08/06/11

Tricca 46"53... ma la Calcagno migliora di 1"32 sui 400: 54"08

La notizia è certamente già nota: a Torino, ai campionati regionali assoluti Michele Tricca, classe 1993, ha piazzato sul tavolo da gioco il suo gran 46"53, che, come riporta il sito della Fidal, è solo una manciata di centesimi (una decina) peggiore dal record italiano junior di Claudio Licciardello (a proposito: che fine ha fatto?). Il n° 382 delle liste mondiali (ma con questo risultato guadagnerà almeno una 40ina di posizioni), all'esordio all'aperto getta nel compattatore il vecchio record outdoor di 47"64 stabilito a Mosca l'anno scorso. A dire il vero della polvere di stelle se ne era già sentito il profumo con il suo 47"66 indoor ad Ancona, miglior tempo italiano assoluto dell'anno (prima di lui, giusto per mettere il dito nella piaga, ci sono 10 francesi, 5 dei quali sotto i 47"). Fatto un calcolo abbastanza veloce, Tricca ha migliorato il personale di 1"13. Un record nel record. (A sinistra Tricca nella foto Colombo/Fidal).
Ora, mentre i riflettori sono su Tricca, nella stessa riunione, c'è stato un altro maxirisultato, a mio modesto parere: il 54"08 di Clelia Calcagno, classe 1991, che come primato personale, almeno secondo all-athletics, vantava un 55"31 stabilito a Pavia i primi di maggio. L'anno scorso aveva addirittura 56"02. Ora è la settima atleta italiana dell'anno, dopo la 4x400 (Milani, Bazzoni, Spacca e Grenot), e le due aspiranti staffettiste (Sirtoli e Bonfanti). Quest'anno la Calcagno vantava il predetto 55"31 e un 25"05 a Rieti. Davvero impossibile da preventivare un miglioramento del genere. Battuta nella sua impresa sui 400 Anna Laura Marone, specialista negli ostacoli, che ha finito in 55"30. Probabilmente il suo secondo tempo di sempre dopo un PB 54"86
Francesca Massobrio, altra junior del 1993, mostra doti di martellista provetta (è attualmente la 136 al mondo) arrivando sino a 59,14. Terza prestazione di sempre per Francesca (tutte ottenute quest'anno), con un PB a 60,03

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