28/02/10

Mondiali Indoor Master: si parte!

(l'impianto polifunzionale di Kamloops - foto dal sito della manifestazione) - Lasciamo da parte per una settimana le chiacchiere e approcciamoci a seguire la 4° edizione dei Campionati Mondiali Indoor Master, che proprio oggi inizieranno a Kamloops, in Canada. La pista (senza paraboliche) non sembrerebbe nemmeno tanto male, stando ai primi report: si suppone che per non incidere troppo sui risultati si sia deciso di aumentare il raggio delle curve, sacrificando i rettilinei. Chissà. Fatto sta che in tutta la pubblicità divulgata nei mesi scorsi per richiamare le iscrizioni (che erano paurosamente poche rispetto al recente passato), mai è stata utilizzata una foto dell'impianto: se non c'è malafede in questo... Nel frattempo la delegazione italiana sarà probabilmente giunta in loco. La spedizione europea consta (fonte evaa.ch) in totale di 437 atleti (stando alle iscrizioni) provenienti da 35 paesi: guida la cordata la Germania con 87 atleti, seguita dal Regno Unito con 65 unità, 29 dall'Italia e 28 dalla Francia. Il sito della WMA, la federazione internazionale master è morto circa un paio di mesi fa (figuratevi: parla ancora del booklet di Lahti 2009): un altro indizio di come questo organismo sia governato con entusiasmo, spirito di iniziativa, reattività. Come si scriveva gli atleti italiani iscritti saranno 29 (poi di giorno in giorno ne vedremo le gesta). Li ho contati per due volte e sono 26: e gli altri 3 chi sono? I capitani della spedizione saranno Enrico Saraceni e Ugo Sansonetti, i pluri-medagliati mondiali che cercheranno di rimpinguare le nostre casse. Qui sotto l'elenco completo degli italiani. Seguiremo ogni giorno i risultati della manifestazione aggiornando le statistiche dei nostri connazionali.
  • Acciaccaferri Pierluigi M40 (60, 200, 400)
  • Borgonovo Flavia W35 (lungo, triplo)
  • Chericoni Paolo M50 (3000, cross)
  • Chiapperini Paolo M40 (60, 200, 400)
  • Domizi Sergio M55 (3 km marcia, 10 km marcia)
  • Fiori Mario M60 (3 km marcia, 10 km marcia)
  • Forcellini Carla F50 (60hs, asta, lungo)
  • Giannuzzi Luigi M60 (3 km marcia, 10 km marcia)
  • Ginanesschi Angelo M55 (1500, 3000)
  • Jaccheri Elena W40 (800, 3000, cross, half-mar)
  • Lacava Giuseppe W40 (200, pentathlon)
  • La Chioma Gianluca M40 (60, 200)
  • Lolli Gianni M50 (60, peso)
  • Marconi Roberto M70 (800, 1500)
  • Marcucci Paolo M40 (cross)
  • Megli Milena W40 (3 km marcia, 10 km marcia)
  • Papetti Luigi M45 (60)
  • Rasetta Giuseppe M55 (60, lungo)
  • Romano Aronne M50 (peso)
  • Romeo Giuseppe M45 (800, 1500)
  • Sansonetti Ugo M90 (60, 200, 400, 800)
  • Saraceni Enrico M45 (60, 200, 400)
  • Sbrana Stefano M40 (3000, cross, half-mar, peso, giavellotto)
  • Tifi Alessandro M45 (400, 800)
  • Torre Filippo M70 (400)
  • Venturi Degli Esposti Franco M50 (3 km marcia, 10 km marcia)

Italiani Assoluti: 1 argento, 3 bronzi e 4 record italiani dagli over-35

(Elisabetta Artuso in una gara open-air) - In un'edizione quasi da ritorno all'anno zero dei campionati italiani assoluti indoor, noi parliamo dei risultati degli over-35, che sempre più, edizione dopo edizione, conquistano spazi (lasciati vuoti da chi dovrebbe seguire) per mancanza di materiale umano. Pochissimi atleti al via, gare quasi sempre di modesto spessore tecnico (fatta eccezione per qualche vincitore di "nome"): se poi pensate che c'è pure un campionato di società collegato (il c.d.s. italiano consideratelo come lo scudo fiscale: favoriti alcuni soggetti in maniera disgustosa a discapito, a questo punto lo possiamo dire vista l'emoraggia di atleti di punta, PURTROPPO dei gruppi sportivi militari). 1 argento e 3 bronzi le medaglie conquistate dagli over-35, oltre che quattro record italiani di categoria (ancora una volta con gli 800 F35 a farla da padrona, visto che subiscono l'ottavo scossone in meno di due anni!). Da Andrea Alterio è arrivato un bronzo sui 60hs (8"06) che poteva essere qualcosa di più: probabilmente l'Alterio dell'anno scorso avrebbe vinto il titolo, ma ogni anno fa fede a sè, lo sappiamo tutti. John Mark Nalocca ha dimostrato di essere una spanna sopra gli altri (oltre che denotare un fisic-du-role superiore a tutti i presenti): peccato corra "solo" in 7"93. Nei 3000 7° Lorenzo Lazzari, e non so francamente se nei 1500 avrebbe potuto ottenere di più. Nell'asta 9° posto di Davide Bressan che quest'anno sembra inchiodato a 4,90. Il lancio del peso è diventato tradizionalmente un covo di over-35: Paolo Dal Soglio (de facto M40) lancia 18,06 e conquista il bronzo (il record M40 rimane quindi ad Alessandro Andrei, 18,49 nel 2000 a Genova). Dietro di lui 5° Marco Dodoni (1972) con 17,56. 12° Daniele Tiozzo (1973) con 14,66. Bronzo anche per la 45enne Mara Rosolen nel lancio del peso femminile: lanciare 13,94 gli è bastato per portare a casa la terza piazza. Se avesse lanciato come la settimana scorsa a Schio le sarebbe arrivato adirittura l'argento. Negli 800 femminili fuochi d'artificio (anche statistici!). Nella prima batteria Lucia Pollina (1975) corre in 2'12"54 e stabilisce il nuovo record italiano F35, abbassando il suo precedente record di mezzo secondo ma non riuscendo nell'impresa di qualificarsi per la finale. Nella stessa serie ritirata Patrizia Spuri. Passano una manciata di minuti e scende in pista Elisabetta Artuso (1974) che spazza via tutto così come aveva fatto all'aperto e cala la mannaia sul freschissimo record della Pollina: 2'10"84. Vinta la batteria. Staccata la Baggiolini, saltata verso i 400 metri per un contatto. In finale poi la Artuso addirittura arriva a ridosso della Cusma (conquistando l'argento) e stabilisce un record a questo punto davvero irraggiungibile: 2'06"98. 4^ Barbara Lah nel salto triplo a pochi centimetri dal podio (12,86 vs 12,93). Nella marcia Elisabetta Perrone con 13'29"89 ottiene il nuovo record italiano F40 (raggiungendo il 5° rango): più di 40" in meno del record di Milena Megli ottenuto nel 2008. Seguono le prestazioni di tutti gli over-35 agli italiani assoluti.
  • argento: 800 (2'06"98) - Elisabetta Artuso (1974) - Forestale
  • bronzo: peso (13,94) - Mara Rosolen (1965) - Fiamme Oro
  • bronzo: 60hs (8"06) - Andrea Alterio (1973) - Fiamme Gialle
  • bronzo: peso (18,06) - Paolo Dal Soglio (1970) - Carabinieri
  • 4^ triplo (12,86) - Barbara Lah (1972) - Italgest
  • 5°: peso (17,56) - Marco Dodoni (1972) - Forestale
  • 5° marcia (13'29"89) - Elisabetta Perrone (1968) - Forestale
  • 7° 3000 (8'18"75) - Lorenzo Lazzari(1974) - Fiamme Oro Padova
  • 7 ° marcia (13'32"59) - Orsini Gisella (1971) - Forestale
  • 9° asta (4,90) - Davide Bressan (1975) - Fiamme Oro Padova
  • 9° 800 (2'12"54) - Lucia Pollina (1975) - Cus Palermo
  • 12° peso (14,66) - Daniele Tiozzo (1973) - Riccardi
  • 13^ 800 (2'19") - Emanuela Baggiolini (1972) - Cus Cagliari
  • ncl peso - Gianluca Francioni (1973) - Fanfulla Lodigiana
  • rit 800 - Patrizia Spuri (1973) - Forestale

26/02/10

Stasera Webatletica-Radio-Show con collegamento in diretta da Kamloops!

Dopo il successo della prima puntata, stasera alle ore 21:00 andrà in onda la seconda puntata di Webatletica-Radio-Show, la trasmissione radiofonica a 3 voci dedicata all'atletica master e... non. Grande collegamento in diretta da Kamloops con un nostro inviato molto speciale. Tema della seconda puntata i Campionati Italiani Assoluti, le polemiche successive ai Campionati Italiani Master, la nomina per acclamazione del MVP degli stessi campionati over-35. Ancora una volta sarà possibile interagire con gli speakers con la chat. Il link sarà quello qui sotto.

25/02/10

Italiani Master: il mezzofondo

(Francesco D'Agostino taglia vittorioso il traguardo di un polemico 800 - Foto: Michelangelo Bellantoni) - La gara che più ha sollevato polemiche (che goduria!) è stata sicuramente quella degli 800 M40: una corrente di pensiero (alcuni dei partecipanti della prima serie) ritiene infatti che il favorito (Francesco D'Agostino) avrebbe dovuto incaricarsi del ritmo, proprio in virtù della propria enorme superiorità nel rush finale. Chiaramente la cordata dei D'Agostiniani non vede ragione per una cosa del genere: ognuno è libero di condurre la gara a proprio piacimento, visto che si gioca per un titolo nazionale. Poi, quello che è successo prima e dopo la gara (le affermazioni, i relata, le promesse...) purtroppo è solo nel racconto dei protagonisti (che ci piacerebbe avere in diretta radio nella prossima puntata). I fatti: parte la prima serie, e Ugo Piccioli conduce una gara solitaria... buon tempo (2'09"08) ma assolutamente a portata di mano delle altre serie. Parte la seconda serie e un altro atleta di buon valore (Davide Trombetti) stampa un degno tempo: 2'08"86. Parte l'ultima serie, quella dei favoriti. Il ritmo è clamorosamente lento: passaggio ai 400 in 1'08"! Si rischia l'autoelimineazione generalizzata. Nessuno vuole prendere l'iniziativa: il gruppo conosce il più forte e non vuole tirare un metro. D'Agostino si trova davanti ai primi 200, e sa invece che non dovrebbe essere lì. Sembra di vedere una gara di surplesse ciclistico: chi parte prima? Il tempo scorre impietoso: ce la faranno a battere le prime due serie? Mancano 150 metri e finalmente D'Agostino rompe gli indugi e impone la legge del più forte: 2'08"49, solo 3 decimi in meno di Trombetti. Amareggiati gli altri della sua serie, che clamorosamente escono tutti dalla zona medaglie, battuti dai pionieri della prime due! Gara che lascia degli strascichi... ne sentiremo ancora parlare. Senza storia anche i 1500 M40, dominati dal Sebastian Coe del basso Garda, Stefano Avigo. Un'eleganza nello stile di corsa che lo avvicina molto al campionissimo inglese, collegato ad una classe decisamente superiore ai suoi avversari (almeno, oggi): 4'22"62 per regolare il gruppo. Pensate: nonostante Steve piazzi regolarmente i suoi risultati-mostre negli 800, di fatto a livello indoor ha vinto solo gare sui 1500: 4 per la precisione. Un'altra sfida da seguire era quella tra Giuseppe Poli e Giuseppe Caggianelli sugli 800 M35: entrambi con accrediti notevolmente inferiori ai 2 minuti. Poli ha vinto i 400 la sera precedente e si presenta con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra. Addirittura negli allunghi pre-gara sembra zoppicare talmente vistosamente che sembr aimpossibile possa partecipare alla pugna. Invece... invece Caggianelli fa il ritmo e a 50 metri dalla fine Poli piazza la zampata vincente: 2'00"15 a 2'00"40. Rimanendo tra gli M35, il bolzanino Manuel Dalla Brida era il favorito n° 1 per 1500 e 3000, e ha rispettato il pronostico. Del resto si presentava addirittura con 3'56" sui 1500! Anche qui battuto il volitivo Giuseppe Caggianelli con un tirato 4'08"29, mentre sui 3000 9'09"41. Altra sfida da copertina quella sui 3000 M40 tra Alberto Piacentini e Gianni Bruzzi, vinta dal primo in 9'03"38. Per parte sua Giuseppe Romeo ha confermato la propria immensa classe tirando dall'inizio alla fine gli 800 M45, vincendo comunque di pochi decimi su Ivano Pellegrini (2'05"17 e 2'05"66). Pellegrini che poi è andato a prendersi il massimo alloro nei 1500: 4'20"55, davanti a Franco Vito e Pierangelo Avigo. Grande dimostrazione di forza di Luigi Ferrari sugli 800 M50: 2'07"70. Tra gli M60 doppietta di Rolando Di Marco su 1500 e 3000: stessa doppietta tra gli M65 grazie ad Andrea Nicolai. Addirittura triplette negli M70 e M75 da parte di Giuseppe Parenti e Bruno Baggia. Doppietta negli M80 di Luciano Acquarone, che, pensate, sia nei 1500 che nei 3000 ha corso di parecchio (addirittura più di 30" sui 3000) sotto i record del mondo di categoria. Peccato che Luciano sia nato ad Ottobre del 1930: toccherà aspettare le indoor del 2011 per eventualmente assistere ad una nuova pagina di storia di masterismo italian-internazionale. Per il momento annotiamo le sue prestazione come record italiani.
Tra le donne, solita doppietta 1500-3000 di Paola Tiselli tra le F35 (in totale 7 titoli indoor). La sfida a-due tra le F40 nei 1500 tra Laura Avigo vs Lorella Pagliacci se l'aggiudica la bresciana con un buon 4'57"19 (terza medaglia per la famiglia Avigo, che chiude con 2 ori e un bronzo). La laziale si rifà comunque sui 3000: 10'37"97. La categoria F45 è dominata dalla fuoriclasse Spiridoyla Souma, che incasella sia i 1500 che i 3000 con i nuovi record italiani. Ma brava anche Donatella Saiu, seconda nei 1500 e prima negli 800. Tra le F55 doppietta 1500-3000 di Danila Moras, così come Waltraud Egger (tra le F60) su 800-1500. Gli 800 F60 hanno tra l'altro visto le prime 3 (la citata Egger, Maria Linda Ciotti e Liviana Piccolo) rimanere sotto il precedente record italiano della Dalsass. Particolarità dagli 800 F65 e 800 F75: sia Pasqualina Cecotti che Emma Mazzenga si sono cimentate nella strana successione di eventi 60, 200, 800 (naturalmente vincendo tutte e tre le gare).

Mara Rosolen al record italiano F45 nel peso

(Mara Rosolen in una foto tratta dal sito Fidalveneto.it) - Bè, dire che Mara Rosolen ha battuto il record italiano F45 del lancio del peso, è quasi un'informazione di normale routine. La vera notizia è la quantità del miglioramento: addirittura 4,78 metri in più rispetto al 9,76 di Angela Anzellotti che ottenne nel 2002 a Napoli. A Schio, il 20 di febbraio durante la quarta tappe del Trofeo Carla Sport, la poliziotta veneta delle Fiamme Oro ha lanciato a 14,54, appunto nuovo record italiano di categoria. La Rosolen detiene anche quelli indoor e outdoor della categoria F40 (15,89 al coperto e 16,52 al chiuso). Nata nel 1965, per la Federazione Italiana, come sappiamo, dal primo gennaio è entrata ufficialmente nella nuova categoria F45. Il record mondiale indoor è posto ad un proibitivo 16,49, lanciato nel 2000 dalla Ceca Zdenka Silhava nel 2000 a Praga. 39° record italiano abbattutto nel 2010: un buon bottino.

24/02/10

Italiani Master: la velocità

(Marco Morigi vince i 60 col nuovo record italiano M50: 7"47 - Foto di Michelangelo Bellantoni) - Parliamo delle gare veloci ai campionati italiani master: 60, 200 e 400. Iniziamo dagli uomini. Anche durante la trasmissione-radio dell'altra sera abbiamo sottolineato quelle che sono state per noi alcune delle gare di velocità più interessanti. A partire dalla sfida Scarponi-Chiapperini sui 60 M40. Una sfida partita da lontano, ha navigato sulla rete per mesi, con reciproche punzecchiature, su facebook fino all'atto finale, nella Indoor-Halle di Ancona, nel tardo pomeriggio di sabato. Max Scarponi ha modificato con profitto la partenza dai blocchi, arma letale di Paolo Chiapperini. Gara spalla-a-spalla, tuffo finale e... stesso tempo! 7"21. Ci vorrà un minuzioso controllo del dagherrotipo del Photofinish per sancire la vittoria di Scarponi. L'ho vista: la foto mostra la spalla di Chiapperini davanti, ma quel che conta è evidentementre l'asse del petto che premia invece Scarponi (3° titolo nazionale indoor per lui). Altro garone tra gli M45: Mario Longo, neo primatista mondiale con 6"97 si presenta nonostante un serio infortunio ad un polpaccio: si fa mummificare l'arto e lo si trova regolarmente al via. Di sicuro non può più valere il record e il gap con gli avversari si è probabilmente colmato. Giancarlo D'Oro (7"40 quest'anno ma dato in gran forma) e Enrico Saraceni, finalmente recuperato dopo un piccolo infortunio anche lui al polpaccio, dovrebbero essere ormai sulla sua scia. La gara mostra subito l'incredibile partenza di Giancarlo D'Oro, che per qualche istante sembra addirittura poter ottenere l'imponderabile. Poi Mario Longo mette le cose a posto (non sappiamo ancora a che prezzo) e si insacca il 6° titolo indoor (5 sui 60 e 1 sui 200). Grande D'Oro: 7"30 a 48 anni: 97,5 di AGC! Altra gara di cui già molto si è detto, è quella dei 60 M50, dove Marco Morigi, l'uomo nuovo della velocità italiana master, ha impresso grande sensazione con la sua prestazione di 7"47, nuovo record italiano. Questa la cronologia recente del record:
  • 7"63 - Antonio Rossi - Sindelfingen 12/03/2004
  • 7"59 - Massimo Clementoni - Ancona 28/02/2009
  • 7"52 - Massimo Clementoni - Ancona 25/03/2009
  • 7"47 - Morigi Marco - Ancona 20/02/2010
Morigi poi ottiene pure la doppietta con i 200: 24"74, a 14 centesimi dal record italiano di Armando Sardi. A proposito di titoli multipli nella velocità maschile: ad Ancona si è registrata una tripletta (60-200-400) da parte del palermitano Giuseppe Grimaudo (i suoi primi titoli master indoor) e 7 doppiette (Saraceni, Sardi, Sansonetti, Felicetti, Proietti, Morigi, Benatti). Parlando di titoli indoor, molti dei senatori appena citati incrementano in maniera sostanziale il loro già ricco carnet. Vincenzo Felicetti con la citata doppietta arriva a 33 titoli, Ugo Sansonetti sale a 27, Armando Sardi a 22, Enrico Saraceni a 9. Di ugo Sansonetti e i suoi record si è detto e scritto ormai tutto: se volete leggetevi pure le considerazioni di Corbelli su Atleticanet relative al record-fantasma di Vittorio Colò del 2002, decisamente inferiore a quello stabilito dal nonuagenario romano ad Ancona. Comunque sia, c'è da citare anche Antonio Rossi, che con la vittoria nei 60 M60 totalizza il suo 16° titolo (13 sui 60 e 3 nei 200), 11° consecutivo sui 60 metri, avendo vinto la gara ininterrottamente dal 2000. Tornando alle gare, una delle più attese erano sicuramente i 400 M40, dove vi sarebbe stata la sfida tra Edgardo Barcella e Max Scarponi: due campioni del mondo face-to-face. Stavolta ha la meglio Edgardo, che a Vienna aveva abbattuto la barriera dei 51" (probabile seconda prestazione italiana di sempre M40, dopo il mondiale di Saraceni). In gara invece, nonostante la "corda" conquistata dal romano, una grande dimostrazione di forte del bergamasco, che sul rettilineo opposto a quello d'arrivo piazza l'accelerazione belluina che gli farà vincere la gara. Grande sorpresa, permettemelo, sui 200 M40. Al via ancora una volta Scarponi (forse troppo impegnato in due giornate per ottenere il massimo da ogni prova!) opposto all'eterno avversario Paolo Chiapperini e all'outsider Francesco Attanasio, che a Cattolica l'anno scorso seppe ottenere risultati davvero superlativi. Chiapperini è in una corsia "agiata", la sesta. Max Scarponi in una "disagiata": la seconda (la polemica sulle attribuzioni delle corsie la conoscete già: sembra poi che non si sarebbero dovute sorteggiare, in virtù dei regolamenti internazionali in vigore!). Omar Lonati, 22"64 quasi un anno prima quindi un lunghissimo infortunio che lo ha tenuto lontano dalle piste per quasi un anno, in quinta. Sul rettilineo opposto Lonati sembra il più veloce. Chiapperini tiene. In difficoltà Scarponi. Gli atleti si immettono sul rettilineo finale in quest'ordine (qualcuno con qualche problema di assetto dopo la curva) e piombano sul traguardo con la vittoria proprio del bresciano a sorpresa: 23"56. Secondo Chiapperini in 23"65 e terzo Scarponi con un tempo che non gli appartiene, 23"92 (solo 3 settimane prima aveva corso in 23"30).
Tra le donne, nella velocità, si registrano 5 doppiette (poi alcune di esse caleranno il tris con gli 800): Emma Mazzenga, Pasqualina Cecotti, Umbertina Contini, Anna Micheletti e Marta Roccamo. La gara più combattuta probabilmente i 60 F45, con il remake della sfida del 2009: Rosa Marchi vs Marinella Signori. L'anno scorso finì con un pazzesco ex-aequo con record italiano (8"55... ma Marchi davanti di quanto bastava per accappararsi il titolo). Quest'anno è andata quasi nello stesso modo: la Signori è balzata avanti come una felina, salvo poi "saltare" verso i 40/45 ed essere raggiunta e superata dalla Marchi: 8"59 a 8"61 (4° titolo indoor per la padovana). Tra le F35 esce la più veloce del gruppo, l'emiliana Tiziana Bignami abbandonata da Lusia Puleanga in quella che sarebbe stata una delle sfide clou di questi campionati italiani: 8"09. Così come l'assenza di Khadidiatou Seck (1970) ha tolto la possibilità di vedere una grande sfida con Marta Roccamo, dominatrice di 60-200 della categoria "40" (12° titolo indoor per la palermitana). Baggiolini solitaria nei 400 (59"18) per uno dei risultati tecnici di maggiore spessore assoluto. Per le senatrici sopra citate, Emma Mazzenga con le 3 vittorie (vincerà infatti anche gli 800) sale a 33 titoli nazionali indoor, Pasqualina Cecotti a 24, uno in più di Umbertina Contini che passa a 23, Anna Micheletti 17.

Prima puntata di Webatletica Radio Show: un piccolo successo

(il d-j Luca Landoni, in arte "Il Lando" in abiti da pre-gara. Naturalmente è un Capriolese) - Non saremo mai RTL 102.5 o Radio Deejay, ma la prima puntata di Webatletica Radio Show ha sortito un piccolo successo, oltre le nostre più rosee aspettative: circa 200 persone si sono infatti collegate per ascoltare le divagazioni e i vaneggiamenti più o meno seri di Linfordbif, del d-j Luca Landoni e del sottoscritto Andycop. Oltre un'ora e mezza di programma: certo, si può far meglio, ma era pur sempre la prima puntata. Molto attiva anche la chat collegata al programma radiofonico, i cui utenti hanno contribuito alla completezza delle notizie. Ad onor di cronaca preciso che il Lando, in un impeto critico, ha messo sulla gogna l'800ista Francesco D'Agostino, vincitore della gara M40. Secondo Luca, il favorito aveva l'obbligo morale di tirare e non di lasciare che la serie pascolasse, facendo correre il rischio alle serie precedenti più lente di fare il colpaccio. Ebbene: stanotte su Facebbok ho interloquito con D'Agostino, che ha precisato con molta umiltà alcuni aspetti, a partire dai passaggi ai 200, e sottolineando il fatto, che nella posizione di favorito della gara, stava agli avversari cercare di far qualche cosa per metterlo in difficoltà, senza portarselo in carrozza al volatone finale (come del resto è successo con Stefano Avigo nei 1500 M40). Vabbè: prima polemica on-air, ritengo la prima di molte. Un esperimento da continuare? Sicuramente nelle prossime puntate vedremo di coinvolgere altre persone, con interviste registrate o addirittura collegamenti in diretta. Al link qui sotto è disponibile la trasmissione...

23/02/10

Alcune statistiche in attesa della diretta-radio di stasera

(Sansonetti indica il suo mondiale dei 60 M90 sul display) - Ho contato 1472 presenze-gara, per un totale di 247 gare: la media di atleti per gara è quindi 5,95. Cioè meno di sei atleti per competizione. Non saprei commentare questo dato: ci vorrebbe uno studio diacronico. Naturalmente il dato è ad imbuto, nel senso che più si sale con l'età, più sono le specialità con un solo atleta: in effetti le gare monoconcorrenti sono state ben 48. In pratica in queste 48 competizioni bastava presentarsi per mettersi al collo la medaglia pregiata. In molti paesi ci sono delle tabelle "ad victoriam", nel senso che la medaglia d'oro, quando ci sono meno di 3 atleti, può essere attribuita solo ottenendo determinati minimi, che a questo punto pongono gli atleti solitari nella condizioni di non farsi passeggiate o camminate di salute solo per potersi fregiare del titolo nazionale: anche perchè altrimenti si deprezza il valore delle altre medaglie, quelle conquistate battendo una 30ina di avversari agguerriti. 26 invece le gare con soli 2 concorrenti, mentre 29 quele con 3 avversari. Il dato porta ad un risultato francamente da interpretare: in 103 gare delle 247 totali, chiunque si è presentato, ha vinto una medaglia. Come lo giudichiamo questo fatto? La gara più affollata sono stati i 60 metri M45: 39 atleti al via, regolati da Mario Longo. Seguono i 60 M40 (29 atleti), quindi i 60 M35, i 200 M35, i 200 M40 e i 60 M50 tutti con 25 atleti-gara. La gara femminile più affollata sono stati i 200 F45, con 14 presenze. Già state vedendo un dato: le gare più affollate sono quasi sempre quelle legate alla velocità (60, 200), che occupano i primi 8 posti della "classifica degli atleti-gara". La prima gara non legata alla velocità pura, sono i 400 M40 con 19 presenze. La prima gara di mezzofondo che si incontra invece gli 800 M45 (19 presenze anche in questo caso). Il primo concorso in classifica è il lancio del peso veterani M70 (proprio così!) con 14 caps. Questa una classifica delle società con più titoli conquistati. Seguirà l'analisi specialità per specialità:

1. 12 - Cus Romatletica
2. 09 - Atletica Sandro Calvesi
3. 07 - Ambrosiana - Cus Tirreno - Olimpia Amatori Rimini
4. 06 - Meran Memc Volksbank - Edera Forlì - Sef Macerata - Liberatletica Aris Roma - Atletica Asi Veneto
5. 05 - Capriolese - Cus Palermo - Ath. Città di Padova - Kronos Roma Quattro - Nuova Atletica del Friuli
6. 04 - Atletica Masters Novara - Cus Lecce - Tortellini Voltan Martellago - Libertas Lupatotina

Record mondiale nell'asta F40: detronizzata Carla Forcellini

(Irie Hill in una foto di Tom Phillips). Negli ultimi giorni, anche grazie ad alcune news, i nostri record mondiali indoor stavano indissolubimente crescendo nel numero: erano stati giusto poche ore fa aggiornati a quota 20, che dobbiamo purtroppo ritornare a 19. Ancora una volta al centro dell'attenzione Carla Forcellini ed una delle sue perle, il suo 3,60 da W40 ottenuto ai mondiali master indoor di Sidelfingen del 2004 che la pose sul tetto del mondo insieme all'olandese Larissa Lowe, che in quella gara la pareggiò arrivando però seconda. Il 29 gennaio scorso, Irie Hill, ha incrementato di 5 centimetri il record, portandolo a 3,65. Sapete dove? Proprio sulla medesima pedana di Sindelfingen, che divene a questo punto il sancta sanctorum per questa categoria. Aggiornati i record mondiali del 2010, che salgono con questo a 31.
Irie Hill, nata il 16/01/1969, è stata la prima inglese a superare la quota di 4 metri nel 1999, epoca pionieristica per questo attrezzo tra le donne. Ha ottenuto il personale a 4,20 nel 200o durante i Trials per le Olimpiadi di Sydney.

22/02/10

Stasera Webatletica in diretta alla Radio: qui!

Stasera, dalle 21 alle 22, collegatevi a questo sito! Clikkando il link qui sotto, potrete partecipare direttamente, in diretta, alla prima trasmissione in DIRETTA-RADIO che parla di atletica master. Prima puntata interamente dedicata ai Campionati Italiani Master appena conclusi ad Ancona. Modererà Luca Landoni e parteciperanno come opinionisti in questa prima puntata "sperimentale" Andycop e Linfordbif. Spazio aperto alle polemiche, critiche, schede tecniche. Gli ascoltatori che seguiranno la trasmissione dal pc, potranno partecipare alla puntata inserendo le loro domande direttamente nell'interfaccia della chat, che apparirà clikkando il link. Non è necessario installare alcunchè... ma attivate il sonoro!

Sansonetti bi-mondiale. 28 record italiani in meno di 3 giorni

(la partenza dei 60hs agli italiani master) - Ok, ci siamo, eccoci qui. Un altro appuntamento archiviato. Stavolta si parla di Campionati Italiani Indoor Master. Luogo: Ancona. Secondo la Fidal 2190 iscrizioni-gara: se non ricordo male nel 2007 e 2008 si erano sfiorati i 2000 senza mai oltrepassarli. Qualcuno sostiene invece che l'edizione è stata un pò disertata: boh, non lo so. Ma conta in questo momento? Primo appunto: molti papabili (mezzofondisti) non si sono presentati semplicemente perchè la domenica si sono trasferiti a Volpiano per i c.d.s. di cross. Come dicevo in settimana: quando si parla di master, si possono sovrapporre le date a discapito dell'attività, mentre tutte le altre categorie vanno salvaguardate: persino gli italiani assoluti di prove multiple, purtroppo isola triste del nostro panorama atletico, hanno l'onore di sfilare da sole fermando tutta l'attività nazionale indoor. E sia. L'oval di Ancona, l'anello da 200 metri più veloce d'Italia (in quanto l'unico), si ripresenta all'appuntamento con i master in ottimo stato. L'organizzazione è puntuale ed efficace: marchio di fabbrica. Peccato per alcune scelte sugli eventi tecnici in sè, che di fatto hanno influito non poco sull'esito delle gare: parlo dei 200 e dei 400 con l'attribuzione delle corsie in un caso, la successione delle serie nell'altro e le iscrizioni con il famigerato SIGMA nell'altro. Nel primo caso, le scelte randomizzate hanno frustato lo spettacolo, fatto venir meno quello che ritengo un diritto acquisito sul campo: il merito di vedersi attribuita una buona corsia se nella stagione si è corso più veloci degli altri. Prendete Max Scarponi, Campione del Mondo a Lahti dei 200 metri, schiaffato in seconda corsia proprio nei 200: le corsie superiori ritengo se le sie guadagnate sul campo, o no? Stesso discorso per Edgardo Barcella sui 400: seconda corsia sui 400 anche a lui nonostante il miglior tempo di iscrizione. Ma come? Fino ad un paio di stagioni fa, il miglior tempo veniva collocato in 5^ corsia, il secondo in 6^, il 3° in 4^ e poi a scendere fino alla prima. L'ennesima invenzione che mortifica l'atletica master. Nella seconda ipotesi, invece, anzichè utilizzare per tutte le gare i medesimi criteri (dalle serie più deboli a quelle più forti) si sono fatte scelte incoerenti e dannose. Nei 60 si andava dalle serie più forti in condizione di molti atleti senza tempo... un errore madornale. In altre si andava invece attraverso le serie-inverse. Boh. Nella terza ipotesi, il Sigma ha di fatto burocratizzato l'atletica per quanto riguarda i tempi delle iscrizioni. A mio modesto avviso, l'iscrizione tramite portale Fidal dovrebbe consentire una scelta che si allughi a 3 stagioni (e non a sole due come quella attuale), fornendo così un maggior range di risultati disponibili per atleta e soprattutto la possibilità di "scegliere" tra i propri risultati ottenuti nei 3 anni quello che più si avvicina alla propria "condizione del momento": se un atleta non è in giornata o rientra da un infortunio, perchè deve finire forzatamente in una prima serie? Qui il sistema dovrebbe prevedere un cuscinetto che autoregolamenta la flessibilità, quindi il buono (e regolare!) svolgimento delle gare. In Svizzera, e qui concludo, sono comunque gli stessi tesserati che si iscrivono on-line inserendo il proprio numero di tessera e la password: in Italia può farlo solo il presidente o chi ha la password della società del portale Fidal. Cosa si aspetta a scendere dal piedistallo e dialogare con la base?
Venendo a quello che ci interssa di Ancona, discutere dell'atletica master in generale, lo sapete, è sempre un'impresa, perchè decine sono gli spunti, decine i record, decine le categorie. Bisognerebbe probabilmente avere un sito per ogni categoria, perchè ognuna di esse ha una storia da raccontare. Quindi il sunto principale, propedeutico all'analisi delle varie categorie (ma non so quanto potrà durare tradotto in giorni, visto che torno a lavorare...) inizia necessariamente dai record. Ho visto che ne sono stati in giro per la rete alcuni, io spero di darne il dato esatto: 2 record mondiali (quelli di Ugo Sansonetti), che come al solito non sono record italiani, e ben 28 record italiani, alla faccia della manifestazione sotto tono. Partiamo dei punti fondamentali, quindi che sono i record (ho tralasciato i record di società). Tutti i record 2010 degli italiani lo trovate a questo link.
  • Ugo Sansonetti riporta l'Italia a quota 18 record mondiali indoor per gli azzurri (erano ritornati a 17 dopo l'avvento di Scott sui 200 M40). Aggiunto il record del mondo dei 60 M90, dove con 11"38 ha abbassato il tempo dello svedese Herbert Liedtke di 9 centesimi. In più ci sarebbe il record nei 200 M90: l'anno scorso corse in 41"22, abbassando anche in questo caso il record di Liedtke di 4 decimi. Nel weekend ha invece infranto la barriera dei 41", correndo in 40"34. Ora, se andate a vedervi sul sito WMA e EVAA i record trovate ancora Liedtke con il suo tempo. A Ivar Soderlind, statitistico della federazione europea master, gli scrissi che già l'anno scorso quel record era italiano, ma osò controbattere che mancava il dato del vento (evidentemente nel nord europa hanno gli anemometri all'interno dei palazzetti) quindi non era possibile valutarlo come record. Qualcuno si prende la briga di vedere se questo record lo considereranno tale o se aspetteranno ancora il dato del vento?
  • 60hs M35 - Stefano Longoni: esordio nel mondo master che meglio non si poteva per il lecchese: titolo con record sugli ostacoli a 99 cm. 8"38 contro l'8"44 di Antonio Vannucci ottenuto ai mondiali master di Linz del 2006.
  • alto M50 - Emanuel Manfredini: 1,84 nell'alto, per quello che è il primo record del saltatore emiliano. Un centimetro in più di Vittoriano Drovandi che deteneva il record dal 1993, cioè il secondo record italiano più longevo nel salto in alto master, preceduto solo dall'1,31 dall'hall of famer Vittorio Colò nella categoria M75 che dura invece da 24 anni. Lo stesso Drovandi detiene quello all'aperto nella categoria M50proprio con 1,84.
  • 60 M50 - Marco Morigi: 7"47 - Tanto tuonò che piovve. Alla fine il record di Massimo Clementoni ha ceduto sotto le spallate poderose di Marco Morigi, che, udite-udite, corre senza utilizzare i blocchi di partenza. Ad onor del vero, Max Clementoni corre senza chiodate, quindi il 7"52 del precedente record era al pari di questo, un risultato incredibile. Morigi si accovaccia semplicemente "come se" ci fossero i blocchi, ma... senza. Il risultato è notevole, perchè pare proprio una palla di cannone. Bell'atleta dai grandi mezzi tecnici: ma dov'è stato fino all'anno scorso?
  • asta M65 - Ghi Arrigo: 3,30 - Sono davvero pochi i recordman nell'asta: solo 7 per 23 categorie complessive, outdoor ed indoor. Arrigo Ghi è uno dei sette re. Quello nella categoria M65 indoor è il suo 3° record nel portafoglio, dopo quelli outdoor ed indoor M60. Perde invece uno dei suoi 6 record Galdino Rossi, che aveva portato il record dell'asta M65 a 3,10 nel 2004. 4° record più anziano a livello indoor nell'asta.
  • triplo M70 (veterano) - Sergio Valente: 9,04 - primo record nel salto triplo per Sergio Valente. Possiamo dirlo? Primo uomo oltre i 70 anni in Italia sopra i 9 metri. Il segno è stato spostato in avanti. Per Valente è altresì il 5° record attualmente detenuto: lo si conosce essenzialmente come multiplista, e... ostacolista. A perdere il primato è stato Giuseppe Mainenti che aveva saltato 8,97 nel 2000.
  • 3 km marcia M75 (veterano) - Vincenzo Menafro: 18'22"66 - Menacro raccolglie la sua terza perla, dopo quelle dei 3 km di marcia M65 e M70. Quindi 15 anni di dominio infra-master. Cancellato dal libro dei record Francesco Scimone, che nel 1987 marciò i 3 km di marcia in 18'35"8. Il record è anche il più vecchio nella marcia indoor: ora il testimone del più anziano record passa a quello M60, ottenuto da Franco Tonetti nel 1990 a Torino. Lo stesso Tonetti è al centro di un'ipotesi record mondiale non certificato, stante l'assenza di dati della gara (ma della WMA chi si fida?).
  • 3000 M80 (veterano) - Luciano Acquarone: 12'59"64 - i 3000 metri hanno sancito ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, chi è il re dei re dei record: Luciano Acquarone. Da solo detiene 28 record nazionali!!! Mica acqua. Colui che ne detiene di più del mondo master: record che vanno dai 1500 alla maratona, passando dai 3000, 5000, 10000 e mezza maratona. Ma soli 3 record indoor, che ci crediate o no. Poi un giorno vi parleremo di tutto quello che ha fatto nella sua attività che è iniziata da... M50.Ah! A perdere il record Nacca Antonio che corse in 13'26"52 "solo" nel 2003.
  • pentathlon M55 - Ercole Sesini: 3414 punti - primo primato per Sesini, che migliora i 3376 punti di Piergiorgio Curtolo, che totalizzò il risultato ai mondiali master di Linz nel 2006. Vista la relativa giovinezza della specialità, prima dell'avvento di Sensini il record rappresentava il più anziano primato nel pentathlon, al pari di quello ottenuto tra gli M85 da Bruno Sobrero (che è anche record mondiale).
  • pentathlon M65 - Lamberto Boranga - 4021 punti - 9° record in pectore per Lamberto. E le prove multiple non sono certo una pervenù nel suo ruolino di marcia, annoverando nelle nove sinfonie anche il record dell'eptathlon M50 nel... 1993. Boranga torna al record dopo un anno di digiuno e soprattutto dopo lo strepitoso 2008, dove inanellò 3 record in 3 specialità diverse. A cadere è il record di Alberto Sofia: 3575 nel 2008.
  • 1500 e 3000 F40 - Souma Spiridoyla - 4'54"71 e 10'09"13 - Sul sito Fidal.it, è giusto riconoscerlo, c'è una bella fotografia di questa atleta, che, delusa dalla mancata convocazione per un'edizione delle Olimpiadi degli anni '90 che al momento non mi viene in mente, lasciò la Grecia, sua terra natale, per trasferirsi in Calabria con quello che al momento è suo marito. I suoi record rappresentano una piccola pietra angolare, visto l'altisonanza dei soggetti "erased": niente-meno-che Maria Lorenzoni sui 3000 (ma era la Lorenzoni del 2003, non certo all'altezza di quella di questi ultimi anni... 10'41"27. Tra l'altro anche la seconda classificata dei 3000 è scesa sotto quel limite: Donatella Saiu). Sui 1500 il 4'54"71 la fa diventare la prima italiana over-45 a scendere sotto i 5'. Il record precedente apparteneva a Silvana De Pasquale con 5'03"30.
  • alto F45 - Rossella Zanni - 1,50 (eguagliato) - Rossella Zanni torna protagonista (è del resto in una condizione di forma invidiabile) pareggiando il suo stesso record nazionale ottenuto il 17 gennaio a Modena.
  • lungo e 60hs F50 - Carla Forcellini: 4,80 e 10"33 - Lo stato di grazia di Carla Forcellini è risaputo da qualche settimana. 2 record del mondo in pochi giorni, uno di salto in lungo una settimana fa a Firenze. Ad Ancona, ha visto bene così di spostare i limiti un pò più avanti ed un pò in meno tempo sul salto in lungo e nei 60hs. Nel salto in lungo 4,80 contro il 4,74 citato, nei 60hs 10"33 contro il 10"58 di Simonetta Martelli che risaliva al 2003. Annus Memorabilis già solo dopo 50 giorni dall'inizio dell'anno.
  • triplo F50 - Tavoso Marisa - 8,42 - record stranamente "facile". Ne conoscete i motivi? Ebbene, il record era "solo" 7,55 di Doriana Gasperini (stando alla tabella dei record Fidal), cioè inferiore a quello F55 e addirittura F60. Così piazzando il suo 8,42 la Tavoso si è portata a casa un pezzettino di storia insieme al titolo nazionale.
  • 60 F60 - Contini Umbertina - 9"23 - 7° record italiano messo in bacheca (purtroppo bacheca che subisce, come tutte, delle continue variazioni) dalla Contini. Due sono quelli nei 60: questo di Ancona come F60 e il 9"17 da F55. Ingresso nella sua nuova categoria quindi in pompa magna.
  • 800 F60 - Egger Waltraud - 2'47"29 - Altra "big" che cambia categoria e la... sconquassa. Il primo 800 si infila subito nella storia, abbassando di oltre 20" il record di Liliana Dalsass che corse solo un anno fa in 3'08" e spiccioli. Il record del mondo è pochi secondi sotto... ci avrà mica pensato? Anche per lei 7 record detenuto, dopo che l'anno scorso il ciclone-Lorenzoni le aveva spazzato quello dei 1500-3000 indoor nel giro di pochi giorni.
  • triplo F65 - Adele Bonetta - 6,03 - prima donna d'età compresa tra i 65 e i 69 anni a cimentarsi in questa specialità (sia a livello indoor che outdoor) così devastante muscolarmente: 6,03 l'incipit.
  • triplo F75 (veterana) - Gabriella Piccone - 4,19 - anche per la Piccone si parla di prima esperienza di una donna over-75 in una gara di triplo indoor. Ma all'aperto Noemi Gastaldi saltò 4,62 l'anno scorso ad Aosta. 5° record per lei, che oltre che vantare i record nelle sue specialità di triplo e lungo, ha un record nella... marcia F70!
  • peso (2) F75 (veterana) - Maria Luigia Belletti - 7,08 - seconda gara per la Belletti (e nella storia) di una veterana con il nuovo peso da 2 kg (prima si lanciava con il 3 kg) e nuovo record. Sorpassato il precedente 6,73 di Aosta. 5° record in copertina.
  • 60, peso (2) F80 (veterana) - Nives Fozzer - 12"84 - prima donna a cimentarsi su un 60 dopo gli 80 anni. Record naturalmente anche nel lancio del peso con il nuovo attrezzo "deprezzato".
  • pentathlon F50 - Fioretta Nadali - 2868 - primo record italiano per Fioretta, che supera di ben 600 punti il record della Bellomi, ottenuto solo nel 2007.

Nel pomeriggio le prime analisi dei Campionati Italiani Master

Aspettate e vedrete. Nel pomeriggio, sfruttando l'ultimo giorno di ferie rimastomi, metteremo on-line i primi aggiornamenti, commenti ed analisi dei campionati italiani master. Poi, ve lo anticipo, domani sera dalle 21 alle 22, collegandovi su webatletica, andrà in onda una trasmissione radio in diretta sui campionati italiani master. Basterà clikkare su un link che vi daremo e potrete partecipare con domande, richieste via chat. Non servirà avere nessun programma aggiuntivo. Un'oretta di discussione (se poi continua oltre, non abbiamo limiti se non la pazzia) animata da Luca Landoni (che ci presta, e se funziona, continuerà a prestarci lo spazio radio-web), il sottoscritto Andycop e Linfordbif. State quindi sintonizzati su Webatletica: nei prossimi giorni sviscereremo i campionati italiani. Manco gli "assoluti" hanno mai avuto tanto!

17/02/10

Campionati Francesi Master: un record mondiale e uno europeo

(foto di Wilfried Boulineau dal sito veterans.athle.com) - Nell'ultimo weekend si sono svolti, come in Germania, i campionati nazionali francesi indoor. Località dell'evento: Nogent sur Oise, in Piccardia. Campionati baciati da un record mondiale e da uno europeo. Ormai ho notato una cosa: non ho ancora trovato un paese in cui le categorie si dividano a seconda della data di nascita. Germania, Francia, USA vanno per l'anno: cosa facciamo? Glielo diciamo a Stan Perkins, presidente della WMA (la federazione internazionale master)? Comunque sia, il record mondiale, per rimanere in tema di paradossi sull'età, è stato ottenuto nella categoria M35, da un atleta che in realtà gareggiava nella categoria M40. L'arcano? Bè, Wilfried Boulineau è nato nel maggio 1970 a Rouen: solo tra 3 mesi infatti compirà 40 anni. La specialità? Il pentathlon, dove il normanno (Rouen è infatti in Alta Normandia) ha totalizzato 4198 punti, superando il record del tedesco Thomas Stewens, che ai mondiali master di Sindelfingen nel 2004 ottenne 3822 punti. Un'impresa nell'impresa, perchè se ci sono record "impossibili" da battere, sono proprio nella categoria M35: la causa è facile da comprendere. Oltre i 35 sforano ormai decine di atleti che praticano l'attività assoluta anche ad alti livelli internazionali. Fortunatamente ci sono alcune specialità di nicchia, come il pentathlon, che non subiscono questa inevitabile invasione e dove è quindi possibile assistere ogni tanto a qualche record. Pensate che l'ultimo record battuto nella categoria, fu quello della 4x200 italiana a Clermont Ferrand (nel marzo del 2008), mentre qualche giorno prima Tom Lobinger aveva portato il record dell'asta a... 5,81! Lo stesso record battuto da Boulineau, benchè ottenuto 6 anni fa, era uno dei più giovani ottenuti tra gli M35. Altro record battuto, stavolta europeo, nei 60 W50: ad ottenerlo Nicole Alexis (09/01/1960), che ha infranto di un solo centesimo (8"23 vs 8"24) il precedente primato detenuto dall'elvetica Christine Muller meno di un anno fa agli euroindoor di Ancona. La Alexis ha iniziato la sua stagione indoor già a fine novembre (chi ha i palazzetti può pensare di organizzare gare anche quando qui sarebbe impensabile...): un lento miglioramento da 8"50, in sette gare fino al vertice europeo. Il record mondiale è della cannibale Phil Raschker, con 8"05. Sul sito ufficiale della Federazione master di atletica francese, vengono anche elencati i migliori risulati. Questa la traduzione:
"Tra gli altri risultati si nota Maryvonne ICARRE 7 "90 sui 60m e 25"84 nei 200m, Violetta Lapierre 8"01 sui 60m, Corinne ROY 4'52"52 nei 1500, Anne Ustaritz 10'38"83 sui 3000m, Sonia DEL PRONTA che ha vinto 3 medaglie d'oro con 9"24 sui 60mH, 5m61 nel lungo, 4.229 pt nel pentathlon e una medaglia d'argento con 1m61 nel salto in alto; a 1,61 NACK Lolita sempre nell'alto, Pascale Wolff 3,20 nell'asta, Petra Bajeat 5,55 nel salto in lungo (2), Muriel GLOVIL 12,22 nel triplo, Sylvie nel peso con 11,54, Corinne SMITH 14'58"98 e Sylvie Chartier 15'13"37 nei 3000 piani. Uomini: Jean Michel NITHARUM 7"35 sui 60m e 23"59 sui 200 (2), Jean Pierre JERSEY doppia medaglia d'oro con 23"40 nei 200 e 52"15 sui 400, Jean Etienne JEANNOT 2'01"88 sugli 800, Noreddine KHEZZANE 8'50"78 sui 3000, Marine Garrigues 8"66 sui 60H, Laurent Godichon 1,90 nell'alto, Pascal DESBORDES 15,03 di peso, Wilfrid BOULINEAU 4.198 Punti nel pentathlon, 22'07"44 e Eddy RozeLawrence LA GALLE 22'28"14 nei 3000".

Dopo il record, la consacrazione mondiale di Masterstrack per la Forcellini

Grazie all'amico Ken Stone, della notizia è stato dato spazio su Masterstrack. Qui il link.

Carla Forcellini nuovo mondiale a Firenze: 3,30 nell'asta

(Carla Forcellini e il suo feeling coi record) - Mentre stiamo preparando armi e bagagli per gli ormai imminenti campionati italiani master indoor di Ancona, vagando distrattamente sul sito della Fidal Toscana mi sono imbattuto nei risultati della gara infrasettimanale disputatasi ieri sera al Nelson Mandela di Firenze. Scorri che ti scorri e non si trova un record del mondo? Proprio così, nella gara di salto con l'asta, Carla Forcellini ha nuovamente sorpeso il mondo con un nuovo primato: 3,30, esattamente 10 cm in più del suo precedente record di 3,20 ottenuto il 23 gennaio ad Ancona. Vinta la gara, ha tentato invano 3 volte il nuovo record di 3,35, fallendo però i tentativi a propria disposizione. Consolidata quindi la sua posizione in cima al mondo: al momento la Forcellini è in possesso di 2 record mondiali (W40 e W50) e naturalmente due primati europei. Il record "finalmente" pareggia il record italiano: 3,30 anche l'anno scorso ad Ancona (dove però aveva 49 anni, pur essendo nel suo 50imo). Quello della Forcellini è il 27° record mondiale battuto del 2010: 17 record appartengono ad Italiani. A livello europeo invece il totale sale a 28.

campionati italiani master al via tra 2 giorni: torna Eddy Ottoz??

(la leggenda degli ostacoli Eddy Ottoz ai Campionati Italiani Master di Ancona? Lo scopriremo solo vivendo...) - Volevo anticipare quello che sarebbe stato il solito articolo introduttivo del sito Fidal.it sui campionati italiani master indoor, ma mi hanno inopinatamente anticipato. Troppe notizie d'attualità in questa settimana da dare. Avrei detto che vi avreste trovato scritto che ad Ancona verranno disputati i campionati italiani, che gli iscritti sarebbero stati circa 2000 (ho sbagliato di un centinaio), che il più anziano sarebbe stato bla-bla, che ci sarebbero stati anche i soliti super-anziani bla-bla-bla, che il tutto si sarebbero svolto in 3 giornate. Questa in estrema sintesi quello che pensavo si sarebbe visto sul sito Fidal. Mi sbagliavo sul riferimento ai record di Longo e Forcellini. Noi invece vi diciamo qualche cosa di più, si spera. Innanzi tutto il primo campionato che sulla carta valuteremo (noi!) virtualmente diviso tra master (35-69) e veterani (70+). La ragione è presto detta e ormai l'ho fatta mia, essendo il demiurgo di tale idee la mente diabolica del Duca: nella pratica non succede nulla, ma di fatto viene posta una riga a 70 anni, rilevando quello che abbiamo essere notato un grosso problema: i punteggi delle varie tabelle che circolano e che valutano le prestazioni dei master. Infatti, come avevo sottolineato in un articolo l'anno scorso, le varie curve sulle quali si basano tali sistemi di valutazione, proprio intorno ai 70 anni si impennano creando situazioni davvero paradossali, come coloro che lanciano virtualmente a misure due volte superiori a ciò che lanciavano quando erano atleti di fama internazionale in età giovanile. E tutto questo allenandosi magari su un campo da golf o un paio di volte la settimana nel parco di casa. Se innegabile è l'aura di magnificienza di cui costoro sono circondati, altrettanto innegabile che siamo qui più per trasmettere un'immagine di sportività legata alla fatica, all'allenamento, alla prestazione figlia del lavoro. Comunque sia, vediamo categoria-per-categoria quelle che potrebbero essere le sfide più appassionanti man-vs-man (e woman-vs-woman naturalmente) di questi Campionati Italiani Indoor. A proposito, sfogliando l'elenco degli iscritti è comparso il nome di Eddy Ottoz in un paio di gare M65...
  • M35: negli 800 sfida tra Giuseppe Caggianelli (1'54" l'anno scorso) e Giuseppe Poli (1'57" indoor). Nei 1500 Caggianelli se la vedrà invece con Manuel Dalla Brida (3'56" all'aperto nel 2009). Nell'alto Arduini-Tonello-De Angelis si contenderanno il titolo a misure superiori vicine all'1,90. Nel lungo sfida Tarì-Zambellicon SB-2009 superiori a 6,50.
  • M40: sarà sfida a tutto campo tra Paolo Chiapperini e Max Scarponi: 60, 200 e 400. In medio stat virtus, probabilmente: Chipperini ha più possibilità nei 60, Scarponi nei 400. Nei 200 probabilmente la sfida decisiva. Nei 400 in realtà la vera sfida sarà tra Max Scarponi e Edgardo Barcella (50"87 a Vienna): due campioni del mondo face-to-face. Interessanti anche i 3000, dove il fresco recordman italiano degli 800, Stefano Avigo, rinuncia ad un probabilissimo titolo sui 4 giri, per scontrarsi con Gianni Bruzzi sui 3000 (poi correrà anche i 1500). Nel lungo, orfano di Bonvicini, Giorgio Federici se la vedrà con Ticò. Primo Capponi contro Adamo Scurti nel lancio del peso.
  • M45: i 60 sulla carta potrebbero essere esplosivi: Longo, Saraceni, D'Oro, Fornesi, De Feo. Grossi pezzi di storia del masterismo italiano. Sfida gravata dall'ipotesi infortunio che grava su qualcuno di essi. La sfida Longo-Saraceni potrebbe ripetersi sui 200: ma ipotizzo che Saraceni possa rinunciare ai 60 e Longo ai 200 per i reciprochi acciacchi. GLi 800 potrebbero essere la più veloce gara M45 indoor della storia: Romeo-Morandi-Pellegrini. Premstaller-Martinini-Avigo (Pierangelo) per il podio dei 3000. Bella gara si prospetta anche dagli ostacoli: Francesco Onofri, Roberto Amerio, Luca Filippin e Antonio D'Errico e soprattutto Alessandro Petroncini per il trono e... il record nazionale. Segatel non trova Benvenuti, ma Alessandro Pistono (iscritto con 1,90). Interessante Zipperle-Fozzati nel triplo.
  • M50: i 60 promettono un botto storico: mai visti tanti atleti così livellati (tranne Morigi, un pelo avanti al branco). Interessanti ed equilibrati anche i 200: sullo stesso livello Morigi, Furia, Zuliani, Di Pace, Clementoni e Antonaci. Bertazzoli-Maresca-Maffei-Andreoli sui 1500. Nell'alto da non perdere la sfida tra il medagliato di Lahti Manuel Manfredini e il "neo" M50 Marco Mastrolorenzi. Lanziner-Bellantoni nel peso.
  • M55: nei 400 Ale Cipriani contro il CT Claudio Rapaccioni e Claudio Agostini. Sfida Ginanneschi Angelo e Daniele Zecchi nei 1500 e nei 3000. Lungo a disposizione di più "sfidanti", ad iniziare da Giovanni Feliciani e Giuseppe Barbanti. Challenge Maino-Romano nel lancio del peso. Nella marcia in 3 praticamente sullo stesso piano: Moretti-Pio-Tamburini.
  • M60: nei 60 Antonio Rossi per la "storia" (sarebbe l'11 consecutivo!): a cercare di rovinare la festa Vincenzo Barisciano. Nei 200 strada spianata per il bi-campione mondiale Vincenzo Felicetti, che avrà un degno avversario sui 400 in Rudolf Frei. Konrad Geiser orfano di Dario Rappo, se la vedrà con Giovanni Finielli sugli 800 e sui 1500. Prampolini-Curtolo nel salto in alto (ma è iscritto anche Aldo Del Rio??). Nel salto in lungo Lacovig vs Costantini, iscritti con soli 2 cm di distacco (5.04 e 5,02). Sfida pirotecnica nel lancio del peso: Piergiorgio Curtolo contro Francesco Carcioffo.
  • M65: Giuseppe Grimaudo non dovrebbe avere grossi problemi su 200 e 400. Nel salto in alto è iscritto, udite-udite, Eddy Ottoz! Nel lungo Lamberto Boranga se la vedrà con Giovanni Lambri e Arrigo Ghi. Boranga-Lambri anche nel triplo. Eddy lo troviamo anche nel peso, ma sarà difficile scalzare Sergio Bonfà.
  • veterans M70: ritorna Armando Sardi, lo troveremo su 60 e 200. Nei 200 avrà come avversario più referenziato in Fillippo Torre, che sui 400 è invece favorito. Assente Vaghi, medagliato di Lahti. Galdino Rossi a caccia di record nell'asta. Triplo con Giorgio Bortolozzi contro Gaetano Silvestro e Sergio Valente. Peso affollato: Cartechini, Rebonato, Benevenia, Piccolo per un posto al solo.
  • veterans M75: Ernesto Minopoli e Diego Febbe, direi, sono gli sprinter con più possibilità. Nel mezzofondo iscritto il fuoriclasse Bruno Baggia. Luigi Ebraico nell'alto, Heinrich Amort nel lungo i favoriti. Carmelo Rado iscritto nel lancio del peso.
  • veterans M80: Vittorio Biagiotti presente nella velocità e nei salti per rimpinguare il suo incredibile bottino. Tra i suoi avversari Attilio Jacquemet, uno dei pionieri del masterismo italiano. Presente anche Piccirilli e Pipponzi. Il super Luciano Acquarone, probabilmente l'italiano più vincente a livello master, è iscritto nei 1500 e nei 3000.
  • veterans M85: Eddo Foroni sui 60, Ottavio Missoni nel peso gli unici iscritti.
  • veterans M90: incredibile sfida Sansonetti-Sobrero nei 60.
  • veterans M95: Riboni sarà presente nel lancio del peso.
  • F35: Curioso domino di incastri. Bignami senza avverarie sulla carta sui 60. Poi Bignami-Baggiolini sui 400 la prima sfida degna di nota. Quindi un interessante Baggiolini-Tiselli sugli 800 (come anticipato mancherà la Pollina). Teniamo Tiselli, e potremmo vedere la sfida Tiselli-Marongiu sui 1500 (ma con Elisa Gabrielli sugli stessi tempi). Le 3 atlete hanno anche SB molto vicini sui 3000. Flavia Borgnovo nel salto in lungo e nel triplo da osservare con attenzione.
  • F40: sfidone Sellitto-Seck-Roccamo nei 60. Ma anche Seck-Roccamo sui 200, con la Accardi da temere. Accardi-Amigoni sui 400 potrebbe essere una bella sfida. Altra gran bella sfida sugli 800, tra la stessa Accardi, Laura Avigo e Paola Pascon. Sui 1500 sono iscritte solo in due, ma sono Laura Avigo e Lorella Pagliacci! Da non perdere. E poi... Pagliacci-Ceccanti sui 3000! Bello sfidone nel lungo: Chiara Ansaldi, Daniela Sellitto e Susanna Tellini. Che potrà ripetersi nel triplo con la Greceanu al posto della Sellitto. Milena Megli sarà presente nella marcia.
  • F45: assente la Ferrian, si rinnova la sfida Rosa Marchi-Marinella Signori sui 60. L'anno scorso piombarono sul traguardo praticamente simultaneamente. Elena Montini contro Gabriella Ramani nei 400 potrebbe spingere la comasca ad un altro grande risultato cronometrico. Montini iscritta anche sugli 800. Spiridoyla Souma sarà presente sui 1500 e 3000. Negli ostacoli Rossella Zanni contro Chiara Passigato: ma la vera sfida sarà nel salto in alto, dove la Zanni ha ottenuto il nuovo record proprio quest'anno. Elisa Neviani è iscritta nel triplo (aspettiamo un record?).
  • F50: Anna Pagnotta la vedette sui 400 e 800. Nei 1500 Barbi Lanziner da seguire. Quindi la super-Lorenzoni sui 3000 all'esordio indoor nel 2010 dopo gli sfaceli del 2009. Carla Forcellini è iscritta negli ostacoli, nell'asta e nel lungo dove potrebbe avere "fastidi" da parte di Graziella Santini. Melotti Paola sul peso da seguire in chiave record.
  • F55: Anna Micheletti presente sui 200 e 400. Maria Grazia Rafti favorita nei salti in estensione. Natalia Marcenco regolarmente al via nella marcia.
  • F60: Umbertina Contini per aumentare il suo carnet di titoli sui 60, 200 e 400. Si rivede Egger Waltraud su 800 e 1500: attenzione ai record, è entrata quest'anno nella nuova categoria e ad Ancona registriamo il suo esordio 2010.
  • F65: Pasqualina Cecotti in pole position nella velocità. Rosa Barberini nel mezzofondo. Da guardare, anche qui per i record, Maria Luisa Finazzi nel lancio del peso.
  • vet F70: Maria Vecchi negli 800/marcia, Perugini nell'alto e Micozzi nel peso le uniche iscritte.
  • vet F75: ritorna dopo gli infortuni del 2009 Emma Mazzenga, cannibale dei 60, dei 400 e degli 800. Ne detiene anche i record: migliorerà? Maria Luigia Belletti sarà invece presente nel salto in alto.
  • vet F80+: Nives Fozzer sarà presente nei 60 F80 e nel peso, quindi Gabre Gabric, F95, nel lancio del peso.

16/02/10

Altri 4 record mondiali nel fine settimana in giro per il mondo

(foto di Janine Kortbeek, dal sito masterathletics.net) - Non solo Guido Muller e Christel Happ nel fine settimana. Altri 4 record mondiali battuti, che fanno salire il totale a metà febbraio a ben 26 migliori prestazioni di sempre nelle varie categorie. Kathy Bergen, americana, ha annichilito ben due record mondiali in un solo giorno, il 13 febbraio, a Colorado Springs. Suoi infatti i nuovi limiti nei 60 metri W70: 9"29 contro il 9"70 della tedesca Christine Schmalbruch ottenuto nel 2008: un miglioramento di 4 decimi in una gara di velocità di 60 metri! Mai doma, la stessa Bergen si è poi cimentata nel salto in alto dove ha valicato l'asticella a 1,29, superando il precedente record di 1,24 della... Schmalbruch, ancora lei, che in un colpo solo ha perso due mondiali. Durante gli Ontario Masters Championships, tenutisi a Toronto, miglior prestazione mondiale di Jim Wettenhall, M55 americano di Toledo, Ohio, nel martellone. Lancio con il peso-manigliato da oltre 11 kg a 19,79, cioè soli 9 centimetri in più (ma sufficienti!) del connazionale ex-olimpico Tom Gage, che aveva ottenuto il record nel 2002 (lo stesso Gage giunse 12° nel lancio del martello a Monaco '72). 4° record mondiale infine nel salto triplo W55 dall'olandese Janine Kortbeek, ottenuto durante i campionati nazionali a Apeldoorn. Risultato: 10,36, migliore di quasi un metro rispetto al precedente record di un'altra tedesca, Christine Freidrich (9,42).

Record mondiali: ancora Muller & Happ. Scott mira a quello dei 400 M40?

(L'M40 Darren Scott ha nel mirino il record dei 400 indoor - foto dal suo profilo facebook) - Nell'ultimo weekend, ancora record mondiali nel mondo master. Siamo già a quota 22 tra quelli battuti ed eguagliati nel giro di un mese e mezzo. L'attività indoor in Italia, per arcane ragioni lontane dal comprendersi, si è fermata nell'ultimo fine settimana: motivo? la concomitanza col campionato nazionale allievi-junior-promesse... ma possibile che si debba sospendere tutta l'attività nazionale? Sono decisamente di più quelli che non sono andati ad Ancona o che non avevano il minimo... oh, no? Stranamente anche per la concomitanza dei campionati nazionali di prove multiple (a fine gennaio) tutto si era fermato. Ma poi perchè? Sono come le messe solenni 'sti campionati italiani? L'unica manifestazione che non ha la stessa solennità sono gli italiani master, che vanno in scena in contemporanea con una serie sterminata di eventi indoor in tutto il resto dello stivale, laddove ce ne sarà la possibilità logistica. Comunque sia, veniamo alle cose che contano: tanto si sa da tempo che questa gestione Fidal ha dimenticato il suo scopo principale, cioè creare le opportunità di fare atletica, non come adesso: cercare di negarle.
La cronaca, che deve necessariamente valicare le Alpi vista l'assenza di risultati in Italia, parla degli ennesimi record mondiali della coppia Guido Muller - Christel Happ, il primo nei 200 M70, la seconda nella categoria W80. Località dei record: Sindelfingen, durante i Campionati Tedeschi master. Muller ha visto bene di fare alla "Bubka": un centesimo limato al suo record di due settimane fa: 26"87 contro il 26"88 di Furth. 5 in meno rispetto al record del 2009. Dal canto suo, Christel Happ ha eguagliato il suo stesso risultato "mondiale" nel salto in alto W80 (1,08) ottenuto nella stessa Furth. La notizia è che per farlo ha vinto la gara... W65! Cioè con concorrenti mediamente più giovani di lei (siamo in Germania... dove le gare master non vanno mai deserte) di una 15ina di anni.
Dall'Inghilterra invece arriva l'ennesima prestazione monstre di Darren Scott, l'M40 che in due settimane ha portato il record mondiale dei 200 M40 a 21"71. Ebbene, invitato sui 200 ai trials britannici per la selezione della formazione che dovrà partecipare ai mondiali indoor (assoluti!) di Doha (chiaramente i 200 non attribuivano "pass" non essendo più nel programma internazionale), ha visto bene di arrivare tra i primi 6 inglesi assoluti in finale e qui di osare addirittura ad arrivare 4° in finale. Un master 4° in Inghilterra nei 200: non vi sembra incredibile? Ancora un sub-22" (21"86), quindi ancora sotto il precedente record mondiale di Enrico Saraceni di 21"94 (è la 4^ volta che riesce a correre sotto il precedente limite: possiamo dire che se lo è meritato appieno il possesso del record). Non pago, ci ha invitato a stare attenti (con una certa sicurezza) a quello che combinerà domenica prossima su un... 400! Fin troppo esplicito l'attacco frontale al record dello stesso Saraceni sui 400 M40. Staremo a vedere, mentre noi ci troveremo sulla pista indoor di 200 mt più veloce d'Italia, come sostiene il Duca: quella di Ancona (sarà perchè è l'unica?).