21/06/11

Bressanone: l'analisi dei salti

Junior Uomini - Di Gianmarco Tamberi (1992) e della sua terza prestazione italiana di sempre nel salto in alto (2,25) ho già ampiamente parlato un paio di giorni fa. La curiosità ora sarà di vederlo all'opera tra una manciata di giorni contro Chesani & c. per contendersi il titolo assoluto. In generale sembra esserci un miglioramento generalizzato, riscontrabile nei salti (con esclusione assoluta del salto in lungo femminile). Il secondo arrivato, Eugenio Rossi, deve aver fatto qualche cosa di fenomenale: i dati a mia disposizione parlano come miglior prestazione di un 1,95. Poi il botto a 2,15 nella prima circostanza in cui oltrepassa i 2,00: di certo ha festeggiato l'evento in maniera fragorosa. David Buldini (1992) si impone nell'asta con il suo nuovo personale: 4,80. Lo spunto di cronaca (altrimenti i risultati sono bravi tutti a guardarseli clikkando a destra e a manca) è il fatto che Buldini appartiene all'Atl. Studentesca Ca.Ri.Ri., che è un nome ridondante a livello giovanile. Quindi una delle fonti privilegiate dell'atletica leggera italiana. La prestazione nel lungo di Antonino Trio (1993) 7,23, è di grosso spessore perchè migliora molto il suo personale "regolare": aveva 6,96 e poi un lunga litania di salti ventosi fino a un 7,25 all'ormai notissima località catanese di Misterbianco. Singolare come il terzo della gara, Nicolò Tamberi (1992... gemello di Gianmarco? Non lo so, giuro) per la terza volta in un solo mese eguaglia il personale a 7,14. Personale da junior per Dimitris Mouratidis (origini greche?) nel salto triplo: 15,09. Due anni fa ai mondiali allievi arrivò 11° con 14,70 dopo aver saltato nelle qualificazioni 15,11. Abbiamo perso qualche cosa? Secondo il Trio Antonino (già vincitore del lungo) con 15,01 a altro personale. 
Junior Donne - Naturalmente Alessia Trost (1993) nell'alto. 1,87 nella seconda uscita dell'anno, dopo l'1,82 d'esordio a Gorizia. Poi tre nulli a 1,91. Vista la controprestazione della Lamera a Stoccolma, le sue azioni in vista di Torino si impennano vertiginosamente. La Di Martino ci sarà? Nell'asta, che si prevedeva super-combattuta (in pratica 4 ragazze in profumo di vittoria) l'allora se lo cinge Letizia Marzenta che ha dovuto bissare il 3,70 già ottenuto ad Orvieto un mesetto fa per portarsi a casa tutta la torta. Poi lo show di Darya Derkach (1993) nel lungo e nel triplo, di cui non so se c'è ancora qualche parola da utilizzare che non sia stata già detta. Forse però in questo periodo sta cominciando a pagare le tante gare disputate dall'inverno, la tanta visibilità e una piccola flessione si registra nel lungo, dove ottiene (pur vincendo nettamente) il suo peggior risultato delle 4 gare disputate nel lungo all'aperto (con un Season High a 6,46). 6,32 e per tre salti stava accadendo l'imponderabile: Anna Visibelli (1993) dopo il 5,99 iniziale della (per ora) Ucraina, piazza al terzo un 6,12 che lascia per un paio di salti incertezza sulla paternità del titolo. Incredibile, eh? La Derkach in effetti aveva chiuso con un 5,68 e un nullo tra secondo e terzo. Poi mette piede all'acceleratore e arriva il 6,32 scacciafantasmi. Titolo intascato. Nel triplo invece basta solo il primo 13,25 per uccidere la gara lasciando indizi ovunque sull'omicida: alla fine ci sarà 1,10 tra lei e il resto d'Italia. 13,30 al quinto il suo salto migliore. Terzo risultato su tre della Derkach che quest'anno è arrivata a 13,56 a Firenze. 
Promesse Uomini - Marco Fassinotti (1989) dopo le sparate indoor (2,29 a Parigi e sesto in finale agli Euroindoor, dopo il 2,27 in qualificazione) sembra esser rimasto momentaneamente con le polveri bagnate.   Vince il titolo con "solo" 2,18 sbagliando i tre successivi tentativi a 2,20. Delle otto gare del 2011, quella di Bressanone è stata così la peggiore. Adesso mancano pochi giorni per rimettere a posto i meccanismi propulsivi e tornare protagonista. Nell'asta vince Atoll Kai Hao Lau, atleta delle Fiamme Gialli Simoni con 4,90, nome che tradisce un'origine o polinesiana o hawaiana. Quest'anno a Gennaio era riuscito a spingersi fino a 5 metri. Lungo all'italo-svizzero (giusto per rimanere in tema di pan-atletica italica, Gregory Bianchi (nella foto della Fidal, mi ha sverniciato in un 100 a Biasca un mesetto fa): 7,56. Miglior prestazione personale del 2011: sarà anche il personale ognitempo? 15,30 infine per Antonio Napoletano nel salto triplo. Naturalmente personale nel giorno in cui anche lui oltrepassò la soglia dei 15 per la prima volta. 
Promesse Donne - Chiara Vitobello (1991) è probabilmente una delle ragazze meno conosciute della fantastica nidiata che in serie ha prodotto anche Trost e Vallortigara. Ancorata a misure superiori all'1,80, ma inferiori all'1,85, ed in attesa del salto che rompi lo stallo, forse solo mentale. A Bressanone 1,83. Nell'asta invece si assiste ad una sorta di inspiegabile involuzione di quella che era la grandissima sorpresa nel salto con l'asta dell'inverno: Giorgia Benecchi. In 15 giorni tra la fine di gennaio e metà febbraio strabiliò il mondo atletico nazionale, arrivando due volte a 4,35, guadagnandosi pure il pass per Parigi, dove l'emozione la lasciò a 3,90. Nella stagione estiva, invece, nemmeno un risultato superiore ai 4 metri. Cosa sarà successo? Ciliegina sulla torta la sconfitta nel campionato di categoria: 4,00 metri come la umbra Alessandra Lazzari, che ha però messo in cascina una prova valida intermedia a 3,95, portandosi via il malloppo. Bella la gara di lungo, di cui ho già parlato due report fa. Laura Strati vince con 6,26 contro il 6,23 di Teresa Di Loreto. Grossa sorpresa infine nel triplo, dove ha vinto la lombarda Cecilia Pacchetti, grandissimo talento nelle categorie cadetti e allievi (mi sembra di ricordare), che oltrepassa la favorita d'obbligo, Eleonora D'Elicio, quest'anno accreditata di 13,49. 13,30 per la Paccetti contro il 13,24 della D'Elicio. 

Nessun commento:

Posta un commento