07/03/11

Gli italiani indoor master categoria-per-categoria: i 35-39

Flavia Borgonovo - doppietta su lungo/triplo
Nelle F35 in maniera barbarica in 4 hanno fatto razzia di tutto quello che c'era da vincere spartendosi in maniera più unica che rara il bottino di categoria. Al resto del mondo hanno lasciato giusto i 60hs e il lancio del peso. Nei 60 e nei 200 si è rivista finalmente all'opera (era ora!) Tiziana Bignami, che ha vinto in 8"19 e 27"08. Negli ultimi anni si era vista veleggiare anche sui 400, togliendoci il piacere di vederla nello sprint. Per lei il career-score parla di 6 titoli italiani indoor e, che ci crediate o meno, quello dello scorso weekend è il suo primo titolo sui 200 (nel 2008, anno del titolo mondiale indoor a Clermont Ferrand, si cimentò, vincendoli, sui 400). Poi tre titoli sui 60 e due sui 400. Nelle 4 doppiette della categoria F35, è poi il turno di Emanuela Baggiolini, nella sua classica accoppiata 400-800. Il suo compound parla ora di 4 titoli al coperto (aggiunge a quelli dello scorso fine settimana i 400 del 2010 e gli 800 del 2009). 58"29 e 2'14"83 i suoi ottimi crono (come sempre). L'800 del 2009 fece parte di quella paurosa catena di record (9 in meno di tre anni) che inizialmente l'avevano vista alternarsi a Paola Tiselli (che lo detenne per circa una settimana nel 2009) e che proprio Emanuela portò fino a 2'13"15 prima dell'avvento di Lucia Pollina e soprattutto Elisabetta Artuso. Terza doppietta proprio per Paola Tiselli, su 1500-3000 (seconda negli 800, che ha vinto solo nel 2008 e sui quali nulla ha potuto, anche per il doppio impegno dei giorni precedenti). Tempi? 4'55"29 e 10'34"30. E sono addirittura 9 i titoli italiani della Tiselli al coperto, con un filotto di doppiette 1500-3000 (più il famoso 800 del 2008) vinti praticamente sempre dalla propria entrata come F35 nel 2008. La quarta doppietta l'ha piazzata Flavia Borgonovo e non è difficile indovinare dove... lungo e triplo, naturalmente, dove ha saltato rispettivamente un grandissimo 5,53 e un ottimo 11,44. Per la comasca si arriva a 5 titoli totali nazionali indoor, 3 consecutivi nel lungo (quest'anno col miglior risultato metrico) e 2 nel triplo: purtroppo nel triplo nelle due edizioni vinte (entrambe con ottime misure) non ha trovato avversarie, nonostante la categoria sia quella più giovane. Nel lancio del peso palma della migliore ad Anna Maria Garofoli, al secondo titolo al coperto dopo il pentathlon dell'anno scorso. Infine primo titolo italiano nei 60hs per Antonella Giulivi, con un probante 9"97. La categoria F35, come scritto nell'ultimo articolo, soffre tremendamente: solo 3 new-entry del 1976 (con un solo argento nei 400), e in pratica il 66% delle medaglie vinte da atlete tra l'ultimo e il penultimo anno di categoria (1972 e 1973) ma con un netto dominio delle ragazze all'ultimo anno.
Nella categoria M35 invece le nuove leve si vedono, eccome. Di sicuro desta stupore l'entrata in scena di Aldo Marco Alaimo, proprio del 1976, che nel suo palmares assoluto vanta anche due terzi posti agli assoluti sui 200 e un titolo junior, sempre sui 200. Ed esordisce con la doppietta 60-200 con 7"08 e 22"80. Si presenta anche Leonardo Iorio, 1975, che già l'anno scorso si era messo in luce senza mai però cimentarsi in gare master (49"59 sui 400 e 10"99 con -0,7 sui 100 nel 2010) ed arriva secondo sia nei 60 (7"13) che nei 200: 23"10. Seconda doppietta consecutiva in due anni per Giuseppe Poli su 400-800. Quest'anno dimostrando una superiorità disarmante, quasi irridente nei confronti degli avversari. Sui 400 addirittura una condotta di gara a dir poco naif, con un secondo giro quasi più veloce del primo, e un finale in cui gli avversari sembrava stessero correndo sotto'acqua, immersi nel mare di lattato che obnubila le mente, mentre lui volava a tre metri sopra il cielo. Naturalmente vittoria prestigiosa sul campione europeo uscente Max Poeta, non certo uno qualunque. I suoi crono 51"89 e 2'02"92. Manuel Dalla Brida vince sui 1500 (4'13"95), ma soccombe ad Antonio Gravante sui 3000, dove si è assistito ad una gara di ottimo livello: 8'55"17 vs 8'57"97. Dalla Brida l'anno scorso era riuscito nella doppietta, mentre Gravante è del 1976, ed è uno dei 4 titoli vinti da un atleta al primo anno tra gli M35. Strefano "Colin" Longoni si impone nettamente sui 60hs con 8"31, stabilendo il nuovo record italiano che già gli apparteneva (8"38) sulle barriere da un metro. Secondo titolo italiano indoor per Stefano e 4° assoluto. Nel salto in alto e nel salto triplo doppia Luca Tonello, con 1,84 e 13,28: 4° titolo italiano consecutivo indoor nell'alto, e manca ancora un anno: sarà 5-in-a-row l'anno prossimo? 6° totale e tutti a livello indoor. Nel lungo sfida tra velocisti, che vede la vittoria di Francesco Di Leonardo con 5,95, su Emiliano Raspi. Nel salto con l'asta 4,25 di Davide Colella (altro 1976), mentre nel peso l'energumeno Francesco Longo spara a 13,32 e  si porta a casa la gara. Staffetta all'Athlon Bastia e titolo solitario nei 3 km di marcia a Riccardo Collura. Diciamo che l'atletica master in Italia è soprattutto di stampo velocistico e la categoria M35 non ne fa difetto. Per fortuna il livello si è nettamente elevato, mentre rimangono sacche in alcune specialità dove non c'è ancora un livello sufficiente ad attirare il conflitto tra atleti top. 

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