22/05/11

Silvano Chesani a 2.28

(di Sasuke) Ottimi i risultati del 2° Memorial Coscioni tenutosi oggi ad Orvieto in Umbria. Vari gli azzurri protagonisti, ma il risultato di maggior livello è sicuramente il 2.28 azzeccato dal poliziotto Silvano Chesani, che strappa così il minimo B per i mondiali di Daegu (difficile che altri riescano nell'impresa, salvo forse Fassinotti, e quasi impossibile che qualche italiano riesca a superare 2.31). Fatto sta che Chesani è così, stando alle liste IAAF dove nemmeno compare (ma ha già saltato sia 2.23 che 2.26) è decimo al mondo e secondo in Europa.
Di seguito, ecco come è andata:

110 metri ostacoli - Uomini: Tra gli uomini, rientro nella gara junior per Ivan Mach di Palmstein. Dopo un lungo periodo senza gare il ragazzo è comunque capace di vincere (14.05) battendo con lo stesso tempo Hassane Fofana. Niente da segnalare dalla gara assoluta, con nessuno capace di fare meglio di 14.42.

100 metri ostacoli - Donne: Ottimi risultati, con la campionessa italiana all'aperto Marzia Caravelli che si impone con 13.23 su Veronica Borsi (13.28, PB), la giovane Giulia Pennella (13.48) e la specialista dell'eptathlon Francesca Doveri (13.68).
100 metri - Uomini: Risultati non eccezionali dai 100 metri, malgrado il vento talvolta a favore. Vince Simone Collio (10.58) su Marco Torrieri e Giovanni Galbieri (10.82 e 10.85). Interessante segnalare come il forte cadetto Filippo Pecchioli abbia vinto una serie assoluti, con 11.27. E qui si può aprire una parentesi: sarebbe giusto lasciar gareggiare gli atleti particolarmente forti e quindi ''limitati'' dalla loro categoria con gli assoluti di metodo, come avviene in altri paesi europei, o è meglio che si limiti ad eccezioni come questa? Varie posizioni sulla vicenda, io comunque trovo che concedere queste occasioni sia già una bella cosa.

100 metri - Donne: Molto bene l'ostacolista Veronica Borsi (11.75) che coglie il miglior tempo nella quarta serie. La prima serie è comunque la migliore, con Giulia Arcioni (11.84) davanti a Ilenia Draisci (11.91), Jessica Paoletta (11.96) e Audrey Alloh (solo 11.98, visto che aveva già corso sul piede degli 11.60 a Rovereto).

200 metri - Uomini: Prestazione non eccezionale per Roberto Donati, che corre in 21.68 dietro a Alessandro Cavallaro (21.48). Dietro di loro una promessa, Valerio Rosichini, e uno junior, Alberto Rontini con 21.69. Mi auguro che la Fidal ci pensi due volte prima di riproporre la famosa staffetta di Barcellona al Golden Gala...

200 metri - Donne: Bene, per una volta, Tiziana Grasso che si impone su Maria Enrica Spacca, alla presa con il mezzo giro di pista. Con -0.8 di vento, la favorita di Di Mulo vince in 24.22 sulla Spacca (24.31).

400 metri - Uomini: Pochi risultati interessanti. Da segnalare principalmente il ritorno di Domenico Rao che vince con 48.04.

400 metri - Donne: Ottima prestazione di Chiara Bazzoni, già capace di correre in 53.33 che batte il personale (53.44) e si candida ad essere una delle quattro della staffetta 4x400 anche quest'anno. Dietro di lei, comunque brava, Chiara Natali (54.77).

800 metri - Donne: Vince Elisabetta Artuso (di cui si parlava recentemente) con 2.08.26. Ritirata, anche in questa gara, stando alle classifiche Fidal Benedetta Ceccarelli.

400 metri ostacoli - Uomini e Donne: Buoni risultati tra gli uomini, leggermente peggiori tra le donne. Ritirata la favorita Benedetta Ceccarelli, la vittoria va alla junior Flavia Battaglia (1.00.06) su Marta Tomassetti (1.00.77). Tra gli uomini, affermazione con un tempo di altissimo livello per lo Jose Bencosme capace di un ottimo 50.66 che abbassa il personale di 51.04 dell'anno scorso. Dietro di lui un veterano, 1974, Aramis Diaz Martinez (51.04) e Leonardo Capotosti (51.47).

1500 metri - Uomini: Risultati molto modesti (sopra i 4 minuti) ad eccezione dei due vincitori, i keniani Ezekiel Kemboi Cheboi (3.42.81) e Joseph Boit (3.45.07).

Salto in Alto - Uomini: Gara di alto livello, degna di un campionato italiano. Oltre al già citato Chesani (2.28) si comportano bene anche gli altri, tutti atleti di primo livello. In ordine, al secondo posto Nicola Ciotti (2.24 alla terza prova, si cimenta poi invano sui 2.30), atleta del 1976, quindi Filippo Campioli (altro azzurro di Barcellona, 2.22 e una serie pulita con tre errori solo a 2.26), Andrea Lemmi (2.20, su livelli migliori dell'ultima uscita), Sandro Finesi (2.18) e all'ultimo posto Giulio Ciotti, meno in condizione del fratello (2.12).

Salto in Lungo - Uomini: Gara di ottimo livello, con uno scontro che vede partire subito bene Stefano Dacastello (tornato al lungo, 7.72 e 7.68) che viene superato al quinto turno da Emanuele Formichetti (7.74) ma che vede all'ultimo salto un ottimo 7.85 da parte di Emanuele Catania (1988) che si aggiudica la gara. Non male, visto come in Italia la barriera degli 8 metri sia dura da battere.

Salto con l'asta - Uomini e Donne: Meno brillante la prova dell'asta, che vede le imposizioni di Sergio d'Orio (che l'anno scorso arrivò a 5.40, personale stando alla IAAF, e che qui arrivà a 5.10) e della junior Letizia Marzenta (3.70).

Lancio del Disco - Uomini: Gara modesta, al di sotto dei 60 metri, con Giovanni Faloci che vince con 59.86.

Getto del Peso - Donne: Gara di livello medio-basso, come la specialità in Italia, in via di estinzione almeno quanto il mezzofondo veloce femminile, dove Elena Carini, una delle migliori, arriva a 15.45.

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