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16/01/12

Pangea indoor: Gatlin e Oliver a Gainsville - Bailey sotto i 21" nei 200

Gattone Gatlin
Che è successo nel mondo nell'ultimo fine settimana? Andiamo con ordine e con Gattone Gatlin (a sinistra nella foto) che ha aperto il pacco 2012 con un bel 55 metri a Gainsville, dove ha vinto con il crono di 6"15 dopo una batteria corsa in 6"32. Ci si chiederà: quanto vale un 6"15? Ve lo dico subito: il record del mondo è il 5"99 di Obadele Thomson che risale al 1997: unico uomo del globo ad essere sceso sotto il muro dei 6" nella storia, anche perchè, parliamoci chiaro, non è che i 55 metri siano così diffusi. Il leggendario Ben Johnson, nell'anno che lo ha catapultato suo malgrado nell'empireo (il 1988), corse in 6"01. Basti poi pensare che prima di vedere un risultato tra i primi 30 all-time successivo all'anno 2000, si deve aspettare fino a tre settimane fa: Lorenzo Pooler ha piallato infatti un 6"09 a Southern Pines che lo ha posizionato al 28° di sempre. 6"09 come Carl Lewis, giusto per dare un altro metro di paragone. Rimanendo all'anno di grazia 2012 (nel senso di "grazia olimpica"), meglio di Justin The Cat, ha fatto pure Brandon McLean a Chapel Hill: 6"10, per un atleta enigmatico che sfugge alle liste, e che sembra fosse accreditato di un 6"4 manuale prima di questo exploit fissato non più di un paio di settimane fa: un miglioramento a velocità curvatura.
Nei 60 rimane la pole di Trell Kimmons, anche se la gente che è scesa sotto i 6"70 è ormai la stessa che si affolla prima di entrare in metrò alle 7:32 a Cadorna sulla MM1. Aspettiamo ancora una settimana prima di vedere i primi missili terra-aria e soprattutto il 28 di questo mese, allorquando Asafa Powell scenderà in pista a New York, probabilmente con il suo profiler sulle tribune a suggerirgli di non farsela sotto almeno quest'anno. 
Sui 200 altra impresa di Aldrich Bailey, di cui ho parlato ampiamente negli scorsi giorni: 20"99 a Fayetville cioè la seconda prestazione mondiale dell'anno per uno che è nato nel 1994: primo anno da junior. Mi ha pure clikkato "mi piace" sul mio articolo linkato su facebook. Lalond Gordon a New York corre in 46"51, mentre Julius Mutekanga (Uganda) corre in 1'18"38 i 600 a New York. 
Abdellah Haidane, altro articolo di ieri, con il 7'54"73 ha stabilito la miglior prestazione mondiale dell'anno, stando alle liste che circolano per la rete.
David "lo smilzo" Oliver
Altro pezzo-da-90 che ha deciso di pompare i suoi quadricipiti fra le barriere alte, dopo il brutto mondiale  a Daegu, è stato Capitan America David Oliver, anche lui sui 55 metri di Gainsville. Esordio a 7"13, in una specialità che vede ancora le vestigia della living legend Renaldo Nehemiah, (anche un superbowl per lui con i 49ers, anche se la sua nomea non pareggiava certo quella di Tebow) che la bellezza di 33 anni fa, correva in 6"89. Sui 60hs Dexter Faulk consolida la sua leadership, scendendo a 7"62 a Lincoln. 
Mentre l'Italia coltiva un paio di atleti giovani, la Germania sembra aver trovato "la strada": l'ultima novità è l'astista Karsten Dilla, che si inerpica fino a 5,72 a Leverkusen. 
Primo 8,00 nel salto in lungo del 2012 per l'americano Norris Frederick e primo 17,00 nel triplo per il russo Yuriy  Kovalyov a Mosca. 

Kellie Wells
Patricia Hall sui 200 porta la WL a 23"42 a College Station, mentre Aleksandra Fedoriva migliora il suo tempo sui 300 già corso una settimana fa, scendendo a 36"54. Nessuna ancora sotto i 53" sui 400. Mezzofondo ancora dormiente, e bisogno arrivare ai 55 ostacoli per godere di Kellie Wells: 7"47 anche lei a Gainsville, ad un decimo dal personale e a 17 dal mondiale della meteora Tiffany Lot-Logan, che corse 7"30 nel 1997. Sui 60hs la vetta è a soli due centesimi da Marzia Caravelli (8"07 di Brianna Rollins). Silke Spiegelburg nell'asta mostra già grandi cose: 4,77,. Ma non è la sola atleta top, considerato che a Birmingham (Alabama) è tornata in pista anche la campionessa mondiale Brittney Reese: 6,62 e WL. 

28/02/11

Campionati indoor USA: finalmente i fuochi d'artificio con Rodgers e Suhr

M. Rodgers vince i 60: 6"48
Dopo una prima giornata invero triste ad Albuquerque, la seconda domenica del villaggio USA è stata sicuramente all'altezza del blasone. Su tutti il mio "amico" su facebook Mike Rodgers che sui 60 ha migliorato il suo PB prima in batteria, correndo in 6"49, poi in finale con 6"48. 46^ prestazione mondiale di sempre (nel senso che 45 volte l'uomo è sceso sotto questo limite ma da parte di 20 competitors, 14 delle quali dal solo Mo Greene che detiene il record del mondo con 6"39 corso due volte e 23 volte sotto i 6"50... Bolt passò a Berlino in 6"29, anche se si era all'aperto e giusto per dare un pò di pietre di paragone). Al secondo posto di Albuquerque 6"54 per Cherry D'Angelo (6° rango mondiale dell'anno). Altro lampo nel New Mexico sono stati i 60hs di Kelly Wells: 7"79, Personal Best che migliora il 7"82 corso a Karlsruhe due settimane fa. 35^ prestazione mondiale di sempre, cioè tra il 7"68 del mondiale di Susanna Kallur al suo 7"79 si sono inserite nella storia 33 prestazioni e 12 competitors. Lontanissimo il resto degli Usa, dove Nicole Denby ha finito in 8"00. Imbarazzante il salto in lungo maschile: vittoria per Jeremy Hicks con 7,67 ma il podio arrivava con il saltello da 7,56. Di altro spessore la gara di lancio del peso femminile con Jilian Camarena-Williams (sembra il nome di acqua di colonia) che spara la palla da 4 kg fino a 19,87 mt, che è la migliore prestazione mondiale dell'anno pari-pari a quella della tedesca Christina Schwanitz. Altro boato dalla pedana del salto con l'asta, dove Jenn Suhr ottiene il record americano indoor valicando l'asticella a 4,86, (precedente 4,83 della stessa Jennifer Stuczynsky, così era conosciuta prima del matrimonio) miglior risultato dell'anno davanti alla figliuol prodiga Yelena Isinbayeva (4,85). Il 4,86 è il risultato più elevato mai raggiunto da una donna che non sia la Isinbayeva a livello indoor: ma la stessa Suhr vanta anche un 4,92 all'aperto che la fa la vera antagonista della russa a Daegu. Sul lungo femminile mi devo rimangiare in parte ciò che dicevo ieri sulla crisi dei salti stelle e strisce (avvalorata però dallo scandaloso risultato di quella maschile): Janay De Loach (chissà se parente del celeberrimo Joe...) atterra a 6,99 stabilendo la miglior prestazione mondiale indoor dell'anno. 70^ prestazione mondiale di sempre, ma quel che più è singolare che le donne dal 2000 in poi hanno valicato i 7 metri solo 6 volte a livello di gare indoor, con un miglior salto in 11 anni di 7,05 ottenuto da Tatyana Kotova nel 2000 (esattamente 11 anni fa...). Non molto lontana Brittney Reese con 6,86, cioè terza prestazione mondiale dell'anno. Nella finale dei 400 femminili cade un'altra miglior prestazione mondiale grazie al 50"83 di Natasha Hastings, a soli 19 centesimi dal record USA, mentre di infinito minor spessore la gara maschile, vinta da Michael Courtney con 46"11. Finita qui? Macchè, nel peso Ryan Whiting gigioneggia con 21,35 (ma indoor vanta un 21,73), che è naturalmente il miglior lancio del 2011. Nei 60hs Omo Osaghae arriva fino a 7"52 (5° al mondo quest'anno) per vincere davanti a Kevin Craddock con 7"58. Assenti David Oliver e Aries Merritt, purtroppo. Ed infine sorpresa nei 60 femminili, dove la favoritissima Carmelita Jeter ha preso un paio di schiaffoni (sportivi) da Alex Anderson: 7"12 a 7"13: seconda e terza prestazione mondiale dell'anno, visto che un centesimo meglio ha fatto Veronica Campbell-Brown.