28/04/10

E sono 100 record mondiali master! E 101, 102, 103, 104...

(Una foto di Irie Hill) News, Fonte Masterstrack.com - E' ancora una volta la britannica trapiantata in Australia Irie Hill a salire agli onori della cronaca del mondo-master. Nell'asta, la W40 ha infatti ottenuto il 3° record del mondo nel 2010 ed il 4° partendo da Lahti 2009. Tutti nella stessa categoria W40: 3 outdoor ed uno indoor. La sua nuova prestazione di 3,80 ottenuta a Perth, durante i campionati australiani assoluti, gli ha anche permesso di giungere all'ottavo posto. Il referto di gara segnala poi un tentativo a 3,90 e due a 4,00 metri falliti. La stessa avrebbe confidato che dopo un brillante inverno sarebbe pronta ad attaccare proprio i 4 metri, non avendo avuto infortuni. Ce lo auguriamo tutti. Il precedente record era il 3,75 saltato dalla stessa atleta a Melbourne non più di un mese fa. E siamo così al 100° record mondiale master del 2010 a noi noto: la WMA e Sandy Pashkin (colei che è responsabile dell'aggironamento dei record mondiali per federazione mondiale di atletica master) dormono nel frattempo sonni tranquilli da qualche parte dell'Oregon. Non svegliamoli, per carità.
Mentre mi leggevo la notizia, un link di un link, mi ha catapultato sui risultati dei Campionati Australiani Master, da dove era arrivata la notizia del record di Marie Kay nel salto in lungo. Vi ricordate? 5,41 contro il 5,40 di Phil Raschker.
Ebbene, sembra che nel medesimo campionato siano caduti altri record mondiali. Due da parte della marciatrice W60 Heather Carr nei 5 km di marcia e nei 10 km di marcia: nella prova più corta il tempo ottenuto dalla Carr è stato 26'29"26, contro il 26'38"0 di Olga Meyer vecchio addirittura di 25 anni e fino ad ora considerata la miglior prestazione mondiale. Nei 10 km di marcia invece 54'12"0 contro il 55'12" di Brenda Riley "marciato" nel più recente 2004.
Un altro record è caduto per "braccia" di Val Worrell nel lancio del martellone W75 con 11,57, contro il 10,87 della tedesca Marianne Neubert (2004). Anche qui: saranno cambiati i pesi adattandoli alle nuove decisioni della WMA prese a Lahti? Chi lo sa...
Infine, 104° record mondiale da una W100. Sì, sì, proprio W100 nel pentathlon lanci: chissà se potrebbe far parte del sito di Michelangelo Bellantoni (a proposito, su facebook abbiamo appoggiato la sua battaglia sulla scarsa considerazione dei lanciatori master). Ruth Frith è stata infatti la prima donna over-100 a cimentarsi nelle cinque prove del pentathlon lanci totalizzando con le vecchie tabelle un punteggio mostruoso: 11169 punti. Con le nuove tabelle dovrebbe invece aggirarsi sui 5500 (ma qui ormai, se c'è in giro Pino, mi darà conferma lui). Qui il link della gara. Se andate al link e scorrete la pagina dei risultati dei campionati australiani master, noterete cose molto carine: innanzi tutto tutti i risultati sono percentualizzati con l'AGC (ed io che all'inizio sembravo essere un marziano quando ne parlavo!). Addirittura riconvertiti nell'ipotetica misura che gli atleti stabilirebbero se fossero dei proteiformi 25enni. Inumano il risultato della Frith (di cui appunto adesso aspettiamo il ritorno sulla terra), pensate: l'AGC 2006 attribuirebbe i seguenti lanci "riconvertiti" nel pentathlon : 127 metri di martello (non male, eh?), 45 di peso (ma può fare di più...), 88 di disco, "solo" 72 di giavellotto (la specialità tradizionalmente più difficile nei lanci dopo una certa età), e 42 metri di martellone. Ora aspetto che Stachanov ci dica qualche cos'altro.
AGC marziani a parte, il book del campionati australiani master è davvero una meta auspicabile anche qui in Italia. Ci sono indicati i record dei campionati master migliorati (che significa che sono stati tenuti quelli ufficiali), sono stati eletti gli atleti dei campionati per specialità secondo l'AGC, hanno fatto una manifestazione nella manifestazione con una sorta di super-finale nei 100 (e nel disco) con i migliori atleti in senso assoluto (quindi a prescindere dalla categoria: vi immaginate un 100 con Longo, Scarponi, Chiapperini...), oltre che attribuire una serie infinita di premi come avevamo fatto noi di Webatletica in altre circostanza. Ma noi siamo solo Webatletica e la nostra voce non è così autorevole. Di sicuro l'attribuzione di un premio come Master dell'Anno sembra andare un pò stretto ad un mondo così variegato come il nostro. Troppo di tutto per scegliere un primus inter pares.

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