14/02/11

Meno di una settimana agli assoluti - chi scende e chi sale prima di Parigi: gli uomini

Giuseppe Gibilisco: ma che fine ha fatto?
(scritto da Sasuke) - Manca poco meno di una settimana ai Campionati Italiani Assoluti Indoor, data ultima fissata dalla Fidal per conseguire gli ambiti minimi richiesti per poter partecipare alla rassegna continentale di Parigi. Come con Barcellona l'anno scorso, per la Fidal i campionati italiani sono spesso l'ultima chiama per l'evento di turno, l'ultimo posto dove poter conseguire i tanto ambiti minimi. Vista la vicinanza con gli italiani, è improbabile che i nostri partecipino ancora a meeting di caratura internazionale, un pò per precauzione, un pò perchè non ci sono più molti eventi. Ma vediamo, in ordine, la situazione italiana del momento. Partendo dalla velocità:

60 metri - Solamente Emanuele di Gregorio, ai vertici europei della specialità, subito dopo l'inarrivabile Dwain Chambers (fermo comunque ad un non imbattibile 6.57) con 6.63 può pretendere a confermare, se non incrementare, il bronzo ottenuto tre anni fa. Può ancora sperare Simone Collio, andato per ben tre volte vicino alla soglia (6.68, 6.69 e 6.72) a cui manca proprio un nulla per poterci essere. Più indietro Jacques Riparelli, e lo staffettista di Barcellona, Roberto Donati che occupano ex aequo la terza piazza con 6.72; Michael Tumi a 6.75, mentre sono più indietro i più quotati Gianni Tomasicchio (6.77) e Andrew Howe (6.78). Pare proprio che salterà la stagione Fabio Cerutti, argento agli Euroindoor 2009. A livello europeo i migliori sono gli inglesi: dopo Chambers abbiamo Lewis-Francis e Joel Fearon a 6.63 (che non sono però passati dalle forche caudine dei trials) con Harry Aikines a 6.64 così come il tedesco Tobias Unger, mentre il campione europeo protagonista a Barcellona, Christophe Lemaitre non sembra essere una minaccia (è fermo al momento a 6.67).

60 metri ostacoli - Minimo messo in cassaforte da Emanuele Abate (7.72, ma anche 7.73 e 7.75) che è anche l'unico azzurro ad essersi distinto positivamente quest'inverno. Dietro di lui il vuoto, con il campione italiano all'aperto Stefano Tedesco fermo ad uno scarso 8.03 nella sua unica apparizione stagionale. Speriamo finalizzi la preparazione per i 110 all'aperto.

400 metri - Qui c'è un vuoto che ha del deprimente. Nessuno dei nostri migliori atleti è ancora esordito (cito Galvan, Licciardello, Barberi, Vistalli, Galletti, Fontana) e così il migliore è lo junior Michele Tricca, autore di un autorevole 47.66 davanti all'albanese Eusebio Haliti (47.73). Poco, specie in chiave staffetta. Deprimente specialmente visto che alla recente rassegna continentale al coperto fummo in grado di vincere addirittura l'oro in una memorabile finale!

800 metri - Specialità in discreta salute, grazie al trio Benedetti-Scapini-Rifesser, tutti e tre partecipanti all'aperto l'anno scorso, a Barcellona. Il migliore è Mario Scapini, che con il suo 1.47.44 (personale indoor) è ottavo nelle liste europee. Da notare come Scapini sia un ragazzo che rende specialmente nelle indoor, a differenza dei più. Ha i personali molto vicini (1.47.28 il suo all'aperto): curioso,  che un talento come Abubaker Kaki  corra attualmente con i suoi tempi, ma vanti un differenziale di più di 2 secondi rispetto all'aperto. Che Scapini valga 1.45 all'aperto se in salute? Glielo auguro con tutto il cuore. Bene anche Lukas Rifesser, che con 1.48.37 è a solamente sette centesimi dal minimo imposto. Pare però che abbia gettato la spugna, perché stando a Fidal-Alto Adige correrà i 1500 ad Ancona. Giordano Benedetti è terzo con 1.48.86 mentre delude parzialmente Christian Obrist, quinto in 1.50.83.

1500 metri - Il capofila stagionale è Marco Salami, con un buon 3.43.03, davanti a Luca Leone con 3.43.31. Non in grande condizione Christian Obrist, che si è cimentato nei suoi 1500 in un non superlativo 3.44.45, troppo lontano per ambire a Parigi, visto anche il tempo sugli 800. Ancora lontano il 3.42.10, che non sarà facile da raggiungere per nessuno dei tre.

3000 metri - Ottimo Stefano La Rosa con 7.53.86, che sarà tra i presenti agli Europei. Seguendolo un pò ho notato come partecipi anche a molti cross nella stagione invernale, dove però non rende mai particolarmente bene. Tutto un altro pianeta in pista, dove è attualmente il migliore sulla distanza che separa il mezzofondo prolungato dal fondo, dove meglio si comporta Daniele Meucci, fermo però ad un discreto 7.59.58, troppo lontano per sperare nella rassegna. Meucci, per la cronaca, ha anche corso un 5000 in 13.50.26; da notare come la distanza sia stata corsa poco, un po' perché lunga, un po' perché snobbata dalla maggior parte degli europei non essendo presente a Parigi.

Salto in Alto - Vari atleti di discreto livello, a cominciare dal neo-master Nicola Ciotti, capace di superare 2.28 con margine, centrando il minimo e mandando nel dimenticatoio la non esaltante stagione 2010 (dove si era fermato a 2.22); dietro di lui si migliora Marco Fassinotti (2.22, poi 2.23 e poi 2.24). Per lui l'ultima possibilità sarà Ancona; il ragazzo partecipò agli Europei all'aperto ben comportandosi in qualificazione, primo a pari merito con Uhkov, per poi sbiadire un pò in finale complice la tensione. Per lui c'è ancora tanto tempo, almeno 15 anni vista l'attività dei gemelli Ciotti. A 2.22 i due partecipanti agli europei di Barcellona Silvano Chesani (per lui 2.22 con margine e poi, purtroppo, stiramento che l'ha forzato a concludere la stagione indoor prima del previsto), Filippo Campioli e Alessandro Talotti. Poco dietro lo junior Gianmarco Tamberi, salito questo weekend a 2.21, mancando poi i 2.24 del record italiano di categoria.

Salto in Lungo - Vista la probabile assenza del primatista italiano Andrew Howe, le speranze sono tutte sul duo Formichetti-Tremigliozzi, suoi compagni a Barcellona. Stefano Tremigliozzi è a 7.90, mentre Emanuele Formichetti a 7.84; il secondo ha poi gareggiato nuovamente fermandosi però a 7.64; ad entrambi manca comunque relativamente poco, visto il minimo di 7.95.

Salto Triplo - Ottimo l'esordio del primatista italiano e detentore del record dei campionati europei indoor (!) Fabrizio Donato, che salta subito fino a 17.03: non male, per uno che entra nella categoria dei master MM35. Dietro di lui Fabrizio Schembri, autore di un 16.93, che però ha saltato solo a 16.72 nella sua altra uscita con Daniele Greco terzo, miglioratosi fino a 16.48. Agli assoluti sarà una sfida tra i primi due, con Greco che potrebbe tentare il colpaccio e guadagnare il tanto sospirato pass oltre che la vittoria.

Salto con l'asta - Il migliore è una promessa come Claudio Stecchi, giunto a 5.40; Matteo Rubbiani e l'azzurro di Barcellona Sergio Piantella si difendono, ma non vanno oltre i 5.30; non ha esordito come previsto il primatista italiano Giuseppe Gibilisco. Che Giuseppe abbia deciso di concedersi un unica apparizione con minimo agli italiani? Per un fuoriclasse come lui 5.65 non dovrebbe essere un problema, è vero, ma non si sa mai. Personalmente, avrei fatto almeno una gara, condizione permettendo (sempre che abbia intenzione di partecipare alle indoor e che qualche infortunio/influenza non l'abbia bloccato).

Getto del Peso - Vuoto assoluto nel lancio del peso. In attesa che lo Junior Daniele Secci cresca (è comunque secondo con 17.40) il migliore è Marco Di Maggio (17.96). Troppo poco, visto che il minimo stabilito dalla federazione è 19.90 e che per essere competitivi a livello europeo bisogna superare i 20 metri. Tanti giovani interessanti, per fortuna, come il vincitore tra gli allievi ad Ancona Lorenzo del Gatto, autore anche di un 17.97 con il peso da 5 chili.

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