30/06/11

Di Mulo come i Sector: no limits! I desaparecidi (a Torino) Donati e Checcucci convocati per la 4x100

Anche oggi mi soffermo sulla Gazzetta dello Sport in edicola. La prima notizia è che Howe (OVE per Arese) dovrà rinunciare alla staffetta 4x100 di La Chaux de Fonds, nel meeting Svizzero che si terrà domenica, a causa di un lieve fastidio (due ematomi) ad un bicipite femorale riscontrato da un'ecografia (davvero fragile il ragazzo, no?). Sarebbe stato il primo esperimento. 
Prima di affrontare l'argomento generale (proprio la 4x100) l'articoletto chiude riportando un tempo ottenuto da Claudio Licciardello in allenamento sui 400 a Catania: 46"76. A parte che se diventassero sempre notizia i tempi in allenamento, la Gazzetta dovrebbe uscire ogni giorno con Sportweek in edizione speciale proprio sulle prestazioni dei nostri maggiori atleti (ma non solo), ma qui siamo di fronte ad un "pupillo". L'anno scorso strappò nelle stesse condizioni (il racconto di un superallenamento nel pre-Barcellona) una frazione della 4x400 maschile in Spagna e sappiamo tutti come andò finite: l'esplosione termonucleare di cui fu vittima ai 300 metri della terza frazione, dopo che gli incredibili Vistalli e Galletti avevano portato in testa il nostro quartetto. Nel giro di pochi secondi perse 5 posizioni. Ora tremo all'idea di come la pubblicazione di questo tempo (ma come l'hanno preso? Con le fotocellule e lo starter o con cronometri "amici" che partono quando parte l'atleta dalla posizione in piedi... quindi un potenziale 47"3/47"4?) possa influire sulle scelte del settore tecnico, visto l'aura di santità che si irradia dall'Area 51 di Catania, dove nulla è quello che sembra.
Poi incredibilmente si manifesta direttamente nel medesimo trafiletto il Mourinho dell'atletica italiana (investitura e paragone Made in Fidal, non certo mio: non ho queste vette di fantasia), Filippo Di Mulo, intervistato da qualche emissario della rosea: "In Svizzera correrà il quartetto di Barcellona; Galvan riposerà per il risentimento al sartorio. Tumi pensa agli Europei u.23". Ok, altro elemento che tornerà utile quando si scriverà la biografia di Di Mulinho: ha doti divinatorie tanto da poter entrare facilmente nella mente di Michael Tumi e carpirgli i più reconditi pensieri. Nel suo ultimo intervento avrebbe compreso che Michael sarebbe un peso perchè sarebbe stato distratto dagli Europei Under 23: lo avrà capito guardandolo negli occhi o ponendogli la mano sulle tempie come Spack? Non oso pensare quale potrebbe essere la prossima marachella di Tumi per non essere convocato in una 4x100. Ha già fatto di tutto per scongiurare la propria convocazione: pensate, ha vinto gli italiani indoor assoluti sui 60, è arrivato terzo agli assoluti outdoor, ha battuto sia Di Gregorio (ad Ancona) che Collio (a Torino... gli altri due Barcelonesi non hanno nemmeno più il coraggio di presentarsi in una gara individuale). Ha corso pure in 10"35 e 10"36 nelle scorse settimane. No, concordo con Di Mulo: non deve essere convocato con queste misere credenziali. Pensi agli Under 23 e non rompa.
Jacques Riparelli ormai entrerà solo nella 4x100 di Federica Sciarelli a Chi l'ha visto? nei top 4 dei più "scomparsi" del mese. Ormai è chiaro: nonostante le immagini, gli sbobinamenti di filmati, i quadratini colorati ad indicare preacambi, movimenti anticipati, e quisquiglie del genere, la colpa del tragico errore di Stoccolma è integralmente sua (vero, vero!) e Di Mulo non tollera (giustamente) chi sbaglia. Avete mai visto Mourinho (quello vero) dare una roncalliana carezza al bambino Kakà quando sbagliava le triangolazioni con Higuain e Cristiano Ronaldo in queste due difficili stagioni? No: così lo ha sbattuto in panca. Stessa cosa dicasi di Di Mulinho: finalmente un pò di coerenza: avrebbe detto (vox populi da Stoccolma) che Riparelli non avrebbe più corso una staffetta e finalmente dà seguito alla propria presa di posizione. E sono due in meno, e qualche posto libero in più per qualcun'altro. 
Così si rivedrà in pista un pezzo di storia atletica italiana: la 4x100 d'argento di Barcellona. Ma scusate: quindi... Roberto Donati e Maurizio Checcucci? Ma da dove sono stati riesumati? Ma... ma... ma io mi perdo qualche cosa... non capisco più niente... quindi non erano infortunati sabato e domenica scorsa, tre giorni fa, allorquando, benchè iscritti, non si sono presentati nella gara dei 100 metri che avrebbe una volta per tutto sancito le gerarchie della velocità italiana? Quindi si sono sentiti superiori agli italiani? Guardate, vi dico la verità: è lo stesso motivo per il quale nemmeno io mi presento da qualche anno agli italiani assoluti: sono superiore dall'alto dei miei over-11" e ho altre cose da fare proprio in quei giorni.
Rimane l'incognita Fabio Cerutti, che nonostante i suoi 10"3x targati 2011 probabilmente sarà la riserva di Donati e Checcucci. Che scena... vi vedete se sul vostro posto di lavoro, dopo esservelo sudato con una costosa Laurea e corsi di formazione di ogni genere, dovesse arrivare il diplomato del liceo a soffiarvelo? E voi a fargli da supplente? Bè i tempi sono opinabili: Cerutti (10"33, 10"34, 10"38...); Donati (10"58 e 10"64), Checcucci (10"59 e 10"65... ma anche 10"73 e 10"80!). Certo, l'anno scorso era un altro paio di maniche: Checcucci arrivava (l'anno prima degli Europei...) da un 10"26 e per la Legge Generale della Fidal nella velocità, gli atleti sono premiati con le nazionali... l'anno dopo le prestazioni, non certo l'anno in cui si sono ottenute. Sarebbe troppo facile, no? Donati invece, si è (si era...) ritagliato uno spazio da 200ista di fama, scavato tra le frotte di atleti italiani che ogni stagione scendono sotto i 21". Quanti sono? 30, 40? Non mi ricordo. Quest'anno non ha nemmeno ottenuto il minimo (per Torino, non per Daegu) per i 200, ma questo è un fastidioso dettaglio. Cancellatelo da queste riflessioni.
Spero solo che voi non la pensiate come me, che purtroppo per natura e deformazione professionale, sono portato a pensare male dei comportamenti umani che si posizionano in queste zone grigie. Se fosse un libro giallo, Di Mulo avrebbe potuto "suggerire" ai due atleti citati di non esporsi nei 100 a Torino, dove la dura realtà dei numeri li avrebbe purtroppo sotterrati e cancellati da qualsiasi discorso staffettistico. Non penso sarebbero arrivati nemmeno in finale (tanto su questa affermazione non ci sarà mai il contraddittorio proprio per la loro assenza). Avrebbe potuto suggerire di riservare ogni risorsa per la settimana successiva, cioè a Le Chaux De Fonds, dove guarda caso, ci sarebbe stata una bella staffettina 4x100. Lì si sarebbero sistemati tutti i fili con un bel tempone: facciamo 38"50? Facciamolo! Poi nessuno potrà mettere becco sulle nostre decisioni. Così dalla funesta Staffetta di Stoccolma dove Uguagliati di imperio avrebbe imposto le proprie scelte, passando per gli italiani e le assenze forzate, arrivando alle convocazioni per Daegu, lui avrebbe potuto aver ragione. Un disegno in tre tappe, in cui a mossa è corrisposta contromossa. Tre settimane per un progetto ambizioso e per dimostrare al mondo che lui avrebbe avuto ragione, anche se il modo per raggiungerlo non avrebbe brillato per equità e rispetto di tutti quelli che vanno più forte (anche se a dire il vero, manco li ha provati). Ribadisco: se tutto ciò fosse un libro giallo... ma non lo è.
Qui permettetemi una piccola critica, seria però: va bene dar voce alle strategie di qualcuno per convincere qualcun'altro che gente che va più piano, in realtà nelle staffette si trasformi in Asafa Powell e Usain Bolt, e meriti le convocazioni. Volendo, un selezionatore fa quello che vuole. 
Ma c'è un problema: dov'erano quei due atleti assenti (ma convocati per la staffetta la settimana successiva) il giorno degli italiani? Ma non sono stipendiati dallo Stato... per correre? E non lo fanno nemmeno nel giorno degli Assoluti, che in teoria dovrebbe essere uno dei giorni dove la loro presenza dovrebbe essere obbligatoria? E allora cosa li si paga a fare? Hanno presentato un regolare certificato medico presso i propri Uffici di Polizia ed Esercito? Non si capisce che proprio questi sono gli atteggiamenti che oggi, da chi non ha un lavoro statale, non sono più tollerabili e tollerati, anche tralasciando l'aspetto prettamente sportivo? 
C'è una dignità connessa al proprio ruolo nello Stato, alla divisa che ognuno di loro ha in un armadio, che non può essere barattata con nessuna strategia o giochetto. Per questo, se qualche tempo fa, costoro li facevo vittime di questo sistema italico di "amicizie" dimentiche delle certezze dei cronometri (italiantipico), ora sono responsabili delle proprie scelte e quindi per questo criticabili. 
Anche se dovessero correre sotto i 38"00, non importa.

2 commenti:

  1. non volevo credere che si potesse arrivare al punto da confermare l'ipotesi complottista: quelli devono correre e basta, e bisogna solo trovare il modo per eliminare quelli più forti.
    praticamente paghiamo sta gentaglia per eliminare gli atleti più forti. e gli atleti assurdamente beneficiati ci sono dentro fino al collo. agli assoluti non hanno corso non solo per evitare figuracce, ma anche perchè già si sapevano titolari inamovibili. riparelli eliminato grazie a una fantastica e abilissima trappola degna del mossad. c'è solo da ammirare tanta tedesca efficienza!
    luc.

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  2. X Tumi gli sarà stato chiesto di correre. Ma è molto più importante concentrarsi su un camp. europeo che correre un meeting. Quelli possono venire dopo...

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