13/07/11

Sacramento: pioggia di medaglie, ori per Forcellini e Ansaldi - Argento per Borgonovo

(Willie Gault, nella foto di Ken Stone... 51 anni: lo direste?) - Giornata quella di ieri che regalala tantissime emozioni e soprattutto il massimo numero di medaglie. Gli ori arrivano nella mattinata dai salti, con la novità Chiara Ansaldi nel lungo W40 e nell'asta W50 con la Hall-of-Famer Carla Forcellini. A medaglia, ma stavolta d'argento, anche Flavia Borgonovo nel lungo W35, dove non le è bastato un super 5,72 per intascarsi la vittoria. Sempre nei salti, Lamberto Boranga vince il bronzo nel salto in alto M65 arrivando a soli 4 centimetri dal titolo iridato.
Dalla marcia non manca l'appuntamento con il secondo oro (come la Manchia e la Baggiolini) Graziano Morotti. Ma arriva anche l'argento dalla squadra M40 e la medaglia immancabile di Natalia Marcenco.
Poi è arrivata la scarica di finali di 200, dove si è raccolto "solo" l'argento di Mauro Graziano e il bronzo di Vincenzo Felicetti, in quella considerata "la gara degli italiani". Un pò come il K2 che degli italiani è la montagna: misteriosamente non si è prestato al via per la finale Ugo Sansonetti tra gli M90. Altra steccata per Emma Mazzenga: altro legno, quarta. Forse è davvero il momento che i "giovani" rappresentino il movimento master italiano nell'ideale di chi guarda questo sport. I senatori master devono rappresentare quel valore aggiunto ad un movimento non più esclusivamente amatoriale, ma agonistico, di chi si allena quotidianamente rubando tempo a famiglie, lavoro, studio. Questo è il traino affinchè i senior sfocino naturalmente nelle categorie "master": l'eccessiva pubblicità ad un mondo di over-90 (eccezionali per mille motivi) purtroppo allontana i "pro".
Nel frattempo ho sganciato le mie spie californiane a cercare le ragioni di questa mancata partecipazione di Sansonetti. Purtroppo Enrico Saraceni è giunto solo 7° nella gara "argentata" di Graziano, ma il tempo indica che probabilmente ha tirato i remi in barca. 6° Alberto Zanelli nella medesima gara. 5° Paolo Chiapperini tra gli M40, 5^ Emanuela Baggiolini che dopo l'incredibile giornata di ieri si è sorbita altre due gare (non nella sua specialità) prima di alzare bandiera bianca. 7^ Anna Micheletti tra le W55 e 8^ Marinella Signori, anche lei presentatasi su una specialità non proprio favoritissima da master. Non ancora pervenuti i dati della finale di Vincenzo Felicetti cui darò contezza più tardi. Vediamo di analizzare nel dettaglio le prestazioni azzurre di giornata. 
  • Chiara Ansaldi - oro - salto in lungo W40 - vince la propria prima gara internazionale, anzi... vince la prima medaglia al quarto appuntamento internazionale cui ha partecipato. Titolo nel salto in lungo W40, con un testa-a-testa degno di un mondiale, vien da dire. 5,10 per lei, e 5,10 per la seconda, la cilena Carolina Sanz, che però ha ottenuto la propria prestazione con un vento monsonico di 3,0, contro lo 0,7 a favore della piemontese. Alla fine la differenza la farà il salto ancillare: 4,96 per l'azzurra contro il 4,94 della sudamericana. Miglior risultato da "master" per l'Ansaldi era stato sino ad oggi il quarto posto nel salto in alto a Riccione '07. Quarta giunse invece nel lungo a Nyregyhaza nel 2010, agli Europei ma con 5,22. E' la prima volta (su 36) che una donna italiana vince una gara di salto in lungo ad un mondiale master. Fino ad oggi si contava il solo argento di Carla Forcellini, vinto tra le W45 a Portorico nel 2003, cui si aggiunge l'argento W35 di Flavia Borgonovo vinto proprio a Sacramento quest'anno. 
  • Carla Forcellini - oro - asta W50 - ennesima vittoria con 3,00 metri per Carla Forcellini in una gara internazionale tra i master. Numeri diacronici da capogiro. Nel solo salto con l'asta, la Forcellini è alla bellezza di 17 ori e tre argenti. Le tre sconfitte risalgono a Lahti 2009, San Sebastian 2005 e Linz 2006: tre campionati mondiali. Per 10 stagioni (dal 2001 al 2010) consecutive la Forcellini ha vinto un titolo europeo nell'asta (alternando uno al coperto e uno outdoor): ha mancato l'11° non presentandosi a Gand quest'anno. Tutte le volte che si è presentata nel salto con l'asta ha vinto una medaglia. Penso non ci sia altro da aggiungere. 
  • Graziano Morotti - oro - marcia 10 km M60 - seconda medaglia d'oro per Morotti, così com'è avvenuto per Domenica Manchia ed Emanuela Baggiolini. Il 60% degli oro italiani di Sacramento viene da loro tre. Naturalmente oro quasi scontato, visti i risultati e i record mondiali stabiliti quest'anno da Graziano. Ma poi l'oro bisogna andarselo a prendere, e in una specialità come la marcia nulla è mai così scontato, anche se i valori di riferimento e le differenze con gli altri sono abissali. Morotti continua la sua imbattibilità da master: 5 partecipazioni e 5 ori: 3 mondiali (il primo a Riccione nel 2007, quindi i 5 km dell'altro giorno e i 10 di ieri), e le due vittorie a Gand nelle due specialità contemplate dal programma invernale. Primo oro della storia italiana master sul binomio M60/10 km di marcia, su 26 presenze ma considerando anche i mondiali indoor. L'unica altra medaglia fu il bronzo di Abbo Ino a Clermont nel 2008. All'aperto la miglior prestazione italiana fin qui registrata era l'ottavo posto sempre di Abbo Ino a Riccione nel 2007. 
  • Flavia Borgonovo - argento - lungo W35 - prima medaglia ad un mondiale outdoor per Flavia Borgonovo, entrata nelle cronache master con il duplice titolo iridato indoor (su lungo e triplo) vinto a Kamloops, in Canada, l'anno scorso. Poi a Gand è arrivato il titolo europeo (sempre indoor) nel triplo. Su 7 partecipazioni a manifestazioni internazionali tra i master, sei medaglie: 3 ori, 2 argenti e un bronzo. Seconda medaglia azzurra nel binomio W35/lungo. La prima fu vinta da Barbara Ferrarini a Riccione nel 2007. Non ho ancora citato il risultato della comasca: 5,72, purroppo ventoso, ma che eguaglia il suo recente personale ognitempo, stabilito qualche giorno fa. Vittoria per l'ucraina Natalia Sorokina con 5,95 ottenuto regolarmente. 
  • Mauro Graziano - argento - 200 M45 - non riesce la bi-impresa a Graziano, che dopo le semifinali sembrava possibile. Evidentemente l'americano Khalid Mulazim si era coperto molto bene (anche perchè avversato da un vento di 2 metri contro) correndo in 23"73, mentre Graziano piazzava il tempo da pole con 23"14. Tutti gli altri erano davvero distanti. Ma in finale Mulazim si è rivelato un tycoon e ha vinto con 23"09 contro il 23"33 di Graziano. Attenzione: questo quest'anno ha corso anche in 50"54 i 400. Visti i tempi degli altri competitors, una sfida a due. Quella di Graziano è la terza medaglia conquistata da un azzurro M45 nei 200: nel 2009 Enrico Saraceni si conquistò il titolo con 22"61 a Lahti. A Riccione '07 il bronzo arrivò invece a Ferido Fornesi. Solo 10 azzurri hanno raggiunto la finale M45 di un mondiale sui 200 (tre a Sacramento come a Riccione nel '07) ma su un totale di 65 atleti-gara presentati. Per Mauro secondo argento mondiale nei 200, visto che a Lahti, ma come M40, giunse secondo. 
  • Italia M40 - argento - team marcia 10 km - nel compound secondo posto per l'Italia con Antonio Sanseverino, Franco Venturi Degli Esposti e Pasquale D'Orlando.
  • Vincenzo Felicetti - bronzo - 200 M60 - mentre a livello europeo il dominio di Felicetti è incontrastato, a livello mondiale sui 200 si trova a dover affrontare Golem come Ralph Peterson e Charles Allie. Comunque sia, un bronzo certo non male. A Lahti fu oro, sempre nei 200 M60. Il bronzo interrompe una serie ininterrotta di 8 vittorie consecutive nelle competizioni internazionali master tra 200 e 400, iniziata nel 2009 con gli Euroindoor del 2009 ad Ancona. 32^ medaglia a me nota: mi mancano però sempre i pregressi campionati europei dal 1998. Terza medaglia ad un mondiale nel binomio 200/M60 di un azzurro: oltre al suo stesso Oro di Lahti (e questo bronzo) nel 2003 a Porto Rico Tristano Tamaro giunse terzo. 4 le finali conquistate da M60: due a testa tra Felicetti e lo stesso Tamaro. 
  • Lamberto Boranga - bronzo - alto M65 - terzo mondiale outdoor per Boranga, oro a Lahti nel lungo nel 2009. Nelle nove gare cui ha partecipato a livello master, Boranga in 8 circostanze ha conquistato una medaglia. Due gli ori mondiali ed entrambi nel lungo: a Clermont nel 2008 (indoor) e a Lahti nel 2009 (outdoor). Nell'alto è invece il secondo bronzo, dopo quello agli europei ungheresi dell'anno scorso. Il bronzo di Boranga nell'alto è anche la prima medaglia conquistata in un mondiale master da un italiano nel binomio alto/M65. Bisogna tornare indietro di 30 anni (Christchurch, in Nuova Zelanda, nel 1981) per trovare la miglior prestazione azzurra in questa specialità: il nono posto di Bruno Porceddu.
  • Natalia Marcenco - bronzo - 10 km marcia W55 - bronzo con 58'29"33. Per il mio database la Marcenco Sapounova, vanterebbe 35 presenze a manifestazioni internazionali master, con 26 medaglie conquistate. Nelle nove circostanze in cui non è arrivata a medaglia è arrivata sette volte quarta e due quinta. Una sicurezza, insomma. 6 le vittorie, e tutte agli europei. Il suo carnet mondiale conta ora due argenti e quattro bronzi. A Lahti fu 4^ ma marciando 30" secondi più lenta di Sacramento. Seconda presenza di un'italiana W55 sui 10 km di marcia ad un mondiale: la volta precedente si registrò il 17° rango di Maura Luppi a Riccione nel 2007. 
  • Emma Mazzenga - 4^ - 200 W75 - "incredibile al Cibali": due gare senza medaglie per la padovana, situazione che non ricorreva da Riccione '07. Poi 6 ori consecutivi in due edizioni di campionati europei (Nyiregyhaza '10 e Gand '11). Tutto ciò naturalmente non toglie nulla, anzi, ad una carriera master che vanta un numero di medaglie che è sconfinata (più di 40 a partire solo dal 2000). La Mazzenga è la prima italiana W75 ad essersi presentata ad un mondiale master. 
  • Antonio Sansevrino - - 10 km marcia M50 - sfortunato mondiale per Sansevrino, anche se a conti fatti risulta per lui questo quarto posto come il miglior risultato mai ottenuto. Fu infatti 5° a Lubiana nel 2008 ma sui 5 km, mentre a Riccione '07 giunse 11° nei 10 km e 8° nella venti km. 
  • Alessandro Valsecchi - - martellone M35 - c'è da dire che se la Catapulta avesse ripetuto l'exploit di Gand (argento) arrivando sino a 12,96, non sarebbe arrivata la medaglia. Serviva infatti un super lancio superiore ai 15 metri per arrivare sul podio. Così Alessandro si accontenta di 11,82, che col 5° posto rappresenta la seconda prestazione di sempre per un azzurro nel binomio. Il migliore fino ad oggi è stato Francesco De Santis cui nel 2007 a Riccione non bastò lanciare a 16,19 per vincere una medaglia. 
  • Paolo Chiapperini - - 200 M40 - quinto il laziale in una gara ricca di soddisfazioni per i colori azzurri nel passato. Ben 3 ori conquistati nella storia dei mondiali master: con Saraceni, Scarponi e Longo. Ma anche due argenti e tre bronzi, per quella che è tra le più medagliate del lotto a livello "giovanile". Chiapperini era il 14° italiano ad andare in finale sui 200 M40 ai mondiali. 5° come Marco Ceriani a Riccione nel 2007, dove l'Italia portò addirittura 5 atleti. Per Paolo 12^ finale (individuale) ad un campionato internazionale master su 14 specialità in cui si è cimentato: uniche due uscite prima dell'atto finale sui 100 di Riccione '07 e sui 200 di Lahti nel 2009. Su 12 finali, 5 medaglie vinte, tutte continentali. I due 5' posti su 100 e 200 a Sacramento rappresentano i suoi migliori risultati ad un mondiale. 5° fu anche a Lahti sui 100 M35 e 5° a Clermont sui 60 M35. 
  • Emanuela Baggiolini - 5^ - 200 W35 - dopo la sbornia di due titoli in meno di dieci ore ed in un solo giorno, Emanuela non si perde d'animo e scende in pista per le semifinali e la finale dei 200. Difficile non provare un minimo di stanchezza dopo due turni di 800 (finale compresa) e la finale dei 400hs. E così già dalle batteria paga un pò di stanchezza, che poi in finale arriverà sino al livello di guardia. 5° posizione con 26"44 (-1,2 il vento) quando un paio di settimane fa, 40' dopo un 400hs, la varesina era stata in grado di correre in 25"60, record personale a 39 anni. Ora tocca ai 400, sperando che recuperi... Le uniche due medaglie mondiali W35 sui 200 rimangono così quelle di Rosa Marchi (oro a Brisbane nel 2001 e argento a Portorico nel 2003). 5 le finaliste azzurre nella storia: le due citate, più la Peppa Perlino e Marta Roccamo (rispettivamente 8^ e 6^ a San Sebastian nel 2005). Il 5° posto è quindi la terza prestazione di sempre per un'azzurra W35. 
  • Alberto Zanelli - - 200 M45 - per tutte le statistiche sui 200 M45 ai mondiali master vi rimando alla specifica su Mauro Graziano, qui sopra. Terza finale di carriera (su nove eventi cui ha partecipato: cinque 200 e quattro 400) guadagnata per Zanelli e sempre sui 200 metri, lui che può passare anche per uno specialista dei 400. Sesto posto come gli accadde a San Sebastian nel 2005, ma da M40 chiaramente. L'anno scorso concluse quarto agli europei, infortunandosi a pochi metri dalla fine quando si stava giocando il titolo. 
  • Pasquale D'Orlando - - 10 km di marcia - esordio con un prestigioso 6° posto per D'Orlando che si prende anche lo sfizio di portarsi a casa la medaglia nel concorso a squadre. 
  • Enrico Saraceni - - 200 M45 - fatemi spendere qualche parola in più per Enrico. Quest'anno travagliato da una condizione fisica condizionata pesantemente da qualche problemino fisico non indifferente, ha comunque finalizzato con tenacia la propria preparazione a quest'appuntamento, per lui che è un'icona del nostro masterismo. Anzi, forse più lui di Sansonetti e di tutti i grandi "anziani" del nostro movimento, ha fatto in modo che l'idea dei master in Italia avessero una dimensione "sportiva" e non solo "emozionale" legata ai fenomeni ultraottantenni il cui apice trovarono con la trasmissione "Scommettiamo che?". Il settimo posto è solo un momento di passaggio della carriera, anche perchè durante la stagione aveva ottenuto risultati vicini ai 23"50. Probabile che la vera sfida arrivi adesso, in quei 400 che lo hanno reso il personaggio che è. Pensate: la finale dei 200 è stata la 98^ gara in un campionato internazionale (individuale) su 34 eventi cui ha partecipato (quindi quasi 3 turni per gara). Solo sui 200 a Nyregyahza dell'anno scorso, infortunato, si fermò in batteria. 
  • Anna Micheletti - 7^ - 200 W55 - con un muro di 2,6 di vento contrario, 31"43 e settimo posto per la romana. 5^ finale raggiunta da un'italiana nel binomio W55/200: in precedenza c'era riuscita proprio lei a Riccione nel 2007 (dove giunse ottava), ma anche a Nives Fozzer, Emma Mazzenga ed Umbertina Contini. Per la Micheletti anche il miglior piazzamento ad un mondiale: proprio l'ottavo posto prima citato era il suo Career High. Due finali raggiunte su 6 eventi-gara nel proprio carnet mondiale.
  • Daniela Ricciutelli - 7^ - 10 km marcia W50 - 4^ presenza individuale ad un campionato internazionale master, e prima prestazione fuori dal podio per la Ricciutelli, che vantava sempre sui 10 km di marcia 3 bronzi: Riccione '07, Lubiana '08, Ancona '09. 
  • Marinella Signori - 8^ - 200 W45 - per una che prepara i 60, che non disdegna i 100 e che non pensa mai ai 200 è davvero un'impresa. Probabilmente studiata per ottimizzare i tempi e collimarli con quelli delle gare di Giorgio Federici. Mettiamoci pure il triplice turno nei 200, e anche questo ottavo posto con 28"18 (vento nullo) rappresenta una piccola impresa. La vera impresa l'ha fatta però in semifinale con quel 27"87 con vento contrario, che è arrivato a 4 decimi dal record italiano. Terza finale internazionale per la Signori, già arrivata all'atto conclusivo nei 60 degli Euroindoor di Helsinki '06, e ai mondiali indoor di Sindelfingen del 2004. A 7 anni di distanza un'altra finale. Che ci crediate o meno, Marinella è la prima donna italiana W45 ad arrivare in finale sui 200 ad un mondiale.
  • Franco Venturi Degli Esposti - 10° - 10 km di marcia - il veterano dei master, o il master dei veterani. Praticamente presente a tutti gli eventi mondiali ed europei master a partire dal 1999 (sempre con la tara degli europei outdoor). 19 campionati internazionali all'attivo e 5 bronzi, di cui uno mondiale a PortoRico 2003.
  • Sergio Fasano - 15° - 10 km di marcia
Qui sotto il medagliere aggiornato: 18 medaglie (10 ori - 4 argenti - 7 bronzi)
  • ORO: W35 - cross: 29'45"9 - Manchia Maria Domenica
  • ORO: M60 - 5 km marcia: 24'09"66 - Graziano Morotti
  • ORO: W35 - 5000: 18'37"53 - Manchia Maria Domenica
  • ORO: M45 - 100: 11"29 - Mauro Graziano
  • ORO: M55 - 400hs: 1'03"94 - Alessandro Cipriani
  • ORO: W35 - 400hs: 60"94 - Emanuela Baggiolini
  • ORO: W35 - 800: 2'11"70 - Emanuela Baggiolini
  • ORO: W40 - lungo: 5,10 - Chiara Ansaldi
  • ORO: W50 - asta: 3,00 - Carla Forcellini
  • ORO: M60 - 10 km marcia: 49'33"13 - Graziano Morotti
  • ARG: M65 - 10000: 40'01"45 - Antonio Carbone
  • ARG: W35 - lungo: 5,72w - Flavia Borgonovo
  • ARG: M45 - 200: 23"33 - Mauro Graziano
  • ARG: M40 - team marcia: 2h41'35"19 - Italia M40
  • BRO: M65 - cross: 31'33"8 - Antonio Carbone
  • BRO: W55 - 5 km marcia: 28'43"98 - Natalia Marcenco
  • BRO: M90 - 100: 19"39 - Ugo Sansonetti
  • BRO: M45 - 400hs: 1'00"18 - Roberto Amerio
  • BRO: M60 - 300hs: 48"83 - Antonio Montaruli
  • BRO: M65 - alto: 1,52 - Lamberto Boranga
  • BRO: W55 - 10 km marcia: 58'29"33 - Natalia Marcenco

Nessun commento:

Posta un commento