24/03/11

Cuba e il salto triplo - Esordi in giro per il mondo

(di Sasuke) La stagione all’aperto sta muovendo i primi passi a livello globale. In Australia e in Sud Africa si era già mosso qualcosa e anche a Cuba si erano visti buoni risultati, in particolar modo dalle pedane del Salto Triplo, sia maschile che femminile.
Nelle liste della Iaaf, su 10 atleti che hanno saltato fin’ora più di 16.62 metri, troviamo infatti ben 6 cubani. Nell’ordine abbiamo:
    Yargelis Savigne, già a ridosso dei 15 metri
  • Alexis Copello (17.27 ma anche 17.22, personale a 17.65): il livello è quello mostrato nella appena conclusa stagione indoor. Neanche un attimo di pausa ed è di nuovo in pista. Al coperto aveva piazzato tre salti sopra i 17 metri, 17.22, 17.14 e 17.02.
  • Osniel Tosca (17.22, personale a 17.52).
  • Yoandris Betanzos (17.18, personale a 17.65 anche per lui). Presente anche al coperto, non è stato capace di andare oltre 16.78.
  • Arnie David Giralt (17.16, personale a 17.62). Si era cimentato anche nelle indoor arrivando a 17.03.
  • Ernesto Reve (17.05 rappresenta anche il personale per questo ragazzo nato nel 1992)
  • Osviel Hernandez (16.82, personale a 17.08).
Nella storia dell’isola, ben 14 atleti hanno superato la misura di 17.25. Considerando la popolazione dell’isola (solo 11 milioni) appare evidente il buon livello medio degli atleti locali. Per fare qualche esempio, gli Stati Uniti hanno 13 atleti sopra la misura, l’Italia 3. (Fabrizio Donato, Fabrizio Schembri e Paolo Camossi).

Stessi risultati dal triplo femminile. Sette cubane su 11 atlete totali sono al momento nelle liste 2011 (bisognava saltare più di un modesto 13.31 per entrarci). Rispettivamente abbiamo:
  • Yargeris Savigne (già a misure quali 14.95, ma anche 14.92; personale a 15.28). La pluri-medagliata, campionessa mondiale sia a Osaka che a Berlino ha detto chiaramente di essere interessata a battere il fenomenale record mondiale di Inessa Kravets (15.50). Un’idea decisamente ambiziosa; solitamente quando un atleta rilascia dichiarazioni di questo genere non si realizzano quasi mai… che sia la volta buona? L’anno scorso Olga Rypakova saltò 15.25 vincendo a Spalato in coppa del mondo.
  • Mabel Gay (già capace di 14.65, avvicina il personale a 14.66; capace anche di 14.44 e 14.36). In carriera anche un secondo posto a Berlino 2009.
  • Josleidy Ribalta (14.61 che vale anche il personale per la talentuosa ragazza del 1990).
  • Yarianna Martinez (14.42, personale saltato già due volte quest’anno).
  • Yusmay Bicet (14.30 e personale a 14.61).
  • Liuba Zaldivar (13.35, 1993 la sua data di nascità).
Nelle liste di sempre della Iaaf abbiamo 11 atlete sopra i 14.28; in chiave Stati Uniti, solo 4 atlete (record nazionale solo a 14.45). Italia si piazza discretamente con 4 atlete. La Russia domina con 27 specialiste (contro i “soli” 11 uomini).

Curioso, dal punto di vista statistico, notare come la forza e la classe dei cubani nel triplo non abbia una sua riproposizione nel lungo. Solamente due gli atleti capace di superare 7.85 nel 2010, così come sono solo tre le atlete sopra i 6.35. Evidentemente il talento nel triplo non è a sua volta particolarmente traducibile in quello nel lungo. Eccezione la Savigne, capace di giungere fino a 6.91.
Degni di nota, per il resto, essenzialmente gli esordi di tre big americani.

20.71 e 23.06 per i due quattrocentisti Jeremy Wariner e Sanya Richards. Meno incisivo il risultato della seconda vista la sua fama di buona duecentista (22.17) che comunque non li piazzano al primo posto mondiale, dove rimangono il giamaicano Yohan Blake e l’ostacolista australiana Sally Pearson. Apprendo dal sito della Fidal anche dell’esordio di David Oliver (discreto 13.36, ventoso, di rodaggio) che aveva bruscamente interrotto la stagione indoor dopo essere sceso a 7.37 a causa di piccoli problemi fisici. Sempre da Cuba, nel giavellotto arriva il mondiale stagionale da Guillermo Martinez, già capace di tirare fino a 84.68 e discreto 64.19 di Yarelis Barrios.

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