17/06/11

Avellino: Tomasicchio 10"70 al rientro

C'è un alone di mistero che aleggia sul futuro agonistico di Gianni Tomasicchio in questa stagione. E' cosa ormai di dominio comune il fatto che il coach, Palmiotto, abbia deciso di rompere il sodalizio sportivo con Tomasicchio, appendendo il cronometro (momentaneamente?) al chiodo. Gliel'ho detto che bisognerebbe reagire in altro modo ad ogni forma di prevaricazione. Così la si dà vinta ai propri detrattori. Nel frattempo Gianni Tomasicchio, di cui non conosco nulla sui nuovi aspetti tecnici (e se si allena) si rivede ufficialmente in pista all'aperto al meeting di Avellino. 10"70 in finale dopo un 10"84 in batteria nella gara vinta dal camerunense Adam Idrissa con 10"61 (ma 10"52 in batteria). Tomasicchio, da terzo nei ranking nazionali sui 100 metri, è così sceso attualmente fino 6° posto, superato da Michael Tumi, in grandissima crescita (tra l'altro in anteprima vi comunico l'exploit di 10"35 controvento agli italiani a Bressanone). Come si fa a perdere un'atleta da 10"26 corso solo l'anno prima? Avrà pure qualche colpa, ma il "sistema" italiano è di sicuro malato e legato a meccanismi che spesso nulla hanno a che fare col merito. Adam Idrissa piazza pure un gran 20"92 sui 200 in una gara che vedeva presente per la terza volata in una sola giornata lo stesso Tomasicchio: 21"83 e quinto posto, superato da Marco Emilio Gai (21"75). Entrambi i tempi con vento quasi nullo. 
Il 20enne keniano di turno, Abraham Sawe, si impone negli 800 in 1'47"77, mentre continua a zoppicare vistosamente il mezzofondo veloce italiano. Gilio Iannone 1'52"53 e il 36enne Andrea Longo 1'53"54. Certo non sono loro (o non sono più loro) che devono sollevare le sorti di queste specialità, ma l'amara considerazione bisognerà pure farla, no? Sui 1500 vinti dal cingalese Wijekoon in 3'45"71, si mette in luce Giovanni Bellino (1988) con 3'46"24. Quest'anno vedremo un italiano sotto i 3'40"? O dovremo sperare nei numeri del neo-italiano Abdikadar? Anche nei 5000 si assiste indifesi al dominio straniero: 13'41"48 per Ezekiel Kiprotic Meli che catechizza in volata lo zambiano Tony Wamulwa (13'41"86). 
Stefano Tremigliozzi nel salto in lungo non va oltre i 7,26, suo peggior risultato dell'anno (vanta un 7,63 a Ginevra il 28 maggio). 
Nei 400 femminili altra gara "africana": la senegalese Ndeye Fatou Souma si fregia di un buon 52"70 (quest'anno ha portato il PB a 51"80 a Marsiglia). 
Bordata nel disco della ivoriana Suzanne Kragbe (57,54), e doppio 1,85 nel salto in alto della nigeriana Doreen Amata (in forza al Cus Cagliari e che vanta un 1,95 stabilito nel 2008) e della cubana Mayor Lesyanis

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