 2010 della stagione all'aperto track&field (di fatto Migidio Bourifa aveva già ottenuto la m.p.i. nella maratona). Per ottenere il punteggio, De Cesare ha dovuto lanciare 29,04 nel martello, 13,25 nel peso, 39,23 di disco, una bordata da 58,91 nel giavellotto e 11,46 nel martellone. Il precedente record apparteneva a Francesco Acquasanta che con le vecchie tabelle (che premiavano molto di più) aveva ottenuto 2886 punti.
Detto del record di una specialità ufficiale, segnalo una carellata di record italiani spurii, almeno stando alla lista dei record appena pubblicata da Giusy Lacava. Secondo il mio sindacabile giudizio possiamo anche implementarlo con informazioni certe su prestazioni migliori con apposita documentazione... a tal proposito se avete contezza di risultati migliori degli attuali record tabellati con prove "certe" (tipo il link alla gara...) lo possiamo comunicare alla Fidal e avere una tabella dei record ancor più fedele alla realtà. Voi, eventualmente giratecelo a webatletica@gmail.com, poi ci pensiamo noi ad inoltrarli.
Venendo ai record, a Romano di Lombardia, Carlo Vismara (1959, Running Torre dè Roveri) corre i 500 M50 in 1'14"67, battendo ad un solo giorno dalla pubblicazione e dalla notorietà, il tempo di Matteo Amoroso (classe '58) che solo un paio di anni fa correva in 1'16"93 la medesima distanza.
Poi c'è il ritorno della grandissima Daniela Ferrian, che a Novara ha abbattutto la barriera dei 21" sui 150 e il suo precedente record F45 di 21"17 dell'anno scorso: 20"95 con "zero" di vento in quella che penso non sia stata propriamente una giornata utile alla velocità. E' la terza volta che sento di una gara della Ferrian dal suo rientro ed in tutte e tre le circostanze ha fatto parlare di sè.
In una riunione ad Avellino del 27 marzo, altra miglior prestazione sui 500, questa volta tra gli M65: 1'41"0 da parte di Alfonso Scippacercola (1941).
La settimana scorsa avevamo citato le grandi prestazioni a Chiari di Silvia Casella (F35 - 1972 - Atletica Brescia '50) e Rinaldo Gadaldi (M55 - 1954 - Virtus Castenedolo) sui 1000 metri. Ebbene in entrambi i casi si parla di migliori prestazioni italiane (al momento note e presenti nella banca-dati Fidal a partire dal 2003). Per la Casella 2'55"78, mentre per Gadaldi 3'00"29. Nella prossima news i due record mondiali stabiliti la settimana scorsa.

Per tutti ricordo che mercoledì, su questo sito ed in diretta dalle 21:15 circa, ci sarà la trasmissione-radio Webatletica Radio Show in cui commenteremo i risultati dell'ultimo fine settimana dei master ed altro.

16/04/10

Pubblicati i Record Italiani Master delle gare spurie!!

(uno scorcio della pista di Chiasso, teatro di numerosi record italiani master spurii) - Che gran notiziona questa sera!! La aspettvamo da tanto, ma francamente ritenevo che sarebbe stata una di quelle cose per le quali occorrevano tempi biblici per essere imbastita. Invece no: nel pomeriggio mi è arrivata la mail di Giusy Lacava (nostra "collega" di pedane e piste e responsabile delle statistiche master della Fidal) in cui mi segnalava l'imponderabile: qualcosa del tipo "Ciao Andrea, sul link dei record italiani outdoor del sito Fidal.it sono presenti i record italiani delle gare non olimpiche. Se hai (avete, n.d.r.) qualche modifica da fare, comunicamela (comunicatemela)". Apriti cielo, mi sono fiondato alla velocita dei miei 7 Mbs Sitecom sul link del sito Fidal, e vi ho trovato finalmente i record italiani master ANCHE di quelle specialità praticate solitamente ad inizio stagione (o fine...). Purtroppo la banca-dati del cervellone-Fidal è limitato al 2003 e il pregresso è ormai catalogabile alla voce "oblio" (come mi ha precisato la stessa Giusy... pazzesco, non c'è più memoria storica di 100 anni di atletica italiana se non per i risultati più importanti!!). Comunque sia, le liste appena approntate, presentano gli 80, i 150, i 300, i 500, i 600, i 1000, i 2000, miglio, 3 km di marcia. Che goduria! Da una prima veloce lettura, purtroppo sono rimasti fuori alcuni record precedenti al 2003, come l'incredibile 33"73 di Enrico Saraceni sui 300 (da M35) nel 2002 a Chiasso. O il 41"08 di Giuseppina Perlino sempre nella medesima manifestazione e sempre sui 300 da F35. Chissà come si fa adesso... cioè, vale l'assunto che valgono i record successivi al 1 gennaio 2003 (visto che i supporti sono completi solo a partire da quella data), o se qualche cercatore di pepite scova da qualche parte risultati come questo, previa verifica incrociata, si potranno modificare i record già tabellati? Bel quesito... Personalmente ritengo sarebbe meglio sempre dar spazio alle migliori prestazioni, senza dover mettere limiti, o facendo presente (come è stato fatto adesso) che la capillarità dei risultati è presente solo dal 2003, mentre in precedenza non è stato possibile fare lo stesso tipo di ricerca.
L'aspetto più romantico di questa nuova situazione, è sicuramente il fatto che finalmente vedo presenti i nomi di diversi master, che hanno avuto la "sfortuna" di incrociare le proprie chiodate con mostri sacri del nostro masterismo, e che di oncseguenza raramente entrano nelle liste dei record italiani. Il primo (anche se a dire il vero ha detenuto il record dei 60) è il mio amico Giancarlo D'Oro (oggi scoperto neo-primatista dei 150 M45 con 17"59), ma anche l'incredibile Marco Ceriani, che è stato protagonista di imprese la cui portata riesco a comprendere solo oggi (ero un suo avversario, ma ero lungi dall'essere e pensare da master). Ebbene, Marco compare negli 80 M35 (9"35 con 2 metri di vento contrario!), e nei 300 M40 con 35"97 (strano che Saraceni nei passati 5 anni non si sia mai cimentato in un 300... mi sembrava di ricordarlo). Poi c'è Ferido Fornesi sugli 80 M45... Max Scarponi, che addirittura colleziona 150 e... 500 M40. Ma ancora Salvino Tortu, Averardo Dragoni, Aldo Del Rio, Stefano Bellotti... Tra le donne segnalo che sono presenti i 3000 siepi (per le master infatti è utilizzata la distanza dei 2000).
Concludo, prima di lasicarvi alle classifiche, con un ringraziamento dovuto: grazie Giusy, anche questo aiuterà il mondo master ad avere una risorsa in più che possa continuare a creare entusiasmo intorno al nostro piccolo universo.

15/04/10

Pentathlon lanci a Bologna: una festa con... record?

(una delegazione di pentathleti presenti a Bologna. Bellantoni in Rosso e Valsecchi in Bianco... gli dona. Foto di Michelangelo Bellantoni) - E' un pò che volevo dare spazio ai pentathleti dei lanci: ieri sera durante la diretta-radio di Webatletica abbiamo iniziato a discuterne e snocciolare qualche dato, partendo proprio dalla prima prova del Grand Prix di Pentathlon Lanci tenutasi lo scorso weekend a Bologna. Un paio di settimane prima questa prima prova del circuito riservato agli specialisti delle 5 prove, aveva visto proprio il disputarsi del campionato italiano invernale master in quel di Bari. La mia difficoltà è in questo momento capire con le nuove tabelle in vigore da quest'anno, cosa stia succedendo rispetto ai precedenti record e alle precedenti prestazioni ottenute nella medesima disciplina. Poi con una decisione al quanto opinabile, secondo il mio inutile giudizio, se la Federazione Internazionale di Atletica Master dice che le tabelle entrano in vigore dai Campionati Europei di Luglio, perchè noi dobbiamo adottarle prima? Mistero. Ma alla fine sono solo numeri.
Comunque sia, torniamo sulla Via Emilia e a Bologna. Riporto a braccio il report fattomi dal vincitore della gara M35, Ale "La Catapulta" Valsecchi, presente all'evento (è il campione italiano indoor 2010 del lancio del peso M35) poi ampiamente documentato dall'inimitabile Michelangelo Bellantoni (a proposito, lo sapevate che ha un sito dedicato al pentathlon lanci?? Visitatelo a questo link!!). Orbene, seguendo la strada tracciatami da Alessandro, riporto queste informazioni.
Innanzi tutto grande partecipazione: una settantina di atleti presenti sulla pista del Campo Sportivo Baumann di Bologna, circa 50 uomini e una ventina di donne. Si inizia alle 10:15 circa e si finisce verso le 19. Organizzazione perfetta (bravi anche da parte mia anche se non c'ero) soprattutto perchè il pentathlon lanci sembra scavalcare la tradizionale idea di "competizione" per sfociare nell'auspicabile "ritrovo agonistico con amici". tipico della prove multiple. E l'agonismo, naturalmente, quando si tratta di lanciare non è certo annacquato dal clima di festa che caratterizza questa specialità. Si sono infatti susseguiti una serie di risultati davvero notevoli: peccato che non si riesca ad avere (come dicevo in precedenza) una panoramica obiettiva rispetto ai precedenti record italiani. Ovvieremo.
Il miglior punteggio maschile l'ha ottenuto l'M70 Franco Bechi dell'Assi Giglio Rosso Banca Toscana, che ha ottenuto la bellezza di 3948 punti e che ha sparato il martello a 44,24 (!) e 16,70 il martellone. Ma probabilmente the man of the match potrebbe essere stato Massimiliano Remus, che nel corso delle sue fatiche da M40, ha trovato il record personale a 40 anni proprio nel lancio del martello (da 7,260... quello regolare) con 48,21. E poi anche un gran lancio nel martellone (15,88 kg) con 14,61. Il leader nazional-carismatico dei pentathleti, Michelangelo Bellantoni (accompagnato dalla famiglia) ha vinto la propria categoria con 3112 punti... come dice il nostro forumista Stachanov (l'inossidabile Pino Pilotto) in realtà Michelangelo si cimenta nell'hexathlon, dovendo sottoporsi anche aid impressionare sui dagherrotipi (le foto) gli atleti presenti. A proposito, Michelangelo, quando vorrai scrivere qualche cosa sul Grand Prix, noi siamo qui pronti ad accoglierti a braccia aperte.
Man of the match potrebbe essere stato anche l'incredibile Giuseppe Rovelli, novantadue anni, che ha lanciato il martello a 21,70... record o non record? Il record italiano attualmente tabellato (il suo 21,57 di Carugate dell'anno scorso) è stato ottenuto con l'attrezzo da 3 kg. Quest'anno dovrebbero essere entrati in vigore i nuovi "pesi" rivisti per le categorie over-70 (da 2 kg). Cosa avrà lanciato? A scanso d'equivoci, la prestazione è pur sempre un record nazionale (immagino che nascerà a questo punto un sub-tabella del martello e delle altre specialità, con i nuovi pesi). Tra le donne si segnala la prestazione dell'F50 Paola Melotti, del Cus Lecce, che ha ottenuto in valore assoluto il miglior risultato con 3252 punti. Unica donna a valicare più volte i 700 punti.
Non lo sapevo: addirittura una classifica di società vinta dall'Atletica Sandro Calvesi di Aosta.

14/04/10

Domani sera Webatletica-Radio-Show!!!! Si parla di AGC!

Domani sera, alle ore 21:00 andrà in onda la sesta puntata di Webatletica-Radio-Show, la trasmissione radiofonica a 3 voci dedicata all'atletica master e... non. Avremo qualche ospite nello studio virtuale, si parlerà delle nuove classifiche AGC uscite proprio ieri, delle prime gare dei disputatesi quest'ultimo fine settimana. Naturalmente ci sarà anche l'angolo dedicato alla lettura della Bibbia di Felicetti, ormai appuntamento acclamato a gran voce dai nostri radioascolatatori. Naturalmente sarà possibile interagire con gli speakers con la chat. Il link sarà quello qui sotto.

12/04/10

La stagione indoor dei master al microscopio di Webatletica

(l'arrivo dei 400 M40 con Barcella e Scarponi ad Ancona - foto di Michelangelo Bellantoni) - Vi presento un'orgia di tabelle, per i patiti dell'argomento e delle classifiche. Come un'amanuense, nei passati 3 mesi ho annotato su un database i migliori risultati in chiave AGC (le tabelle che utilizzo sono ancora quelle del 2006) delle gare indoor dei master e dei veterani. Anzi, questa è probabilmente la prima scissione (virtuale) tra i due ceppi in cui secondo noi dovrebbero idealmente separarsi i master: i master stessi (fino a 69 anni) e i veterani (dai 70 in su). Di fatto non succede nulla, non ci sono contrapposizioni: è la sola presa di coscienza che le tabelle (sia quelle Fidal che quelle AGC) presentano degli algoritmi talmente iniqui dal punto di vista numerico, da presentare incredibili paradossi sportivi: di fatto, per chi le ha ideate, più si va avanti con l'età, meno ci si allena e incredibilmente più aumentano le capacità fisiche relative. Atleti anche olimpici che oltre i 90 riescono a lanciare o a correre (con le dovute parametrazioni) più lontani e più veloci di quando avevano 20 anni... e, ripeto, praticamente allenandosi una volta la settimana o su un campo da golf.
Ma vediamo nel dettaglio quello che è successo. Nella classifica generale assoluta maschile domina la velocità (ma sembra che con le nuove tabelle del 2010 anche questa specialità sia destinata ad essere un minimo annichilita) e nello specifico ha dominato l'M45 Mario Longo con l'ormai celeberrimo record mondiale sui 60 M45 (6"97) che poi, a causa di proditorio infortunio al polpaccio non è riuscito a migliorare. Per lui 100,70% AGC, cioè un controvalore inferiore al record mondiale sulla distanza di Maurice Greene di 6"39. Desta impressione anche l'estrema regolarità al vertice dell'altro M45 Giancarlo D'Oro, piazzatosi sul posto d'onore (primo degli umani) con 97,53% ottenuto con il 7"30 di Ancona. Al terzo posto del podio trova spazio il "nuovo" Marco Morigi con il suo record italiano M50 di 7"47 (primo over-50 sotto i 7"50 nei 60 metri) che gli è valso 96,70%. Prima di ieri assolutamente sconosciutomi. L'11° titolo italiano consecutivo dell'M60 Antonio Rossi sui 60 metrei indoor con 8"00, gli attribuisce anche il 4° posto nell'overall con 96,68%. Il primo non 60ista nella classifica è l'"assoluto" M35 Andrea Alterio, che si piazza 9° con 95,27%, figlio dell'8"03 sui 60hs nella finale dei Campionati Italiani Assoluti che gli sono valsi (buon per lui) la medaglia di bronzo. Il primo "concorsista" del ranking-Webatletica 2010 è il funambolico M65 Lamberto Boranga, 21° con 93,66% ottenuto grazie all'1,51 nel salto in alto. Nelle classifiche di specialità, detto di Mario Longo, l'M45 Enrico Saraceni domina sia i 200 (23"28 e 93,54%) che i 400 (51"80 e 93,01%), quest'ultimo tempo siglato a Kamloops nella finale che gli ha attribuito il titolo di campione del Mondo della specialità.
Il miglior 800ista dell'anno non poteva che essere un altro Campione del Mondo Indoor, l'M45 Giuseppe Romeo: 2'02"75 e 92,28%. Il record italiano dell'M40 Stefano Avigo ha portato "solo" un terzo posto nella classifica di specialità... ma si sa che gli 800 pagano molto poco. Comunque sia il risultato di Romeo è anche il miglior risultato di un mezzofondista del 2010, considerando le specialità 800, 1500 e 3000. Sorprende e non poco il fatto che ad assurgere agli onori della cronaca, sia quindi il fratello di Stefano, Pierangelo Avigo, che nel 2010 è stato il capolista AGC dei 1500 con 90,98% (unico sulla distanza a superare la soglia dell'eccellenza del 90%) disceso dal 4'22"45 degli italiani master ad Ancona. Altra grossa sorpresa dai 3000 metri dove a guidare la colonna-Agc troviamo l'M60 Rolando di Marco, con 89,31% derivante dal 10'12"56 di Ancona.
Nel salto in alto poker di atleti sopra i 90: il già citato Lamberto Boranga, ma poi anche il lanciatissimo M50 Emanuel Manfrdini, che dopo il bronzo di Lahti ha ritrovato un grande slancio: agli italiani master 1,84 per 93,00%. Sopra i 90 anche il redivivo M45 Marcello Benvenuti (1,91 a Modena e poi, per il rammarico di tutti noi appassionati, il silenzio) e la leggenda della specialità in chiave italiana Marco Segatel (quest'anno fermatosi a 1,85: prima o poi scopriremo cosa gli è successo quest'anno!). Nel salto con l'asta il record italiano di Arrigo Ghi gli vale anche la testa della classifica: 3,30 per 86,77%. Ancora Boranga nel salto in lungo: 4,88 e 89,19% per l'M65 umbro, nettamente davanti a Giorgio Federici (82,89% con 6,37). Nel triplo altra sorpresa, con l'M60 Giuliano Costantini davanti al Campione del Mondo di Lahti M50 Giancarlo Ciceri (probabilmente frenato da qualche acciacco): 84,20% vs 81,56% (10,82 e 12,12).
Detto di Andrea Alterio negli ostacoli, l'M65 Giuseppe Franco nel peso (11,37 e 82,93%) è addirittura davanti a gente come Paolone Dal Soglio e Marco Dodoni. E al quarto posto che vi trovo: ancora Boranga...
infine nella marcia l'M50 Rosario Petrungaro con 86,00% stabilisce la miglior prestazione relativa nei 3 km di marcia indoor, grazie al 14'15"01.

La miglior prestazione master al femminile è stata invece stabilita dalla F60 Umbertina Contini sui 60 metri: 9"23 per 95,71 e la leadership 2010. Contrariamente agli uomini la classifica risulta essere più eterogenea, con presenze più corpose delle altre specialità che non siano la velocità pura. E' così che al secondo posto si trova l'immensa F60 Waltraud Egger: 93,50% sui 1500 dopo il 5'38"96, che la fanno ottenere anche il miglior risultato assoluto (maschile e femminile) nel mezzofondo master (dai 35 ai 69). Terza la F50 Carla Forcellini, ma non nella specialità dove ha scritto la storia del masterismo italiano al femminile (l'asta), bensì con l'incredibile 9"99 sui 60hs corsi a Kamloops (93,09%). Prima saltatrice del seeding Barbara Lah, quinta grazie al 12,86 ottenuto agli italiani assoluti nel salto triplo: 92,05%. Sempre nella lista complessiva, segnalo il 10° posto della marciatrice Elisabetta Perrone (classe '68) che ha valicato il 90% in una specialità avara in termini di AGC: 90,57 grazie al record italiano di 13'29"89.
Guardando le singole specialità, i 200 sono ad appannaggio di Anna Micheletti (87,90% dovuto al 31"53), mentre i 400 alla specialista degli ostacoli Emanuela Baggiolini, che a Magglingen ha corso il doppio giro di pista in 58"23, cioè 88,17%.
Gli 800 vedono guidare la lista un personaggio di primo piano dell'atletica nostrana, Elisabetta Artuso, che con il fantastico 2'06"98 che gli ha assicurato l'argento agli italiani assoluti, gli ha fatto totalizzare 89,21%. Seconda la Egger e terza una delle sorprese del 2010, la F35 Lucia Pollina.
Già detto del 1500 siderale della Egger, nei 3000 un'altra fuoriclasse del mondo master si fa strada: Souma Spiridoyla, F45, autrice di un over-90 (90,74%) grazie al 10'09"19.
Tra i concorsi, Rossella Zanni guida la classifica del salto in alto con il record italiano F45 di 1,50 (84,75%). La F50 Carla Forcellini non può mancare nel salto con l'asta (3,20 e 89,64%), e a sorpresa domina anche nel salto in lungo (con il nuovo record italiano): 4,80 e 81,36% (unica master ad aver superato l'80% nel lungo). Il triplo è della Lah, mentre gli ostacoli, come già detto sono ancora della... Forcellini.
Chiudiamo col peso, dominato dal bronzo degli italiani assoluti, la F45 Mara Rosolen: 81,15 e 13,94.

Per quanto riguarda i veterani (dagli M70 in su) ho proposto le "liste" con tutte le loro prestazioni: tra gli uomini si trovano addirittura 5 prestazioni sopra il 100%, cioè gare che varrebbero tempi inferiori agli attuali record mondiali. Guida la classifica Mario Riboni con 109,85 nel lancio del peso, che, udite-udite, gli varrebbe se riconvertito, in un lancio spaziale di 25,40 metri ma col peso da 7,260. Nemmeno Ulf Timmermann nel pieno delle sue forze riuscì in un'impresa del genere... capite perchè era necessario dividere master e veterani? E perchè era altresì necessario cambiare le tabelle? Staremo poi a vedere (se qualcuno le produrrà in qualche modo) se questi paradossi spazio-temporali potranno quanto meno essere leniti. Mi ricordo che il risultato in AGC più incredibile è stato forse quello di Gabre Gabric un paio di anni fa... qualcosa come 125% o giù di lì nel lancio del peso.
Proseguendo la classifica AGC veterani troviamo poi le 5 prestazioni di Ugo Sansonetti (4 sopra i 100): la migliore, il 40"34 sui 200 metri ad Ancona, gli varrebbero sui 200 un tempo di... 18"26 indoor. Cioè, se Sansonetti potesse salire su una macchina del tempo e tornare nello stadio di Berlino nella finale dei 200 del 2009, distanzierebbe un certo Usain Bolt di quasi 10 metri. Fantascienza. Sui 60 invece, l'11"38 degli italiani master gli consentirebbero di correre in 6"15, solo 3 decimi in meno del già citato Maurice Greene.
Al femminile primi 3 posti per Emma Mazzenga (ma nessuno over 100).

Seguono tutte le tabelle relative ai top-30 maschili e femminili indoor, ai primi 20 (laddove possibile) di ogni specialità e alle liste 2010 dei veterani e delle veterane.
Di tutto questo si parlerà diffusamente nella trasmissione Webatletica-Radio-Show in onda giovedì sera alle 21 (o 21:15?). Stay tuned.

Le liste indoor delle veterane

2010 INDOOR

AGC GARA RESULT cat no ATLETA LOCALITA' DATA specialità

98,28 800 3'36"01 F75 1933 MAZZENGA EMMA ANCONA 20/02/2010 mezzofondo

95,22 60 11"10 F75 1933 MAZZENGA EMMA ANCONA 20/02/2010 velocita'

92,84 400 1'30"87 F75 1933 MAZZENGA EMMA ANCONA 20/02/2010 velocita'

86,96 ALTO 1,00 F70 1936 PERUGINI GIULIA LUCIA ANCONA 20/02/2010 salti

85,67 60 12"84 F80 1930 FOZZER NIVES ANCONA 20/02/2010 velocita'

84,96 60 12"28 F75 1934 TONAZZO TERESINA ANCONA 20/02/2010 velocita'

82,69 PESO 6,48 F80 1930 FOZZER NIVES ANCONA 20/02/2010 lanci

81,08 ALTO 0,90 F75 1934 BELLETTI MARIA LUIGIA ANCONA 20/02/2010 salti

81,08 ALTO 0,90 F75 1934 BELLETTI MARIA LUIGIA AOSTA 06/02/2010 salti

78,93 PESO 7,08 F75 1934 BELLETTI MARIA LUIGIA ANCONA 20/02/2010 lanci

76,92 PESO 6,90 F75 1934 TONAZZO TERESINA ANCONA 20/02/2010 lanci

75,03 PESO (2) 6,73 F75 1934 BELLETTI MARIA LUIGIA AOSTA 06/02/2010 lanci

67,26 MARCIA 3 KM 24'11"73 F70 1940 VECCHI MARIA ANCONA 20/02/2010 Marcia

66,63 PESO 6,73 F70 1938 MICOZZI AMALIA ANCONA 20/02/2010 lanci

61,78 PESO 6,24 F70 1938 MICOZZI AMALIA ANCONA 04/02/2010 lanci