26/03/11

Pubblicato il medagliere di Gand: Italia 4^

Foto EVAA - Saraceni nella 4x200 M45
Finalmente è stato reso pubblico il medagliere di Gand 2011 e a questo punto confesso di non capirci più nulla di quello che è successo in Belgio. Ho fatto anche un dettagliato elenco delle medaglie italiane (cui mancano solo quelle del concorso a squadre, che ormai dispero di vedere), che potrete osservare a questo link: "le medaglie italiane di Gand" sul nostro sito. Come si diceva poc'anzi, mancano solo un oro e un argento per raggiungere il quorum di 40 ori, 20 argenti e 31 bronzi. Cioè 91 medaglie. Ho controllato e ricontrollato, ve lo assicuro. Sono quasi certo che sia così. Per il medagliere pubblicato oggi sul sito della EVAA, che potete vedere a questo link (Evaa che devo ringraziare pubblicamente per avermi linkato la galleria di video di Gand, che va verso i 90 video, qui il link... così come devo ringraziare tutti quelli che hanno pubblicato i video)  l'Italia si è piazzata al 4° posto con 37 ori, 23 argenti e 30 bronzi per un totale di 90 medaglie. Mmmm... cioè 3 ori in meno, 3 argenti in più e un bronzo in meno rispetto alle mie risultanze. Non so chi abbia stilato il medagliere, ma è probabile che abbia preso spunto dall'elenco dei risultati della Federazione Belga: già il risultato di Manfredini (sul sito ufficiale dei risultati risulta secondo, quando invece ha vinto la gara di alto M50) sposterebbe un oro e un argento. Ma gli altri dati francamente non so francamente dove sono stati reperiti. In generale, l'Italia sarebbe comunque giunta 4^, dietro all'irraggiungibile Germania che ha praticamente vinto il 35-40% delle medaglie totali, alla solita Inghilterra (che battemmo se non vado errato solo a Riccione ed Ancona) e alla sorpresa Francia, che invece sono anni che battiamo (esclusion fatta per Clermont '08). Il medagliere, non svelo un segreto di Lourdes, risente di tre fattori: la località in cui si svolgono i campionati; lo stipendio medio della popolazione degli atleti; la cultura sportiva della popolazione. 
Sul primo aspetto è noto come le Nazioni ospitanti ottengano sempre le loro miglior prestazioni in quanto a medaglie, per l'ovvio motivo che molti, avendo a un tiro di scoppio la località della manifestazione, conoscendo la lingua, gli usi, sono più facilitati a raggiungerlo. Il localismo è un fenomeno tipicamente master. 
Il secondo è la qualità media della vita del master nella loro vita quotidiana. Questo in generale spiega come mai il masterismo non esista in Africa, in Asia sia limitato al Giappone e in Sud America sia poco diffuso e solo in certe realtà: lo sport over-35 è quasi completamente autogestito economicamente dagli atleti. Lo sappiamo tutti. Se si hanno le possibilità economiche, si viaggia, altrimenti si sta a casa. La EVAA con la scelta di Nyiregyhaza, in Ungheria, prima, poi delle 3 città per gli Europei del 2012 a cavallo tra Germania dell'Est, Polonia e Cechia, ha probabilmente in mente questa politica di allargamento verso Est dell'attività Master. Si sa che il tenore di vita medio all'Est è decisamente inferiore a quello dell'Ovest del Continente: quindi si sono portati i campionati verso Est (poi in Polonia c'è il vicepresidente della EVAA). Restando al quadro generale, la Germania è risaputo avere gli stipendi più alti in Europa (per quanto riguarda gli stati con più di 20 milioni di abitanti), seguita dagli altri Paesi costituenti l'originaria Comunità Europea. 
Quindi la cultura sportiva di un Paese. E ancora la Germania sta all'Italia, come... metteteci voi il paragone.
Quest'anno ci ha superato la Francia, probabilmente perchè a Gand si parla francese, ed è dietro l'angolo per i nostri cuginetti. In generale il masterismo in Francia è un fenomeno che riguarda in principal modo le velociste francesi, come per gli italiani riguarda invece i velocisti al maschile. Sono dinamiche di massa affascinanti che sarebbe da studiare. Comunque sia: ci hanno battuti. Ma non importa. In campo neutro l'Italia probabilmente sarebbe al terzo posto continentale, anche se non scordate mai che una Nazione di cui non si parla mai, è probabilmente a nostro livello: la Finlandia. Questo per i fattore due e tre che sopra ricordavo. Ne abbiamo avuto dimostrazione a Lahti un anno e mezzo fa. C'è un mondo di atleti over-35 che non è secondo a nessuno quanto a qualità. Peccano naturalmente nel numero. Sempre per le dinamiche sopra descritte, ci troviamo poco dietro di noi il Belgio che ha superato la Spagna a sorpresa; quella Spagna che solo qualche mese fa, in Ungheria, aveva conteso il terzo posto all'Italia fino all'ultima gara. 
A questo punto, perchè non concludere con una proposta? 
Una Coppa Europa Master, disputata da atleti delle categorie da M35 a M50 (per come la vedo io, il senso sarebbe quello di diffondere il masterismo nelle categorie più giovani, piuttosto che in quelle più "anziane"), utilizzando una decina di specialità (ma sul numero si potrebbe discutere), imponendo la partecipazione di tot atleti delle diverse categorie (magari nella staffetta 4x100 imporre un M50), imporre come conditio sine qua non che gli atleti abbiano partecipato ai campionati nazionali master... insomma, io butto l'idea. Se qualcuno la vuole far propria...

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