06/06/11

Altra sciabolata della Caravelli: 13"12 - Vizzoni oltrepassa ancora gli 80 metri

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Due risultati nel fine settimana sono sfuggiti alla rete della Coppa Italia di Firenze. Due grandi prestazioni azzurre: si scrivono altri piccoli pezzettini di storia di atletica italiana, evidentemente. Peccato che liste italiane all-time siano così limitate e non vi sia un documento che vada oltre i 30 atleti e le migliore 30 prestazioni. Chissà se Raul Leoni ha tutto questo materiale prezioso e lo possa pubblicare... un giorno. Naturalmente non è il caso delle due prestazioni che andiamo raccontando, ma mi andava di dirlo, visto che molti atleti arrivano a ridosso di quegli spartiacque ma non si sa dove potrebbero collocarsi. Riporto le notizie che ha dato il sito ufficiale della Fidal, a partire dell'over 80 di Nicola Vizzoni (1976) a Firenze (Coppa Italia poi annullata per pioggia) che è anche logicamente record italiano M35 (per questo rischia di vincere l'ambito premio riservato ai master che qualche sito attribuisce a tutti gli over-35, indipendentemente se uno sia un atleta che pratica l'attività master nei ritagli di tempo o che sia un atleta professionista. Abbiate pietà per favore quest'anno). La misura di Vizzoni è comunque 80,29, seconda prestazione mondiale dell'anno, terza prestazione personale di sempre (vanta l'80,50 di Formia del 2001 e sempre nel 2001 l'80,38 alla Notturna di Milano). E' invece la quinta volta che oltrepassa gli 80 metri e la 40° che oltrepassa i 78 metri. Che dire? Il capitano è già seduto in prima fila sul volo per Daegu e aspetta gli altri sfogliandosi una rivista patinata con le caratteristiche tecniche degli aerei Boeing. 
Ma nel frattempo, zitta-zitta, lemme-lemme, all'ombra delle maxi-prove di Veronica Borsi e Giulia Pennella di Firenze (quest'ultima ha attaccato il decimo ostacolo esattamente in sincronia con la italo-finlandese, impattandolo violentemente. Siccome non fa David di nome e Oliver di cognome, l'urto frontale l'ha praticamente inchiodata, facendola arrivare inerzialmente a 13"34), giganteggia da Postumia in Slovenia, Marzia Caravelli che tuona un sontuoso 13"12. Nel neo-dualismo Borsi-Pennella sembrava che la friulana si fosse apparentemente un pò emarginata, anche per la debacle ad Ancona  (sulla scena dei 60hs). A proposito: i cronisti tv e i giornalisti hanno sostenuto che con il 13"17 la Borsi si portava al 6° posto delle graduatorie all-time italiane. Imprecisione: in realtà, come avevo già scritto a tempo debito, il sesto posto la Borsi l'aveva conquistato già con il 13"21 di Ginevra, con cui aveva superato la Ongar, ribadendolo e migliorandolo con il citato 13"17. Giusto per la precisione. 
Per la Caravelli l'approccio è invece venuto da lontano, secondo i suoi personali sentieri che partono dai 200 metri piani. E così si è assistito al sensazionale 23"1 sui 200 a Latina, ribadito da un 23"51 (che dovrebbero porla tra la 12^ e la 13^ posizione all-time sulla distanza in Italia) e quindi l'esordio con un 13"23 sui 100hs a Orvieto, che altro non era che la seconda prestazione personale di sempre. E ora il mostruoso 13"12 sloveno con 0,3 di vento, ovvero ancora la seconda prestazione personale, a due centesimi dal personale, e vicinissima a tutta la storia dell'ostacolismo veloce italiano al femminile, dove in 13 centesimi ci sono Tuzzi, Cattaneo, Macchiut, Lombardo e... Caravelli. Mai come quest'anno però, le prime attrici protagoniste sono talmente vicine da far ipotizzare una sfida a quattro (mettiamoci anche la Cattaneo, oltre a Caravelli. Borsi, Pennella), ai prossimi campionati italiani assoluti. Una delle gare probabilmente più attese dei prossimi Assoluti. Assolutamente da non perdere. 

Ricordo infine, che giovedì sera ci sarà la diretta-radio su questo sito del Meeting di Oslo.

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