02/02/11

Italiani costretti all'esilio per cercare il minimo per Parigi 2011

Cinque-italiani-cinque, come ben sappiamo, sono già a Parigi 2011 (toccando ferro, naturalmente, perché l'intelighenzia Fidasics potrebbe metterci del suo). E gli altri? Molti si chiederanno chi potrebbero essere gli azzurri che potrebbero completare l'armata italiana in terra di Francia: già dalle scelte agonistiche fatte da alcuni di loro, si capisce chi ambisce veramente ad essere selezionato. Tra chi è lì vicino-vicino al minimo, ricordo Jacques Riparelli sui 60, ma che si vede la strada al momento chiusa dal tempo (6"72 contro il 6"67 richiesto) ma soprattutto dai tre soliti pretendenti: il CoDiCe (Collio, Di Gregorio e Cerutti). Ma tra quelli che sono lì-lì (come direbbe in un suo intercalare Franco Bragagna) c'è anche Marco Salami sui 1500, che già in due occasioni si è avvicinato al 3'42"10 richiesto, correndo in 3'44"18. Nell'ultima settimana si sono visti quelli che sono considerati da tutti gli 800 del futuro: Scapini, Giordano e il più maturo Rifesser. Scapini a Vienna, come riportato qui sotto, ha mancato il minimo di 15 centesimi, ma la riflessione è che, al momento, Mario Scapini è pur sempre il sesto al mondo con il suo 1'48"45 e il terzo in Europa. Si potrà comunque non convocarlo se dovesse essere ancora così tra due settimane? Rifesser è 12° al mondo e 8° in Europa. Si spera che ottengano il minimo, ma per il momento sono fuori. Tra le donne Elena Vallortigara è salita fino a 1,90 nel salto in alto, a due centimetri dal limite, mentre Marta Milani per ora è a 6 decimi dal minimo dei 400. Ieri dimenticavo di dire della grande impresa di Giulia Arcioni in una serie "altra" di 400 rispetto a quella della Milani: 54"35 per quella che era conosciuta soprattutto per una duecentista.
Detto questo, sulla Gazzetta di oggi era presente un'intervista ad Antonietta Di Martino in cui la campana dichiara che quest'anno, dopo un paio di stagioni tribolate, non ha avuto problemi fisici di sorta durante la preparazione invernale (che si è in parte svolta in California, con altri altisti come Fassinotti, la Vallortigara, Chesani). In più il regalo dell'assenza a Parigi di tre della atlete più forte degli ultimi anni: Blanka Vlasic, la belga Hellebaut e l'estrosa tedesca Ariane Friedrich: un'occasione più unica che rara per... Parigi è un suo obiettivo, quindi, non c'è dubbio. Sempre sulla Gazzetta, di spalla a questo articolo, era invece presente una tabella relativa agli impegni internazionali degli italiani per le prossime due settimane, fino al 19, 20 febbraio, data in cui si svolgeranno i Campionati Italiani, ultimo evento utile per ottenere il minimo per gli Euroindoor.
Nel frattempo tutti gli italiani che volessero per malaugurato caso ottenere il minimo e volessero  confrontarsi con atleti di una caratura internazionale, devono emigrare all'estero: in Germania c'è praticamente un meeting ogni 3 giorni. In Italia non se ne vede uno da almeno 10 anni. Ma mettiamo da parte per un attimo il fatto che gli italiani sono diasporati in tutta Europa a causa del fastidio che dà l'attività indoor ad Arese II. Fa perdere tempo: del resto l'ha ammesso candidamente nel post-Doha, quando aveva raccolto il secondo (o terzo?) "zero" nella casella delle medaglie. Davvero triste.
Secondo il citato schemino, emergono in maniera netta quelli che ambiscono a Parigi. Riassumo quello che ho letto (e ricalcato su un fazzolettino al volo):

  • Stasera - Dassau (Germania): Antonietta Di Martino (alto)
  • Sabato - Stoccarda (Germania): Emanuele Di Gregorio (60) - Daniele Meucci (3000?) - Manuela Levorato (60)
  • Sabato - Mondeville (Francia): Campioli (alto) - Reina (800?)
  • Martedì 8 - Lievin (Francia) - Christian Obrist (1500?) - Giordano Benedetti (800?) - Fabrizio Schembri (triplo) - Simona La Mantia (triplo) - Agnes Tschutschentaler (3000?) 
  • Mercoledì 9 - Banjka Bystryka (Slovacchia) - Nicola Ciotti (alto) - Filippo Campioli (alto) - Antonietta Di Martino (alto)
  • Venerdì 11 - Dusseldorf (Germania): Simone Collio (60) - Fabio Cerutti (60) - Christian Obrist (1500?) - Daniele Meucci (3000?) - Giuseppe Gibilisco (asta) - Manuela Levorato (60)
  • Domenica 13 - Karlsruhe (Germania): Emanuele Di Gregorio (60) - Simone Collio (60) - Fabio Cerutti (60) - Antonietta Di Martino (alto)
  • Sabato-Domanica 19-20Ancona: italiani assoluti
Quindi il trio dei velocisti scenderà in pista sicuramente, con lo stuzzicante sfida a tre a Karlsruhe il 13. Gibilisco, Obrist, come preventivato. Su Giuseppe Gibilisco, si sa, ha nelle corde sempre la grande misura. Pecca di  continuità, ma è un talento senza tempo. Christian Obrist, scusatemi, mi fa incazzare: è un'incazzatura che deriva dal fatto che guardandolo in tv si spera sempre che faccia finalmente l'impresa. Il mio problema è che è un ottimo atleta, che accede quasi sempre alla finale delle grandi competizioni (quanto meno continentali). Ottiene sempre il minimo sindacale... ma cacchio, Christian, ma una-volta-una per favore cerca di essere protagonista nel rettilineo finale e non nelle prime fasi delle corse! Non ci interessa il ciclista che va in fuga all'inizio, ma quello che sprinta alla fine!
La sorpresa, se vogliamo, è la presenza nei meeting europei di Daniele Meucci, che pensavo si concentrasse sui cross (c'è un mondiale a marzo), più che dedicarsi ad una distanza come quella dei 3000 al coperto, che presenta molte insidie ed è probabilmente più problematica che un 5000 e un 10000, per uno che nemmeno tanto tempo fa si era cimentato in una maratona. Ma ci ha abituato a grosse sorprese, chissà che non la faccia anche questa volta. 

4 commenti:

  1. Wow! Un articolo molto interessante, sia per il punto della situazione che per gli esordi dei nostri nei prossimi giorni! Ho scoperto questo blog solo l'altro ieri, ma l'ho già messo nei preferiti! Grande!

    Per il resto, molto interessanti gli esordi dei tre velocisti di punta (con cui, se aggiungiamo che Tomasicchio gareggia oggi ad Ancona, salvo Andrew Howe li avremo visti praticamente tutti).

    Sasuke

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  2. Ah, aggiungo che ho verificato su Daniela Reina. La ragazza non è iscritta sugli 800... ma sui 400! E secondo me ha ragione. Non dimentichiamoci che 2 anni fa giunse quinta (in Finale!) agli Europei Indoor di Torino. Credo proprio che da Daniela un 53.30 possiamo aspettarcelo subito, ha un personale di 52.95 indoor (se non ricordo male). Sono contento, dopo la sua ingiusta esclusione in staffetta a favore della Bazzoni potrà dimostrare che lei è ancora la migliore (panterite a parte).

    http://www.meeting-mondeville.com/liste-good.php

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  3. Grazie Sasuke... mi onori!

    Grandi le informazioni sulla Reina.
    Bello soprattutto pensare che torni sui 400, nonostante abbia una dimensione internazionale anche sugli 800.
    Forse è una scelta strategia: la Grenot non va a Parigi (penso), la Milani sembra un pò annebbiata, la Bazzoni è sopra i 54", la Arcioni non so se li faccia in chiave 200 outdoor, e la Spacca (non so perchè) è quella che vedo più come lottatrice, più della Milani anche se va più lenta.
    Grande 4x400 per i mondiali comunque: una specialità rediviva... mi viene quasi-quasi voglia di scrivere qualche cosa.
    Tu che altre riflessioni faresti sulle 400iste?

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  4. Rendo solo onore al merito!

    Sono d'accordo, può dire la sua su entrambe le distanze a questo punto. Una motivazione, oltre al successo due anni fa, che aggiungerei è come la Reina abbia già ottenuto in passato 53.00 sui 400 indoor, mentre sugli 800 (minimo richiesto 2.02.20) essendo ferma a 2.03.67 vede di avere meno possibilità. Per quanto riguarda la strategia: la Grenot solitamente non fa le indoor, la Milani non sembra appunto al top della forma come lo è stata quest'estate, la Bazzoni è appunto sopra i 54" e non ha partecipato per ben due volte a meeting dove era iscritta (entrambi la avrebbero vista contro la Milani, sia ad Ancona che a Vienna). Sulla Spacca sono d'accordo. Non è al livello della Milani però ricordo con piacere con quanta grinta abbia affrontato avversarie più forte di lei difendendosi egregiamente nella staffetta agli europei (mentre la Grenot, non so perchè, non mi piace in staffetta. Credo sempre che, viste le sue capacità, la Grenot potrebbe dare di più...). Sulla staffetta, per i mondiali abbiamo un'ottima formazione che, secondo me, può limare ancora il record Italiano. A Barcellona sono rimaste fuori dal podio anche per una prima frazione non eccellente...
    Riguarda a Giulia Arcioni, notevoli i suoi progressi. Peccato che una come lei, che è essenzialmente duecentista, sia un po' tagliata fuori dagli europei. I 60 sono troppo corti (mi pare li abbia corsi in un, seppur buono, 7.45) e sui 400 seppure migliorata non è ancora al livello richiesto. C'è da dire che la ragazza è sicuramente in ottima condizione!

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