26/02/11

Verso gli italiani: "quanto valgono i Master per la Fidal?" atto secondo: ancora Zero

Dopo aver scritto che solo lo zero-virgola-tre del budget della Fidal viene destinato ai master (ma i master compongono più del 50% dei tesserati) ed è previsto un ulteriore taglio per il 2011, vediamo un altro aspetto molto attuale (tra meno di una settimana si terranno i campionati italiani master ad Ancona) che la dice lunga sul rispetto sportivo all'intero mondo master da parte della Federazione. Gli aspetti sono fondamentalmente due e riguardano proprio i prossimi Campionati Italiani Indoor Master, per ora (ma sapete bene che la mancanza di rispetto nel 2011 è iniziata con lo stupro dei campionati di società all'aperto). Per fortuna è in atto un moto di rigetto collettivo, che porterà sicuramente alle prossime elezioni federali ad individuare personaggi trasparenti e che pensino in primis al benessere di tutto il mondo master e non si mettano a fare giochetti con il potere. Il primo aspetto davvero umiliante è all'interno del regolamento dei campionati italiani, nel famoso "dispositivo tecnico". Alla voce "Corse" si dice abbastanza chiaramente che "tutte le gare di corsa si disputeranno in "serie" e le corsie saranno assegnate per sorteggio". Aberrazione! Ora, se il discorso non sembrerebbe poter avere ripercussioni particolari sul mezzofondo, sulla velocità una disposizione del genere sarà assolutamente devastante sull'esito delle competizioni. Tantissimo sui 200, molto sui 400. Senza poi pensare ai 60 dove si potranno vedere i migliori e le migliori sbattuti ai lati della pista. L'anno scorso il campione del Mondo master dei 200 metri (a Lahti), Max Scarponi, fu sbattuto per sorteggio in prima corsia proprio sulla gara dove qualche mese prima si era laureato campione del mondo. Risultato: gara finita prima ancora di iniziare e nonostante il miglior tempo di iscrizione del lotto. Cosa serve quindi che il Sigma inserisca il tempo degli ultimi due anni, se poi tutto viene lasciato al caso? Sulle gare di velocità sul giro, la corsia conta eccome, e penso sia un diritto di chi se la conquista sul campo, come era stato fatto fino ad un paio di anni fa, dove la distribuzione delle corsie avveniva proprio sulla base certificata dei tempi di iscrizione. Cos'è cambiato? La serietà di organizzare rispettando la dignità sportiva dei master: fatta così sembra che la Fidal ci abbia voluto dire: "sbrighiamo la cosa velocemente, senza tanti artifizi, tanto sono master". Non la pensereste così anche voi? La distribuzione delle corsie anche a livello internazionale segue le stesse regole del merito e non del sorteggio! E allora mi chiedo: volete il sorteggio? Allora prevedete una finale sui 200 e sui 400 (e magari anche sui 60) perchè così è proprio un'umiliazione per chi si conquista questo piccolo diritto sul campo e poi si vede sfavorito da questa grande superficialità.
Il secondo aspetto me lo segnalava qualche settimana fa Flavia Borgonovo la campionessa del mondo di lungo e triplo F35 l'anno scorso a Kamloops. Gli orari delle gare. Nonostante fosse stato segnalato che sarebbe stato il momento di fornire un minimo di turn-over tra uomini e donne sugli orari mattutini dei salti, sapete cos'è successo? Assolutamente nulla. E cosa ci aspettavamo? Il problema è che le donne saltatrici di lungo e triplo salteranno per due mattine consecutive quando la stragrande maggioranza degli altri sarà ancora a nanna. Molto tranquillamente era possibile (sarebbe stato possibile) alternare uomini e donne sui due salti, negli anni. E tutti felici come prima. Invece, visto che l'orario è sempre lo stesso nei secoli eterni, perderci un minuto per variarlo non è stato speso. Tanto sono master...
Mi appello al buon senso degli organizzatori: si faccia qualche cosa prima che inizino i campionati italiani su queste questioni! 

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