11/03/11

Italiani Indoor Master: le F50 e gli M50 - Daniela Ferrian irrompe con due record - Morigi batte il più vecchio record italiano indoor sui 200

Morigi cancella Armando Sardi dai 200 M50 dopo 21 anni
F50 - Che bello quando un atleta che ha scritto la storia dell'atletica nazionale, si cimenta tra i master. Succede così che Daniela Ferrian, classe 1961, dopo un paio di stagioni in cui era apparsa in sporadiche apparizioni sempre comunque fragorose. Ad Ancona finalmente i primi campionati italiani master indoor e i primi due titoli conditi da due record italiani. Sui 60 8"57 e sui 200 28"56. In pratica in meno di un anno e mezzo la Ferrian ha ottenuto o migliorato 7 record italiani master, tra 60, 150 e 200. Quelli da F45 (tutti all'aperto) li ha persi tutti per merito di Giuseppina Perlino. Ora, quelli da F50 hanno di sicuro uno spessore diverso: se pensate che ha corso in 28"56 indoor e a maggio dell'anno scorso correva i 200 all'aperto (fu record italiano) in 28"30. Sui 60 il record già le apparteneva, mentre sui 200 Daniela ha battuto un record che risaliva al 2003, stabilito da Silvana Zucchi con 29"72... comprenderete bene che 1"16 in meno in una gara di sprint non sono proprio bruscolini. Mirella Giusti si accaparra i 400 (1'09"01), dopo il titolo sui 200 dell'anno scorso.  Doppietta (nettissima) di Elena Fustella su 800 e 1500, ritornata all'attività agonistica dopo un paio di anni di piccolo cabotaggio per problemi ai tendini. Il totale di titoli italiani sale a tre per lei, dopo quello proprio sui 1500 nel 2009 (da F45). Ottimo soprattutto il tempo sui 1500 (5'14"21) vicinissimo al record di Maria Lorenzoni (5'11"29). Quest'ultima, all'ultimo anno di categoria, si aggiudica la "stella" di titoli italiani al coperto: sono ora dieci, di cui 7 titoli in 9 anni proprio sui 3000. Tempo: 11'25"45. Doppietta anche per Chiara Passigato (anzi, tripletta, se si tiene presente del pentathlon di cui parlerò separatamente); netta la vittoria sui 60hs (11"16 vs 11"68 di Anna Pergola). Primo titolo sugli ostacoli a livello indoor, mentre più sudato quello nel salto in alto, che sembrava scontato, visto il record italiano di 1,42 del giorno prima nelle prove multiple. Ha infatti dovuto ricorrere all'ultimo salto utile per scrollarsi di dosso il fiato di Sandra Dini, che aveva saltato come lei 1,35. Si arriva così a 5 titoli nel salto in alto al coperto per la Passigato. Vittoria solitaria di Graziella Santini nel salto in lungo con 4,58 (comunque sia a 22 centimetri dal record della Forcellini). Francesca Juri vince il triplo con un salto roboante: 9,87, record italiano di un enormità. Ben 1,45 in più del risultato di Marisa Tavoso saltato nel 2010. Tra l'altro presente la stessa Tavoso che ha superato il suo vecchio record (8,77) e soprattutto presente Antonella Sant, arrivata a 9,00. In tre sopra il record italiano, non male. 4° titolo indoor per la Juri. Paola Melotti si impone di un pelo nel lancio del peso: 9,71 vs 9,69 di Lina Frontini. Ma c'era anche una terza a 9,64 (Raffaella Bolzonella). 4° titolo indoor anche per la Melotti che nel 2009 otteneva il record con 12,30. Staffetta all'Asi Veneto (che schierava in ultima frazione Nadia Dandolo) e titolo ad Adriana Manzella nella marcia (3° titolo indoor).
M50 - Marco Morigi piazza la doppietta 60-200 così come fece nel 2010. Nei 60 sfiora il record dell'anno scorso (7"52 vs 7"47) ma l'impresa storica l'ha tenuta in serbo per i 200: 24"53, cioè il nuovo record italiano abbassato di 7 centesimi. E il vecchio record lo deteneva niente-popò-di-meno-che Armando Sardi, che nel marzo del 1990 aveva corso in 24"60. Esattamente 21 anni dopo. Il record di Sardi era anche il più vecchio record sui 200 indoor in circolazione. Adesso la palma del più vecchio record passa in mano a Giuseppe Marabotti (M75 nel 1999). Purtroppo Hal-9000, ovvero il Sigma, ha fatto in modo che mancasse la sfida diretta tra Morigi ed Ettore Ruggeri, che è un vero e proprio fuoriclasse del mondo master. Partito dall'ultima serie, dopo praticamente due anni di stop e due operazioni alle ginocchia, ottiene il secondo tempo nei 200 (con 25"13, dopo che un paio di anni fa sfiorò anch'esso il record italiano di Sardi di soli 3 centesimi con 24"63) e poi silura Morigi nei 400 correndo in 55"66 sempre partendo dalle retrovie. 7° titolo al coperto per il bresciano e 5° titolo sui 400: dal primo titolo sono passati 18 anni, avendolo vinto nel 1993. Sugli 800 per un pelo l'oro europeo di Ancona '09 (e due medaglie l'anno scorso in Ungheria) Luigi Ferrari perde il terzo titolo consecutivo sugli 800: 2'12"60 contro il 2'12"65 del suo alter-ego Franco Maffei e una manciata di centesimi in meno di Vincenzo Andreoli (2'12"87). Sui 1500 va in scena uno dei tre atti del Sabato degli Avigo, dove Pierangelo, Stefano e Laura si aggiudicano in tre momenti diversi della stessa giornata la gara dei 1500 ai Campionati Italiani Indoor Master. Pierangelo, in gran forma fin dalla prima gara dell'anno, regola Marco Moracas, ma soprattutto Francesco Florio che nella precedente serie più "lenta" si era spinto fino a 4'30"92. Ebbene, per pochi centesimi il bresciano si aggiudica la gara in 4'30"65: un calcolo al millesimo. Per Pierangelo Avigo il secondo titolo italiano a 10 anni di distanza dal primo, vinto nel 2001 ma sui 3000. Sui 3000 vittoria di potenza di Giorgio Costa, al 4° titolo italiano, tutti sui 3000. Il primo titolo di Costa risale al 1994... 17 anni fa. Hubert Indra fa la sua personale tripletta: 60hs, asta e pentathlon. E sono 23 titoli al coperto. Del pentathlon, come detto, ne parleremo in altro articolo. Quello sui 60hs (9"17) è l'ottavo titolo in nove anni; settimo nell'asta (3,80, sempre in nove anni), e poi quello del pentathlon, che è anche in questo caso l'ottavo titolo in nove anni. Mica male, eh? Una delle sorprese più grosse della tre-giorni marchigiana è arrivata però dal salto in alto M50, dove Marco Mastrolorenzi ha battuto sua maestà Emmanuel Manfredini, campione Europeo in Carica a Nyiregyhaza e primatista italiano. Gara pazzesca, su misure stratosferiche. La gara si risolve a 1,84, cioè all'altezza del record italiano. Mastrolorenzi ce la fa alla terza, mentre fallisce Manfredini che si era fermato a 1,81. I tre successivi tentativi a 1,87 andranno a vuoto. Franco Menotti vince il lungo con 5,81 davanti a quel Giancarlo Ciceri che vincerà invece il triplo con 12,92. Per Menotti il 7° titolo indoor, dopo i 6 titoli consecutivi dal 2003 al 2008, e una pausa di due anni; per Ciceri, campione Mondiale a Lahti, 9 titoli indoor e 6 consecutivi nel salto triplo. Vittoria sudata anche per Edmund Lanziner nel lancio del peso (13,61) quando Giuseppe Rossano è giunto fino a 13,52. Secondo titolo nazionale per Andrea Naso nella marcia e kermesse di staffette come non si era mai visto tra gli M50: in 5 società sotto il record italiano, ma la migliore il Cus Palermo. 1'42"97 il nuovo primato. 

1 commento:

  1. luigi ferrari ha vinto gli 800 su maffei , hanno rivisto il foto-finish ......dopo che pero' avevano messo la medaglia al collo di franco , in effetti dal campo si era visto prevalere luigi ...........

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