03/06/11

Huelva: manipolo di Italiani in trasferta in Spagna

Nel festival del mezzofondo spagnolo giallo-rosso, qualche sprazzo di azzurro. Davvero mosche bianche gli italiani in giro per l'Europa (storicamente), ma che si spera possano aumentare nel futuro. Parametrarsi con gli altri atleti può far volare basso atleti che altrimenti, anche con misure non eccelse, si sentirebbero "arrivati" in Italia. Nei 100 maschili gara funestata dal vento contrario e da assenze di "grido" prestazioni non certo da meeting internazionale. Basti pensare che in una delle due batterie l'olandese Brian Mariano, accreditato di un 10"23 l'anno scorso, si controlla in un poco onorevole 11"00. Per la finale addirittura serviva un 11"12. La finale se la intasca poi il cubano Yuniel Perez con 10"33 (-1,5 di vento). Il galletto Ronald Pognon sembra invece ormai "amburghese", nel senso che sembra stia camminando sulla via del tramonto: 10"45, per lui che dall'acuto di Losanna del 2005 (9"99 con 1,8), ogni anno ha peggiorato i suoi SB. Quest'anno il suo miglior tempo è stato un 10"37 con 2,0 di vento a favore, non certo un tempo da elite. Anche perchè è un atleta che è sceso 47 volte sotto i 10"20: ha solo 29 anni, possibile che sia già finita? 
Negli 800 Mario Scapini (1989) arriva terzo con 1'49"16, cioè a quasi 2" dal tempo che aveva ottenuto a livello indoor quest'anno (1'47"44) e a dal PB del 2009 di 1'47"28. 17^ volta sotto l'1'50", ma per Daegu bisogna correre sotto l'1'47". Nella seconda serie un altro predestinato, Mattia Moretti (1992), arriva in 1'51"89, a 6 decimi dal personale stabilito l'anno scorso a Mogliano Veneto. Sagra del mezzofondo veloce spagnolo nei 1500: una marea di atleti che costringe il nostro miglior rappresentante del momento, Marco Najibe Salami, ad essere scalato in seconda serie. Nella prima salva di cannonate, addirittura 6 spagnoli sotto i 3'40", quando in Italia a parte Christian Obrist, negli ultimi anni si è stati costretti a connettersi su Youtube per vedere le volate di Gennaro Di Napoli e Tonino Viali, per ricordare cosa vuol dire un italiano sotto lo stesso tempo. Manuel Olmedo svetta col suo 3'37"43, prima della lunga teoria di connazionali. Marco Salami, invece, anche se inserito in una serie terminata con 3'39"11, finisce in 3'44"25 quarto tempo all-time per lui, che vanta un 3'41"36 risalente al 2008.
Nei 5000 si rivede Stefano La Rosa (1985) all'esordio all'aperto (ma a giugno?), che mette a referto un 13'42"86, che non mette certo l'Italia in pole position (nemmeno continentale) nel mezzofondo. Ma è anche uno dei migliori insieme a Lalli e Meucci: questo può far sicuramente piacere a La Rosa, ma non certo al peso al movimento, ancora in una sacca di valenza medioevale. La crisi è solo nostra, visto che altri paesi che non hanno ambasciate nella Rift Valley ora riescono a produrre con una certa continuità atleti da meno di 13'15" sui 5000 e vicino ai 27' sui 10000. Gli stessi spagnoli, sempre a Huleva, si giocano addirittura 4 atleti sotto gli 8'27" nei 3000 siepi e 8 sotto gli 8'40". In questo momento in Italia forse ne abbiano uno solo. 
Nel salto in alto, Filippo Campioli (1982) si arena a 2,13, quando probabilmente la pedana non era così sorda, visto che si è assistito al miglior salto mondiale del 2011 all'aperto: il 2,35 da parte del russo di giornata (che non è Ukhov): tale Aleksey Dmitrik (1984) al PB. Probabilmente il miglior risultato di giornata in chiave italiana è il 7,78 nel salto in lungo di Emanuele Formichetti (1983) con 0,9 di vento. Stessa misura di una decina di giorni fa ad Orvieto. Nel peso Andrea Ricci (1985) 16,63, ma 17,78 indoor nel 2011. Il lancio del peso naturalmente è una di quella specialità in via d'estinzione in Italia.
Elisabetta Artuso (1974) dopo il 2'08"26 di Orvieto, ecco la discesa a 2'06"28: ben due secondi in meno nell'ottica degli italiani assoluti, dove si potrà assistere ad una bella sfida equilibrata. 
Attenzione dal salto triplo (parlo a Simona La Mantia): la russa Natalya Kutyakova (1986) si spinge laddove non si era mai spinta prima: 14,67 con 1,5 di vento.

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