24/06/11

Testimoni roventi e 4x100 di Stoccolma: dallo studio delle immagini emergono alcune certezze

Ritorniamo sull’argomento cambio sbagliato di Stoccolma per proporre alcune osservazioni sulla base dei filmati disponibili sul web. Il sottoscritto e "Ferrari" propongono la seguente visione della cosa.

Si premette: tutto ciò senza nessuna vena polemica o per dar colpe a questo o a quell’atleta ma per mettere alcuni “punti fermi” su quanto è successo viste le diverse interpretazioni che stampa, TV e diretti interessati hanno dato all’errore, stante che la più condivisa è che il secondo frazionista sia partito “sul segno” e che l’errore sia causa così della scarsa velocità con la quale il primo frazionista si è presentato al cambio dovuta alle curve strette e alla presenza sull’esterno della seconda corsia dell’atleta ucraino che avrebbe imposto una deviazione di traiettoria. Tante le ipotesi e una sola la conclusione: il cambio non è stato portato al termine.

Dall'analisi effettuata sui filmati (basterà clikkare sull'immagine per allargarla e seguire la spiegazione) invece a nostro parere sembra palese un anticipo nella partenza del secondo frazionista rispetto al segno di riferimento posto sulla corsia. Il dubbio è a questo punto quanto il secondo frazionista abbia anticipato la partenza.

Filmato Analizzato (FA): filmato tratto da Euro Sport 

Abbiamo analizzato i fotogrammi della ripresa iniziale del video (fotogrammi A1 – A4) e quelli della ripresa al rallentatore, fatti con diversa angolazione (fotogrammi B1 – B4) per cercare di determinare le varie distanze dei punti di riferimento a nostra disposizione riportandoli sia su A1 che su B1:

  1. cassa sonora altoparlante, quadrato giallo (G)
  2. riferimento prima corsia, quadrato verde (V)
  3. riferimento seconda corsia, Ucraina, quadrato rosso (R)
  4. riferimento terza corsia, Italia, quadrato fucsia (F)

Data la prospettiva dei fotogrammi colonna A, è difficile determinare la distanza tra gli elementi per il fatto che l'inquadratura ha una forte componente perpendicolare rispetto all'osservatore (telecamera). Ma i fotogrammi B permettono di avere una buona visuale sulle distanze, ovvero sulle proporzioni, tra di loro.

Per il calcolo delle distanze utilizziamo un sistema “empirico” e cioè una misura di scarpa media per un uomo adulto con taglia 42/44 cioè 27,5cm +/- 0,5cm, per comodità 27,5cm (=P)

Analizzando il frame A1 rispetto alla direzione di corsa compare prima l'elemento R (riferimento Ucraina), gli elementi G (cassa altoparlante) V (riferimento prima corsia) F (riferimento Italia) sembrano quasi allineati tra di loro, o comunque, ad una osservazione superficiale, che la distanza tra essi sia minima, minore di un piede < (P).

Traslando lo stesso momento nell'immagine laterale fornita dalle tv, fissata nel frame B1, si mostra inequivocabilmente che gli elementi, rispetto alla direzione di corsa, sono distanziati di circa:

  • 1,5 piedi (40 cm circa), tra V (riferimento prima corsia) e F (riferimento Italia);
  • 2,5 o 3 piedi, 70 o 80 centimetri tra V (riferimento prima corsia) e G (cassa altoparlante).

Chi vedendo A1 avrebbe mai detto che tra la cassa (G) e il segno in prima corsia (V) via avrebbe visto 2,5 o più piedi e quindi 70, 80 centimetri?

Andiamo ora al momento del cambio ed osserviamo ora le immagini A4 e B4 nelle quali si vede il piede sinistro di Collio che si stacca dal terreno: Nell'immagine B4 l'ordine dei nostri segni rispetto alla direzione di corsa è il seguente:

  • riferimento Ucraina (R)
  • piede di Riparelli appoggiato al suolo (quadrato blu (B))
  • riferimento prima corsia (V)
  • riferimento Italia (F)
  • cassa sonora (G)
  • piede di Collio che stacca il suolo (quadrato bianco).

Conclusione:
Il piede del secondo frazionista è staccato dal suolo mentre il primo frazionista deve ancora transitare in linea col segno in prima corsia (V) che è più dietro rispetto al riferimento Italia (F) di circa 40 centimetri (come abbiamo visto sopra). Questo dimostra senza ombra di dubbio l'anticipo nell'avvio del secondo frazionista ma resta da vedere di quanto è stata anticipata la partenza.
La distanza tra V (riferimento prima corsia) e G (la cassa) è simile alla distanza tra B (piede di Riparelli) e F (riferimento Italia) quindi l'anticipo è calcolabile nell'ordine di 2,5P – 3P cioè 0,687m – 0,825m .
La stima è probabilmente per difetto perché tra (B)(F) (Riparelli – segno d'avvio) sembra esserci oltre un metro. Bragagna in effetti potrebbe avere ragione, vista la trasposizione così presentata, anche se rimarrà il dubbio di quanto possa aver anticipato lo start Collio e se era a quel punto possibile recuperare l'errore.

Le ulteriori immagini fornite, dimostrano invece come il secondo frazionista ucraino corra a pelo della linea, occupando quindi uno spazio fisico che occupa indubbiamente la linea immaginaria tenuta in quel momento da Riparelli. Ciò è dimostrato dalla seconda sequenza dove addirittura il piede sinistro (quello interno) si appoggia a ridosso della linea di corsia.

Considerazioni minuziose sulla velocità di entrata di Riparelli non sono al momento deducibili scientificamente: chi dice che Jacques non abbia corso sufficientemente veloce non basa il proprio assunto su aspetti oggettivi e dimostrabili se non con le proprie emozioni (sarebbe possibile calcolare il passaggio agli 80 metri, eventualmente): visivamente l'azzurro mantiene il decalage rispetto a Ucraina e Germania, senza perdere né guadagnare; il britannico guadagna sensibilmente e visivamente, sulla Russia.

Bè, questo è ciò che dicono le immagini. Poi se qualcuno ha qualcos'altro da aggiungere, siamo qui pronti ad accogliere le eventuali controdeduzioni. 

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