20/06/10

Roma-2010: gli italiani al femminile

(Fabrizia Malatesti, vincitrice dei 400 F35 in una foto di Mik Bellantoni) - Non ho molta voglia di polemizzare con il Sig. Corbelli che su Atleticanet ci fa cadere come asini, mentre disegna tesi complottistiche degne di un libro giallo e che sarebbero state ordite dalla cupola del Cus Romatletica (è abbastanza noto infatti il conflitto di interessi che lega il giornalista che vorrebbe liberamente parlare dei master e il presidente di una società che proprio nel Cus Romatletica trova la propria avversaria principale nella corsa al titolo italiano master di società). La trama avrebbe portato ad oscuri disegni che a loro volta avrebbero obnubilato le menti dei GGG, autori poi sul campo di pacchiani errori rilevati da molti, spostamenti di orario, errori di attribuzione delle corsie... tutti però riconducibili alla voluntas malvagia degli organizzatori. Giusto oggi mi ha contattato Roberto Saviano, venuto nel frattempo a conoscenza della notizia, per poter raccogliere elementi per il seguito del suo best-seller "Gomorra". Rapaccioni come Sandokan? Purtroppo noi, non essendo guidati da spirito "politico" per tirare le volate a questo o a quell'altro consigliere nazionale (non abbiamo un tolino ma abbiamo almeno la decenza di non inserire nei nostri articoli le foto dei "politici" della Fidal nazionale intenti a premiare qualche master, per dargli quel minimo di visibilità che gli stessi cercano di conquistare a gomitate facendo promesse strampalate a destra e manca... gli obiettivi degli uni e degli altri cercateli di scovarli voi), ma vi invito a concentrarci sugli aspetti tecnici, che ci interessano di più. Perchè questo è il modo più sbagliato di aiutare a crescere il mondo master: affidarsi a referenti e portavoce, quando i numeri e le risorse fornite dai master al mondo dell'atletica italiana dovrebbero spingere la Fidal-tutta a cercare di migliorare i servizi a disposizione degli over-35. E' un loro dovere, non un favore che ci fanno. Ora, manca all'appello qualche riga sulle gare femminili dei Campionati Italiani Master "olimpici". Peccato che non vi fosse una televisione a riprendere gli avvenimenti, perchè si sarebbe potuto raccontare di scontri dallo spessore agonistico che nulla avrebbero avuto a che invidiare ad una gara assoluta. Il personaggio al femminile (a mio modesto parere) non può non essere la F60 Waltraud Egger. 3 gare su cui si è presentata (anche la più ostica disciplina, per lei, dei 5000), tre titoli, ma soprattutto 3 record italiani. La grandezza delle prestazioni è data soprattutto dal nome delle precedenti detentrici dei record: Lucia Soranzo e Noemi Gastaldi, due totem del mezzofondo master al femminile italiano. Il tutto concluso in soli tre giorni. Non poteva poi mancare nella stessa categoria il record di Umbertina Contini, che ha migliorato il suo stesso primato F60 di ben 44 centesimi (30"51). In estrema sintesi questi i record italiani da me individuati nel corso delle tre giornate, quindi un report categoria-per-categoria degli italiani master:
  • 100 F45: 13"37 (0,1) - Marinella Signori - prec. Marinella Signori, 13"42 (2009)
  • Triplo F45: 9,73 (-0,7) - Francesca Juri - prec. Laura Bianchi, 9,72 (2008)
  • Eptathlon F45: 4680 pt - Rossella Zanni - prec. Rossella Zanni, 4638 (2009)
  • Lungo F50: 4,66 (1,1) - Graziella Santini - prec. Graziella Santini, 4,65 (2010)
  • Eptathlon F50: 3850 pt - Fioretta Nadali - prec. Angela Bellomi, 3347 (2007)
  • 200 F60: 30"51 (0,0) - Umbertina Contini - prec. Umbertina Contini, 30"95 (2010)
  • 800 F60: 2'50"31 - Waltraud Egger - prec. Noemi Gastaldi, 2'56"66 (1994)
  • 1500 F60: 5'33"39 - Waltraud Egger - prec. Lucia Soranzo, 5'34"19 (2008)
  • 5000 F60: 19'55"46 - Waltraud Egger - prec. Lucia Soranzo, 20'02"91 (2008)
  • triplo F65: 5,93 (-1,2) - Adele Bonetta
  • 5 km marcia F75: 43'50"05 - Teresina Tonazzo - prec. Alfosina Di Fazio, 45'40"8 (2008)
  • 100 F80: 21"86 (0,8) - Nives Fozzer
  • martello F80: 20,50 - Anna Flaibani - prec. Anna Flaibani, 17,19 (2010)
  • 4x100 F45: 52"43 Atl. Ambrosiana - prec. Asi Veneto, 55"07 (2009)
  • 4x100 F55: 1'00"95 Cus Romatletica - prec. Cus Romatletica/Acsi Campidoglio, 1'02"78
  • F35: come annunciato, in assenza di Tiziana Bignami e Lusia Puleanga, lo scontro tra 100 e 200 è passato per le gambe di Barbara Valdifiori e Cristina Sanulli. Del resto come è successo ad Ancona (stagione indoor). Il confronto romano è finito 1 a 1. 100 a Valdifiori (12"92 a 13"06), mentre 200 a Sanulli (26"49 a 26"78). Nei 400 la nostra forumista Fabrizia Malatesti vince un testa-a-testa al cardiopalma con Paola Tiselli durato meno di un minuto: 59"80 e 59"87. Alla stessa Paola Tiselli la doppietta 800-1500 con un buon 2'16"57 sui due giri di pista corsi da sola e ad un più combattuto 4'52"62 sulla distanza più lunga, grazie alla brava Gaetana Scionti (4'53"61) che le è arrivata a pochi metri. La stessa Scionti, in questo procedere di vincitori concatenati, ha però vinto i 5000 in 18'12"86. Nei 400hs solita volata solitaria di Emanuela Baggiolini (1'02"77), mentre da triplo-lungo arriva la doppietta della Campionessa Mondiale di Kamloops, Flavia Borgonovo. Nel lungo avrebbe ottenuto addirittura il PB con 5,53 se non fosse che quel salto è stato viziato di un misero decimale di vento in più al dovuto (2,1). Miglior prestazione regolare ha comunque un sempre notevole 5,48 (0,6). Nel triplo vittoria con 11,40, ma in una gara (come mi ha lei stessa confermato) anomala: si entra in pedana alle ore 9:30. Poi due ore di attesa per far terminare le atlete che staccavano dai 3 mt. Stacco dai 9 metri previsto per le ore 11:30, due ore dopo, e poi in sequenza 3 salti senza recupero. Nel lungo segnalo anche Antonella Giulivi, 5,00. Dai lanci registro il dominio di Pasqualina Proietti-Pannuzzi: prima nel peso (12,36), nel disco (39,34) e nel martello (36,19).
  • F40: la velocità F40 ha come dicevamo da quest'anno una nuova regina: Khadidiatou Seck, detta Kathy. Nella presente stagione già due o tre volte sotto i 13" nei 100 mt e vicinissima al record italiano di categoria. Nella finale non dà scampo alle colleghe: 13"11, davanti a Marta Roccamo (13"31). Sfortunata la Roccamo (che agli italiani indoor aveva vinto i 60 e i 200) che arriva seconda anche nei 200, dietro ad una Maria Ruggeri scatenata: 26"24 (24 centesimi dal record italiano). Ma anche oro nei 400: 1'00"75. Gli 800 hanno invece confermato il dominio di Stefania Rulli (che aveva messo il sigillo anche agli italiani indoor): 2'19"82, davanti alla super Laura Avigo (2'21"86) e a Monica Accardi (2'23"49). I 1500 sono probabilmente la gara dai contenuti tecnici più elevati, viste le contendenti, ma a vincere è ancora una volta Stefania Rulli: 4'47"07, davanti ancora una volta a Laura Avigo (4'48"38). E in successione altre interpreti di primissimo piano come Angela Ceccanti (4'52"25... per chi non lo conoscesse, questo è il suo sito), Lorella Pagliacci (4'57"74) e Monica Accardi (4'58"01). Nei 400hs solito monologo di Barbara Ferrarini (1'05"97), mentre dai salti la notizia sono i 3 argenti di Chiara Ansaldi in tre specialità diverse (ad Ancona, a livello indoor, aveva vinto invece due ori). Nell'alto infatti vince Tiziana Piconese con 1,50, stessa misura della Ansaldi, ma con un minor numero di errori. Nel triplo 33 centimetri di distanza dalla italo-rumena Nelly Mery Greceanu: 10,33 a 10,00. Infine nel lungo a sbarrarle la strada verso l'oro, troviamo la mantovana Susy Tellini: 5,10 a 5,04. Fatti i dovuti calcoli, tre ori sfuggiti per un totale di 39 centimetri e un salto in più. Non male. Appunto: mentre ero in attesa come un gladiatore nel tunnel che portava all'Olimpico per la mia batteria sui 100, sento ticchettarmi la spalla. La Tellini. Ebbene, piccola cazziata simpatica (visto il risultato finale) per non averla inserita nel novero delle favorite del salto in lungo nell'articolo di introduzione agli italiani. Sbaglio (e tanto...) anche io, perdonatemi. Dai lanci Santa Sapienza mette dentro el triplete: prima nel disco (32,70), prima nel martellone (12,73), e prima nel martello (37,62).
  • F45: iniziamo subito col botto. I 100 metri. Marinella Signori abbassa infatti in finale il record italiano che già le apparteneva, abbassandolo a 13"37 (0,1 il vento... praticamente nullo). In meno di due anni, la Signori abbassa così il primato nazionale. Prima a Cattolica (italiani outdoor) 13"46. Poi a Lahti 13"42, ed infine il tempo dell'Olimpico. Impresa impreziosita dalla sfida con Annalisa Gambelli, che pur correndo in 13"42 (come il precedente record italiano!) è giunta seconda. Gran gara. Nei 200, assenti alcune big di cui avevamo narrato le gesta nei mesi precedenti (Daniela Ferrian e Giuseppina Perlino) pista libera per Stefania Succi (28"48) che proprio piano non è andata, visto che proprio la Ferrian ha portato il record italiano a 28"30 (e con la Perlino a 27"65 ventoso). Che sfida che avremmo potuto assistere se solo ci fossero state tutte. Per sgombrare il campo dai dubbi sulla propria forza, la Succi doppia con i 400: 1'04"21. Nel mezzofondo due le protagoniste: Jocelyn Farruggia, che si è aggiudicata sia gli 800 (2'28"45) che i 1500 (5'07"81). I 5000 invece hanno presentato la regina Nadia Dandolo, solitaria vincitrice della propria prova con 18'01"64. Nel salto triplo entra nella storia Francesca Juri, che saltando 9,73 (-0,7) supera di un solo centimetro il precedente record italiano di Laura Bianchi (9,72 del 2008). Nella medesima gara di Roma, tra l'altro, la seconda sarà propro la Bianchi. Francesca Juri si toglierà anche lo sfizio di vincere il salto in alto con 1,44 in una gara orfana della vera dominatrice della specialità, cioè Rosanna Zanni. Qui, se volete innestiamo un'altra piccola polemica (delle tante che abbiamo sollevato negli ultimi giorni). La Zanni (così come mi ha scritto) non ha partecipato alla gara di alto, cui avrebbe tenuto molto visti i risultati degli ultimi due anni, a causa del regolamento che le ha impedito di partecipare ad un'altra gara individuale oltre le prove multiple cui si è cimentata. Regolamento da riscrivere, non c'è dubbio. Prove multiple dove la modenese ha comunque centrato il record italiano con 4680 punti, migliorando di 42 punti lo score totalizzato a Cattolica un annetto fa. Nei lanci doppietta di Marzia Zanoboni tra martello e martellone (31,20 e 10,57) mentre nella marcia, la campionessa mondiale indoor Paola Bettucci ha concluso i suoi 5 km in 27'25"15. Nella kermesse delle staffette spunta il maxi-record italiano dell'Ambrosiana nella 4x100, con Rosa Anibaldi, Marinella Signori, Susy Tellini e Giuseppina Perlino. 52"43 il loro tempo come F45, cioè l'enormità di 2"6 in meno del precedente record fatto segnare dall'Asi Veneto l'anno scorso alla Finale dei c.d.s. master a Firenze. Per l'Ambrosiana è l'11 record italiano di società detenuto nelle staffette.
  • F50: 100 metri nel nome della mantovana Lorenza Nolli (14"38) che batte Mirella Giusti, che a sua volta vince i 200 (29"75) battendo la stessa Nolli, ma che poi perde sui 400 da Anna Pagnotta (1'05"69 contro 1'07"95). Questa la ricostruzione ad incastri della velocità F50. La Pagnotta vince però anche gli 800 in 2'36"72. Registro con grande soddisfazione il ritorno di Maria Lorenzoni, che domina 1500 e 5000: 5'20"63 e 19'27"14 i suoi tempi (aveva avuto alcuni problemi fisici in inverno che le avevano fatto perdere la stagione indoor). Altra big F50 a livello internazionale scesa nell'Arena dell'Olimpico è la cardiologa romana (la leggo definita da tutte le parti in questo modo, volevo scriverlo anch'io!) Carla Forcellini che ha saltato 3,10 nel salto in alto fallendo i 3 successivi tentativi a 3,20. Dal salto in lungo, assente proprio la Forcellini primatista italiana indoor, si fa luce ancora una volta Graziella Santini, che migliora di un centimetro il suo record italiano ottenuto in assenza di... anemometro a San Benedetto un mesetto fa: 4,66 con 1,1 di vento. Marisa Tavoso vince invece nel salto triplo con 8,48 (col record nazionale a 4 centimetri di distanza), mentre doppietta di Paola Melotti tra martello e martellone: 34,39 e 11,91. Primato nazionale anche dall'eptathlon, con i 3850 punti messi a referto da Fioretta Nadali. Demolito il precedente punteggio di 3347 punti segnati nel 2007 da Angela Bellomi.
  • F55: Patrizia Tavoni vince sia 100 che 200 in 15"32 e 31"95. Nella gara più breve riesce a battere Maria Grazia Rafti, che poi vince 3 ori in tre specialità diverse: salto triplo (8,03), 80hs (18"12) e salto in lungo (3,74). 1500 e 5000 sono ad appannaggio di Danila Moras (5'28"93 e 19'42"97), mentre l'ennesima doppietta arriva da Rosanna Grufi (9,89 nel martellone e 27,42 nel lancio del disco, a un solo metro dal record italiano). Nella marcia vittoria per una delle master italiane con più presenze alle manifestazioni internazionali over-35: Natalia Marcenco, con 29'42"46. Il record italiano arriva invece dalla 4x100 del Cus Romatletica, che cancella in un sol colpo l'ex-aequo che si era venuto a creare in seguito al pareggio dello stesso Cus al tempo dell'Acsi Campidoglio Palatino. Le due società infatti detenevano a braccetto il record della 4x100 con 1'02"78. La società romana con 1'00"95 ha riscritto la storia, portandosi dietro l'Aris Liberatletica, anch'essa sotto il precedente record (1'01"41).
  • F60: è la categoria che raccoglie più record, per mano delle due atlete al momento più rappresentative: Umbertina Contini e Waltraud Egger. La Contini piazza la tripletta di titoli: 100, 200 e 400, sfiorando il record italiano nella prova più breve (14"76, a soli 6 centesimi dal primato), correndo in 1'14"40 i 400 (a 1"06 dal record) e stabilendo il nuovo record nazionale nei 200 (30"51). Nono record italico individuale per la Contini. Altra tripletta tra 800, 1500 e 5000 da parte di Waltraud Egger: in totale 6 titoli italiani per due sole atlete. Assume particolare spessore il record negli 800, che abbatte il tempo che Noemi Gastaldi ottenne nel 1994 (16 anni fa): secondo il mio database, era questo il record più antico che resisteva al femminile sugli 800 sia all'aperto che indoor (ora il più datato sarà quello sempre detenuto dalla Gastaldi come F65, che risale al 1998). I due record strappati alla Soranzo (su 1500 e 5000) risalgono invece "solo" al 2008. Piccola chicca statistica: sempre basandosi sul mio database, i record attualmente detenuti dalla Egger salgono a 10 (più 3 con le squadre nazionali e uno con la Meran Forst). Sui 5000 l'altoatesina ha posto anche un'altra pietra miliare del nostro masterismo: è stata infatti la prima dopo oltre i 60 anni a correre sotto i 20 minuti i 5000 metri.
  • F65: Pasqualina Cecotti piazza el doble tra 100 e 200: 16"46 e 35"14. Elena Snape Gatti si porta a casa 1500 e 5000 (6'36"45 e 24'16"19). Un record italiano dal salto triplo, grazie ad Adele Bonetta, prima donna della categoria F65 nella storia a cimentarsi in questa disciplina. Il suo risultato è stato di 5,93 (con -1,2 di vento). Maria Luisa Finazzi è in gran forma: vince il peso con 9,07 a soli 3 cm dal record di Brunella Del Giudice, fra l'altro giunta seconda con 8,15. Doppiera poi con il giavellotto: 17,88. La Del Giudice non ha rivali tra martello e martellone: 32,82 e 12,99.
  • F70+: Emma Mazzenga ottiene la sua solita tripletta 100, 200, 400, ma stavolta senza record. Ci siamo abituati evidentemente troppo bene con la padovana. Tempi per lei: 17"66 sui 100 (17"06 la MPI), 36"99 sui 200 (record a 36"60) e 1'27"50 sui 400 (RI 1'23"20). Non sfugge invece il record italiano a Teresina Tonazzo (F75) nei 5 km di marcia: 43'50"05 contro il precedente record di Alfonsina Di Fazio del 2008 che chiuse la sua prova in 45'40"8. Nei 100 metri, registriamo la donna italiana più anziana che si sia mai cimentata in un 100 metri: è Nives Fozzer (1930) che ha corso nel non disprezzabile tempo di 21"86 (il 90enne Sansonetti corre poco sotto i 18") che risulta naturalmente essere anche il record italiano. Nei lanci assistiamo a mio modo di vedere ad un piccolo-grande "evento" sportivamente parlando: cioè la stessa Fozzer batte la più quotata Anna Flaibani nel lancio del peso: 6,13 a 5,79. Ma la Flaibani poi si "consola" con una martellata a 20,50 col nuovo attrezzo da 2 kg che migliora di oltre 3 metri il suo precedente record nazionale ottenuto a San Benedetto meno di un mese fa. Infine Gabre Gabric, con 4,90 di peso e 7,17 nel lancio del giavellotto.

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