13/06/11

Varata l'Italia per la Coppa Europa: ci sono anche la Grasso e Checcucci!

La notizia del giorno è che il testa-a-testa Queenatletica-Di Mulo si arricchisce di un altro succulento e debordante capitolo: come un BigMac, la vicenda trasuda pezzi di cibo ogni volta che la si sfiori, ma questo l'avevamo ampiamente pronosticato già nei giorni scorsi. Nella mia infinità ingenuità, oggi mi sono ritrovato a fare questo pensiero perverso... ma stupendo: guarda un pò, mi son detto, sabato c'è la discussa riunione di Mister-Omino-Bianco, esattamente nell'ultimo secondo valido per le convocazioni per la Coppa Europa, e guarda caso, uno dei protagonisti di quella gara viene convocato. Un caso, eh! 
Ma vediamo i freddi-fatti: il Ct Francesco Uguagliati ha diramato l'elenco dei 53 atleti che questo sabato e domenica difenderanno i colori della nazionale Italiana (queste parole bisognerebbe sussurrarle nelle orecchie di chi opera scelte del genere, ogni volta che si appresta a scrivere un nome), a Stoccolma, Coppa Europa, con poche sorprese, ma su quelle poche consentitemi di fare il mio solito volo pindarico.
Nel settore velocità femminile, infatti, non ti trovo proprio l'incolpevole Tiziana Grasso, la pupilla di Pippo Di Mulo?? Proprio lei? Una storia folgorante: migliorata in un colpo a 11"72 (da 12"10) nella ormai leggendaria riunione catanese in formato Roswell (o Area-51) e immediatamente convocata. Convocazione che segue la serie sterminata di raduni per le staffette (non si è mai capito su che basi) e dopo la particina avuta nella catastrofica 4x100 femminile di Barcellona. Anche lì: nessuno non si era mai accorto della sua presenza se non col senno di poi. Secondo la tesi dei malpensanti, l'11"72 è il certificato d'origine controllata che dovrebbe sdoganare la povera ragazza (ma chi glielo farà mai fare?) agli occhi del mondo.
La tesi dei malpensanti, però, cozza violentemente contro le convocazioni nella velocità maschile, dove è abbandonato il metodo del "merito" applicato ed esplicato qui sopra, per dar spazio al "censo". 
Maurizio Checcucci, ottimo ragazzo, onesto e serissimo professionista, non può non concordare con me: lui quest'anno ha corso i 100 metri 4 volte: 10"59, 10"65, 10"73 e 10"80. Media: 10"69. Non certo da sprinter di caratura internazionale, come nel 2009. 17° nelle liste italiane dell'anno. Non molto meglio di lui Roberto Donati che quest'anno ha corso un solo centesimo meglio del toscano: 10"58 e 16° in Italia. Mi domando cosa penseranno mai tutti quelli prima di loro che non sono stati convocati e che hanno confermato in più occasioni di andare più forte. Un nome su tutti: Michael Tumi (nella foto agli euroindoor di Parigi).
Prof, dai, non scherziamo: non è il giuoco del calcio questo, dove anche il risultato (di questi tempi) è opinabile: i tempi li vediamo tutti. Tumi, un titolo italiano indoor sui 60, un miglioramento fino a 10"36 a Gavardo che non è propriamente in un hangar della citata Area 51, ma in una valle bresciana. Ma anche un 10"41 e 10"45. Tempi lontanissimo per Checcucci e Donati in questo momento. Che altro dovrebbe fare? Prostituirsi? 
Quindi, dov'è la soluzione al rompicapo? Hanno sbagliato Checcucci-Donati a non correre a Misterbianco, dandoci così modo di assentire come monaci buddisti alla razionalità ed oculatezza delle scelte o ha sbagliato la Grasso a farlo, così rompendo la coerenza del disegno dimulesco? Mistero a Misterbianco...
Il resto della squadra, come si diceva, risponde alla legge dell'obbligatorietà delle scelte. La povera Elisa Cusma, per esempio, che parlando di mezzofondo veloce predica ormai nel deserto del Gobi, dovrà sorbirsi sia gli 800 che i 1500. Non è in formissima, secondo me: o almeno, non è ancora la Cusma che abbiamo imparato a conoscere, ma i rincalzi che possano esibirsi a livello internazionale non esistono proprio più. Almeno, ora e nell'immediato futuro.
Giacomo Panizza strappa la maglia di titolare sui 400hs a Bencosme De Leon, che quest'anno ha dimostrato di andare un pò più forte (50"48 giusto ieri). Se vogliamo, un premio per il lecchese (esistono anche queste dinamiche in seno alla nazionale) che non è poi così lontano dai tempi di Bencosme, che ha comunque solo 19 anni. Non saprei nemmeno io cosa dire: il merito dovrebbe avere ragione. Ma qui subentra anche una questione di gestione del giovane talento, che potrebbe trovarsi ad essere proiettato nell'empireo, in pochissimo tempo e con tanti appuntamenti internazionali giovanili da affrontare. E' utile ricordare che spesso in queste circostanze sono esplosi i talenti: in altre circostanze i talenti si sono invece affossati. Sliding Doors. 
Andrew Howe, notizia dell'ultimo secondo, sembra essersi leggermente infortunato: al suo posto è stato messo sulla rampa di lancio Emanuele Formichetti. Ma che ha fatto ancora Howe? 
Ma l'infermeria dei pezzi da 90 italiani, non è certo vuota. Non è a posto nemmeno Fabrizio Donato (che verrà sostituito più che degnamente da Fabrizio Schembri), Antonella Di Martino (con seri problemi all'alluce, al suo posto Raffaella Lamera, 1,87 ieri sera a Strasburgo). Curiosità di vedere Libania Grenot nella staffetta (i 400 li farà Marta Milani), dopo la scoppola del Golden Gala. Ma convocate anche le mergenti Eleonora Sirtoli e Elena Bonfanti, come vaticinato dal sottoscritto. 
Nei 100hs Marzia Caravelli mette la maglia da titolare, a scapito dell'incontenibile Veronica Borsi, che comunque è stata portata in Svezia per le staffette. Esordirà in prima squadra la giovanissima Giulia Martinelli nei 3000siepi, autrice di uno storico record italiano promesse a Torino venerdì sera. 

La squadra per Stoccolma:

  • 100-200-4x100 - Emanuele DI GREGORIO - Simone COLLIO - Maurizio CHECCUCCI - Matteo GALVAN - Roberto DONATI - Fabio CERUTTI - Jacques RIPARELLI
  • 400-4x400 - Marco Francesco VISTALLI - Domenico FONTANA - Andrea BARBERI - Luca GALLETTI - Isalbet JUAREZ - Matteo GALVAN
  • 800 - Mario SCAPINI
  • 1500 - Lukas RIFESSER
  • 3000 - Stefano LA ROSA
  • 5000 - Ahmed EL MAZOURY
  • 3000 st - Patrick NASTI
  • 110hs - Emanuele ABATE
  • 400 hs - Giacomo PANIZZA
  • alto - Silvano CHESANI
  • asta - Giuseppe GIBILISCO
  • lungo - Andrew HOWE (Emanuele Formichetti)
  • triplo - Fabrizio SCHEMBRI
  • peso - Marco DI MAGGIO
  • disco - Giovanni FALOCI
  • giavellotto - Roberto BERTOLINI
  • martello - Nicola VIZZONI

DONNE

  • 100-200-4x100 - Audrey ALLOH - Tiziana Maria GRASSO - Maria Aurora SALVAGNO - Giulia ARCIONI - Veronica BORSI - Marzia CARAVELLI
  • 400-4x400 - Marta MILANI - Maria Enrica SPACCA - Chiara BAZZONI - Elena Maria BONFANTI - Eleonora SIRTOLI - Libania GRENOT
  • 800 - Elisa CUSMA PICCIONE
  • 1500 - Elisa CUSMA PICCIONE
  • 3000 - Silvia WEISSTEINER
  • 5000 - Anna INCERTI
  • 3000 st - Giulia MARTINELLI
  • 100hs - Marzia CARAVELLI
  • 400 hs - Manuela GENTILI
  • alto - Raffaella LAMERA
  • asta - Elena SCARPELLINI
  • lungo - Tania VICENZINO
  • triplo - Simona LA MANTIA
  • peso - Chiara ROSA
  • disco - Laura BORDIGNON
  • giavellotto - Zahra BANI
  • martello - Silvia SALIS

Riserva: Valentina COSTANZA (C.S. Esercito)

1 commento:

  1. Carissimo Andy per fortuna che ci sei tu a raccontare la nostra Atletica senza stare dalla parte del "Potere"..come spesso avviene nelle telecronache di Mondiali e Olimpiadi che per altro considero fastidiose e dispersive(da abbonato RAI che paga il "canone" lo posso e lo voglio dire...costretto pur di non sentire certe cose..a seguirli in...tedesco anche se non capisco nulla!) Tornando all'Atletica di casa nostra non stupirti di certi meccanismi..Ricordi il fasullo "salto di bronzo" di un atleta azzurro ai Mondiali di Roma 87? Io benissimo. Alla fine è soltanto l'atleta a pagare perchè se la sua prestazione è "dubbia" sarà il solo a pagare col tempo. In pista! Ma poi hai visto di che tempi parliamo? E quelli prendono 1.200 euro al mese per fare 10"5? Altra vergogna di questo Paese!

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