04/06/11

Coppa Italia pirotecnica: Donato e Cusma battuti!! Lamera 1,93 - Milani 52"24 - Rosa 18,59

E poi vogliono propinarci i c.d.s. delle società civili, destituiti di qualunque attrattiva che non sia l'umana pietà. Così, appena le società militari e tutto quello che ci gira intorno (non ultimo gli stimoli dei dirigenti, che si aspettano prestazioni decenti) scendono in pista, finalmente l'atletica italiana mostra qualche cosa di decente. A Firenze, Coppa Italia (quel simulacro di manifestazione che dà modo esclusivamente a partecipare alla Coppa Campioni dell'anno prossimo). E dire che le società civili, che ai c.d.s. si presentano già fortemente rimpinzate da atleti pagati dallo stato (alla Corte dei Conti potrebbe un giorno sorgere il dubbio che vi sia qualche irregolarità nella cosa), hanno avuto anche il regalo di qualche "prestito" dalla Fidal (visto che per la Coppa Italia, naturalmente, gli atleti dello Stato tornano a fare quello che dovrebbero): insomma, la moglie ubriaca e la botte piena. Lasciamo questa pagina vergognosa dell'atletica nazionale, e concentriamoci Quanti spunti di cronaca a disposizione, che non si sa proprio da dove iniziare. Partiamo in ordine di gara, se me lo consentite.
  • Nei 100 finalmente la prima sfida dell'anno Emanuele Di Gregorio vs Simone Collio nei 100, con condizioni probabilmente non favorevoli (non c'ero, purtroppo). Come si è sviluppata la gara? Lo ammetto, non lo so: conosco il risultato, cioè Di Gregorio 10"46 e Collio 10"47 con -0,4. Ma il siciliano ha corso pochi giorni fa in 10"22 ad Hengelo, quindi facciamo i debiti parallelismi. Sui 100 il computo dei confronti diretti parla di un 13-8 per il lombardo, la cui ultima vittoria risale al celeberrimo 10"16 di Grosseto dell'anno scorso. Nel frattempo, Di Gregorio ha vinto i confronti alla Notturna e nei 60 indoor di Karlsruhe, portando il trend positivo ad un 2-0. Ma Collio è molto vicino, deve solo trovare la gara giusta. Staccatissimi gli altri, tra i quali Maurizio Checcucci, che solo l'anno scorso era protagonista con la 4x100 azzurra e a Firenze: 5° in 10"80 infilzato da Rosario La Mastra e Gualtiero Bertolone. Vediamo adesso che fa Di Mulo. 
  • Nei 400 il solidissimo Marco Vistalli "rules" con un ennesimo tempo a cavallo dei 46": 46"01, suo 7° tempo di sempre (6 volte sotto i 46") mentre le nomination di quella che potrebbe essere una possibile 4x400 continuano a fluttuare tra un rosa di nomi che ogni giorno si fa sempre più affollata. Andrea Barberi non ingrana ancora come un tempo e le sue azioni sono un pò in calo: 46"70, (terzo, battuto dal beninense Gnalingo) ed è la prima vittoria di Vistalli su Barberi sui 400 (stando ad All-Athletics). Solo due precedenti tra i due nei confronti diretti, l'ultimo dei quali datato 2009. 2-1 quindi. Quarto Luca Galletti con 46"75 (33^ volta sotto i 47"), e a momenti gli riesce il colpaccio di superare proprio Barberi, cosa che non dovrebbe mai essergli riuscita in precedenza. Male Lorenzo Valentini con 47"90, il campione italiano indoor, probabilmente penalizzato dall'8^ corsia. Che poi... male... ha sempre un PB di 47"83, è molto vicino ai suoi livelli. 
  • 1500 di proprietà di Michele Fontana in una gara tatticissima (come c'era da aspettarsi) batte Antonio Garavello e Yuri Floriani. Addirittura solo 6° Stefano La Rosa di ritorno da Huelva dove aveva corso un 5000 in 13'42". 
  • 3000 siepi: Patrick Nasti ottiene un discreto 8'43"40 (per lui è pure il PB, che migliora l'8'45"98 di Annecy dell'anno scorso) e, forse, si è guadagnato il pass per la Coppa Europa. Sotto i 9' anche Matteo Villani con 8'49"61 (uno che ha corso 4 volte sotto gli 8'30") e Devis Licciardi (8'50"64, al personale migliorato di quasi 7" e seconda volta della vita sotto i 9'). 
  • 110hs: Emanuele Abate si conferma il miglior ostacolista italiano degli ultimi anni. L'avversario più accreditato dell'ultimo periodo è Stefano Tedesco, che nel 2010 era stato inopinatamente più forte di Abate, ma che stavolta si prende sul groppone 15 centesimi. 13"79 per Abate e 13"94 per Tedesco (0,9 il vento). 59^ volta di Abate sotto i 14" (quest'anno a Ginevra 13"68), mentre per Tedesco si tratta della 23^ (ma hanno anche 3 anni di differenza). Secondo All-Athletics il conteggio delle sfide dirette sui 110 è ora a 7-3 per Abate, che interrompe un 3-in-a-row di Tedesco che non perdeva dal 2009 contro il ligure. 5-2 per Abate sui 60hs. John Mark Nalocca terzo con 14"12, ottiene il suo 4° tempo di sempre (ha un 13"89 di PB), ma francamente, dico la mia, mi aspetto l'esplosione da questo ragazzo. Fisicamente potrebbe essere uno da 13"50, non certo da 14". Nella gara extra sui 110hs riservata agli junior, Hassane Fofana spara il nuovo record italiano junior con 13"87, un centesimo meglio di Mach De Palmstein 13"88
  • asta - finalmente Giuseppe Gibilisco finisce una gara e ottiene anche un non disprezzabile 5,55 infilato alla prima. Miglior risultato del 2011, visto che l'unica uscita positiva era stato il 5,50 di Birmingham, corredata poi dalla mesta uscita con 3 nulli a Parigi, Euroindoor. L'anno scorso aveva saltato meglio in 9 circostanze, fino al 5,75 di Barcellona. Francamente povero di contenuti il resto della gara, con solo Rubbiani oltre i 5 (5,10).
  • triplo: gara pazzesca. Da quanti anni Fabrizio Donato non arrivava terzo dietro due italiani in una gara di triplo? Ma è mai successo? Forse alla fine degli anni '90, quando c'era ancora Paolo Camossi. Magari in una gara storta qualcuno che aveva centrato la gara della vita. Ma non lo so. Comunque, che ci crediate o meno, Donato è arrivato terzo: sì, proprio terzo. Primo Fabrizio Schembri con 16,92, poi la sorpresa di giornata, Daniele Greco con 16,89 e terzo Fabrizio Donato con 16,85. Di sicuro la prima volta che il giovane Greco batte Donato (comunque alla miglior prestazione italiana M35) per un 4 a 1. E seconda vittoria per Schembri (la prima al Golden Gala), che era sotto 9 a 1 (la fonte è sempre la stessa). Azioni di Greco in salita, di Schembri stabili (già 17,08 e 17,00 quest'anno) e di Donato in flessione. 
  • disco: Hannes Kirchler supera i 60 metri con 60,21, alla 54^ volta sopra i 60 metri. Poi altri 3 atleti sopra i 59: Giovanni Faloci con 59,66 (che ha un carnet di 18 over-60), Nazzareno Di Marco  59,65 che stabilisce il proprio personale e Marco Zitelli con 59,00 che per 8 volte nella carriera è salito sopra i 60 metri.
  • giavellotto: in 4 sopra i 70 metri (uno fuori gara) in quello che probabilmente era il trials per la Coppa Europa. Purtroppo non prestazioni da lasciare a bocca spalancata, ma alla fine Roberto Bertolini ha vinto nettamente la sfida con 72,06, lasciando gli altri 3 a oltre un metro e tutti in un intorno di 10 centimetri. 12^ volta sopra i 70 metri per Bertolini la cui stagione migliore è stata il 2008 (le prime 5 prestazioni risalgono a quell'anno). Quest'anno su 7 prove, solo in 2 circostanze è andato oltre i 70. Leonardo Gottardo, probabilmente il favorito, considerati i 22 risultati sopra i 70 nel proprio pedigree, e il PB di 77,77 ottenuto quest'anno (oltre ad un altro 77,18 sempre nel medesimo luogo: Marcon) non è andato oltre il 3° posto con 70,86. Peccato: 7^ gara dell'anno, e 7 volte sopra i 70. Quella di Firenze è però la 6^ prestazione. Norbert Bonvecchio è giunto (fuori gara) secondo con 70,89, quest'anno due volte sopra i 74 metri fino al PB di 75,52. Quarto Antonio Fent con 70,81, 7^ volta sopra i 70 metri. 
  • 10 km marcia - Giorgio Rubino galoppa trionfale in 39'43"20. Cioè esattamente un minuto in meno rispetto al precedente PB di 40'43"12.
  • 4x100 -  gran 39"37 della 4x100 Aeronautica, con Tumi in prima frazione, Riparelli in seconda, Di Gregorio in terza e Torrieri in ultima. Battute le Fiamme Gialle con Cerutti, Collio, Marani e Galvan. 39"89. Considerazioni: si è visto un possibile treno di quella che potrebbe essere il vettore di lancio della 4x100 azzurra (Cerutti-Collio), con nel particolare la sfida Tumi-Cerutti in prima frazione, che secondo il sottoscritto sono colore che dovrebbero giocarsi la prima a Daegu. Donati al momento non mi sembra all'altezza. Peccato non averla vista! Di Gregorio è il solito super-terzista, mentre il 4°, come anche il nostro sondaggio sta certificando, dovrebbe essere Howe. Come non fanno a scendere sotto i 38". Di sicuro il Checcucci di Firenze e il Donati del Golden Gala non possono (al momento) essere più parte di questa configurazione. 
  • 100 femminili - Manuela Levorato torna e mette subito le cose in chiaro nel suo esordio all'aperto. La migliore al momento è ancora lei. 11"71 con 1,6 di vento contrario e quasi 2 decimi dispensati con prodigalità alla Alloh, cioè la migliore azzurra fino ad oggi del 2011 con 11"65. Anche l'anno scorso aveva esordito proprio a Firenze per la Coppa Italia correndo in 11"59, ma con vento nullo e in una giornata soleggiata. Per la Alloh 11"99, mentre terza Martina Giovannetti con 12"02 come Chiara Gervasi. Deludenti Draisci e Bongiorni, che comunque nel 2011 erano scese decisamente sotto i 12". Se vi vede Di Mulo...
  • 400 femminili - dopo la graffiata della Bazzoni la settimana scorsa, arriva la veemente risposta di Marta Milani: 52"24, secondo tempo personale all-time, dopo il PB a 51"87 di Barcellona l'anno scorso. 14^ volta sotto i 53". 53"13 per Maria Enrica Spacca, che curiosamente rappresenta anche per lei il secondo risultato di sempre dopo il 52"80 di Rieti dell'anno scorso. Biglietto di Daegu certo, quanto meno nella staffetta (se il valore aggiunto, la Grenot, si riprende). Ora, riflettendoci sopra, nel 2011: Milani 52"24, Bazzoni 52"72, Spacca 53"13, Grenot... non pervenuta. Con una Libania a livelli dell'anno scorso, la staffetta era certamente da finale mondiale. Nel frattempo, zitte-zitte, si sono messe in luce Elena Bonfanti (53"61 quest'anno) ed Eleonora Sirtoli. La Sirtoli a Firenze scende per la terza volta sotto i 54" e piazza un clamoroso 53"54. Almeno in questa specialità l'Italia si muove. Piccolo nota a margine: peccato vedere Daniela Reina naufragare a 54"76, dietro alla pupilla di Di Mulo Tiziana Grasso (54"49). 
  • Nei 1500 femminili succede la seconda grande sorpresa di giornata: Elisa Cusma perde un confronto con un'altra atleta italiana. Anche qui bisogna scavare nei meandri della storia dell'atletica femminile per trovare un altro precedente. La catechizzatrice si chiama Maria Vittoria Fontanesi, classe 1974, 37 anni e una prima parte di stagione di primo piano. Che la Cusma non stesse bene lo testimonia anche la sua prima uscita in Portogallo, proprio sui 1500: 4'19"19 una settimana fa. La Fontanesi dopo il record personale a Trento con 2'06"14 un mesetto fa, si toglie lo sfizio di stabilire anche il personale nei 1500 con annessa ciliegina sulla torta di sconfiggere la Cusma con 4'16"69. 9 centesimi in meno della parmense. 
  • 3000 siepi: vince la ex campionessa mondiale Docus Inzikuru, con 10'02"12. Seconda Valentina Costanza con 10'04"69, ad un secondino dal primato stagionale di una settimana fa in Portogallo. Quarta prestazione personale di sempre (PB a 9'58"78). Giulia Martinelli, terza, si dice abbia stabilito il nuovo record italiano promesse con 10'14"36. Ma l'anno scorso non ottenne 10'05"49 a Grosseto... dove sta l'arcano?
  • 100hs: in attesa di vedere lo scontro con Marzia Caravelli, Veronica Borsi spara un 13"17 che migliora ulteriormente il suo personale fresco-fresco di Ginevra (13"21) e che sa di impresa. 4 delle sue migliori 5 prestazioni personali di sempre le ha ottenute quest'anno, davvero fino ad oggi l'annus memorabilis. Dopo aver scalato fino alla 6^ posizione le liste all-time nazionali col 13"21, questo ulteriore miglioramento non la sposta, ma l'avvicina il gruppetto a 13"10. La rivelazione della stagione indoor, Giulia Pennella, arriva a 13"34, anche per lei personale (aveva corso la settimana scorsa in 13"46 in Portogallo).
  • alto: Raffaella Lamera ottiene un sensazionale 1,93, a due centimetri dal personale (che nella gara ha cercato di pareggiare). Seconda prestazione personale di sempre. 
  • triplo: vince Simona La Mantia con un discreto 14,25, in attesa dei salti che conteranno nel proseguo della stagione. 39^ gara sopra i 14 della carriera. Ma anche qui, desta sempre impressione quello che fa la junior Darya Derkach: 13,56 e primato italiano junior (ma glielo attribuiscono lo stesso senza naturalizzazione?). Lo stesso risultato al centimetro del salto eseguito ad Ancona nella stagione indoor. Passerà inosservata, ma ottimo il 13,49 di Eleonora D'Elicio, che è giovanissima ed è arrivata alla seconda prestazione personale di sempre. 
  • peso: Chiara Rosa esplode uno splendido lancio a 18,59 con 4 lanci sopra i 18. 12^ al mondo nel 2011. 45^ volta sopra i 18 per lei che in 4 circostanze è andata anche oltre i 19. 
  • martello - Silvia Salis ancora oltre i 70 metri: 70,98, 4^ prestazione personale di sempre. 14^ volta oltre i 70 metri, con il PB ottenuto il mese scorso con 71,93
  • marcia 5 km: Elisa Rigaudo mantiene il suo trend sui 5 km: nelle tre precedenti uscite negli anni scorsi sulla distanza, sempre attorno ai 21'10". 21'12"73 in questa circostanza. 

1 commento:

  1. Hanno fatto vedere su Rai Sport 2 solamente un'ora e mezza perchè poi hanno dovuto dare la linea alla Diamond League di Eugene (e che meeting!). Una piccola nota: nei 1500 Stefano La Rosa è caduto per terra ad un giro dal traguardo, si è rialzato e ha quasi ripreso i primi... credo che avrebbe potuto giocarsela se fosse rimasto in gara. La Pennella era in linea con la Borsi all'ultimo ostacolo ma ci è andata dentro e ha perso almeno un decimo. Infine, Gibilisco saltava bene (5.55 con margine) ma si è fermato varie volte durante le rincorse (dicono che fosse il vento, boh) e non è riuscito a fare neanche un tentativo decente a 5.72 (si è fermato o non si è elevato... non ha comunque raggiunto l'asta). Di Daniela Reina adesso mi chiedo se è proprio mancanza di forma (d'altronde non aveva corso i societari come faceva sempre) e sono curioso di vedere cosa combina sugli 800... ho sentito anche che la Milani potrebbe correre al posto della Cusma per l'esercito...

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