14/06/11

A Strasburgo volano Bailey e Blake: 9"97 e 9"98

Continuano a fioccare tempi sotto i 10" nei 100 in questa stagione che culmina con Daegu. Siamo già a 25 prestazioni... regolari. L'ultima accoppiata di bordate arriva dritta-dritta da Strasburgo, dove l'antiguano Daniel Bailey ha battuto il jam Yohan Blake (classe '89, che in molti si aspettano esploda quest'anno) di un solo centesimo. 9"97 vs 9"98: naturalmente Blake non è che vada poi così piano, rispetto ai nostri standard. Bailey arriva al miglior tempo personale dell'anno, commentandolo come una prima parte con annessa transizione "perfect". E' ora a 8 centesimi (9"91) dal PB ottenuto a Paris St. Denis nel 2009. 7 volte sotto i 10" con aggiunti 3 10"00 del 2009 ad oggi. Questo il biglietto da visita per Daegu. D'altro canto Yohan Blake corre per la sesta volta sotto i 10" (più o meno sugli stessi livelli di Bailey), anche se ha un PB di 9"89 ottenuto l'anno scorso a Londra. A Montreuil, dieci giorni fa, era riuscito a correre in 9"95 davanti a Lemaitre e ora 9"98. Quest'anno vanta anche un 9"80 ventoso (2,2) a Kingston. Come si diceva, ragazzo dal talento enorme, e che infittisce gli interrogativi sui trials dei jams. Il borsino parla di un Bolt davanti, anche se non così davanti; Mullings in cavalcante crescita, Powell infortunato (ma Mullings ha già dichiarato che è impossibile che Asafa non si presenti ai trials), Blake leggermente dietro. Ma voi vi immaginate che razza di gara sarà: non dimentichiamoci infatti di Nesta Carter (9"92 a Eugene) e Michael Frater (9"94 nella stessa gara). Poi c'è il nuovo fenomeno Nickel Ashmeade (classe 1990) che a Clermont, Florida, ha corso in 9"96 (in scia del 9"79 di TyGay). 7 giamaicani sotto i 10" nel 2011. Aggiungetecene altri 4 sotto i 10"10. Che razza di finale sarà a Kingston? 
Dopo i due caraibici, terzo il britannico Dwain Chambers, che ha convinto in 10"04. Quest'anno vanta anche un 10"01 con 2,0 a San Paolo. 
Jonathan Borlee, uno dei gemelli belgi, 45"04 sul giro dopo il 20"42 sui 200 (personale) stabilito a Rabat due settimane fa. Sesto tempo personale di sempre, con un pedigree che annovera anche 5 sub-45" con un top di 44"71
Nel salto triplo spunta un altro francese, che batte uno dei top-5 mondiali del ranking anche se a pari merito: 17,29 per Benjamin Compaore e 17,29 per il cubano Alexis Copello.
Tra le donne prova di forza dell'ucraina Mariya Ryemyen, che finalmente si scrolla di dosso la connazionale Olesya Povh sia sui 100 che sui 200. 11"21 vs 11"24 con 0,4 nei 100 e 22"68 vs 22"80 nei 200 con 0,7. La tripletta ucraina nei 100 è completata da Natalyia Pohrebnyak: 11"33. E già il pensiero vola alla 4x100 da podio di una formazione giovanissima (tutte ragazze dal 1987 al 1988).
Nel salto in alto si vede uno sprazzo di azzurro: Raffaella Lamera, terza con 1,87. Golden Gala a parte, è quasi impossibile vedere italiani all'opera all'estero, siamo un paese atleticamente da serie "C". 

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