10/03/11

Europei a Parigi 2011: qualche statistica finale - uomini

Salgono a 985 i caps totali della Nazionale Italiana ai Campionati Europei Indoor (comprensivi dei Giochi Europei), 700 maschili e solo 285 femminili. 40 le presenze-gara in questa manifestazione, con Marta Milani che ne totalizza 4 in un colpo solo (i tre turni dei 400 e la 4x400). Le medaglie complessive sono 86, distribuite quasi equamente: 30 ori, 30 argenti e 26 bronzi. Seguono alcune chicche statistiche della partecipazione agli Europei Indoor. Per ora maschile. Seguiranno le donne.
  • 60 maschili - Le 3 presenze di Emanuele Di Gregorio e le 2 di Michael Tumi (fermatosi in semifinale) portano il totale storico a 117 caps. Quella del siciliano era la 24^ finale conquistata da un azzurro, ma solo in 7 circostanze si era fatto meglio, vale a dire tutte quelle in cui si sono vinte medaglie (l'unico oro di Stefano Tilli nel '83, i 4 argenti e i due bronzi, uno dei quali conquistato proprio da Di Gregorio nell'edizione di Torino '09). Per 6 volte un italiano è giunto 4° (PP Pavoni due volte). Sempre Di Gregorio arriva a 6 caps agli Euroindoor (3 in ognuna delle due edizioni disputate), raggiungendo Fabio Cerutti e Gianfranco Lazzer. Più presenze ne hanno Antonio UlloPierfrancesco PavoniFrancesco ScuderiStefano Tilli Giovanni GrazioliMichael Tumi è il 25° italiano schierato sui 60 ad un Euroindoor. Il 6"59 di Di Gregorio in finale, è il 5° tempo ottenuto ad un Europeo al coperto da un italiano, dietro ai due 6"56 di Torino, ai due 6"58 di Pavoni, ed insieme ad altri 6"59 ottenuti sempre da Pavoni, uno da parte di Tilli ed uno di Ullo. Così 9 volte un italiano è sceso sotto i 6"60 agli Europei. 
  • 800 maschili - Mario Scapini ottiene la 55^ e 56^ presenza di un italiano ad un Europeo indoor. In 15 circostanze gli azzurri sono arrivati in semifinale, e ben in 9 sono andati in finale (un oro, Sabia nell'84, un argento e due bronzi). L'ultimo finalista fu Maurizio Bobbato nel 2007 a Birmingham, dove giunse terzo. Il tempo di Scapini in semifinale, 1'49"57, era il 7° (su appunto 15) più veloce di un azzurro in semifinale, ma questo non gli ha impedito di finire il suo sogno ai piedi dell'atto conclusivo. In batteria, addirittura, il 5° tempo di sempre su 32 (1'48"92). Ma si sa che ogni 800 ha una sua storia. Scapini è il 23° azzurro schierato dalla Fidal sugli 800. 
  • 3000 maschili - L'Italia presenta due atleti, Stefano La Rosa e Daniele Meucci. E' la settima volta che due italiani partecipano in coppia ad un Euroindoor, in 4 circostanze sono arrivati entrambi in finale. In 21 circostanze gli italiani hanno corso la finale dei 3000, con 41 caps totali e due ori (Di Napoli nel '92 e Caliandro nel '07) e due argenti (Cova nel '82 e Mei nell'86). Il 10° posto di La Rosa è il 17° di sempre di un italiano, mentre l'11° di Meucci si colloca addirittura al 19°. Per entrambi i nostri portacolori si è trattato dell'esordio in un Euroindoor. Il tempo di La Rosa in batteria (8'01"89) si colloca al 18° rango. Chiaramente più indietro gli altri risultati. 
  • alto maschile - anche qui 55 caps totali nella storia dei Campionati Europei Indoor. Esordio positivo per Marco Fassinotti, classe 1989, che con 2,29 in finale ottiene il personale indoor, 5^ prestazione di sempre agli Euroindoor di un azzurro, dopo i 2,30 ottenuti da Andrea Bettinelli (in due cicostanze), Filippo Campioli e Fabrizio Borellini. 38 volte gli italiani hanno disputato la finale di salto in alto ma l'Italia non ha mai vinto una medaglia agli Europei al coperto, vantando come migliori piazzamenti i quarti posti di Massimo Di Giorgio (Budapest '83), Fabrizio Borellini (Budapest '88) e Filippo Campioli a Torino '09. Il sesto posto di Fassinotti è comunque l'ottavo di sempre. Singolare la storia di Nicola Ciotti ai Campionati Europei al coperto, probabilmente "maledetta": 5 partecipazioni consecutive (dal 2002 ad oggi) e mai una volta ad oltrepassare le qualificazioni. A Torino non giunse alla qualificazione nemmeno con 2,27. A sua consolazione, il fatto di essere l'azzurro che ha partecipato a più edizioni di giochi europei nel salto in alto. 
  • asta maschile - si arriva a 39 presenze italiane totali nella storia della specialità. Ma l'ultima medaglia risale addirittura al 1976, 35 anni fa, quando Renato Dionisi portava a casa il bronzo da Monaco. L'altra medaglia nella specialità fu vinta sempre da Dionisi: l'oro di Rotterdam, nel 1973. Paradossalmente l'astista più vincente a livello internazionale della storia azzurra, Giuseppe Gibilisco, ha un rapporto conflittuale con questa manifestazione. 4 partecipazioni e 4 uscite in qualificazione, con due "NM" consecutivi (3 nulli alla misura di entrata): a Torino nel 2009 e appunto a Parigi 2011. Da cancellare. Stesso destino per Giorgio Piantella: due partecipazioni agli Euroindoor, e due uscite con 5,40 in qualificazione, mentre quanto meno promettente il 5,40 del 20enne Claudio Michael Stecchi, che ha ottenuto la stessa misura (5,40) che ottenne il padre Gianni in qualificazione a Lievin '87. Almeno su questo aspetto, ha già pareggiato il papà. 26 le finali disputate dagli italiani nell'asta, ma tenendo conto che fino agli anni '90 la finale era diretta, senza forche caudine delle qualificazioni. L'ultimo finalista fu comunque Gianni Iapichino, marito di Fiona May, a Parigi '94 (17 anni fa), dove giunse 6°. Da allora 11 partecipazioni ed altrettante uscite in qualificazione. E' la seconda volta che si presentano 3 astisti italiani ad un Euroindoor: la volta precedente avvenne a Budapest '88. 
  • triplo maschile - unica medaglia al maschile che ci portiamo a casa da Parigi. Ma che medaglia! I due salti più lontani della storia della specialità in Italia: 17,70 prima e 17,73 poi per Fabrizio Donato, già campione a Torino '09. Il 17,73 è l'11^ prestazione mondiale indoor di sempre ed è il salto più lungo nella storia a livello indoor per un atleta arrivato... secondo. Se consideriamo anche le prestazioni all'aperto, solo due atleti nella storia dell'atletica leggera hanno saltato più di 17,73 senza riuscire a vincere: Jonathan Edwards alle Olimpiadi di Atlanta '96, nella gara vinta da Kenny Harrison con 18,09 e Leonid Voloshin ai mondiali di Tokyo '91, laddove vinse ancora Harrison con 17,78. Il 17,70 è invece al terzo posto nella speciale classifica dei "secondo salti" di sempre. Donato ottiene l'argento dopo l'oro di Torino, che è la terza medaglia italiana nella specialità. Il primo medagliato fu Paolo Camossi, bronzo a Gand nel 2000. Donato passa anche in testa nella classifica delle presenze nel triplo agli Euroindoor con 8 caps (contro i 7 di Dario Badinelli). Nelle quattro edizioni in cui ha partecipato, Donato ha sempre raggiunto la finale (vanta, oltre alle due medaglie, un 4° e un 6° rango). Sfortunato invece l'esordio all'europeo di Fabrizio Schembri, fuori dalla finale per pochi centimetri (16,59 per lui). Schembri era il 10° italiano schierato ad un Euroindoor nel triplo. Daniele Greco raggiunge finalmente la finale con una prestazione solida in qualificazione (16,75), ma si perde ancora una volta, stavolta in finale dove si ferma a 16,24.

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