20/06/11

Bressanone e giovani fenomeni: Pennella, Fofana, Hooper... il report di 2^ e 3^ giornata della pista

Bressanone - Continuo con il report dei Campionati italiani giovanili, visto che mi sono "distratto" con a Coppa Europa. Questo report sulle gare di corsa e ostacoli in pista, che finalmente mi fanno scrivere di atletica-spettacolo e di due record nazionali, per mano (e gambe) di Marco Lorenzi nei 400, che cancella udite-udite, quel super talento non ancora trasformatisi in sfolgorante realtà di Claudio Licciardello. Carriera folgorante, ma in questo momento le analogie con la storia sportiva di Alessandro Cavallaro (ma sui 200) si stanno intensificando in maniera preoccupante. Tocchiamo tutto quello che c'è, e speriamo che l'Araba Fenice torni a lambire l'universo sotto i 46" nei 400. Poi c'è da mettere in bacheca (evidenziato con l'Uniposca) il record di Hassane Fofana sui 110hs: 13"76, a migliorare il suo 13"87 di Firenze. Anche qui, una specialità che nel breve arco di un paio di stagioni potrebbe avere un dominatore assoluto, Abate e Tedesco permettendo naturalmente. Ecco Quindi un breve report sulle gare on track non trattate nel primo "lancio".


200 - La gara junior esalta la solidità di colui che era partito già con le carte migliori del mazzo: Lorenzo Angelini, accreditato di un 21"35 corso a Modena giusto 10 giorni fa. Aveva già fatto la voce grossa, e messo una piccola ipoteca sul titolo. Sulla pista di Bressanone arriva fino a 21"38, un solo centesimo meglio della vera sorpresa nella velocità junior: il cremonese Sebastiano Spotti (esploso anche nei 100): 21"39Luca Valbonesi, che l'anno scorso aveva vissuto una grande stagione, non è riuscito a migliorare quelle stesse prestazioni. Solo quinto con 21"66. Un gran tempo lo stesso. Ora ci sono gli italiani assoluti per rimediare. E dopo averla incensata ieri con l'11"67 vittorioso sui 100, Gloria Hooper cannoneggia i 200 in un tonante 23"61, regolando (esattamente come sabato) Anna Bongiorni 23"96 e Judy Ekeh 24"39 (ma Judy è una che ha nelle reazioni fosfocreatiniche le sue doti migliori... oltre i 7/8" deve cercare di reclutare risorse). 23"25 è il record junior della Calì, se lo vuole annotare da qualche parte. Davide Manenti si porta intasca i 200 promesse con 21"14, davanti all'outsider Alex Da Canal (21"25) e allo sconfitto di giornata, Diego Marani 21"32. Anche qui: diciamo che Manenti quest'anno partiva con il favore degli allibratori con Marani poco sopra. Da Canal osservatore privilegiato, ma un pò lontano fino alla sparata in batteria di 21"27. Marani invece si è sciolto in finale, probabilmente soverchiato da cotanta abbondanza. Terzo alla fine. Ma da uno che ha corso già una manciata di volte sotto i 21", ci si aspetta molto. Nelle promesse femminili, sorpresona con la vittoria di Martina Amidei 23"98 (0,8), probabilmente PB, davanti alla vincitrice dei 100, Ilenia Draisci 24"06.


400 - Si parte a tuono con la gara da copertina patinata del Times sui 400 junior: Marco Lorenzi decide finalmente di abbattere i 47" e lo fa sfondando l'hangar direttamente con un Boeing 747 da 46"39, che altro non sarebbe che il nuovo record italiano junior, che abbatte il tempo del desaparecido, nel frattempo, Claudio Liccardello di 46"47 stabilito nel 2005. Bragagna ha sussurrato che potrebbe tornare a sorpresa per gli italiani assoluti la settimana prossima. Il precedente PB di Lorenzi era 6 decimi oltre lo spartiacque che divide due mondi concettuali, i 47": 47"05 corso a Mosca l'anno scorso ad una delle innumerevoli manifestazioni con le quali si sta cercando di stroncare l'attività giovanile. Ma a Brixen gran tempo anche per il secondo, Michele Tricca46"59. Tricca le cui azioni erano schizzate vertiginose dopo il 46"53 siglato ai regionali di Torino due settimane fa. 400 junior donne per Flavia Battaglia con 54"95, cioè il nuovo PB e primo sub-55" della carriera. Nelle promesse maschili, Eusebio Haliti si fa infinocchiare negli ultimi metri: 47"02 per il padovano Francesco Cappellini, di cui Haliti (47"10) doveva tener conto, visto che il veneto arrivava a Brixen con un 47"24 nello zainetto. Dopo il 46"78 di Ginevra da parte dell'italo-albanese, probabilmente era da aspettarsi (visti i miglioramenti degli altri 400isti) un 46" e mezzo o giù di lì. Io me l'aspettavo. Nei 400 promesse femminile, vince invece una ragazza di cui avevo parlato qualche giorno fa, Clelia Calcagno, dopo un 54" basso nella stessa riunione in cui Tricca aveva abbattuto i 47" per la prima volta. 54"72 e vittoria meritata, che era la cosa che più importava. Probabilmente piccola delusione per Chiara Natali, che quest'anno per due volte era scesa sotto i 55" fino a 54"64.

800 e 1500: l'altro ieri parlavo della sua naturalizzazione, oggi si parla della sua doppietta nel mezzofondo veloce junior. Il futuro è adesso, evidentemente. E' Mohmed Abdikadar, che dopo le scintille presentate come antipasto nelle scorse settimane, fa una prestigiosa doppietta. 800 in 1'50"32 e 1500 in 3'52"13 sul vincitore dei 5000, Yassine Rachik, battuto in volata in quella che era la sfida nella specialità di conflitto. Irene Baldessari vince gli 800 junior con 2'10"70, mentre Valentina Elli i 1500: 4'36"36. Michele Fontana sui 1500 promesse ha ragione dei marocchini Razine e Haidane: 3'48"91 il tempo ottenuto quasi al fotophinish. Ma qualcuno ha contato quanti stranieri erano presenti a Bressanone, per osservare il fenomeno in maniera "euristica"?  Serena Monachino, 800 promesse, vince d'imperio la gara in cui rappresenta forse una delle poche frecce a disposizione del mezzofondo veloce femminile dell'immediato futuro. 2'09"22. Peccato sia mancato il confronto con la padovana Federica Soldani, che da sola nella serie più lenta ha messo paura a quasi tutte: 2'10"89 e terzo poso del seeding. Sarà invece la seconda degli 800 ad imporsi nei 1500: Giulia Viola in 4'28"39.

3000 siepi: uno dei pochi mezzofondisti italiani con ambizioni importanti, è di sicuro Andrea Sanguinetti. Un altro predestinato. Nelle siepi junior vince con un vantaggio abissale: 9'09"26. Sembra che i più forti (Abdekadar, Sanguinetti e Rachik) si siano volontariamente evitati (tranne per lo scontro nei 1500) per spartirsi a fettone il mezzofondo. Netta anche la vittoria della junior Camille Marhcese: 10'51"76. Valeria Roffino, tra le promesse, regola invece la figlia del grande Alberto Cova (quante volte glielo avranno detto?) Elisa: 10'36"53 a 10'38"03.

Ostacoli - Impressiona sui 110hs Hassane Fofana, scovato in una di quelle realtà nazionali che sono autentiche miniere d'oro di giovani atleti fenomenali (probabilmente grazie alle capacità dei tecnici, dei presidenti, tutti insieme): la bresciana Atletica Villanuova '70 e poi passato all'Atletica Bergamo di Acerbis. Ma in Lombardia di queste "realtà" c'è anche l'Atletica Estrada, nella bergamasca. Queste società bisognerebbe favorire, vista l'attività capillare di proselitismo che riescono a mantenere inalterata. Mica quelle che fanno compra-vendita di atleti per un pugno di punti. Comunque: 13"76 in batteria e record, con il possibile alter ego, Ivan Mach Di Palmstein che in riuscirà sì a scendere a 13"92 in finale, ma non riuscirà a contrastare l'esuberante strapotere del bresciano. Naturalmente bisognerà aspettare che le barriere si alzino per capire dalla lettura dei tempi, i vaticini. Molti si sono pure arenati sulla rampa di lancio, non dimentichiamocelo. Jose Bencsome De Leon, un altro iscritto nel registro dei predestinati, si pappa i 400hs in un sol boccone, probabilmente riservandosi qualche energia per Torino e per la sfida finale con Panizza. 51"19. I 100hs junior si trasformano in una tragedia sportiva per la favorita: Silvia Zuin. Squalificata dopo aver dimostrato di non poter aver rivali in batteria: 14"39. Invece la coccarda tricolore se la appende al petto l'altoatesina Marion Kastl con 14"57. Specialità comunque non di eccelso spessore tecnico rispetto alle altre. Stesso discorso dei 400hs, vinti con un tempo di 1'01"76. Non da fantascienza. Nei 110hs Promesse Michele Calvi, decathleta per diletto, arriva al personale a ridosso dei 14": 14"02. Eusebio Haliti invece, sui 400hs, decide che un titolo nazionale lo può pure regalare, due no. Così si trangugia il titolo con 51"17 e anche lui lancia un messaggio a Bencosme e a Panizza, anche se non potrà partecipare agli italiani assoluti (in attesa del By dalla IAAF, suppongo. Ma è già stato naturalizzato?). Si migliora ancora sui 100hs Giulia Pennella: 13"29. E ora è a ridosso (ma penso lo vedesse direttamente lei durante le gare) a Borsi e Caravelli. E un pelo davanti a Cattaneo. E soprattutto balza all'ottavo posto nelle liste italiane all-time. Quindi una sfida a Torino tra la seconda (la Cattaneo), la quarta (Caravelli), la sesta (la Bosco) e l'ottava (Pennella) della storia dei 100hs italiani. Durante la cronaca da Stoccolma, il duo-Rai (anzi l'assolo... più uno) sottolineava proprio questa clamorosa sfida cui si assisterà a Torino. Una delle più emozionanti del panorama di gare piemontesi. Ma personalmente sono settimane che osservo (e scrivo) della cosa. Nei 400hs promesse, Ilaria Vitale si porta a casa il titolo con 1'01"56. Sapete come la penso dei 400hs femminili, no? E' una specialità in crisi profonda e non si vede ancora nessuno dietro a Manuela Gentili che possa affrontare il consesso internazionale nel breve periodo. Aspettiamo, cos'altro dovremmo fare?

1 commento:

  1. Bellissima Judy Ekeh! Le nigeriane non si smentiscono mai per la bellezza, sono una garanzia!

    RispondiElimina