12/03/11

F55 e M55: la Amici batte il più antico record italiano indoor tra i master (30 anni!)

Ale Cipriani esulta... ma in prima serie erano andati più forte
Lorenza Nolli è la grande protagonista insieme ad Anna Micheletti della categoria F55: tra tutte e due portano a casa 5 titoli (contando anche la staffetta). Nei 60 la mantovana si avvicina terribilmente al record italiano del totem Umbertina Contini (9"27 contro il 9"17 al momento forgiato negli annali). Nove titoli indoor per la Nolli. Anna Micheletti vince in solitaria i 200 in 31"09 e bissa poi i 400 in 1'12"30, ma stavolta sudandosi il titolo, sopravanzando di soli 29 centesimi Gabriella Bandelli e di 44 la compagna di società Paola Grandinetti. Ben 18 i titoli indoor per la romana, 8 sui 400 di cui 5 consecutivi con quello di quest'anno. Primo titolo anche per lei risalente al 1994, allorquando vinceva le 60 yards a Firenze. Il duello tra la Bandelli e la Grandinetti si sposta poi sugli 800, dove vincerà proprio la Grandinetti (primo titolo indoor per lei) ancora una volta in una gara all'ultimo metro: 2'52"17 contro il 2'53"70 della friulana. Doppietta anche per Alessandra Camassa su 1500 e 3000 (6'03"21 e 12'38"01). Tre titoli italiani complessivi indoor per la Camassa.  Eliana Belli vince i 60hs da sola, ma sono anche il suo primo titolo nazionale: 14"46 così come Tiziana Santucci nell'alto (0,90) (altra prima vittoria in un campionato italiano) e la già citata Lorenza Nolli nel salto in lungo (4,10). Ora quest'ultimo risultato (strano che sul portale dei risultati vengano riportati determinati record e altri no) è il nuovo record italiano (me pareva!) che viene così tolto ad Amalia Micozzi che nel 1994 saltava a Firenze 4,05. Era il record femminile più longevo a livello indoor nel salto in lungo. Altro record italiano nel lancio del peso, grazie alla vincitrice Giuliana Amici: 10,54 e 5 centimetri in più (così come la Nolli sulla Micozzi nel lungo...) del 10,49 di Ada Turci che resiteva da... 30 anni!!! Correva infatti il 7 marzo del 1981 e a Torino la Turci lanciava il leggendario 10,49. L'impresa è assolutamente "storica" in quanto la prestazione rappresentava il più antico record master (tra uomini e donne) indoor e l'ottavo di sempre se si tiene conto anche dei record all'aperto. Nella marcia succede anche che la super-favorita della vigilia, Natalia Marcenco, venga sconfitta da Daniela Ricciutelli (16'46"77 per quest'ultima). Record italiano bastonato anche dalla Romatletica nella 4x200: 2'12"71 e primato abbassato da quasi 6 secondi. 
Tra gli M55, categoria solitamente misteriosa... di transito, diciamo. Vediamo i tips. Giovanni Mocchi si impone sui 60 in 7"89 e un solo decimo dal record italiano di Antonio Rossi, nel frattempo passato negli M60. Primo titolo per Mocchi: nella mia banca-dati (in via di aggiornamento per gli outdoor) l'ultimo titolo vinto, fu quello sui 100 M45 nel 2000, 11 anni fa. Sui 200 si impone nettamente Enzo Proietti (26"25), al terzo titolo indoor dopo la doppietta 60-200 nel 2010. Fulvio Coco anche lui è un rookie quanto a titoli italiani dopo aver vinto i 400 davanti al più navigato Alessandro Cipriani (secondo anche nei 200): 1'01"15 a 1'01"31, che supera di qualche milionesimo di centimetro l'800ista Rinaldo Gadaldi (stesso tempo al centesimo di Cipriani), di una manciata di briciole Claudio Agostini, Francesco Bastiglia e Claudio Rapaccioni. Gara davvero al cardiopalma, che forse Cipriani si è giocato per esultare vincendo la serie dei "più forti"... ma Coco aveva corso nella prima serie silenziosamente. In 6 in 60 centesimi. Gadaldi si rifà la mattina dopo sugli 800: 2'23"03, per il secondo titolo consecutivo indoor sulla distanza. 1500 e 3000 letteralmente dominati da Pier Mariano Penone (4'38"23 e 9'38"11) che in entrambe le gare compie cose egregie sfiorando in tutte e due le circostanze il record italiano di categoria (4'36"25 di Konrad e 9'37"66 di Lovanio). Terzo titolo indoor per Penone. Nei 60hs e nel triplo altra doppietta grazie al nerboruto Ercole Sesini con rispettivamente 10"37 e 10,63. E per lui 3 titoli italiani al coperto. Il salto in alto è territorio di Claudio Gallana, con 1,60, che detto così sembra cosa normale. In realtà è il nuovo record italiano, che cancella in un solo botto i 4 contemporanei detentori tutti fermatisi in anni recenti a 1,57: Giuseppe Di Natale (saltato nel '03), Natale Prampolini (nel '05), Piercarlo Molinaris (nel '07) e Paolo Marconi (nel '10). Terzo titolo indoor per Gallana. Nell'asta gara ad Alessandro Nigrisoli (2,30). Lungo a Giorgio Tiberi (5,24) per il suo ottavo titolo indoor. Mik Bellantoni si impone nel lancio del peso con 12,45: secondo titolo indoor dopo quello vinto nel 2007 da M50. La marcia se la intasca Alberto Pio (secondo titolo al coperto), mentre la staffetta del Sef Macerata si conquista oltre che al titolo, il record italiano: 1'46"90. Abbassato il tempo precedente di 9 centesimi, ottenuto dalla stessa formazione, nella stessa configurazione, agli italiani dell'anno scorso.

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