01/03/11

Tyson Gay: battere Usain è stato molto importante

Peter Gambaccini, di Runner's World, ha intervistato Tyson Gay. Qui la mia traduzione a braccio...
  • Quando inizierà la tua stagione, e con quale meeting inizierai? Ho intenzione di ricalcare più o meno il programma con il quale ho iniziato l'anno scorso. Ho infatti intenzione di iniziare con qualche staffetta in Aprile, alcune 4x400 in Florida, cose del genere. E' così che la mia stagione dovrebbe iniziare.
  • A quando i primi 100 metri? Non ne ho ancora stabilito una sequenza di gare. So solo che correrò a New York l'11 giugno, ed è l'unica cosa certa.
  • Purtroppo non possiedi la qualificazione automatica per i Mondiali come campione uscente (aveva infatti una wild-card su 100 e 200 per i mondiali di Berlino). Hai intenzione di provare a cimentarti sia sui 100 che 200, sia ai Campionati Americani (validi come Trials) e ai Mondiali? Adesso come adesso, questo sarebbe l'obiettivo, ma stiamo guardando giorno per giorno come vanno gli allenamenti.
  • Ovviamente hai raccolto molta attenzione dopo la tua vittoria su Usain Bolt l'anno scorso a Stoccolma. Sapevo che una vittoria del genere sarebbe prima o poi arrivata, ma ci puoi dare qualche idea su cosa possa aver significato quella vittoria per te? Ha significato molto. E non solo per il fatto che c'era Usain Bolt. Ha significato di più, perchè ero imbattuto durante l'anno sui 100 metri. E naturalmente per battere uno di quel calibro, ti dà grande visibilità, anche se è stato un anno senza grandi appuntamenti internazionali. Alla fine stiamo parlando di un grandissimo atleta... tutte le volte che si è alla sua altezza, come non si fa a sentirsi grandi? 
  • Quando si parla di ciò che "è bene per lo sport", si parla ovviamente del grande dualismo tra te e Usain, e che questa rivalità attira persone che normalmente non sono interessate a questo sport. Si sente la responsabilità di onorare questa rivalità per l'importanza che potrebbe avere per i fan che altrimenti non si guarderebbero l'atletica? In un certo senso sì. Ma non ci penso troppo, nonostante sappia quanto sia importante per i fan. Cerco di fare il meglio che posso e credo in realtà che questa cosiddetta rivalità esista perchè abbiamo due diverse personalità. E questo porta entusiasmo nello sport. Io sono un pò tranquillo, mentre lui è un pò più estroverso. Ma penso che per chi non segue l'atletica, finchè andremo forte, continueranno a seguirci.
  • Hai avuto una lunghissima offseason dalla tua ultima gara. Cos'è la cosa più importante da fare durante il fine-stagione per essere sicuri di stare in forma e al limite non perderla completamente? Come si passano mesi come Ottobre, Novembre e Dicembre? Bene, solitamente cerco di facilitare il ritorno agli allenamenti. Faccio long runs e sto lontano dalla pista. Non torno in pista fino a febbraio, più o meno. Per circa otto settimane corro sull'erba, prendendo tempo e rimanendo paziente. Non voglio tornare a correre subito dopo una lunga stagione.
  • Che cosa ci potrebbe sorprendere riguardo a quei lunghi allenamenti? Per uno sprinter come te, cosa sono i long runs? Principalmente non più di 400 metri. Faccio un sacco di salite, 300 metri  o 200 in salita, e chiaramente salite brevi... ma anche cross tra le salite. Se trovi un campo da football, ecco, io fondamentalmente corro da una parte all'altra.
  • Per qualcuno come te che nel passato ha avuto problemi ai bicipiti femorali, c'è qualche cosa di cui sempre devi guardarti, o scaldarti in maniera particolare? I miei problemi del passato sono tutti finiti. Ho avuto alcuni dei migliori fisioterapisti che stanno lavorando su di me da anni. Ma hai assolutamente ragione sul riscaldamento dei femorali, che raffreddo col ghiaccio dopo un allenamento duro e che cerco di ricostruire dopo allenamenti particolarmente veloci e dopo i pesi.
  • Dove ti alleni adesso, e con chi? Chi c'è nel gruppo? A Clermont, in Florida, con il Coach Launce Brauman. Abbiamo Debbie Ferguson (Bahamas). Steve Mullins dalla Jamaica. Kelly Ann-Baptiste fa Trinidad. Ramone McKenzie anch'essa dalla Jamaica. Abbiamo un bel gruppo, molti ragazzi provenienti da differenti paesi. Abbiamo anche molti giovani, così sono attualmente sono il più vecchio. Sono il papà, sono solito dire.
  • Parlando di ragazzi, hai visto Mike Rodgers conquistare il Trofeo Visa vincendo il 60 metri piani ai Campionati USA con 6"48? Sei impressionato dalle sue performance ed è lui uno dei possibili avversari sui quali concentrarsi per i 100 ai prossimi campionati all'aperto? Sì, sono impressionato. Il suo tempo in cui ha corso è di caratura mondiale. Tutte le volte che si corre sotto i 6"5 sei un atleta di caratura mondiale! Ho visto alcuni cambiamenti di carattere meccanico tra i 50 e i 60 metri. Di sicuro studio tutti i miei avversari...  e Rodgers farà sicuramente bene nella stagione all'aperto, sarà in forma e pronto a correre.
  • Gli americani che seguono l'atletica, sono preoccupati per la staffetta USA. Considerando la forza dei nostri sprinter sembrano esserci sempre problemi quando ci sono i grandi campionati internazionali. Pensi qualche cosa a riguardo? Non dovreste stare più tempo insieme per provare? Non voglio dire che penso ci voglia meno tempo, ma non dobbiamo spenderci troppo tempo. So che probabilmente intendi che più tempo ci alleniamo insieme, più il bastone viaggerebbe veloce. Ma quando sei in quel tipo di ambiente e ci si trova a lavorare sempre con persone diverse, non si può parlare di una sola squadra. La Gran Bretagna e la Jamaica sanno già con ampio margine di tempo la squadra che assembleranno. Per farla breve, come Americano e come veterano, penso che il mio compito sia quello di dire ai ragazzi "andiamo e cerchiamo di divertirci" piuttosto che "attenti a non far cadere il testimone, ragazzi!". Quando pensi ad una cosa del genere, ti fa venire la tremarella. Tu ci pensi troppo e perdi il testimone. Due anni fa, c'è stato il cambio fuori settore: ci sono stati troppi errori di distrazione che non sarebbero dovuti accadere ma che comunque ci consentiranno di crescere.
  • Bolt è alto 1,96 e... tu no. Puoi definire le differenze tra voi due come sprinter, e citare quali sono i punti di forza che ognuno di voi due ha? Stai sempre cercando una miglior partenza per massimizzare la diversità di altezza? Fino ad ora, non sono stato un miglior partente. Ma la storia ha dimostrato che i ragazzi più alti non è detto che partano peggio di quelli più piccoli. Così Bolt attualmente ha trovato qualche cosa di unico, che fa muovere quelle lunghe gambe veloci. Io devo solo essere in forma e focalizzarmi su ciò che devo fare per utilizzare a mio vantaggio le mie gambe più corte e aprirmi il più possibile per contrastare la lunghezza dei passi di Usain.
  • Sei sulla strada per costruire una Live Chat col pubblico. Queste relazioni con il pubblico sono aspetti sui quali lavorerai? Sì, penso di sì. Uno dei miei allenatori in Arkansas, che di solito rivedeva alcune mie interviste mi diceva "hai fatto tanta strada dal 2005, quando facevi le prime interviste". Rich Kenah, che cura il mio marketing e organizza le mie interviste, dice che potrebbe vedere una persona più matura fare interviste e divertendo di più invece di essere così timido. Sono un ragazzo timido, ma sto cercando di interagire in maniera più dinamica con i miei fan.

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