16/06/11

Master Lombardia: record italiani per Mara Cerini (800) e Antonio Maino (peso)

Più che la settimana, bisognerebbe parlare degli ultimi 10 giorni dei master. Tutto ha avuto inizio con i campionati regionali di società master, tenutisi sulla nuova pista di Novate Milanese in un weekend sferzato dalla pioggia battente. Le formula delle due fasi ha di fatto allontanato una buona quota di atleti (che magari sperano di recuperare nella seconda), mentre è noto come diverse società abbiano rinunciato a completare il rooster per l'inconsistenza dell'attuale campionato di società, partorito a mò di vendetta contro il vivace mondo master. E su questo non ci piove. Vediamo una retrospettiva dei migliori risultati dei master degli ultimi giorni in Lombarida. 
  • Novate Milanese (04-05 giugno): il miglior risultato non può non essere il nuovo record italiano di Antonio Maino (1951) con 13,80 nel lancio del peso. Il record viene tolto alla leggenda dei lanci master vivente: Carmelo Rado, che nel 1993 aveva lanciato a 13,77. Era il più vecchio record italiano nel peso maschile outdoor. Le gare erano iniziate però con la falsa partenza del sistema di cronometraggio che ha costretto Denise Neumann (1971) e Marinella Signori (1963) a ripetere la gara a pochi minuti di distanza: nel remake 13"00 e 13"70. Il record del 100 F40 è lì vicino: 12"88 della Melis stabilito nel lontano 2000. Nei 200 ottimo il 26"68 sempre della Neumann. Negli 800 femminili show di Barbara Martinelli (1965) che termina i due giri di pista in solitaria in 2'21"42, arrivando così ad un secondino dal record italiano di Elena Montini (2'19"97 di un paio di anni fa) e oltrepassando la barriera dei 900 punti nelle tabelle dei c.d.s.: 906. 1500 e 2000 siepi alla scatenata Simona Baracetti (1971) che ha siglato un 4'56"14 e un 7'28"50. Tornando agli uomini, 901 punti per Omar Lonati nei 200, con un sontuoso 23"36 (1,4 di vento), in condizioni proibitive e dopo essersi scaldato 10' (si era presentato sulla pista di Nova e Novate... in motorino e sotto l'acqua). Ettore Ruggeri invece arriva fino a 889 punti con il suo 55"68 sui 400. Nei 400hs Damiano Ricci (1960), piazza un notevole 1'05"44 e 917 punti nel box score. Tra i migliori della due giorni novatese il salto a 2,90 e 966 punti di Galdino Rossi (1938), mentre Giorgio Federici (1966) plana a 6,23 nel lungo con 1,2 di vento. Di Antonio Maino e del suo peso se n'è già parlato: 983 punti il quorum raggiunto. Altro over-900 da parte di Angelo Moiraghi (1951) grazie al 43,07 nel martello, anche se Giuseppe Rovelli (1918) con 20,00 metri totalizza 944 punti. Sarà comunque ancora Angelo Moiraghi (1951) nel martellone a sfondare la barriera dei 1000 punti: 16,12 e 1017 points. Oltre i 900 ancora Galdino Rossi con 12,35 e 912 punticini. 
  • Rodengo Saiano (7 giugno) - Grande prova di Ettore Ruggeri (1958) sui 200 nonostante le condizioni non ottimali e la perturbazione fissatasi sulla Lombardia per due settimane: 24"94 con vento praticamente nullo. 91,75% l'agc per questa prestazione. Cesare Lazzarini (1973) finisce gli 800 in 2'00"84, mentre Giorgio Bresciani (1966) copre i 12 giri e mezzo dei 5000 in 15'54"68, ovvero 87,15% agc. Gran risultato. 
  • Milano (8 giugno) - Torna in pista Denise Neumann (1971) sui 200: 26"62 con vento nullo. Emanuela Baggiolini (1972) è costretta a rinunciare ai 400hs per le avverse condizioni atmosferiche e ripiega sui 1500 dove si limita a correre in un tempo come al solito che fa strabuzzare gli occhi per un'ostacolista: 4'38"54 (87,42%). Giuseppe Gamberale (1966) ottiene invece 4'25"89 sulla stessa distanza (86,59%) con Max Cimato (1963) 4'27"40. (88,48%). 
  • Lodi (11 e 12 giugno) - Campionati Regionali Assoluti. Si rivede in pista Marco Boggioni (1966): 11"55, cioè una botta da 91,03% di agc. Stefano Longoni (1975) si presenta sui 200 e si fa pure un gran tempo: 23"13. Sui 110hs 14"78 in batteria, salvo poi saltare in finale. Ettore Ruggeri, dopo l'uscita dei c.d.s. master, appare tarantolato: 54"53 sul giro di pista (aveva corso un secondo più lento a Novate Milanese), ovvero una bordata da 92,65% agc. Angelo Mauri (1957) continua invece il suo esperimento sui 400, che gli sta dando grande soddisfazioni: 57"25 (88,84)%. Frederic Peroni (1963), corre in 59"06 i 400hs, che gli dà un jackpot di 93,43%! Nel salto triplo, si rivede dopo qualche stagione dedicata ai 400 Enrico Sarcuno (1974): 14,31. Il campione d'Europa Andrea Naso (1960) sui 10 km di marcia stampa un buon 50'51'08. Denise Neumann (1971) presente come il prezzemolo, spezza le reni ai 13": 12"96. addirittura con un refolo negativo. Il record rimane sempre il 12"88 di Paola Melis (non capisco perchè su Atleticanet continuino a costruirsi la propria Repubblica con i propri record che non hanno alcuna validità). 8 centesimi: basterebbe davvero un pò di vento dall'altra parte. Il vento "le gira" invece sui 200 e spara un clamoroso 26"22 (1,6 di vento): record personale. Maria Sgromo (1975) le arriva vicinissima: 26"35. Elena Montini (1962, già citata in precedenza), sugli 800 corre un solido 2'25"38; ma Laura Avigo (1967) continua a tenere trend elevatissimi: 2'21"89. Ma anche 4'49"81 sui 1500! Flavia Borgonovo (1974) invece si conferma un robot che plana sistematicamente oltre i 5,50: 5,57. Nel triplo Barbara Lah (1972) torna sopra i 13: 13,18 e titolo regionale assoluto intascato. Alessandra Melchionda (1975) 43,11 nel lancio del giavellotto.
  • Garbagnate (15 giugno) -  si rivede Denise Neumann: 26"78. Ma la gara in chiave over-35 più interessante sono stati certamente gli 800 metri femminili: prima la palermitana Lucia Pollina (1975) con 2'12"67, poi l'elvetica Karin Colombini (1976) 2'12"92, e quindi Mara Cerini (1971): 2'13"70. Attenzione: questo è il nuovo record italiano F40! Il precedente era il 2'13"94 di Maria Grazia Tison stabilito nel 2000. Così la Cerini unifica la corona (indoor e outdoor) degli 800 F40. Laura Avigo (1967) nella stessa serie si migliora ancora rispetto alle ultime uscite: 2'20"97. Miglioramento anche per Elena Montini (1962): 2'25"17. Luca Biava (1973) 2'01"27 sugli 800. Altro 2'00"71 di un M35: è Mario Beccalli (1974). La categoria M35 si è davvero inzuppata di atleti che veleggiano attorno ai 2'. Il livello medio sta crescendo esponenzialmente, questo è pacifico. Carlo Pozzi (1965) 2'06"50, che visto l'infortunio di Francesco D'Agostino e la momentanea assenza di Giuseppe Romeo, lo pone come uno dei più forti interpreti nazionali della categoria. Il marocchino (mi sembra) Ahmed Nasef (1975) vola letteralmente sui 3000: 8'21"04. Paolo Finesso (1975) 8'32"78, quando Giuseppe Gamberale (1966) copre la medesima distanza in 9'14"95. Stefano Longoni (1975) 14"87

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