Seconda giornata (in fieri) dei Campionati Europei Master, e messe di medaglie d'oro. Il sito ufficiale (almeno, io non l'ho trovato) non mostra il medagliere aggiornato: evidentemente non interessa. Il mio personalissimo tabellino parla al momento di 15 ori (ieri erano 7), 6 argenti e 7 bronzi. Oggi i soliti 200 hanno ingolfato il carnet azzurro di metallo prezioso, soprattutto con i top-master italiani (Ugo Sansonetti, Vincenzo Felicetti, Enrico Saraceni e Emma Mazzenga). Poi la solita marcia con l'imbattibile Graziano Morotti che strapazza il suo fresco mondiale nei 3 km di marcia (portandolo a 13'37"96) e Andrea Naso (sempre più sorprendente negli ultimi due anni). Galdino Rossi nell'asta vince una gara più unica che rara: arrivano in 4 a 2,90, ma tra tutti c'è un percorso che porta alla misura diverso, che premia il milanese. Flavia Borgonovo, un filone di metallo vivente, con il titolo di campionessa europea dopo quelli mondiali di Kamloops. Torno su quella che ritengo la medaglia d'oro più clamorosa: quella di Federico Nettuno nel pentathlon M35. Federico non ne fa un mistero neppure lui: il buon Dio l'ha fatto alto un metro-e-sessanta... e qualche cosa. Eppure oggi ha stabilito un incredibile record italiano M35, correndo i 60hs in 8"56 (sarebbe arrivato 4° nella gara individuale) ma soprattutto saltando 1,84 nell'alto (oltre che il 6,39 nel lungo). Tra gli argenti Umbertina Contini, un'altra certezza in chiave internazionale degli azzurri, e il Capriolo Alessandro Valsecchi che esordisce ad un campionato europeo con un argento. Argento per Stefano Longoni anche lui all'esordio internazionale. 8"33 a due centesimi dal suo record nazionale. Paolo Chiapperini è terzo nella gara di Darren Scott (che non ha impressionato), in una gara priva del suo alter ego Mark Dunwell. Natalia Marcenco porta a casa il suo bronzo nella marcia.
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