12/04/10

La stagione indoor dei master al microscopio di Webatletica

(l'arrivo dei 400 M40 con Barcella e Scarponi ad Ancona - foto di Michelangelo Bellantoni) - Vi presento un'orgia di tabelle, per i patiti dell'argomento e delle classifiche. Come un'amanuense, nei passati 3 mesi ho annotato su un database i migliori risultati in chiave AGC (le tabelle che utilizzo sono ancora quelle del 2006) delle gare indoor dei master e dei veterani. Anzi, questa è probabilmente la prima scissione (virtuale) tra i due ceppi in cui secondo noi dovrebbero idealmente separarsi i master: i master stessi (fino a 69 anni) e i veterani (dai 70 in su). Di fatto non succede nulla, non ci sono contrapposizioni: è la sola presa di coscienza che le tabelle (sia quelle Fidal che quelle AGC) presentano degli algoritmi talmente iniqui dal punto di vista numerico, da presentare incredibili paradossi sportivi: di fatto, per chi le ha ideate, più si va avanti con l'età, meno ci si allena e incredibilmente più aumentano le capacità fisiche relative. Atleti anche olimpici che oltre i 90 riescono a lanciare o a correre (con le dovute parametrazioni) più lontani e più veloci di quando avevano 20 anni... e, ripeto, praticamente allenandosi una volta la settimana o su un campo da golf.
Ma vediamo nel dettaglio quello che è successo. Nella classifica generale assoluta maschile domina la velocità (ma sembra che con le nuove tabelle del 2010 anche questa specialità sia destinata ad essere un minimo annichilita) e nello specifico ha dominato l'M45 Mario Longo con l'ormai celeberrimo record mondiale sui 60 M45 (6"97) che poi, a causa di proditorio infortunio al polpaccio non è riuscito a migliorare. Per lui 100,70% AGC, cioè un controvalore inferiore al record mondiale sulla distanza di Maurice Greene di 6"39. Desta impressione anche l'estrema regolarità al vertice dell'altro M45 Giancarlo D'Oro, piazzatosi sul posto d'onore (primo degli umani) con 97,53% ottenuto con il 7"30 di Ancona. Al terzo posto del podio trova spazio il "nuovo" Marco Morigi con il suo record italiano M50 di 7"47 (primo over-50 sotto i 7"50 nei 60 metri) che gli è valso 96,70%. Prima di ieri assolutamente sconosciutomi. L'11° titolo italiano consecutivo dell'M60 Antonio Rossi sui 60 metrei indoor con 8"00, gli attribuisce anche il 4° posto nell'overall con 96,68%. Il primo non 60ista nella classifica è l'"assoluto" M35 Andrea Alterio, che si piazza 9° con 95,27%, figlio dell'8"03 sui 60hs nella finale dei Campionati Italiani Assoluti che gli sono valsi (buon per lui) la medaglia di bronzo. Il primo "concorsista" del ranking-Webatletica 2010 è il funambolico M65 Lamberto Boranga, 21° con 93,66% ottenuto grazie all'1,51 nel salto in alto. Nelle classifiche di specialità, detto di Mario Longo, l'M45 Enrico Saraceni domina sia i 200 (23"28 e 93,54%) che i 400 (51"80 e 93,01%), quest'ultimo tempo siglato a Kamloops nella finale che gli ha attribuito il titolo di campione del Mondo della specialità.
Il miglior 800ista dell'anno non poteva che essere un altro Campione del Mondo Indoor, l'M45 Giuseppe Romeo: 2'02"75 e 92,28%. Il record italiano dell'M40 Stefano Avigo ha portato "solo" un terzo posto nella classifica di specialità... ma si sa che gli 800 pagano molto poco. Comunque sia il risultato di Romeo è anche il miglior risultato di un mezzofondista del 2010, considerando le specialità 800, 1500 e 3000. Sorprende e non poco il fatto che ad assurgere agli onori della cronaca, sia quindi il fratello di Stefano, Pierangelo Avigo, che nel 2010 è stato il capolista AGC dei 1500 con 90,98% (unico sulla distanza a superare la soglia dell'eccellenza del 90%) disceso dal 4'22"45 degli italiani master ad Ancona. Altra grossa sorpresa dai 3000 metri dove a guidare la colonna-Agc troviamo l'M60 Rolando di Marco, con 89,31% derivante dal 10'12"56 di Ancona.
Nel salto in alto poker di atleti sopra i 90: il già citato Lamberto Boranga, ma poi anche il lanciatissimo M50 Emanuel Manfrdini, che dopo il bronzo di Lahti ha ritrovato un grande slancio: agli italiani master 1,84 per 93,00%. Sopra i 90 anche il redivivo M45 Marcello Benvenuti (1,91 a Modena e poi, per il rammarico di tutti noi appassionati, il silenzio) e la leggenda della specialità in chiave italiana Marco Segatel (quest'anno fermatosi a 1,85: prima o poi scopriremo cosa gli è successo quest'anno!). Nel salto con l'asta il record italiano di Arrigo Ghi gli vale anche la testa della classifica: 3,30 per 86,77%. Ancora Boranga nel salto in lungo: 4,88 e 89,19% per l'M65 umbro, nettamente davanti a Giorgio Federici (82,89% con 6,37). Nel triplo altra sorpresa, con l'M60 Giuliano Costantini davanti al Campione del Mondo di Lahti M50 Giancarlo Ciceri (probabilmente frenato da qualche acciacco): 84,20% vs 81,56% (10,82 e 12,12).
Detto di Andrea Alterio negli ostacoli, l'M65 Giuseppe Franco nel peso (11,37 e 82,93%) è addirittura davanti a gente come Paolone Dal Soglio e Marco Dodoni. E al quarto posto che vi trovo: ancora Boranga...
infine nella marcia l'M50 Rosario Petrungaro con 86,00% stabilisce la miglior prestazione relativa nei 3 km di marcia indoor, grazie al 14'15"01.

La miglior prestazione master al femminile è stata invece stabilita dalla F60 Umbertina Contini sui 60 metri: 9"23 per 95,71 e la leadership 2010. Contrariamente agli uomini la classifica risulta essere più eterogenea, con presenze più corpose delle altre specialità che non siano la velocità pura. E' così che al secondo posto si trova l'immensa F60 Waltraud Egger: 93,50% sui 1500 dopo il 5'38"96, che la fanno ottenere anche il miglior risultato assoluto (maschile e femminile) nel mezzofondo master (dai 35 ai 69). Terza la F50 Carla Forcellini, ma non nella specialità dove ha scritto la storia del masterismo italiano al femminile (l'asta), bensì con l'incredibile 9"99 sui 60hs corsi a Kamloops (93,09%). Prima saltatrice del seeding Barbara Lah, quinta grazie al 12,86 ottenuto agli italiani assoluti nel salto triplo: 92,05%. Sempre nella lista complessiva, segnalo il 10° posto della marciatrice Elisabetta Perrone (classe '68) che ha valicato il 90% in una specialità avara in termini di AGC: 90,57 grazie al record italiano di 13'29"89.
Guardando le singole specialità, i 200 sono ad appannaggio di Anna Micheletti (87,90% dovuto al 31"53), mentre i 400 alla specialista degli ostacoli Emanuela Baggiolini, che a Magglingen ha corso il doppio giro di pista in 58"23, cioè 88,17%.
Gli 800 vedono guidare la lista un personaggio di primo piano dell'atletica nostrana, Elisabetta Artuso, che con il fantastico 2'06"98 che gli ha assicurato l'argento agli italiani assoluti, gli ha fatto totalizzare 89,21%. Seconda la Egger e terza una delle sorprese del 2010, la F35 Lucia Pollina.
Già detto del 1500 siderale della Egger, nei 3000 un'altra fuoriclasse del mondo master si fa strada: Souma Spiridoyla, F45, autrice di un over-90 (90,74%) grazie al 10'09"19.
Tra i concorsi, Rossella Zanni guida la classifica del salto in alto con il record italiano F45 di 1,50 (84,75%). La F50 Carla Forcellini non può mancare nel salto con l'asta (3,20 e 89,64%), e a sorpresa domina anche nel salto in lungo (con il nuovo record italiano): 4,80 e 81,36% (unica master ad aver superato l'80% nel lungo). Il triplo è della Lah, mentre gli ostacoli, come già detto sono ancora della... Forcellini.
Chiudiamo col peso, dominato dal bronzo degli italiani assoluti, la F45 Mara Rosolen: 81,15 e 13,94.

Per quanto riguarda i veterani (dagli M70 in su) ho proposto le "liste" con tutte le loro prestazioni: tra gli uomini si trovano addirittura 5 prestazioni sopra il 100%, cioè gare che varrebbero tempi inferiori agli attuali record mondiali. Guida la classifica Mario Riboni con 109,85 nel lancio del peso, che, udite-udite, gli varrebbe se riconvertito, in un lancio spaziale di 25,40 metri ma col peso da 7,260. Nemmeno Ulf Timmermann nel pieno delle sue forze riuscì in un'impresa del genere... capite perchè era necessario dividere master e veterani? E perchè era altresì necessario cambiare le tabelle? Staremo poi a vedere (se qualcuno le produrrà in qualche modo) se questi paradossi spazio-temporali potranno quanto meno essere leniti. Mi ricordo che il risultato in AGC più incredibile è stato forse quello di Gabre Gabric un paio di anni fa... qualcosa come 125% o giù di lì nel lancio del peso.
Proseguendo la classifica AGC veterani troviamo poi le 5 prestazioni di Ugo Sansonetti (4 sopra i 100): la migliore, il 40"34 sui 200 metri ad Ancona, gli varrebbero sui 200 un tempo di... 18"26 indoor. Cioè, se Sansonetti potesse salire su una macchina del tempo e tornare nello stadio di Berlino nella finale dei 200 del 2009, distanzierebbe un certo Usain Bolt di quasi 10 metri. Fantascienza. Sui 60 invece, l'11"38 degli italiani master gli consentirebbero di correre in 6"15, solo 3 decimi in meno del già citato Maurice Greene.
Al femminile primi 3 posti per Emma Mazzenga (ma nessuno over 100).

Seguono tutte le tabelle relative ai top-30 maschili e femminili indoor, ai primi 20 (laddove possibile) di ogni specialità e alle liste 2010 dei veterani e delle veterane.
Di tutto questo si parlerà diffusamente nella trasmissione Webatletica-Radio-Show in onda giovedì sera alle 21 (o 21:15?). Stay tuned.

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