10/02/11

La settimana dei master italiani, tra record fatti e avvicinati

Eleonora Berlanda, sfiorato il record sui 1500
Settimana al fulmicotone per i master, quella passata. Record e centinaia di risultati, tanto che fare un'analisi ragionata mi è costata molto più tempo del solito. Naturalmente agli onori della cronaca i due record italiani, di cui ho parlato con separati articoli (che linguaggio da giureconsulto...). C'è stato il 17,03 di Fabrizio Donato, record italiano M35 (qui l'articolo), poi quello di Annalisa Gambelli sempre ad Ancona nei 200 F45 (27"82, qui l'articolo). Poi ci sono stati anche quattro record sfiorati, di cui nessuno ha ancora dato conto. Il primo è quello di Antonio Rossi, classe 1950, correndo in 7"99 i 60 metri (sempre ad Ancona) ha pericolosamente avvicinato il record di Tristano Tamaro (7"90), totalizzando anche un 97,42% di AGC, 6^ prestazione master del 2011. Probabilmente Rossi conosceva il suo obiettivo, mentre probabilmente non conosceva dove sarebbe potuta arrivare la seconda indiziata di record, Eleonora Berlanda, classe 1976 e neo-master, che sui 1500 ha corso in 4'24"86 nella sua uscita marchigiana. Il record di Jocelyne Farruggia è soli 5 miseri centesimi sotto, 4'24"81. Davvero un nulla. Torna poi prepotentemente a far parlare di sè (ed è il terzo record avvicinato) quel Mario Longo (1964) che a Napoli corre in 7"02 e poi in 7"01, a soli 4 centesimi dal suo record mondiale di 6"97 (il record italiano invece, da "pre" è 6"94). 100,84% AGC, che sarebbe come correre più veloci dell'attuale record mondiale di 6"39 di Maurice Greene. Mario Longo nelle sue 5 uscite del 2011 ha sempre ottenuto prestazioni superiori al 100% AGC. A sorpresa, Giuseppe D'Agostino (1966) neo M45 zitto-zitto, alla seconda uscita su pista "normale" (Parma è un centrifuga) ha avvicinato pericolosamente il record di Fabio Biferali e il suo record sugli 800 di 2'01"91, correndo in 2'02"48 (90,91%). Si è poi rivisto all'opera in giro per l'Italia (nella vicina Saronno) Marco Boggioni, classe 1966 e neo M45, che ha chiuso i 60 in 7"40 e 94,18%, 5^ prestazione master della settimana (2 di Longo, 1 di Donato e 1 di Rossi). Nicola Ciotti apparirà nelle statistiche della settimana prossima, ma secondo l'AGC di Howard Grubb (referente a tabelle 2006 ma aggiornato al 2010... mi sono permesso anche di fargli notare alcune incongruenze del simulatore) è come se avesse saltato più di 2,40. Non male, Il record mondiale indoor M35 (che Ciotti potrebbe attaccare solo l'anno prossimo, visto che è nato a fine anno) è il 2,30 del Campione Europeo di Spalato '90 Dragutin Topic. Paolo Chiapperini (1969) sceso diverse volte sotto i 7"20 in questo primo scorcio di stagione, questa settimana ottiene come miglior risultato un 7"24 pari a 94,11%, cioè 6^ prestazione di giornata. Troviamo comunque Nicola Ciotti (1976) dopo il 2,17 di Ancona di sabato, che gli è equivalso un notevole 93,41%, secondo saltatore di giornata, dopo Fabrizio Donato. Altra saltatrice al decimo posto: è Barbara Lah (1972) che a Saronno si è spinta fino a 12,86 nel salto triplo che tradotto fa 93,19%. Il primo duecentista della settimana è stato Max Scarponi (1967) con il suo 23"25 di Ancona (92,30%) che è appena meglio della migliore ostacolista di giornata, Maria Costanza Moroni (1969) che ad Aosta correndo in 9"33 e 92,17%. Al 20° posto della settimana in chiave AGC, c'è invece il primo 400, Enrico Saraceni (1964) che sempre ad Ancona (e dove sennò si potrebbe correre in Italia un 400 indoor?) ha corso in 52"84, che equivale a 91,81%. In totale si sono contati la settima scorsa ben 40 risultati oltre il 90% (cioè l'eccellenza internazionale). Tra le donne, segnalo il 56"84 sui 400 di Elisabetta Artuso (1974), che il giorno successivo ha corso gli 800 in 2'09"86. Specialità che sembra che almeno a livello indoor dovrà fare a meno di Elisa Cusma. Daniela Reina aveva fatto un pensierino alla 4x400 di Parigi cimentandosi in un pessimo 400... tornerà sui suoi passi e sugli 800: altrimenti la Artuso potrebbe davvero fare il colpaccio agli Assoluti. Vedremo. Annoto il ritorno di Maria Lorenzoni (1957) sui 1500 con 5'32"52. Domenica Mara Cerini, a Magglingen, ha sfiorato il suo freschissimo record italiano F40 stabilito non più di una settimana prima di 2'12"80, correndo in 2'13"15. Peccato che un'atleta le abbia fatto da tappo per due giri, avremmo assistito ad un nuovo record. Nel salto in lungo, grandi prestazioni da parte di Rossella Zanni (1964) che ha sparato un 4,89 che è superiore al vecchio record di Carla Forcellini (4,88), ma inferiore di  5 centimetri al fresco 4,94 di Susanna Tellini. Flavia Borgonovo (1973) a Saronno, incappa invece in una giornata-no, e nonostante tutto piazza un ottimo 5,46 (fino a qualche settimana fa sarebbe stato un gran salto, ma date le ultime prestazioni si aspetta ormai il balzone). 5,14 anche di Maria Costanza Moroni. Tra gli uomini, "Colin" Stefano Longoni a Magglingen corre sugli ostacoli alti in 8"35 e 8"37, mettendosi in pole position per la gara italiana (ed europea). Stefano Avigo (1970) bi-primatista italiano M40 indoor ed outdoor, scende ad Ancona sotto i 2' (1'59"76), ma attenzione a Giovanni Latini (1967) che già l'anno scorso aveva fatto faville: 2'03"16 a Ancona. Ma attenzione, sempre negli 800, a Giuseppe Poli (1974) che corre un sontuoso 1'56"19. Passando al lungo, clamoroso il 7,32 del rumeno italianizzato Gabriel Gui (1975).

3 commenti:

  1. Stando alla Fidal Daniela Reina è reduce da influenza. Mi auguro fosse già malata quando ha gareggiato sui 400! Per il resto, risultati molto buoni!

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  2. Giuseppe Poli credo abbia fatto il record italiano!!

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  3. mmm... no, 1'54"67 di Avigo nel 2005

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