17/07/11

Mondiali Militari: quando il metodo-Fofana non si applica agli amici

Lo ammetto: ad un certo punto diventa anche pesante parlare delle stesse cose, ovvero la mia radicata ignoranza nel comprendere quali siano i criteri con i quali vengano convocati gli atleti azzurri nelle varie nazionali soprattutto in un settore: la velocità. Cresciuto a cronometri ed anemometri, che sono dei Giudici forse troppo rigidi di questi tempi di garantismo e legittimi impedimenti, non riesco proprio ad adattarmi al nuovo metodo "valutativo" delle prestazioni per il quale non importa in quanto tempi corri dal punto A al punto B, ma piuttosto ad altri aspetti misteriosi e massonici che a me continuano immancabilmente e maldestramente a sfuggire. L'ho detto, sono troppo ingenuo e non ci arrivo.
Così mi capita di navigare nella rete virtuale e approdo sul saldo sito della Fidal. Toh, mi dico, ci sono i Mondiali Militari a Rio De Janeiro... mica male come trasfertina! Chissà chi va... apro la pagina con la mia limitata connessione e leggo la lista dei proscritti (la trovate qui): "100, 200, 4x100... Collio, Di Gregorio, Donati, Galvan...". Come, come? D-O-N-A-T-I? Ma come? Ancora?? E che è?
Non ci sono, ragazzi. Non ci sono proprio. Scusatemi tanto, ma non riesco a capire ancora il metodo di selezione. Deve essere qualche cosa legato alle teorie della relatività o giù di là. Poi prometto che se me lo si spiega non sarò così ridondante nel continuare ostinatamente a sottolineare questa cosa che permette a chi va più piano degli altri di partecipare sistematicamente alle nazionali italiane. O a chi non partecipa ai campionati italiani di vestire l'azzurro.

Ma andiamo per gradi, per favore. Allora: sono mondiali militari, quindi potranno partecipare probabilmente gli atleti appartenenti ai gruppi sportivi militari (esclusa quindi la Polizia, che è ad ordinamento civile dal 1981). Sarà per questo che non ci sono poliziotti come Checcucci tra i convocati? Può essere.
Però chi ti vedo lì? Di Gregorio, Collio, Donati... cambio gli addendi e il risultato non cambia, però viene fuori quella filastrocca simile a quella che nei primi anni '80 andava per la maggiore dopo il Mundial in Spagna dell'82: Zoff, Gentile, Cabrini... e viene fuori questa strana combinazione: Donati, Collio, Di Gregorio...!! Che incredibile combinazione: la fotocopia della Nazionale di Di Mulinho, quella di Barcellona 2010!
Ma in questo caso il quarto sarebbe Galvan (l'Altobelli della situazione, che entra a partita iniziata e piazza il 3 a 0) che prende il posto di Checcucci (spererei che nel suo caso non avessero colto l'occasione per fare le scarpe al toscano). Ma a proposito: chi fa le convocazioni della Nazionale Militare? Ancora gli stessi? Se sì... si vede. Se no... probabilmente hanno ricevuto dei suggerimenti dagli stessi.

Comunque: An vedi questi guasconi: escono dalla finestra e rientrano dalla porta, ma Donati c'è sempre, come il prezzemolo. Donati, Collio, Di Gregorio... poi, purtroppo (davvero, senza scherzi) Collio si infortuna e tutti i meccanismi saltano. Che disdetta! Non ne sta andando bene una, oh!
Posto che mi auguro che Collio torni ad essere quello delle frazioni sotto i 9" (perchè quando vedo azzurro, in diretta, non vedo più volti, espressioni, tecniche... vedo i nostri colori e vederli andar forte appaga il nostro spirito nazionale), ritorno con la mente a Donati.
Ammetto di aver chiesto in giro, anche ad altri atleti della nazionale: "scusa, ma perchè Donati?". Mi è semplicemente stato risposto che lui deve ancora godersi l'anno post-medaglia. Una sorta di "trionfo romano", quando gli imperatori che tornavano dai diversi fronti lungo i limes, e sfilavano in corteo per le vie dell'Urbe su un carroccio con uno schiavo che gli reggeva la corona d'alloro sussurrandogli "Memento mori... memento mori" (ricordati che devi morire!) per riportare sulla terra le aspirazioni ultraterrene del vincitore. Donati (e pure Checcucci in qualche circostanza) quest'anno starebbe percorrendo ancora le strade dell'Urbe nel suo "trionfo" di Barcellona 2010. Questo farebbe parte della tradizione della nazionale italiana. Mi sembra giusto, no?
Bene, metto nero su bianco queste riflessioni, che ammetto essere frutto della mia insipienza sui meccanismo intrinseci che guidano la filosofia di questa Nazionale.

  1. chi fa le convocazioni? Il fatto che la lista dei convocati con alcuni particolari della partenza compaia sul sito della Fidal, sposta la mia convinzione sui soliti sospetti... ma insomma, non è detto. Però la penso così, che ci posso fare?
  2. come mai chi opta queste scelte non convoca nella velocità uno a caso tra tra Fabio Cerutti, Jacques Riparelli e Michael Tumi? Sono "militari" anche loro, mi sembra. Non penso abbiano impegni tipo matrimoni o corse dei sacchi alla festa dell'oratorio di Garbagnate Milanese, e sapete perchè? Proprio perchè sono militari e il loro lavoro è... correre. Un mondiale militare sarebbe stato semplicemente fare il proprio... lavoro. Hanno fatto un giuramento.
  3. Proprio per questo motivo non capisco (beata ignoranza) come è possibile come uno che non fa il proprio lavoro (presentarsi ai campionati italiani assoluti), nonostante sia pagato dai contribuenti con le proprie tasse (e i sacrifici adesso sono davvero tanti per tutti), possa essere premiato con una convocazione a rappresentare la Nostra Nazione. Questo, da Servitore dello Stato quale sono, rimane per un me mistero. E a questo punto mi domando pure come sia stato possibile che dietro queste scelte vi siano dei rappresentanti dello Stato... per questo ritengo che le convocazioni le facciano in Fidal: per loro le questioni di carattere morale non sono all'ordine del giorno o comunque non sono al primo posto (mentre da parte di un Ente Statale direi che è.... tutto). 
  4. Fabio Cerutti ha corso più veloce di Collio e Di Gregorio battendo Simone una volta ed Emanuele due in un sol giorno a Le Chaux De Fonds. In più correndo in 10"22 due volte, che è il miglior tempo italiano dell'anno sui 100. Ma non è stato convocato. Sostituirà almeno lui l'infortunato Collio adesso? Almeno questo, no? A proposito del clima "nazionale": ma vi ricordate che razza di vicende (almeno così sembrava dall'esterno) si vissero con lui l'anno scorso, quando in pratica andò a Barcellona da separato in casa solo in virtù del minimo ottenuto sui 100? L'hanno sopportato, sembra, per la solita Legge Dell'Anno Dopo che va per la maggiore in certi ambienti... l'anno prima infatti c'era stato l'argento europeo nei 60. Non lo si poteva proprio evitare. Che ambientino, eh?
  5. Jacques Riparelli è stato ostracizzato con la risibile scusa della staffetta di Stoccolma (ampiamente da noi smentita nel merito) e lui va sempre più forte. 10"24 ad un centesimo dal personale. Tre volte sotto i 10"30 (una ventosa) in una settimana. Ma se dovesse correre in meno 10"18 del minimo... cosa succederebbe? Consiglio: vada a farsi una garetta nell'Area 51 dell'atletica italiana: Misterbianco.
  6. Matteo Galvan si è assolutamente obbligati a portarlo. E' il campione italiano dei 100. 
  7. Michael Tumi: ma Tumi è un appestato? Come mai non viene mai convocato per le Nazionali Maggiori? Secondo me Di Mulinho ha paura di lui, a prescindere di chi opta le scelte per i mondiali militari. E' uno spauracchio da esorcizzare in tutti i modi, ma non si vede come arginarlo visto che questo testardo o vince medaglie o corre forte. Quale sarà la prossima scusa per non portarlo da qualche parte? Per i mondiali militari si sarà detto: "bè, dai, era ad Ostrava a correre gli Europei Under 23, come fa ad andare a Rio che è nello stesso periodo". E' vero, avrei detto anche io così. Ma Ilenia Draisci non sta in questo momento volando da Ostrava a Rio? Lei sì e lui no? Non era l'occasione giusta?
  8. Roberto Donati, invece, incarna una storia meravigliosa. Innanzi tutto si dirà che viene portato per il suo 20"9 a Le Chaux De Fonds. Non so se si è visto, ma tre giorni fa, prima che uscissero le liste dei mondiali, Donati ha corso al Delogu in 21"72, che è un tempo inferiore ai tempi ottenuti dagli junior a Bressanone. Mi chiedo, parafrasando una storia che è andata per la maggior di questi tempi: ma come mai a Fofana è stato richiesto di correre e ricorrere a passo di record italiani e vincendo sfide e titoli prima di convincersi che poteva rappresentare la Nazionale (e sembrava non bastare mai) e a Donati (mi dispiace sia sempre lui ad essere al centro dell'attenzione, ma non si riesce proprio a farne a meno) le conferme non sono state richieste? Portato a scatola chiusa? O almeno, se son state richieste diciamo che gli esiti non hanno influenzato le scelte che lo riguardano. Due pesi e due misure? Ma il metodo-Fofana (già metodo-Riparelli nel periodo dei mondiali indoor di Doha 2010) con che criteri viene applicato quindi? Tremo all'idea che ad un ragazzo (dopo aver ottenuto un minimo) si avvicini un tecnico della Fidal e gli dica : "bravo, però, sai, dovresti confermarlo...". Fatto sta che Donati, nonostante tutto, è partito per Rio. 
Per concludere e rimanere sull'argomento staffette: ieri sera la 4x400 maschile è andata a Zolder, in Belgio per provare il minimo. Impresa impossibile? Probabilmente no. Lo stesso si è visto un poco edificante  3'05"97, a quasi due secondi dal limite di 3'04"00 imposto dai competenti organi. Troppo lontano. L'Italia fortunatamente ha messo dietro il Belgio-2 e il Belgio-junior, ma i ragazzi non son proprio piaciuti. Mai in gara e superati anche dal Botswana (giuro che non sto scherzando!). Vistalli probabilmente il meno performante rispetto ai suoi standard anche se averlo schierato in prima frazione era la cosa giusta (preso un 46"1... ma in prima frazione, che non è certo tempo da lui). Bravo Galletti, che si esalta nelle staffette; discreto Juarez e non valutabile Barberi, che si è trovato a correre ad una decina di metri dal gruppo. Certo che non avendo due ragazzi sotto i 46" nelle gare individuali rende tutto enormemente più difficile. Una cosa è certa, però: altra delusione dal settore staffette e non si può certo addurre il cattivo tempo e il freddo, perchè penso che i ragazzoni del Botswana lo patissero un pò di più. A quante delusioni ancora dovremo assistere di atleti azzurri prima di vedere un pò di entusiasmo e serenità da parte dei nostri atleti? Quella che per intenderci è presente nelle dichiarazioni degli sprinter azzurri ad Ostrava. 
Lo "spirito azzurro", laddove le scelte non sono trasparenti, non potrà mai esserci.

1 commento:

  1. due anni fa la squadra under 23 corse sotto i 3.04 agli europei di categoria a Bygdoszcz (argento) ed era composta da Vistalli, Juarez, Fontana e Galvan, quindi tempi stagionali simili a quelli di quest'anno

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