13/03/11

Finale NCAA: Jeff Demps scende a 6"53, Lakya Brookins a 7"09 - Kirani James cade sui 400

Demetrius Pinder: 45"33
Si sono svolti nell'ultimo fine settimana a College Station nel Texas,  le finali del campionato NCAA, vinto tra le donne dall'Università dell'Oregon e tra gli uomini dall'Università della Florida, quella di Jeff Demps. Jeff Demps, di cui ho già parlato ampiamente nelle ultime settimane, è stato alla fine la stella dei campionati, essendo venuto a mancare sul più bello Kirani James (ritirato in finale nei 400). 6"53 (suo PB) il tempo con cui in finale ha regolato Michael Granger (6"55), stesso tempo corso da Francis Obikwelu per vincere gli europei e 5° mondiale dell'anno. Secondo titolo consecutivo sui 60 (fin'ora nella NCAA c'era riuscito solo Blanton DeBryan nel 2004-2005). Non male per uno che fa tutt'altro sport... in finale, l'altro favorito, Rakieem Salaam, oberato dai due turni dei 200 del giorno prima, ha dovuto rialzarsi finendo in 6"92 ma dopo aver corso la batteria in 6"55 (così come Maurice Mitchell, che nell'atto finale ha corso però "solo" in 6"64). Nei 60 femminili miglior tempo mondiale dell'anno per Lakya Brookins con 7"09 (il miglior tempo dell'anno l'aveva fino ad allora corso Veronica Campbell-Brown con 7"11), che è anche record NCAA. Migliori tempi mondiali dell'anno anche nei 200 (corsi venerdì). In batteria il già citato Rakieem Salaam stampa un clamoroso 20"39, con Maurice Mitchell a 20"47. Nelle finali del pomeriggio dove di fatto la finale viene divisa in due, per permettere ai due migliori di correre nella medesima corsia, pareggio a 20"41 (pazzesco, visto che hanno corso come detto separati), ma vittoria per 2 millesimi (ho scritto giusto...) per Salaam su Mitchell: 20"401 a 20"403 (poi i tempi vengono arrotondati al centesimo successivo). Probabilmente sorprende di più il tempo corso nei 200 da Candyce McGrone, 22"84 in batteria. Poi la McGrone non si ripete in finale, e viene così fagocitata Kimbelyn Duncan con 22"85 (ma la Duncan vantava anche il miglior tempo mondiale dell'anno con 22"78) che batte Janeba Tarmoh (22"88), Tiffany Townsend (22"90) e la citata Candyce McGrone (23"00). Nei 400 si attendeva lo scontro titanico tra Kirani James, dopo una batteria camminata in 46"25 e Tony McQuay (45"82 in batteria). I due vantano i migliori tempi mondiale dell'anno con 44"80 e 45"21. In finale vincerà invece Demetrius Pinder con 45"33 (terzo tempo mondiale dell'anno). James dopo essere passato ai 200 in 21"23, ha tagliato la strada a Henry venendo a contatto e facendo rotolare a terra Kirani. 21"13 il passaggio ai 200 di Pinder. Miglior tempo mondiale dell'anno per l'altra texana (come Pinder) Jessica Beard sul doppio giro di pista: 50"79 e passando in 23"69 ai 200 (tempo che in Italia si sognano anche sulla gara singola). Terzo tempo americano all-time sui 400. 
Nel salto in lungo Ngonidzashe Makusha, zambese (si dice?) salta 8,14 (ma a Stoccolma un mesetto fa ha saltato anche 8,15). Il canadese Derek Drouin si innalza fino a 2,33 nel salto in alto (5° mondiale dell'anno, con un miglioramento di 6 centimetri sul SB), e Will Claye 17,32 nel triplo (6° risultato mondiale dell'anno). Delusione per Christian Taylor, fermatosi a 16,99 (ma quest'anno 17,36). Brianna Rollins 7"96 sui 60hs e 7"58 di Andrew Riley nella gara al maschile. 

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