28/02/11

Campionati indoor USA: finalmente i fuochi d'artificio con Rodgers e Suhr

M. Rodgers vince i 60: 6"48
Dopo una prima giornata invero triste ad Albuquerque, la seconda domenica del villaggio USA è stata sicuramente all'altezza del blasone. Su tutti il mio "amico" su facebook Mike Rodgers che sui 60 ha migliorato il suo PB prima in batteria, correndo in 6"49, poi in finale con 6"48. 46^ prestazione mondiale di sempre (nel senso che 45 volte l'uomo è sceso sotto questo limite ma da parte di 20 competitors, 14 delle quali dal solo Mo Greene che detiene il record del mondo con 6"39 corso due volte e 23 volte sotto i 6"50... Bolt passò a Berlino in 6"29, anche se si era all'aperto e giusto per dare un pò di pietre di paragone). Al secondo posto di Albuquerque 6"54 per Cherry D'Angelo (6° rango mondiale dell'anno). Altro lampo nel New Mexico sono stati i 60hs di Kelly Wells: 7"79, Personal Best che migliora il 7"82 corso a Karlsruhe due settimane fa. 35^ prestazione mondiale di sempre, cioè tra il 7"68 del mondiale di Susanna Kallur al suo 7"79 si sono inserite nella storia 33 prestazioni e 12 competitors. Lontanissimo il resto degli Usa, dove Nicole Denby ha finito in 8"00. Imbarazzante il salto in lungo maschile: vittoria per Jeremy Hicks con 7,67 ma il podio arrivava con il saltello da 7,56. Di altro spessore la gara di lancio del peso femminile con Jilian Camarena-Williams (sembra il nome di acqua di colonia) che spara la palla da 4 kg fino a 19,87 mt, che è la migliore prestazione mondiale dell'anno pari-pari a quella della tedesca Christina Schwanitz. Altro boato dalla pedana del salto con l'asta, dove Jenn Suhr ottiene il record americano indoor valicando l'asticella a 4,86, (precedente 4,83 della stessa Jennifer Stuczynsky, così era conosciuta prima del matrimonio) miglior risultato dell'anno davanti alla figliuol prodiga Yelena Isinbayeva (4,85). Il 4,86 è il risultato più elevato mai raggiunto da una donna che non sia la Isinbayeva a livello indoor: ma la stessa Suhr vanta anche un 4,92 all'aperto che la fa la vera antagonista della russa a Daegu. Sul lungo femminile mi devo rimangiare in parte ciò che dicevo ieri sulla crisi dei salti stelle e strisce (avvalorata però dallo scandaloso risultato di quella maschile): Janay De Loach (chissà se parente del celeberrimo Joe...) atterra a 6,99 stabilendo la miglior prestazione mondiale indoor dell'anno. 70^ prestazione mondiale di sempre, ma quel che più è singolare che le donne dal 2000 in poi hanno valicato i 7 metri solo 6 volte a livello di gare indoor, con un miglior salto in 11 anni di 7,05 ottenuto da Tatyana Kotova nel 2000 (esattamente 11 anni fa...). Non molto lontana Brittney Reese con 6,86, cioè terza prestazione mondiale dell'anno. Nella finale dei 400 femminili cade un'altra miglior prestazione mondiale grazie al 50"83 di Natasha Hastings, a soli 19 centesimi dal record USA, mentre di infinito minor spessore la gara maschile, vinta da Michael Courtney con 46"11. Finita qui? Macchè, nel peso Ryan Whiting gigioneggia con 21,35 (ma indoor vanta un 21,73), che è naturalmente il miglior lancio del 2011. Nei 60hs Omo Osaghae arriva fino a 7"52 (5° al mondo quest'anno) per vincere davanti a Kevin Craddock con 7"58. Assenti David Oliver e Aries Merritt, purtroppo. Ed infine sorpresa nei 60 femminili, dove la favoritissima Carmelita Jeter ha preso un paio di schiaffoni (sportivi) da Alex Anderson: 7"12 a 7"13: seconda e terza prestazione mondiale dell'anno, visto che un centesimo meglio ha fatto Veronica Campbell-Brown. 

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