29/06/11

Queenatletica History Channel: lo sprint a Helsinki 1983

La 1^ edizione dei Campionati Mondiali di Atletica Leggera si disputò nel 1983, ad Helsinki, dove il protagonista più atteso era un atleta, statunitense, destinato a diventare uno dei più grandi di tutti i tempi: Carl Lewis. Considerato già da tutti l’erede sia di Bob Beamon nel Salto in Lungo che, in particolare, di Jesse Owens ai Campionati Americani di Indianapolis Lewis aveva dominato i 100, salto in Lungo e in particolare i 200 (corsi in 19”75 a soli 3 centesimi dal mondiale di Mennea). C’era grande attesa per la sfida tra lui (con un personal best di 9”97 nei 100 metri) e il fresco primatista mondiale Calvin Smith (9”93 realizzato in altura, presso l'Air Force Academy). In Finlandia ottimo esordio in batteria per il vice-campione europeo Pierfrancesco Pavoni, in 10”33, mentre l’emergente giamaicano Ray Stewart mostrò subito la sua classe correndo in scioltezza in 10”22. Nei “quarti di finale” Calvin Smith vinse la sua serie in 10”27 mentre Pavoni, per soli 4 centesimi, rimase fuori dalle semifinali, preceduto dal giovane canadese Ben Johnson (per lui 10”40); il miglior tempo venne realizzato da Lewis in 10”20 davanti a Ray Stewart che sembrò pagare lo sforzo mattutino e che corse in 10”37
Nella prima semifinale Calvin Smith vinse in 10”22 davanti al campione olimpico britannico Alan Wells (10”35) con Ben Johnson eliminato in 10”44; nella seconda semifinale vittoria per Lewis in 10”28 senza forzare con Ray Stewart eliminato (10”40) ma consapevole di poter diventare un protagonista dello sprint mondiale. In “finale”, corsa l’8 Agosto con 0,3 di vento a favore, tre velocisti USA sul podio con Emmit King terzo in 10”24 impegnato fino all’ultimo metro da Alan Wells (10”27) e con Calvin Smith secondo in 10”21. Fino ai settanta metri il primatista mondiale era stato sulla stessa “linea” di Carl Lewis quando, però, gli dovette cedere. Gli esperti rimasero affascinati dalla corsa di Lewis che ormai per tutti era sempre più il figlio del vento e che dai settanta metri sembrò accelerare rispetto agli avversari: titolo in un eccellente 10”07 (con condizioni climatiche non ottimali). 
Nei 200 metri al primatista mondiale Pietro Mennea, a Carlo Simonato, ad Alan Wells e a Calvin Smith il compito di non far rimpiangere Lewis che aveva deciso di non iscriversi nel mezzo giro di pista. Ci riuscirono molto bene. Mennea vinse la propria batteria con un facile (per lui) 20”80, così come Simionato che correndo in 20”76 si lasciò alle spalle lo statunitense Elliot Quow ed il canadese Atlee Mahorn. Nei quarti di finale Calvin Smith correndo una grande curva vinse il suo “quarto” in 20”60, mentre Simionato (20”75) e Mennea (20”68) gli risposero con grande autorevolezza. Nella prima semifinale il primatista mondiale (19”72 nel 1979) corse ancora in 20”68 mentre Simionato tagliò il traguardo in 20”60 nella seconda, alle spalle di Calvin Smith che con 20”29 aveva scoperto le carte candidandosi per la medaglia d’oro. 
Il 14 Agosto il pronostico venne rispettato con Smith campione mondiale in 20”14 davanti al sorprendente Elliot Quow (20”41) ed all’intramontabile Pietro Mennea che, in 20”51, resistendo ad Alan Wells (20”52) aveva fatto tornare alla mente di tutti la splendida rimonta della finale olimpica di Mosca 1980. Carlo Simionato concluse il suo ottimo mondiale arrivando settimo in 20”69
Nella 4x100 gli Stati Uniti schierarono, sin dalle batterie, la formazione titolare con Emmit King, Willie Gault (sul podio nei 110 ostacoli) Calvin Smith e Carl Lewis (vincitore ad Helsinki anche del Salto in Lungo con 8,55). 
Nella seconda batteria USA vincitori in 38”75 davanti all’Italia di Stefano Tilli, Carlo Simionato, Pierfrancesco Pavoni e Pietro Mennea. Dopo una semifinale vinta in 38”50 gli americani trionfarono il 10 agosto in “finale” in 37”86, realizzando il record del Mondo e diventando la prima staffetta veloce nella storia a correre sotto i 38 secondi. Per il quartetto dell’Italia, trascinato da un sempre formidabile Pietro Mennea, medaglia d’argento con l'allora record italiano di 38”37

scritto da MondoEvergreen

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