30/03/11

Delirio nella Nazionale di atletica: Di Mulo non convoca la Levorato per la... Grasso

Pensavamo che la figuraccia europea della 4x100 femminile di Barcellona avesse fatto scuola e avesse fatto virare a babordo i dirigenti e i tecnici nazionali, ormai in balia del più cupo oscurantismo in fatto di merito, convocazioni, tempi virtuali e tempi reali... la classica atmosfera da disfatta di fine impero. Illuso che sono: mi sbagliavo ancora una volta. Il Duca, con un memorabile articolo, aveva già descritto il delirio che aveva colto qualcuno in seno alla Nazionale italiana, che con una decisione al limite del ridicolo aveva sostituito Manuela Levorato con la siciliana (ma è solo un caso) Tiziana Grasso: scarsa centista, buona duecentista, 400ista appena appena passabile: insomma, una come se ne possono trovare tante in Italia. Quasi che si volesse punire la veneta e umiliare la 4x100 in toto. Chi combinò quel pasticcio in realtà non sapeva che non stava umiliando quella atleta e quella formazione, ma tutta l'Italia, tutti noi, poveri pirla che guardiamo tutte le manifestazioni internazionali italiane sperando di vincere delle medaglie. In quelli che sono stati battezzati dalla Propaganda di Regime come Europei Memorabili (17imi nel medagliere...)  colui il quale ha preso quelle decisioni in realtà si è dimenticato che quelle atlete vestivano i colori della nazionale con tanto di scudettino tricolore. Invece no, i più infantili personalismi probabilmente prevalsero sulla Ragion di Stato, e si raccimolò la squallida figuraccia nota a tutti, che quel gruppo di tecnici riuscì a nascondere dietro la medaglia d'argento della 4x100 maschile. 
Ora, ci stiamo girando attorno ed è giusto prendere subito il Toro per le Corna. Il professor Di Mulo non lo conosco personalmente e non mi arrischierei mai ad esprimere giudizi sulla persona. In quanto tecnico e figura pubblica, da buon blogger non posso esimermi da fare le mie critiche su quello che ha dato e quello che ha tolto nel suo mandato. E quello che ho visto.
Probabilmente il tecnico siciliano viaggia in giro per lo Stivale portando sulla carlinga lo stemma della medaglia d'argento nella 4x100 con record di Barcellona, evento ormai diventato culto dell'atletica italiana. E' merito suo, penserà intimamente. In realtà, come abbiamo già avuto più volte modo di dire, il Signor Di Mulo, secondo l'inutile mio pensiero, non ha affatto contribuito a far vincere la medaglia d'argento alla Nazionale italiana, ma ha bensì fatto perdere quella d'oro con una prestazione che sarebbe stata sotto i 38" per i nostri colori. Da una pagina di storia epica, ad una paginetta sicuramente memorabile, ma non come sarebbe dovuto essere.
Chi ci ha rimesso? Soprattutto Simone Collio ed Emanuele Di Gregorio, che in quella staffetta fecero cose da marziani: frazioni da pari del quartetto giamaicano. Non sono impazzito, ve lo assicuro: più rilevazioni cronometriche con metodologie diverse dimostrarono infatti proprio quello che sto scrivendo. Il modulo-lunare Collio-Di Gregorio si espresse in un 200 metri da antologia. Poi (ma non è chiaramente colpa sua) Maurizio Checcucci si prese un metro sul traguardo dopo esser partito almeno un paio di metri prima del francese Mbadjock, che era ormai sulle gengive dopo aver corso 3 turni sui 100, 3 sui 200 e le batterie della staffetta. Cotto. Ma ormai il delirium e chissà quale accordi, avevano escluso da quella staffetta almeno 3 atleti italiani che in tutta la stagione erano andati più forte di Donati e Checcucci. 
Vi invito però ad allargare lo sguardo: le capacità organizzative di chi combinò le staffette di Barcellona furono confermate poi nella famigerata 4x100 femminile: un autentico suicidio sportivo. Ad oggi non c'è una sola ragione logica che giustificasse la presenza di Tiziana Grasso nella 4x100 al posto di Manuela Levorato. Era quasi meglio Chiara Rosa: almeno faceva notizia. Nel 2010 la Grasso ha concluso la stagione nei 100 al 41° posto in Italia, dietro addirittura a Maria Enrica Spacca. Come non si fa pensare male e credere che la Grasso sia stata convocata perchè si allena a Catania e Di Mulo, guarda caso, viene da Catania? Datemi un altro motivo, uno solo, che giustificasse la mancata convocazione di una delle restanti 40 atlete che hanno preceduto la Grasso nel corso del 2010!
Nessuno ha poi mai parlato della scandalosa 4x400 maschile e dell'inserimento di un uomo fidato come Claudio Licciardello nonostante l'atleta siciliano (ma è un caso) fosse completamente fuori forma ed incapace di esprimersi nemmeno in 46"5 in quel periodo. La gara, se non la ricordate, vide la nazionale italiana addirittura in testa fino ai 300 metri della terza frazione, quella di Licciardello. Poi l'incredibile crollo, il sorpasso generalizzato (quinto) in meno di 80 metri, la resa incondizionata e la mesta chiusura di Barberi in ottava (o settima?) posizione (cosa che ci ha tra l'altro precluso di essere presenti nella 4x400 a Parigi un mesetto fa). 
Ora, sembra che prima della staffetta si fosse assistito alla più totale anarchia sulle frazioni e addirittura sui componenti di quella staffetta. E quando c'è (sembra, ripeto) anarchia, e il generale è assente, chi si attacca sono i soldati. Sembra, ripeto, sembra, che Galvan si fosse proposto di sostituire l'impresentabile Liccardello, forte del 20"90 sui 200 controvento in prima corsia. Diciamo un mezzo secondo in meno sul piatto della staffetta del miglio. Ci si giocava le medaglie. Lite furibonda tra i due (sembra) e scelta che ricade come tutti sanno sul siciliano (come Di Mulo, ma è solo un caso, non fate dietrologia, mi raccomando). Se ci fosse un pò di oggettività, troveremmo tre staffette dove l'organizzazione tecnica non ne ha azzeccata una. Il problema? Fare in modo che i personalismi sorpassino gli aspetti tecnici, a mio modesto avviso. 
Diciamo che la staffetta più riuscita fu, nonostante non vinse nulla, la 4x400 femminile, forte della miglior Marta Milani, la quasi migliore Libania Grenot, e la più grande sorpresa, per me, di quella spedizione, Maria Enrica Spacca. Ma su quella non si poteva certo sbagliare, visto che le scelte erano obbligate.
Oggi si torna a quel vuoto tecnico con il primo raduno della nazionale dove spunta ancora una volta Tiziana Grasso e dove non risulta presente Manuela Levorato. Incredibile: l'unica velocista internazionale italiana esclusa per un'atleta (non ce ne voglia) di caratura poco più che regionale. Che poi: che colpa ha la Grasso, povera ragazza? Penso che se anche avessero convocato il sottoscritto a Barcellona, anche con 11" sui 100, ci sarei andato... che sò, scemo? 
Le colpe non ricadono mai sugli atleti, ma in questo caso unicamente sui tecnici e i dirigenti che si rendono colpevoli di questa anti-meritocrazia in uno sport dove conta solo il cronometro e la bindella. Per qualcuno evidentemente l'atletica funziona come la politica: contano anche le amicizie. 
Con tutto quello che ho scritto, mi sento di dover chiedere pubblicamente le dimissioni del Professor Di Mulo (voglio dire, lo fa la Gazzetta dello Sport per ogni allenatore che fallisce i suoi obiettivi, non può farlo un semplice blogger?). In questi anni si è dimostrano come tecnico incapace di gestire i gruppi della nazionale, con il braccino molle quando servivano decisioni forti e incapace di mettere da parte i personalismi per favorire le prestazioni dello sport italiano.
Lo faccia per il bene dell'atletica italiana tutta.

4 commenti:

  1. incredibile...
    comunque che gli atleti in questione siano angioletti immacolati è tutto da dimostrare.
    luc.

    RispondiElimina
  2. Purtroppo, questo è l'andazzo a livello decisionale, l'amico dell'amico, così in tutti i campi della nazione.
    La meritrocazia o i tempi non contano nulla, conta solo essere immanicato.

    Saluti
    Morice

    RispondiElimina
  3. E ci risiamo. Sarei veramente curioso di sapere come la Fidal giustificherebbe le loro convocazioni: in base al piazzamento in graduatoria, hai risultati o a che altro?
    Sicuramente non in base ai risultati delle indoor, dove la Grasso è apparsa solo sui 400 in un non memorabile 57.19; in chiave staffetta, temo ci tocchi aspettare chissà quali idiozie anche quest'anno.

    RispondiElimina
  4. Ho spostato ogni discussione su Queenatletica.it
    a questo link.

    http://www.queenatletica.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=26

    Morice, ti aspettiamo di là.

    RispondiElimina