18/06/11

Bressanone, italiani jun-pro: tuonata di Tumi, 10"35 - Galbieri 10"55

In mezzo alle montagne dell'Alto Adige, a Brixen-Bressanone, in queste ore si stanno svolgendo i campionati italiani giovanili junior-promesse. Prima notizia? Sicuramente la bordata a 10"35 di Michael Tumi in quello che è indubbiamente il suo anno. Nuovo record personale: aveva nella faretra il famoso 10"36 di Gavardo. E ora questo nuovo dardo scoccato dal suo arco. Tempo ottenuto addirittura con vento contrario di 0,5 m/s: ora davvero vien da chiedersi come sia possibile presentare personaggi che corrono dai due decimi in su più lenti nelle staffette nazionali. Tumi aveva preceduto la finale del nuovo record personale con un "tranquillo" 10"51 (0,3 di vento), che di fatto è inferiore ai migliori crono sia di Maurizio Checcucci che di Roberto Donati. Misteri che si sono radicati da qualche tempo a questa parte. Anche se. leggerete poi, forse Uguagliati ha preso in mano la situazione, intervenendo sui nonsensi che si stavano verificando dentro l'organizzazione delle staffette nazionali.

Gli altri 100 - Nella finale dei 100 promesse, al posto d'onore troviamo Francesco Basciani che scende a 10"47, cioè a soli 2 centesimi dal PB di 10"45 (ottenuto a Rieti a maggio). Solido questo Basciani: 10"54 in batteria e 10"47 in finale. Al momento è 10° in Italia nel ranking sui 100, ma con questi risultati è molto possibile che scali fino al nono rango superando Checcucci. Proprio Giovanni Galbieri, di lui bisogna parlare. Continua il lento miglioramento del bronzo mondiale allievi, conquistato proprio su quella pista un paio di anni fa. 10"55 con vento -0,2. Record personale, naturalmente: era 10"59. Sorprendono anche i miglioramenti del cremonese Sebastiano Spotti: 10"65 in batteria e 10"70 in finale (avevo corso 10"58 a Donnas davanti qualche decina di metri al sottoscritto). 

Le 100iste - visti i risultati da Bressanone, ci si chiede se qualcuna delle convocate per Stoccolma non siano le riserve delle riserve. La gara dei 100 juniores, è qualche cosa di spettacolare. Dalle batterie esce con le carte migliori Anna Bongiorni, che sciabola un 11"68 con 1,3 di vento. Nettamente record personale. Gloria Hooper, (il nome suona molto bene da pronunciare per qualche cosa di importante) di origini ghanesi ma nata in Italia, 11"75 e abbassa pure lei il personale. La Allyson Felix nostrana, per la sua fluidità e armonia, Judy Ekeh, 11"82. In finale ci finisce anche l'altra nigeriana Jennifer Olekibe con 12"05. So che molti non la vedono come il sottoscritto, ma è meraviglioso vedere quanto e come lo sport possa integrare mondi diversi. Nell'atletica si assiste poi a quelle che sono tendenze riconosciute: le etnie provenienti dal corno d'Africa (somali) e Maghrebini (marocchini e tunisini) si dimostrano dei fenomenali mezzofondisti. I ragazzi con genitori provenienti dall'Africa subsahariana, nell'accoppiata di paesi Nigeria-Ghana, impressionanti velocisti. La Nigeria, chi non lo ricorda, ha proposto sempre grandissimi velocisti. La finale è un'impressionante sfida a tre in cui prevale proprio Gloria Hooper con il suo nuovo personale: 11"67 con 1,2. Anna Bongiorni finisce a 11"70 e Judy Ekeh 11"73, che pareggia il tempo già corso a Pavia. Finalmente si vede il futuro della velocità italiana, che negli ultimi tempi non versava certo in buone condizioni. Tra le donne Ilenia Draisci si esibisce in un autoritario 11"68 (solo 0,3 di vento) in batteria e 11"71 in finale, dove a pochi centesimi da lei (11"76) arriva Martina Amidei. Ora, fatti due calcoli, in pratica a Stoccolma, Audrey Alloh a parte (quest'anno 11"65), la seconda, la terza e la quarta italiana dell'anno erano a Bressanone. Chissà se è contato qualche cosa la contemporaneità degli italiani promesse sulle convocazioni...

5000 - Cose da Marocco - la coccarda di campione italiano junior se l'appende al petto  Yassine Rachik (scoperto dal mio grande amico Arrigo Fratus) che vive nella bergamasca. 14'49"56, in una gara probabilmente tattica (per lui) visto che pochi giorni fa era sceso fino a 14'20" circa. Secondo un altro ragazzo di origine magrebina. 6 stranieri su 23 partiti. Un'ondata cui non ci si può più opporre, e che forse dovrebbe convincerci a nuove regole "d'ingaggio" per favorire la diffusione di questo sport tra gli immigrati. E indovinate chi vince tra le promesse? Abdellah Haidane, con 14'26"42 in volata su Manuel Cominotto. Non ce n'è... sono loro il futuro del mezzofondo italiano, volenti o, soprattutto, nolenti. 

Alto: Tamberi incontenibile - Gianmarco Tamberi si catapulta fino a 2,25 (dopo un 2,22 alla prima che era anch'esso record personale) e qui, siamo di fronte proprio ad un gran risultato. Terza prestazione italiana di sempre junior, secondo il sito della Fidal. Seconda italiana del 2011. Il futuro è adesso per il figlio d'arte. Chiara Vitobello arriva sino a 1,83, ma quest'anno aveva già saltato 1,85. Poi tre tentativi a 1,87 che avrebbero rappresentato il proprio record personale. Falliti.

Triplo e lungo: ancora ragazzi di origine straniera - è di probabilmente di origine greca, o cipriota, Dimitris Mouratidis, che vince il salto triplo con 15,07. Darya Derkach si conferma lontana anni luce dalle sue coetanee, anche se un pò al di sotto delle ultime uscite: 13,30. Da lei ci si aspetta sempre risultati a sensazione, avendoci abituati bene. Qualche cosa sembra muoversi nel lungo: ottima serie tutta sopra i 6 metri per Laura Strati: 6,26 finale e 6,23 per Teresa Di Loreto

Lanci - Elisa Magni (promessa) arriva alla soglia dei 60 metri nel martello. 59,93, che ha lambito il suo personale di 60,00 metri stabilito a Firenze giusto due settimane fa. Gara sotto i propri standard per la seconda, Valentina Leomanni, 56,40, che quest'anno era arrivata a superare i 50. Tra le junior Francesca Massobrio 58,52. Diciamo che nei lanci, è il martello e segnatamente quello femminile la specialità più competitiva a livello internazionale giovanile. Ancora risultati "contratti", diciamo così, nel giavellotto e nel peso promesse maschile (Jonathan Pagani 15,93 che vanta più di 17 metri di PB). Serena Capponcelli vince tra le promesse con 14,34, ma è misura non certo da consesso continentale, benchè sia il personale della ragazza eguagliato. 

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