16/02/11

I fratelli Ciotti 2,20 in Polonia - Sasuke aggiorna il preview femminile pre-italiani assoluti

Giulia Arcioni: protagonista sia su 60 che 400?
Come ormai tutti gli appassionati di atletica sanno, i Campionati Italiani Assoluti Indoor sono alle porte. Già ieri avevo prodotto un preview, che aggiorno con le liste degli iscritti pubblicate in queste ore. La rassegna nazionale che si terrà al Banca Marche Palas nel capoluogo marchigiano è l’ultima fatica che aspetta i nostri azzurri, chi perché ci deve passare per giungere poi agli EuroIndoor di Parigi, chi semplicemente per misurare se stesso ed infine chi per testare la preparazione in vista della stagione all’aperto. Fatto sta che sono praticamente l’ultima competizione (visto che meeting non ce ne sono) dedicata agli assoluti al coperto in Italia. Dopo la doppietta di gare del 19/20 febbraio ci sarà qua e la qualche gara riservata ai cadetti/ragazzi e poco altro. Ma vediamo nel dettaglio cosa ci aspetta, sperando di poter vedere i nostri ragazzi in diretta su Rai Sport e non in differita come i giovanili… ovviamente non senza l’immancabile commento tecnico di Franco Bragagna, che per colui che scrive è veramente un punto di riferimento con le sue telecronache mai noiose e che sono in grado di rendere interessante anche ciò che di per se non lo sarebbe per niente. Ma passando ai fatti veri e propri:
60 metri - Protagonista indiscussa sarà Manuela Levorato, unica ad essere scesa fin’ora (e probabilmente rimarrà l’unica) sotto il muro dei 7.40, e abbondantemente. Per lei un totale 6 prestazioni al di sotto, culminate con il 7.31 di Chemnitz. Proveranno a tenerle testa la forestale Giulia Arcioni (7.45 quest’anno, ma ottima anche sui 400), la promessa neo-campionessa italiana di categoria Ilenia Draisci (7.53), Aurora Salvagno (7.50, ma per lei varie gare) lontana dalla forma che le permise l’anno scorso di raggiungere la semifinale ai mondiali. Proveranno a dire la loro anche Audrey Alloh (per lei esordio stagionale, che è accreditata con un buon 7.46), Jessica Paoletta, Michela d’Angelo e la junior Anna Bongiorni, vogliosa di riscattarsi dal terzo posto di categoria.
60 metri ostacoli - Favorita indiscussa la promessa Giulia Pennella, che ha già ottenuto il pass per Parigi e che ha battuto e poi cancellato il record italiano promesse degli ostacoli al coperto (prima con 8.23 e poi con un ottimo 8.13); sentita da Franco Bragagna, la Pennella aveva già nel mirino il record italiano e, per quanto non fosse nei suoi programmi, sapeva di avere qualche minima possibilità di andare anche a Parigi. Proveranno a dire la loro anche Veronica Borsi (8.28), la promessa Francesca Albiani (8.32, dietro alla Pennella ad Ancona quest’ultimo fine settimana), la specialista delle prove multiple Francesca Doveri (per lei un buon 8.34 ai recenti campionati italiani), Micol Cattaneo (8.42) e la campionessa Marzia Caravelli, azzurra a Barcellona, ferma fin’ora ad un 8.46 che le rende poco onore.
400 metri - Marta Milani, forte del personale portato a 53.10, sarà l’atleta da battere per tutte. Assente, ma prevista, la primatista italiana all’aperto, l’italo-cubana Libania Grenot. La Grenot, come gli ultimi anni, ha deciso di saltare a piedi pari la stagione indoor per dedicarsi solamente all’aperto. Molte atlete di livello europeo (specialmente le russe) quest’anno sembrano aver fatto lo stesso, probabilmente finalizzando i mondiali di Daegu. Non sono convinto che sia la scelta più giusta; credo che Libania abbia tutte le possibilità di vincere una medaglia al coperto, visto che dopo le russe (Firova, Ustolava, Krivoshapka e Kapachinskaya) l’anno scorso in Europa c’era lei. Assente anche l’ex primatista del giro di pista all’aperto Daniela Reina. La marchigiana non è in condizione e ha sofferto anche di influenza, malattia che ha fatto non poche vittime in quest’ultimo mese; è iscritta solamente nel doppio (o quadruplo, visto che le piste indoor sono tradizionalmente da 200 metri) giro di pista, dove è comunque improbabile che si presenti. Dietro la Milani ci sono l’agguerrita Maria Enrica Spacca, con un ottimo 53.42 (dietro il 53.10 della Milani) che l’anno scorso scese sotto i 53 all’aperto, Chiara Bazzoni (altra staffettista di Barcellona), quest’anno a 54.27 e Giulia Arcioni, miglioratasi fino ad un ottimo (per una duecentista del suo livello) 54.35; dietro, accreditate sotto i 54, anche Elena Maria Bonfanti e Donata Piangerelli.
800 metri - Con la primatista italiana al coperto Elisa Cusma fuori dai giochi causa una scarsa condizione, e le scarse probabilità circa la presenza di Daniela Reina, la sfida sarà essenzialmente tra la migliore quest’anno Elisabetta Artuso (2.05.97 a Siviglia per lei), Lorenza Canali (2.09.94), Serena Monachino (2.09.44) senza dimenticare Cristina Grange e… Marta Milani. La bergamasca è iscritta anche sulla doppia distanza, e devo dire che sono proprio curioso di vederla esordire. Accreditata con un 2.05.98, che l’anno scorso le permise di vincere in coppa Italia a Firenze, secondo me potrebbe essere una forte candidata al titolo. Sempre che abbia intenzione di partecipare.
1500 metri - Gara al via priva delle principali specialiste, ovvero Elena Romagnolo (che comunque predilige le distanze più lunghe) ed Elisa Cusma (che comunque preferisce gli 800). Sfida incerta tra Margherita Magnani, la neo-promessa Giulia Viola (in gara anche sugli 800), Eleonora Berlanda, Valentina Costanza e Agnes Tschurtschenthaler. Miglior tempo stagionale di Eleonora Berlanda (con 4.24.86).
3000 metri - Stesse protagoniste dei 1500, con l’aggiunta di Silvia Weissteiner (accreditata con un ottimo 9.00 netto, ma reduce da problemi fisici) e Veronica Inglese, campionessa tricolore di corsa campestre under 23 alla recente gara di Varese. La Tschurtschenthaler (della quale ho dovuto copia-incollare il cognome per non sbagliarmi) è una buona specialista, ma è anche lei in condizioni non ottimali ed è reduce da un discreto 9.25.87.
Marcia 3 km - La favorita è indubbiamente Sibilla di Vincenzo, alla quale proveranno ad opporsi Eleonora Giorgi, Anna Ragonese e Antonella Palmisano.
Salto in Lungo - Miglior accreditata Tania Vincenzino (che con 6.42 è in testa, Dariya Derkach a parte, delle liste italiane stagionali) che però è ancora lontana dal minimo Fidal (6.55) con Francesca Doveri (accreditata con un buon 6.19), Valeria Cannella (6.14) senza dimenticare Elisa Demaria, che l’anno scorso saltò fino a 6.45 a Nembro e che è al suo esordio stagionale. Assente la promettente Elisa Zanei, che giunse fino a 6.39 lo scorso anno.
Salto Triplo - Salto Triplo che vede come miglior iscritta l’argento di Barcellona, una delle migliori al mondo quest’anno, Simona La Mantia. La siciliana è in buone condizioni (già due volte sopra i 14 metri, con un 14.33 proprio ad Ancona) e difficilmente potrà essere impensierita dalle veterane Silvia Cucchi, Alessandra Pietrogrande e Barbara Lah. Proverà ad opporsi la neo campionessa italiana promesse Eleonora d’Elicio (13.42) così come la campionessa italiana allieve di pentathlon (con tanto di record) e di salto triplo (record anche qui, 12.90) Ottavia Cestonaro.
Salto in Alto - Gara che paga in spettacolarità vista l’assenza della primatista italiana al coperto e all’aperto, migliore al mondo quest’anno, Antonietta di Martino. La campana ha deciso di saltare l’appuntamento per finalizzare al meglio la preparazione per i campionati di Parigi. Spazio aperto quindi a Raffaella Lamera (salita a 1.87) ed Elena Meuti (1.88) senza dimenticare Chiara Vitobello (1.84), Daniela Galeotti (1.83) ed Elena Brambilla (per lei quest’anno solo 1.76). Formalmente iscritte, ma in forse, le due giovani promesse Alessia Trost (1.89) ed Elena Vallortigara (1.90). Entrambe sembrano avere qualche problema ad una delle due caviglie (ringrazio l'ufficio stampa della Fidal per questa informazione). Molte di queste atlete hanno già tentato, per ora invano, di superare 1.92; che sia la volta buona?
Salto con l’Asta - Con Elena Scarpellini assente la gara sarà tutta tra la primatista Anna Giordano Bruno (addirittura 4.60 di personale all’aperto per lei, 4.50 al coperto e stagionale a 4.35); la Giordano Bruno, atleta che fino all’anno scorso è sempre cresciuta, si è dovuta fermare una stagione intera a causa di un infortunio che le impedì di prendere parte ai mondiali indoor di Doha poco dopo aver conseguito minimo e record con 4.50 (il minimo era a 4.40) e Giorgia Benecchi, già salita a 4.35 (PB a 4.36) ma meno costante della rivale nelle misure. Proverà a dire la sua anche la giovane Roberta Bruni, allieva (1994) che ha portato il personale e conseguente limite di categoria (sia allieve che junior) a 4.20.
Getto del Peso - Con Chiara Rosa (17.52) in calo (16.66 ad Ancona, da fuori gara nella competizione promesse) tenteranno di dire la loro la campionessa uscente Julaika Nicoletti (16.19) e Elena Carini che ha gettato il peso da 4 kg a 16.34 metri.
Staffetta 4x1 giro - Squadre favorite negli 800 metri di staffetta (ogni frazione 200 metri) sono l’Esercito (che schiera Milani e Bazzoni) e la Forestale (con Giulia e Flavia Arcioni, Spacca e Manuela Grillo) ma anche Camelot (con Marta Maffioletti, Michela d’Angelo ed Eleonora Sirtoli).

Concludo citando il meeting che si è tenuto oggi a Bydgoszcz in Polonia, la Pedro’s Cup. Si è gareggiato nel getto del peso, con tre atleti sopra i 20 metri: l’americano Ryan Whiting (20.78-20.69-20.44), il tedesco Ralf Bartels (20.42-20.40-20.24) e l’altro americano Adam Nelson (20.51 e 5 nulli). Buono il salto con l’asta, dove Anna Rogowska aggancia Silke Spiegelbulg nelle liste stagionali a 4.76 battendo la campionessa europea e vice-mondiale Svetlana Feofanova che sale ad un comunque buono 4.70. Per entrambe poi tentativi falliti a 4.82 e 4.84.
La gara che ci interessa di più è però il salto in alto, vinto dal solito Uhkov (con 2.36 e tre assalti mancati al record, personale questa volta, a 2.41) su Donald Thomas (2.32) e Jaroslav Baba (2.27) con i due gemelli Ciotti usciti entrambi a 2.24. 2.20 per entrambi, con Nicola davanti a Giulio per il minor numero di errori (il primo ha superato 2.20 al primo tentativo, il secondo al terzo migliorando lo stagionale). Nicola è ottavo, Giulio nono.

Nessun commento:

Posta un commento